
Parole di Vita
Meditazione del 23 settembre 2023
Temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo (2° Corinzi 11:3)
MESSAGGI SUBLIMINALI
I messaggi subliminali, a migliaia vengono quotidianamente trasmessi alle nostre menti in modo subdolo, guardando delle immagini, dei video o ascoltando musica; abilmente camuffati, lavorano sotto il limite di captazione del cosciente. L'inconscio non ha la capacità di analizzare un messaggio e di accettarlo o rifiutarlo, può soltanto ascoltarlo e passarlo in memoria. Da lì, questo incide nel comportamento. Tali sottili imput possono dirigere le nostre vite? Sì, perché manovrati dal dominatore spirituale di questo secolo. Ci riteniamo liberi, ma il mondo è un abile burattinaio. Squallide tecniche, al servizio degli ambienti discografici, cinematografici e pubblicitari, condizionano le scelte economiche delle masse, istigano alla violenza, orientano verso ogni forma di dissolutezza. Tuttavia Dio è più grande, la potenza benefica del Creatore e della grazia in Cristo sono ineguagliabili ed invincibili! Oggi puoi scegliere una vita sana e luminosa, sviluppare una condotta giusta, pura, amabile, buona, perché basata sulla natura celeste della Parola di Dio. Se Lo invochi, il Signore purificherà la tua mente e lo Spirito di Dio verrà ad abitare nel tuo cuore.
Meditazione del 22 settembre 2023
Gesù domandò al padre: "Da quanto tempo gli avviene questo?" (Marco 9:21)
DA QUANTO TEMPO?
Il tempo trascorso in una situazione difficile, spirituale, materiale o fisica, non è certamente il fattore che determina la facoltà per il Signore di manifestare il Suo misericordioso e potente aiuto. Gesù sanò una donna malata da dodici anni (Matteo 9:20), guarì un uomo "che era cieco fin dalla nascita" (Giovanni 9:1). È la nostra fede che lascia Dio operare, arrendendosi totalmente nelle Sue mani, abbracciando il Suo piano che coinvolge l'intero essere nostro: spirito, anima e corpo. Per quel padre, vedere il proprio figlio compiere inspiegabili azioni autolesioniste era veramente straziante. Egli mette un "se" di troppo, eppure non grida di rabbia, ma implora pietà. Forse fino ad ora non hai chiesto al Signore di intervenire, hai pregato e chiesto preghiera ma nulla è accaduto. Ora è un momento cruciale, in cui la tua fiducia negli uomini può aprirsi alla piena luce della fede in Cristo o spegnersi nelle tenebre della ribellione, passando dalla sfiducia nell'uomo alla fiducia in Dio. Dopo anni, non soltanto il tuo contesto materiale o familiare può mutare, ma la tua condizione spirituale sarà trasformata dalle infinite risorse della grazia di Dio.
Meditazione del 21 settembre 2023
Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero (1° Giovanni 5:20)
LE COSE VITALI DA SAPERE
La Bibbia preannuncia il tempo degli ultimi giorni, in cui la conoscenza umana aumenterà e l'uomo si sentirà sempre più indipendente e distaccato da Dio, tanto da spegnere il senso comune di fede che ha contraddistinto le generazioni precedenti. L'Evangelo, però, continua a essere la potenza di Dio per chiunque crede e attraverso Esso possiamo avvederci di cose che nessuna scienza saprà mai comunicarci. Innanzi tutto, la realtà del peccato: aprendoci alla Parola di Dio, riceviamo una chiara consapevolezza della nostra condizione spirituale, così possiamo riconoscerci peccatori, bisognosi di perdono e di liberazione dalla schiavitù del peccato. Poi, la nascita dall'alto, che genera una persona radicalmente nuova, con sentimenti e obiettivi secondo la natura di Dio, che trova gioia nell'amare e glorificare Dio. Infine l'intelletto spirituale: la riconciliazione con Dio ci permetterà di avere una mente risvegliata, resa capace di comprendere le vie e i pensieri del Signore, di agire onorando la Sua volontà, verità e santità. Sappiamo molto grazie alle scienze, ma la scienza divina, che porta alla vita eterna, si può apprendere soltanto con la Bibbia. Tu la conosci?
Meditazione del 20 settembre 2023
Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d'umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite (Daniele 10:12)
CHI CERCA DIO TROVA RISPOSTA
Durante l'esilio del popolo d'Israele in Babilonia, visse Daniele, giovane israelita distintosi per le sue particolari e introvabili capacità donategli dal Signore, tanto che fu elevato al rango di capo dei satrapi, cioè degli intendenti. Lo Spirito Santo lo rendeva capace di intendere il significato di sogni e visioni, di risolvere enigmi e questioni difficili. Alcune esperienze proveranno la sua fede e soltanto dopo ricevette delle particolari visioni riguardanti perfino tempi così lontani che devono ancora adempiersi. Nonostante alcune persecuzioni, Daniele continuava ad adorare il suo Dio, perché cercava la comunione con Lui, si era disposto verso le Sue sante cose e il sentimento che lo animava era l'umiltà, la consapevolezza della sua indegnità e di essere peccatore. Daniele confidava nella grazia misericordiosa del Signore e le parole della sua preghiera furono udite. Il Signore si mosse verso di lui a motivo di quelle parole, in cui c'era il desiderio di cercare Dio e capire i Suoi disegni. Stai cercando la soluzione del tuo intricato problema? Cerca il Signore, abbassa il cuore alla polvere, spandilo davanti al Signore, verrai udito e soccorso proprio come Daniele.
Meditazione del 19 settembre 2023
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il nome del Signore (Giobbe 1:21)
IL SIGNORE DÀ E IL SIGNORE TOGLIE
In un giorno morirono i dieci figli di Giobbe, per il crollo delle mura causato da un forte vento. Egli perse tutto il suo bestiame e poi lo colpì un'ulcera maligna sparsa su tutto il suo corpo. Giobbe era un uomo tra i più saggi, ricchi e rispettati d'oriente, ma non fu in grado di fronteggiare alcuna di quelle avversità. Difficile accettare che possa accadere tutto questo in brevissimo tempo, ma più sorprendente è la risposta di Giobbe: il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Ciò che Giobbe aveva posseduto non fu costruito soltanto dal suo sudore, ma fu innanzitutto ricevuto dal Signore. Il pensiero dominante di oggi è che l'uomo si crea il proprio destino da sé. La Bibbia afferma che il destino ce lo costruiamo con i nostri obiettivi, ma tutto, che ci piaccia o meno, è sempre soggetto ai piani di Dio. In un sol giorno potremmo perdere tutto e tutti. A causa di qualche perdita, forse provi una lacerante avversione verso il Signore, simile all'ulcera dilaniante sul corpo di Giobbe. Fai tue le parole di un credente che, perfino nei disastri più tristi, imparò a contemplare i disegni benevoli del Signore. Il tuo cuore troverà una pace autentica, eterna, che nulla e nessuno potranno mai toglierti.
Meditazione del 18 settembre 2023
Su questo ti sentiremo un'altra volta (Atti 17:32)
OPPORTUNITÀ SPRECATE
Dio si rivolge agli uomini ripetutamente e in molti modi con un unico fine: attirarli a Sé. Egli parla attraverso le Sacre Scritture, che indicano ad ogni uomo la propria condizione di peccato e la via da percorrere per essere liberati dalla condanna del peccato: la fede in Cristo risorto. Il Signore talvolta sensibilizza i cuori per mezzo di afflizioni e difficoltà varie, che permette affinché, riconoscendo la nostra debolezza, si ricorra a Lui. Dio parla anche attraverso i benefici che concede alla nostra vita, espressioni della Sua grazia e della cura amorevole che riserva a ciascuno di noi. Qual è la risposta del nostro cuore agli appelli che Dio ci rivolge? Cogliamo le opportunità che il Signore ci offre per andare a Lui? Molti purtroppo ignorano e deridono gli inviti del Signore e, un giorno, a causa della loro incredulità, andranno incontro al giudizio di Dio e alla separazione eterna da Lui. Coloro che, invece, accolgono i Suoi appelli e gli aprono il cuore, trovano salvezza, la certezza di appartenergli per l'eternità, sperimentando i benefici del vivere in comunione con Lui. Oggi non indurire il cuore alla voce di Dio, non sprecare questa vitale opportunità.
Meditazione del 17 settembre 2023
Sfòrzati di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato (2° Timoteo 2:15)
L'ASPIRAZIONE DEL CREDENTE
I desideri presenti nel cuore di una persona sono molto importanti, poiché finiscono con il condizionare la sua esistenza. Quale deve essere l'aspirazione di chi vuole seguire Cristo? Chi ama veramente il Signore ha come unico fine quello di piacere a Lui, in ogni ambito: nel rapporto con se stesso, nella vita familiare, in quella lavorativa, nelle relazioni con le altre persone. Per piacere a Dio si stabiliranno delle priorità, si cercherà, prima di ogni altra cosa il regno di Dio e la Sua giustizia, cioè tutto ciò che è attinente alla vita spirituale e che contribuisce alla crescita nella conoscenza di Dio e all'avanzamento del Suo regno. Per piacere a Dio, non si preoccuperà delle opinioni degli altri. Spesso, infatti, la scelta di piacere a Dio si rivela impopolare e non incontra il favore della persone che ci sono vicino. Chi vuole piacere al Signore, infine, non si lascerà scoraggiare da prove e difficoltà che prima o poi ogni persona incontra sul proprio cammino, ma resterà saldo nella grazia di Dio, consapevole che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio. Qual è la tua aspirazione? Studiati di piacere a Dio e scoprirai la gioia dell'approvazione divina.
Meditazione del 16 settembre 2023
Fate tutto quello che vi dirà (Giovanni 2:5)
OBBEDIENZA COMPLETA
Il consiglio dato da Maria rimane attuale e valido per i credenti d'ogni epoca. È un invito ad agire: "Fate". Il Signore desidera che quanti sono al Suo servizio siano attivi ed operosi. La pigrizia non ha mai onorato il nome del Signore e la Sua causa. Il desiderio del Padre celeste è che ogni Suo Figlio sia coinvolto e impegnato nel servizio cristiano. È un invito ad ascoltare: "Tutto quello che vi dirà". I servitori presenti alle nozze di Cana, prima di accingersi ad operare con scrupolosità, sarebbero dovuti andare a Gesù per ricevere le Sue istruzioni. Il proposito di operare alla Sua gloria è sicuramente lodevole, ma Dio non potrà onorare ciò che facciamo se non siamo disposti ad ascoltare le Sue istruzioni e ad agire in conformità alla Sua Parola. È un invito a essere fedeli. I servitori dovevano fare: "Tutto" quello che il Signore avrebbe loro detto e non soltanto una parte. Questo significa che l'obbedienza alla Parola di Dio deve essere completa. Il cristiano è chiamato ad obbedire in tutto, senza tralasciare alcuno dei comandamenti divini. Siamo disposti a fare tutto quello che Egli dice? Facciamolo e il nostro servizio sarà benedetto da Dio.
Meditazione del 15 settembre 2023
Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici (Salmo 103:2)
BENEFICI DA NON DIMENTICARE
Soffermiamoci un attimo a considerare la varietà e la preziosità dei benefici che il Signore elargisce a ognuno di noi. Egli offre il perdono per qualunque peccato a chiunque va a Lui con un cuore pentito. Egli è potente da risanare ogni infermità, sia quelle che riguardano il nostro corpo, sia quelle che riguardano la nostra anima. Dio libera: nei molteplici pericoli che affrontiamo Egli è per noi un rifugio sicuro. Ma, cosa ancora più importante, Egli libera la nostra vita dalla schiavitù del peccato e dai suoi effetti, perché Cristo ha pagato il prezzo per la nostra redenzione. Dio fa grazia: eleva il peccatore penitente alla posizione privilegiata di Figlio di Dio conferendogli onore, nonostante non lo meriti. Il Signore benedice in abbondanza: in Lui il credente trova tutto ciò di cui ha veramente bisogno, in Lui è veramente appagato e soddisfatto. Dio dona all'uomo una speranza che va al di là dell'esistenza terrena. Questi sono alcuni dei numerosi benefici concessi da Dio. Come possiamo restare indifferenti? Possa il nostro cuore esprimere vera riconoscenza a Lui, con una lode sincera e con una consacrazione che si rinnova ogni giorno.
Meditazione del 14 settembre 2023
Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te (Salmo 119:11)
CUSTODISCI LA PAROLA NEL CUORE
L'opera di Dio nella propria vita è la cosa più preziosa che il credente possiede. Cosa c'è di più importante della salvezza e del perdono dei propri peccati? Cosa ha più valore della certezza della vita eterna nella presenza di Cristo? Esistono però delle minacce da cui dobbiamo preservarla. Innanzi tutto la vecchia natura corrotta che cerca di sfruttare ogni opportunità per tornare a occupare il trono del nostro cuore. In secondo luogo, le preoccupazioni della vita che distolgono il credente dal guardare a Cristo e dal confidare in Lui in ogni circostanza, per far spazio allo scoraggiamento e al dubbio. Un altro pericolo è costituito dalla pressione esercitata da una società che si allontana sempre più da Dio e dalla Sua volontà e che vorrebbe indurre il popolo del Signore a scadere nella propria fermezza. I ritmi frenetici e le molteplici attività quotidiane, poi, finiscono con l'impedire al cristiano di dedicare del tempo alla relazione personale con Dio. La consapevolezza dei tanti pericoli dovrebbe farci riflettere: stiamo custodendo l'opera di Dio in noi? Affidiamoci ogni giorno a Cristo coltivando la comunione con Lui e nulla potrà rovinare l'opera di Dio in noi.