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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Giovedì, 05 Marzo 2015 00:00

Meditazione del 05 marzo 2015

Prendi il tuo diletto nell'Eterno, ed Egli ti darà quel che il tuo cuore domanda.

(Salmo 37:4)

L'ETERNO È DEGNO DI LODE Notate bene in questa frase, la priorità e l'importanza di prendere prima il proprio diletto nel Signore e, poi, presentare a Dio le nostre richieste. I nostri desideri hanno, molto spesso, lo scopo unico di ottenere risposte di benessere materiale; se ciò rientras.se nella volontà di Dio, si potrebbe avere, anche, quel che abbiamo domandato. Proviamo, però, prima la nostra gioia in Dio solo, quando avremo in Lui tutta la nostra soddisfazione, non tarderemo a scoprire che il resto diviene secondario. Tuttavia, Dio vuole sempre esaudire i nostri desideri perché tale è la Sua volontà e il Suo piano per noi! Oh, se potessimo imparare a far prima e sempre del Signore la nostra gioia! Lodare Dio è ritrovare tutta la nostra allegrezza nel Signore. La vita allora non sarà più un peso a volte insopportabile, com'è per molti, ma un diletto tanto meraviglioso, sapendo che il Signore ci concede le domande del nostro cuore e molto di più.

 

Mercoledì, 04 Marzo 2015 00:00

Meditazione del 04 marzo 2015

Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

(Romani 5:8)

L'ETERNO AMORE DI DIO Anni fa un intero paese fu messo in agitazione per il caso di Charlie Ross, un bambino di quattro anni rapito da due uomini. Costoro erano a bordo di una carrozza, e chiesero al piccolo ed a suo fratello maggiore se volessero dei canditi e con tale scusa riuscirono ad afferrare il bimbo lasciando solo il ragazzo maggiore. Molti anni durò la ricerca per ogni dove; si raggiunse la Gran Bretagna, la Francia e la Germania ma ogni ricerca fu vana. La madre ancora vive nella speranza di vedere il suo perduto Charlie. Immaginate che la madre si trovasse per caso in un luogo dove c'è tanta gente, per una certa riunione e scorgesse tra la folla il suo figliolo sporco, povero, coi vestiti a brandelli; cosa pensate che faccia? Attenderà che suo figlio si lavi e si vesta decente.mente prima di abbracciarlo? No! Ella si lancerebbe subito, pur di raggiungere suo figlio e stringerlo nelle sue braccia! Così ha fatto Dio. Egli ci ha amato e ci ha lavato. Qualcuno pensa, "se Dio mi ama, perché non mi fa buono?" Mentre eravamo peccatori Dio ha fatto questo... ora vuole che restiamo con Lui perché Egli ci vuole come figliuoli nel cielo, non macchine o schiavi. Egli desidera che noi andiamo a Lui coi vincoli dell'amore.

 

Martedì, 03 Marzo 2015 00:00

Meditazione del 03 marzo 2015

Avendo in Dio la speranza che nutrono anche costoro che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti. (Atti 24:15)

... l'ora viene in cui tutti quelli che sono nei sepolcri,udranno la sua voce e ne verranno fuori: quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; e quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio. (Giovanni 5:28,29)

L'ETERNITA' Molte persone tremano davanti ad una piccola parola: "morte". Io credo invece che si dovrebbe meditare un'altra parola: "eternità"; questa parola deve attirare la nostra attenzione. Dove passeremo l'eternità? Dopo la morte, che è solo un passaggio, ci sarà la risurrezione e da quel momento inizierà l'eternità. Il problema è che a quel punto non potremo fare più nulla, perché come ci afferma il testo, la nostra eternità sarà condizionata da ciò che abbiamo fatto quando eravamo in vita e non ci sarà nessuna possibilità di modificare la nostra condizione. La Bibbia, però, oltre a metterci in guardia riguardo a questo problema, ci rivela anche la soluzione che è in Cristo Gesù, Lui che è stato la primizia della resurrezione ha lasciato anche l'esempio che noi possiamo seguire e soprattutto accettare il Suo sacrificio per la nostra salvezza. Se noi facciamo questa decisione oggi, allora, né la parola morte né l'eternità ci faranno paura, sarà per noi come scrive l'apostolo Paolo: "Poiché per me il vivere è Cristo, e il morire m'è guadagno" (Filippesi 1:21).

 

Lunedì, 02 Marzo 2015 00:00

Meditazione del 02 marzo 2015

"Vi prego... datemi un segno sicuro, che salverete la vita a mio padre e madre, ai miei fratelli e sorelle e a tutto quel che appartiene a loro". (Giosuè 2:12,13)

L'ESEMPIO DI RAHAB

Rahab, una meretrice, stava per soccombere con il popolo di Gerico, ma fu risparmiata con la sua famiglia grazie all'aiuto dato, a suo tempo, alle due spie d'Israele per averle nascoste e poi, fatte fuggire. Ora, trovandosi in grande pericolo di morte, la preghiera di Rahab non fu tanto per se stessa quanto per i membri della sua famiglia che citò uno ad uno, dal più grande al più piccolo e per tutto ciò che apparteneva loro. L'esempio di Rahab è da tenere in viva considerazione ogni volta che preghiamo, quando o per mancanza di tempo o per pigrizia, troppo spesso si prega solo per sé stessi e non per tutti gli uomini o coloro che sono in autorità (I Timoteo 2:1-4.): "Questo è buono e accettevole nel cospetto di Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità" ed ancora "affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità" perché dal loro bene dipende anche il nostro.

 

Domenica, 01 Marzo 2015 00:00

Meditazione del 01 marzo 2015

"Se ti perdi d'animo nel giorno dell'avversità, la tua forza è poca". (Proverbi 24:10)

L'AVVERSITA'

Perdersi d'animo «significa svenire». Se la realtà della crocifissione di Gesù è veramente il centro d'ogni manifestazione di una vita umana, se la consacrazione al servizio di Dio è totale e disinteressata, tale vita avrà sicuramente a che fare con l'avversità. Dio permette le difficoltà, ma subito assicura che Egli ha già pronto un atto della Sua grazia liberatrice. Egli userà l'avversità per fortificare la fede dei suoi figlioli affinché si accertino appieno del Suo aiuto e della Sua vittoria. Il cristiano sa che esiste il pericolo di «svenire» sotto il peso delle prove, ma resiste avendo fiducia nella grazia del Signore. Se i discepoli di Gesù svengono al momento dell'avversità, chi porterà l'ancora della salvezza a questo mondo perduto? Facciamoci animo perché "se Dio è per noi chi sarà contro di noi?" (Romani 8:31).

 

Sabato, 28 Febbraio 2015 00:00

Meditazione del 28 febbraio 2015

Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli.

(Filippesi 3:20)

L'ATTESA Viviamo in tempi particolarmente difficili, di realizzazioni delle profezie bibliche e, tutto, con forza, ci parla della prossima venuta del Signore. Nell'attesa del ritorno di Cristo, i credenti sono continua.mente messi alla prova, e noi dobbiamo sottometterci alla supre.ma volontà di Dio, sapendo che in ogni circostanza Egli continuerà a prendersi cura di noi. Il principale scopo della prova è quello, di distaccarci dalle cose di questo mondo ed avvicinarci di più al Signore, nell'attesa del Suo ritorno. Dio potrebbe anche esimerci dal dolore dei tempi che corriamo (ne verranno di peggiori), ma permette la prova (come l'attraversamento di un deserto dove non v'è una dimora fissa), per farci realizzare, più che mai, che siamo cittadini del cielo (Filippesi 3:20). Noi aspettiamo il momento in cui saremo trasformati in corpi incorruttibili per incontrare il Signore nell'aria, per essere nella sua patria celeste, dove il dolore, il pianto, la fame, le sofferenze, le paure cesseranno per sempre... e, realizzeremo le parole del salmista: "Beati quelli che abitano nella Tua casa e ti lodano del continuo" (Salmo 84:4).

 

Venerdì, 27 Febbraio 2015 00:00

Meditazione del 27 febbraio 2015

"In ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà diDio verso di voi".

(1Tessalonicesi 5:18)

L'ATTEGGIAMENTO DELLA GRATITUDINE Considerate questa domanda: "Possiedo l'atteggiamento della gratitudine?" La lode, il ringraziamento e la vera gratitudine glorificano sempre Dio, per tanto è uno dei doveri e delle occupazioni più importanti di ogni cristiano. Gli inventori con le loro scoperte ed invenzioni straordinarie hanno reso la nostra vita più facile e più felice. Gli scrittori hanno com. posto molti volumi di eccellente letteratura. Dei cantanti sono stati dotati per affascinare grandi folle con le loro voci piene di talento. Artisti di rara capacità hanno dipinto quadri magnifici e noi ci meravigliamo delle loro opere. Dei presidenti e dei re hanno pronunciato delle sentenze rivoluzionarie che hanno mutato il corso delle nazioni. Ma nessuno degli uomini e delle donne più grandi del mondo è mai riuscito a fare neanche la metà di quando può fare un figlio di Dio, quando loda, esalta e glorifica Gesù. Nessuno ha mai fatto qualcosa di così nobile come quando si loda e ringrazia Gesù per quello che Lui è e per quello che ha fatto.

 

Giovedì, 26 Febbraio 2015 00:00

Meditazione del 26 febbraio 2015

Ah, Signore, eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua gran potenza e con il tuo braccio disteso; non v'è nulla di troppo difficile per te. (Geremia 32:17)

L'ARTISTA DIVINO

In una notte chiara d'estate, con un bel vento soave, viene spontaneo volgere lo sguardo in alto, e fissare il cielo splendente per il chiarore della luna e delle stelle. Quei corpi celesti, di milioni di tonnellate sospe.se nel nulla come piccolissimi diamanti, non ti portano a pensare ad una mano onnipotente? A Dio? Al Creatore? Egli è onnipotente, grande, immenso, meraviglioso, creativo ed artista! Per Lui non c'è niente che sia difficile. I discepoli di Cristo, del tempo della primitiva chiesa, davano inizio alle loro preghiere enumerando le opere grandi di Dio (Atti 4:21). Dio è creatore e artista, non soltanto per le cose grandi che vediamo e tocchiamo, ma anche di quelle infinitamente piccole e invisibili... Il fisico e professore, Alfredo Kastler, ha detto: "Un solo atomo è così complicato, strutturato con tanta intelligenza, che l'universo materiale e fisico non ha senso. L'idea che l'universo si sia creato da solo mi sembra assurda. Concepisco il mondo soltanto con un Creatore, quindi un Dio". Permetti a Dio di entrare nella tua vita, e "Lui" sarà con te intera.mente, per sempre.

 

Mercoledì, 25 Febbraio 2015 00:00

Meditazione del 25 febbraio 2015

Non giudicate secondo l'apparenza. (Giovanni 7:24); L'uomo riguarda all'apparenza, ma l'Eterno riguarda il cuore. (1 Samuele 16:7)

L'APPARENZA INGANNA

Non bisogna credere che tutti quelli che ridono e scherzano siano felici. Spesso , sotto un'apparenza gioiosa, si nasconde un dolore profondo e lancinante. Si racconta di un tale che andò da un dottore e gli confidò di sentirsi tanto oppresso, al punto che la vita gli era divenuta insopportabile. Il dottore lo visitò con cura e non avendo trovato nulla di grave, gli disse che il suo organismo era sano e che aveva solo bisogno di un poco di distrazione. Il paziente dichiarò che quel rimedio non lo persuadeva. A questo punto il medico gli suggerì: «È qui in piazza da qualche giorno un baraccone, dove tutte le sere, un pagliaccio fa sbellicare dalle risate quanti vanno ad udirlo. Se un pagliaccio simile non riuscisse a distrarlo non saprei proprio che altro consigliarle». «Ahimè» esclamò allora il disgraziato «quel pagliaccio sono io!» Quanti potrebbero fare la stessa confessione! Ma Gesù solo ha il rimedio infallibile. Egli dichiara: "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e aggravati, ed io vi darò riposo" (Matteo 11:28). Il riposo che Gesù offre è il migliore farmaco, per tutti i tipi di mali.

 

Martedì, 24 Febbraio 2015 00:00

Meditazione del 24 febbraio 2015

L'uomo guarda all'apparenza, ma il Signore guarda al cuore.

(I Samuele 16:7)

L'APPARENZA L'uomo guarda all'apparenza perché non può fare diversamente. Nessun uomo è in grado di sapere quello che c'è nel cuore del proprio simile. A volte è anche difficile sapere quello che c'è nel profondo del nostro cuore. Dio solo può comprendere quello che preoccupa il nostro essere e Lui solo può dare la soluzione. L'uomo si affatica invano e non si rende conto che basterebbe rivolgere i suoi pensieri a Dio per avere la risoluzione di tutti i suoi problemi. L'uomo continua a guardare all'apparenza delle cose e giudica in base a quello che vede o che pensa di vedere. Dio solo è la vera luce, Colui che conosce i pensieri del mio e del tuo cuore. Dio vede al di là di quello che noi pensiamo di vedere e sa già la soluzione. Non affidarti a te stesso, guarda a Gesù e Lui ti darà ciò che il tuo cuore desidera, quello che neppure tu stesso riesci forse a comprendere. Dio vuole darti una mano e desidera più d'ogni altra cosa risolvere ogni tuo Problema. Caro amico, non rifiutare il Suo aiuto!

 

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