
Parole di Vita
Meditazione del 14 settembre 2015
Perché mi chiamate "Signore, Signore", e non fate quel.lo che dico? (Luca 6:46)
ESSERI AMATI DA DIO (I)
"Mamma, mi vuoi bene?" Ogni giorno e più volte al giorno mio figlio mi pone questa domanda. Da quando è nata sua sorella, sembra sia diventato più sensibile non solo alle mie parole, ma anche al tono che uso nel pronunciarle. "Certo che ti voglio bene", è sempre la mia risposta e lo rassicuro con un abbraccio. "Mamma ma se mi vuoi bene, perchè mi rimproveri sempre?". "Perché voglio che tu impari ad ubbidire a ciò che ti dico e le cose che io dico sono sempre per il tuo bene". Anche se cerchiamo di parlare in maniera semplice è difficile a volte per un bambi.no capire che le punizioni sono necessarie per la sua buona educazione. Spesso, come genitori, abbiamo l'impressione di mancare l'obiettivo, quando dopo una marachella perdonata ne segue subito una più grande. I bambini, dimenticano facilmente i divieti, sembrano spinti da una follia più grande di loro e di noi. Eppure li amiamo! Li perdoniamo e fingiamo di credere alle loro promesse e buone intenzioni ma, nondimeno, li riprendiamo. "Tutti quelli che io amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti" (Apocalisse 3:19).
Meditazione del 13 settembre 2015
A Te, o Dio, nel raccoglimento, salga la lode in Sion, aTe l'omaggio dei voti che si compiono. (Salmo 65:1)
ADORAZIONE E LODE
"O Eterno, Signor nostro, quant'è magnifico il Tuo nome in tutta la terra! O Tu che hai posto la Tua maestà nei cieli. Dalla bocca dei fanciulli e dei lattanti Tu hai tratto una forza; quand'io considero i tuoi cieli, opera delle Tue dita, la luna e le stelle che hai disposte - che cos'è l'uomo che Tu n'abbia memoria? E il Figliol dell'uomo che Tu ne prenda cura?" (Salmo 8:1-4). "Tu, tu solo sei l'Eterno! Tu hai fatti i cieli, i cieli dei cieli e tutto il loro esercito, la terra e tutto ciò che sta sopr'essa, i mari e tutto ciò che è in essi, e Tu fai vivere tutte queste cose, e l'esercito dei cieli Ti adora" (Neemia 9:6). Riconoscendo chiaramente che Dio ha fatto ogni cosa, compre.so noi umani, quale deve essere il nostro atteggiamento nei Suoi confronti? Un verso, tanto meraviglioso, in Apocalisse 4:11, ce lo indica. "Degno sei, o Signore e Iddio nostro, di ricevere la gloria e l'onore e la potenza: poiché Tu creasti tutte le cose, e per la Tua volontà esistettero e furono Create". Quindi non ci resta che adoraLo come gli angeli nel cielo.
Meditazione del 12 settembre 2015
Io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. (Filippesi 4:11)
ACCONTENTARSI
Una delle cose che più lede la testimonianza cristiana è vedere un anziano credente brontolone, musone, litigioso e, generalmente, misera.bile. Magari ha passato una vita in chiesa, ha letto la Bibbia più volte dal-l'inizio alla fine, ha discusso all'infinito centinaia di temi biblici; eppure, nell'affrontare gli ultimi giorni della sua vita, c'è amarezza e scontentezza. Che contrasto con una santa donna che morì e i suoi ultimi giorni erano ricchi di momenti di gioia, di sorrisi, di preghiera e di testimonianza. La faccia irradiava la gioia del Signore. Eppure questa sorella era quasi analfabeta; non litigava mai sull'interpretazioni della Bibbia, non giudicava altri fratelli e sorelle, ma li incoraggiava e pregava per loro. Lei non era sempre stata così: era criticona, ambiziosa, cattiva come molti altri. Gesù l'ha colpita nel cuore e lei è cambiata. Ma questo cambiamento non si è fermato il giorno della conversione. E' continuato fino al giorno della sua morte. Paolo ha imparato tante cose nel corso della sua vita. La sua grande erudizione è manifesta nella sua vasta letteratura. La sua conoscenza linguistica si vede in ogni lettera. Paolo, però, afferma di avere imparato ad accontentarsi dello stato in cui si trova. E' povero? Sorride. E' ricco? Sorride. I credenti lo criticano e vogliono fargli del male? Che importa (Filippesi 1:16-18)! Il vero cambiamento cristiano non è nella conoscenza biblica (per quanto impor.tante), ma è nel carattere, nell'essere. E' l'essere pieno del frutto dello Spirito. E' imparare ad essere sempre contento in ogni stato. Questo è possibile solo se c'è un rapporto intimo e personale con Gesù.
Meditazione del 11 settembre 2015
Ed ecco Gli portarono un paralitico steso sopra un letto. E Gesù, veduta la fede loro, disse al paralitico:ÓFigliolo, sta di buon animo, i tuoi peccati ti sono rimessiÓ. (Matteo 9:2)
ACCOSTARSI CON FIDUCIA
Con la parola fede si deve intendere, come in altri passi del Vangelo, non solo il credere in Cristo come figliolo di Dio, ma l'aver fiducia incondizionata nella Sua autorità di rimettere i peccati: "Ti sono rimessi i peccati!". Gesù, in questo passo della scrittura insegna ad avvicinarci a Lui per essere guariti dei nostri mali, ma principalmente ad essere perdonati dai nostri peccati. Da questo comprendiamo, come i mali del corpo sono frequenti effetto e pena del peccato. Riassumendo, Gesù, diede prima al paralitico il perdono e la grazia dell'anima e poi, lo sanò anche della sua infermità. Per di più, la questione non è di sapere solo se la fede cristiana è più o meno efficace, ma se è vera fede. Noi confidiamo in Gesù Cristo non solo perché allevia la nostra angoscia, ma perché siamo persuasi che Gesù è la verità, la sola via di libertà per ogni uomo.
Meditazione del 10 settembre 2015
L'Eterno non guarda a quello a cui guarda l'uomo: l'uomo guarda all'apparenza ma l'Eterno guarda al cuore. (1° Sam. 16:7)
ACCETTATI DA DIO
Dio disse a Samuele: "Non giudicare dalla sua apparenza o altezza, perché Io l'ho scartato". Dio non prende decisioni sbagliate, come fa l'uomo! Le persone giudicano da quel che vedono, ma Egli scruta i pensieri d'ogni individuo e le sue intenzioni. Dio s'interessa delle condizioni dell'anima e non della nostra apparenza fisica. L'uomo guarda quello che esprime l'esterno. Quello che è accettato dalla società è quel che è considerato bello e intelligente. Ma questo è lo standard del mondo e non di Dio. Samuele fu tentato di usare l'approccio "umano", come propria misura di giudizio, ma Dio l'avvertì di non cadere in quella trappola. Dio fa in modo che l'accettazione o il rigetto non sia sulla base dell'esteriorità, ma secondo le condizioni del cuore di una persona. Perciò ti chiedo di focalizzare, immediatamente, la condizione del tuo cuore e vedere se v'è qualche impedimento per esse.re accettato! Dio usa una base e misura divina, "una Sua misura" per accettarti o respingerti". La luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre perché le loro opere erano malvagie" (Giovanni 3: 19).
Meditazione del 09 settembre 2015
Simon Pietro Gli rispose: Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; e noi abbiamo creduto ed abbiamo conosciuto che sei il Santo di Dio. (Giovanni 6:68-69)
VIVERE PER CRISTO
ßLa Bibbia dice che la nostra possibilità di vivere una vita cristiana risie.de nel nostro rapporto con Cristo. Egli ci darà modo di comprendere quanto sia importante e prezioso seguire Lui in ogni circostanza. Questo è un impegno giornaliero, come poterlo realizzare? Il testo citato ci mostra come i discepoli avevano ben compreso che senza di Gesù non vi era possibilità di avere la speranza di "Vita Eterna". Molte volte il parlare di Gesù sembrò duro per i discepoli e quindi difficile non solo comprenderlo, ma anche metterlo in pratica. Gesù disse loro: "Questo vi scandalizza? È lo Spirito quello che vivifica!" "Le mie parole sono Spirito e Vita" (Giovanni 6:63). Facciamo una breve preghiera di fede: "Gesù, guida la mia vita oggi ed aiutami a vivere per Te". Egli sta aspettando per fare della tua vita una meravigliosa avventura positiva, se gliene ne darai la possibilità. E se non hai ancora fatto il primo passo per accettarLo come Signore e Salvatore, puoi farlo adesso.
Meditazione del 08 settembre 2015
Poiché così parla l'Eterno alla casa d'Israele: Cercatemi e vivrete! (Amos 5:4)
VIVERE!
Leggendo la Parola di Dio ci rendiamo conto che spesso si parla di morte e di vita, di quella fisica, morale e spirituale. Nella Genesi leggiamo a riguardo di Adamo ed Eva, che se avessero mangiato il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male sarebbero morti. La Parola di Dio si interpreta da se stessa e non vi sono né contrasto né incoerenze. Dio, nella Sua Parola afferma: "Cercatemi e vivrete!" Chi cerca Dio, Lo trova, perché Dio è pronto a farsi trovare da chi Lo cerca con tutto il cuore. Chi trova Dio vive perché in Lui c'è vita. Chi non Lo cerca continua a vivere, ma è morto! È morto spiritualmente perché non c'è in lui quella comunione che è vera vita interiore... Dio è tutto nella nostra vita. Mettendo Dio fuori dalla nostra esistenza, a motivo della disubbidienza e del peccato, siamo morti. Ma Dio, che è misericordioso con l'essere umano, lo vuole salva.re e farne una "nuova creatura" in Cristo Gesù. Nel Vangelo di Giovanni leggiamo: "Gesù disse: "Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio... Io ti dico che se uno non è nato d'acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio".
Meditazione del 07 settembre 2015
Il Signore dice: perché tu sei prezioso agli occhi miei,perché sei pregiato ed Io t'amo. (Isaia 43:4)
LA VITA CHE VALE IN GESÙ
Che prezzo dareste alla vostra vita? Quanto vale per voi? Di tanto in tanto dei ricercatori calcolano il valore di mercato degli elementi che compongono un corpo umano. Basandosi sul costo corrente di sodio, calcio, ferro, acqua, ecc., si calcola che il valore, per una per.sona media, non supera cinque euro! Ma la vostra esistenza non può certo essere valutata in questi termini. La vostra vita e il modo in cui la vivete valgono molto di più dei componenti del vostro corpo. Dio ha attribuito un gran valore alla vostra vita, voi siete molto più preziosi del denaro. Siete così preziosi per Lui, che Gesù è morto per redimervi dal peccato. Oggi siete invitati ad accettare Gesù come Salvatore e poi chiamati a seguirLo. "Essi saranno, nel giorno che Io preparo, saranno la mia proprietà Particolare, dice l'Eterno degli Eserciti; ed Io li risparmierò, come uno risparmia il figliolo che lo serve" (Malachia 3:17).
Meditazione del 06 settembre 2015
C'è una via che all'uomo sembra diritta, ma finisce col menare alla morte. (Proverbi 14:12)
UNA VIA CHE SEMBRA DIRITTA
Questo proverbio è stato scritto da Salomone, il quale fu famoso per la sua sapienza che ricevette come dono di Dio. Sembra che Salomone stesse dicendo che non importa quanto giusta e perfetta possa sembrare la via che stai seguendo, se non conduce alla vita è sicuramente sbagliata. Vivere a proprio modo può portare a dei successi che poi si verificano sempre parziali e mai totali. Una giusta via non è caratterizzata da successi durante il percorso ma dal risultato finale. Gesù disse: "Io sono la Via, la Verità e la Vita". Oggi l'unica via che porta alla vita è la verità di Gesù, il Figliolo di Dio. Analizza quale via stai percorrendo in questo momento e se essa non porta a Gesù, fai un' inversione adesso e imbocca la via tracciata da Gesù perché Lui è l'unica Via che porta alla vita.
Meditazione del 05 settembre 2015
Voi dunque pregate così: padre nostro che sei nei cieli,sia santificato il Tuo nome; venga il Tuo regno; sia fattala Tua volontà anche in terra com'è fatta nel cielo. (Matteo 6:9,10)
VENGA IL TUO REGNO
Con questo modello di preghiera, Gesù indica l'area che i credenti dovrebbero occupare nel fare le loro richieste a Dio. Tre sono le richieste che concernono la santificazione e tre quelle delle nostre necessità. La terza frase della preghiera del "Padre Nostro", insegnata da Gesù ai suoi discepoli è: "Venga il tuo Regno". La brevità della preghiera non significa che si deve sempre pregare molto brevemente Gesù pregò anche nottate intere (Luca 6:12). La nostra preghiera deve essere intensamente interessata alla buona reputazione di Dio, della Chiesa e del Vangelo. La preghiera deve essere interessata al Regno di Dio. Regno futuro, eterno e giusto; ma anche a quello sulla terra. Non si dirà: "Eccolo qui, o eccolo là; perché ecco, il regno di Dio è dentro di voi." (Luca 17:21). Pregare perché questo Regno si manifesti attraverso noi con manifestazioni della potenza di Dio e della Sua presenza in noi per promuovere la giustizia e rivendicare la nostra appartenenza a Dio, come Suo popolo, per distruggere le opere del Diavolo e del suo regno malefico. Conoscendo il Vangelo non ci meraviglieremo di questo dire Gesù e gli Apostoli agirono per la potenza dello Spirito Santo con miracoli in favore dei malati, posseduti e schiavi del peccato (Atti 13:7-12).