
Parole di Vita
Meditazione del 07 agosto 2024
...cambiate il vostro modo dì pensare... (Romani 12:2)
UN NUOVO ATTEGGIAMENTO
Affinché le cose cambino in meglio, devi “modificare il tuo modo di pensare”. Ecco un esempio: a) pensa alle deviazioni proposte per le strade senza uscita. I “vincenti” non si limitano ad affrontare le avversità: le accettano sapendo che porteranno a un successo futuro. b) Non ascoltare le critiche, piuttosto concentrati per fare del tuo meglio. Chiunque vuole costruire qualcosa di utile deve imporsi su persone negative e pessimiste. c) Quando hai paura, glorifica il Signore fino a che la tua fede non sarà rafforzata. Potrebbe richiedere tempo ma, così, la lode e il ringraziamento non verranno meno e ti daranno la forza di proseguire.d) Quando cadi, rifletti sulla lezione e ricorda le volte che hai avuto successo. Sradica i dubbi e le perplessità sulla tua persona e sostituiscili con quanto la Parola di Dio ti suggerisce. e) Quando stai per affrontare la battaglia, pensati vincente per mezzo della forza di Dio, con Lui “«... ogni cosa è possibile»” (Matteo 19:26). f) Piuttosto che recriminare sul passato e preoccuparti del futuro, concentrati sul presente, è li che la tua influenza è maggiore. Ricorda la promessa del Signore: “...duri quanto i tuoi giorni la tua forza” (Deuteronomio 33:25). g) Piuttosto che lamentarti, prodigati nella ricerca e vedrai che le soluzioni arriveranno. h) Quando qualcosa ti distrae, respira profondamente, fatti una passeggiata e schiarisciti le idee, pensa a ciò che puoi controllare e sottometti il resto a Dio. i) Nei momenti in cui ti senti solo, pensa alle persone che ti stanno aiutando, che ti amano e incoraggiano. j) Quando ti senti affaticato, prendi una pausa e riposati - ma non arrenderti mai! Concludi per il meglio ciò che fai. k) Allorché avverti la pressione e senti gli occhi puntati su di te, sorridi e divertiti. Si vive una volta sola! La vita è breve... perciò cogli l’attimo!
Meditazione del 06 agosto 2024
...è parso bene allo Spirito Santo e a noi... (Atti 15:28)
PRIMA DI COSTRUIRE (3)
Attieniti alla guida di Dio. Fino a che ascolterai le opinioni che non si allineano alla Parola del Signore e alla Sua volontà, andrai incontro solo a frustrazioni e non raggiungerai la tua meta. Nel momento delle decisioni importanti che influenzeranno il futuro, è fondamentale sentire ciò che Dio ha da dire a riguardo. Devi essere disposto anche ad accogliere riscontri. Perché? Nel caso fossi tardo a imparare, ebbene, non potresti essere usato. La maggioranza delle opinioni può valere per questioni comuni, ma quando è coinvolta la visione di Dio per la propria vita, allora è assolutamente indispensabile ascoltare la Sua voce. Potresti chiedere: "Non c’è già saggezza nella pluralità della leadership?" Certamente sì, ma anche i migliori leader hanno dei punti ciechi e hanno bisogno di persone con la vista perfetta in quegli specifici campi. "Alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli, dicendo: «Se voi non siete circoncisi secondo il rito di Mosè, non potete essere salvati»” (Atti 15:1). Quale fu il risultato?"... siccome Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano vivamente con loro, fu deciso che Paolo, Barnaba e alcuni fratelli salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per trattare la questione" (Atti 15:2). Come la gestirono gli apostoli? Ecco le loro parole: “... Dio, che conosce i cuori, rese testimonianza in loro favore [dei Gentili], dando lo Spirito Santo a loro, come a noi; e non fece alcuna discriminazione fra noi e loro, purificando i loro cuori mediante la fede” (Atti 15:8-9). Perciò dopo aver pregato e riflettuto attentamente, gli apostoli scrissero una lettera alla chiesa dicendo: “... è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie” (Atti 15:28). Quale fu l'esito finale? “Quando i fratelli l’ebbero letta, si rallegrarono...” (Atti 15:31).
Meditazione del 05 agosto 2024
...fammi conoscere le tue vie, affinché io ti conosca e possa trovare grazia... (Esodo 33:13)
PRIMA DI COSTRUIRE (2)
Impara a conoscere il carattere delle persone. Nessun ministro di culto ha mai tribolato tanto con la propria comunità quanto Mosè con Israele nel deserto. Passato il Mar Rosso, tanta era la gioia che sgorgava dal suo cuore che decise di scrivere un cantico per celebrare questa vittoria spettacolare. Più tardi, però, quando si trovò circondato dalle lamentele del popolo, Mosè, in un momento di sconforto, chiese a Dio di morire. A tal proposito, circola un racconto. Due ministri di culto parlano delle rispettive comunità e uno dei due chiede: “Quanti membri attivi hai nella tua chiesa?” L’altro rispose: "Ben cinquecento! La metà collabora attivamente con me, mentre il rimanente lavora intensamente per opporsi!”. Cari pastori, una cosa è certa: diverse persone nelle vostre comunità rivestiranno ruoli differenti e ben precisi nel piano che Dio vi ha dato. Alcune piaceranno ed entusiasmeranno, altre meno,ma ognuno di voi è chiamato a guidarle, perciò è necessario conoscerle. Sul letto di morte, Giacobbe profetizzò sui suoi dodici figli descrivendo la loro natura e il loro futuro. Definì Ruben una persona impetuosa, Simeone e Levi inclini all’ira, Giuda nato per guidare, Zabulon avrebbe allargato i suoi confini, Issacar pronto a portare pesi, Dan arguto nel trattare la gente, Gad un combattente indomabile, Asher amante della cucina e Neftali preparato nell’allevare i figli. Di Giuseppe, benché ferito, disse che si sarebbe rialzato più forte che prima e infine Beniamino sarebbe diventato un imprenditore capace di eccellere negli affari (cfr. Genesi 49). Questa è la conferma di quanto sopra: per guidare le persone con successo è necessario conoscerle. Pertanto, sia questa la tua preghiera: “Signore fammi comprendere le Tue vie affinché io possa conoscere Te e trovare grazia agli occhi Tuoi”.
Meditazione del 04 agosto 2024
Me lo farete in tutto e per tutto secondo il modello che io sto per mostrarti (Esodo 25:9)
PRIMA DI COSTRUIRE (1)
Per prima cosa presentati a Dio per conoscere il piano di lavoro. L’Eterno, rivolgendosi a Mosè disse: "«Me lo farete in tutto e per tutto secondo il modello del tabernacolo e secondo il modello di tutti i suoi eredi, che io sto per mostrarti»”. Dio sa perfettamente di cosa avrai bisogno nel futuro, tu no! Egli preparò Noè cento anni prima del diluvio e Giuseppe sette anni prima della carestia, per sfamare l'Egitto. Privo della guida di Dio potrai, al massimo, azzardare degli inutili calcoli, ipotesi ragionate ma prive di fondamento. "Ai figli d’Israele la gloria del SIGNORE appariva come un fuoco divorante sulla cima del monte. Mosè entrò in mezzo alla nuvola e salì sul monte; Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti" (Esodo 24:17-18). L'uomo di Dio trascorse oltre un mese alla Sua presenza in attesa di direttive. Perché? Ciò che doveva costruire avrebbe dovuto rispondere ai bisogni del Suo popolo per le generazioni future. La preghiera è molto importante, perciò recati anche tu a questo incontro e dì a quanti ti circondano: "Non tornerò fino a che il Signore non mi abbia parlato e comunicato il Suo piano!” Quando Dio ordina qualcosa, provvede anche ai mezzi necessari, ma qualora non fosse un Suo specifico mandato ma un frutto della nostra emotività o del nostro coinvolgimento umano, allora ci graveremmo da soli. Perché? Per il semplice motivo che non avremmo il coraggio e la forza di rivolgerci a Lui nel momento del bisogno: infatti, se non s'inizia nel modo giusto, non finirà certamente bene. Potresti obiettare: "lo, però, non sono speciale, sono "nessuno”! Perché dovrebbe Dio parlare a qualcuno come me?”. Quando è la Sua voce a chiamarti, allora, per Lui, sei veramente speciale. La Sua promessa è questa: "Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda... e gli sarà data" (Giacomo 1:5).
Meditazione del 03 agosto 2024
...glorificate dunque Dio nel vostro corpo (1° Corinzi 6:20)
LA TUA VITA APPARTIENE A DIO (3)
Il terzo motivo è la consacrazione. Questo è un termine di cui, oggigiorno, non si sente molto parlare. "Consacrato" significa “essere appartato per l'uso esclusivo di...”. Potresti dire: “Ma io ho così tanti difetti!”. Dio non è alla ricerca della perfezione: ciò che Egli desidera trovare è uno spirito volenteroso. La Bibbia afferma: “Infatti ogni sommo sacerdote, [fu] preso tra gli uomini ” (Ebrei 5:1). Le persone che Dio chiama e usa sono esseri umani imperfetti sotto molti punti di vista. Quale motivo può spingerLo a coinvolgere gente così? Semplicemente perché "...così può avere compassione verso gli ignoranti e gli erranti, perché anch'egli è soggetto a debolezza” (Ebrei 5:2). Dirai: "I miei genitori vogliono che io vada alla scuola biblica e che diventi pastore!". Bene, questa è una buona e una brutta notizia insieme. Quella buona è che la Scuola Biblica approfondirà la tua devozione a Cristo e t’illuminerà sulla Sua Parola. La brutta, invece, è che i tuoi genitori non possono chiamarti al servizio: solo Dio può farlo! “Nessuno si prende da sé quell’onore, ma lo prende quando sia chiamato da Dio...” (Ebrei 5:4). Ti domanderai: “Come faccio a sapere se sono veramente riservato al ministero?” Dai frutti! Quando, in Israele, scoppiò una controversia su chi dovesse essere posto alla guida, Dio chiese a Mosè di scegliere un uomo da ciascuna delle dodici tribù. Così fece e la verga di ciascuno fu posta nell'arca del patto per tutta la notte. Il giorno dopo, l’uomo la cui verga era fiorita, sarebbe stato il prescelto (cfr. Numeri 17:1-5, 8). La Bibbia dice: “I regali che uno fa gli aprono la strada...” (Proverbi 18:16). Quando Dio chiama, apre tutte le porte, dà i giusti contatti e tiene conto di tutte le risorse necessarie. Ciò che Egli chiede è unicamente una vita consacrata disposta a fare la Sua volontà.
Meditazione del 02 agosto 2024
...siete stati comprati a caro prezzo... (1° Corinzi 6:20)
LA TUA VITA APPARTIENE A DIO (2)
Il secondo motivo per cui appartieni a Dio è il Calvario. Si racconta la commovente storia di due amici che, un tempo, frequentarono la stessa facoltà di legge. Uno dei due intraprese la carriera di giudice mentre l’altro, divenuto un fuorilegge, fu trascinato nell'aula di un tribunale. Provate a immaginare chi trovò seduto al posto del giudice, il suo amico! Dilemma! Come poteva quel giudice mostrare compassione ed essere giusto al tempo stesso? Con sorpresa di tutti, si tolse la toga nera, simbolo della giustizia e s'incamminò verso il banco degli imputati. Giuntovi, con voce grave, disse: “Non sono solo amico di quest’uomo: oggi, sono anche il suo salvatore e mi assumo l’onere completo di tutti i suoi debiti!”. Alla croce, infatti, Dio prese tutti i tuoi peccati e li depose sul conto di Cristo. Dallo stesso, prese la Sua giustizia e la mise sul tuo conto. Non appena accetti Cristo come Salvatore, la sentenza di morte pronunciata contro di te non esiste più: è stata completamente cancellata. Il valore di una cosa è determinato dal prezzo che il compratore è disposto a pagare. Al Calvario Dio disse: "Ecco quanto ti amo!” Il tuo Creatore è divenuto il tuo Redentore, Colui che ha formato l’universo si è fatto “maledizione” e ha pagato la pena peggiore. Infatti per adempiere i Suoi propositi sulla terra, Dio si è servito sempre di uomini per liberare gli Israeliti dall’Egitto, Egli operò tramite Mosè e per sfidare i profeti di Baal, si usò di Elia. Quando però si trattò della tua salvezza, Egli "... ha visto che non c’era più un uomo e si è stupìto che nessuno intervenisse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto..." (Isaia 59:16). Ascolta, la buona notizia è questa: "Non trovando alcun uomo in grado di sopperire, Egli stesso si fece uomo affinché noi, figli degli uomini, diventassimo figli Suoi. Meraviglioso!
Meditazione del 01 agosto 2024
...non appartenete a voi stessi (1° Corinzi 6:19)
LA TUA VITA APPARTIENE A DIO (1)
Prova a immaginare due persone ferme all'esterno di una casa che discorrono tra loro. Uno afferma: "Questa è casa mia!”. L’altro domanda: "Com’è possibile?” Risponde il primo: "Per tre inconfutabili ragioni: l'ho costruita, l’ho pagata e ci vivo dentro!”. Soffermiamoci sul primo motivo che ci spiega perché apparteniamo a Lui: la Creazione. Alcuni affermano che proveniamo tutti da un’unica cellula primordiale. Il problema è che non sanno assolutamente spiegarci l’origine di quell’unità biologica! La Bibbia dichiara: "Dio creò l'uomo a sua immagine... li creò maschio e femmina” (Genesi 1:27). Altri sostengono che la terra si sia formata in seguito alla teoria del "big bang". Affascinante, ma se tu dovessi spiegare loro che la macchina che al momento guidano è il risultato di un’esplosione avvenuta in una fabbrica di assemblaggio a Swindon (GB), metterebbero in discussione la tua sanità mentale. È quanto mai evidente che laddove esiste un disegno, deve forzatamente esserci qualcuno che l’ha tracciato e dove c’è una creazione deve esserci un creatore. Poiché è Dio che ti ha creato, Egli detiene i "diritti di proprietà” sulla tua vita. La Bibbia afferma ancora: "Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo” (1 Corinzi 6:19-20). L’Eterno non solo ti ha creato, ma ti ha anche dato dei doni specifici affinché tu possa adempiere i Suoi propositi e renderGli gloria. Ne consegue che, prima che giunga il momento di comporre il tuo necrologio, devi chiedere a Dio quali siano i propositi che desidera vedere realizzati nella tua vita. Solo scoprendo e adempiendo la Sua volontà, potrai colmare quel vuoto che si trova dentro di te da quando sei nato e che ha l’esatta forma del tuo Creatore!
Meditazione del 31 luglio 2024
...la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo (Romani 10:17)
CRESCERE NELLA FEDE
Nel caso volessi valutare quanto forte sia la tua fede, presta attenzione a ciò che esce dalla tua bocca, “...a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla, non essendo stata assimilata per fede da quelli che l’avevano ascoltata” (Ebrei 4:2). Non basta leggere la Parola di Dio: bisogna prima assimilarla e poi dichiararla apertamente. Affermiamo tante cose belle ma la verità è che, molto spesso, non ci crediamo perché non sono il risultato del nostro comportamento. Dovremmo vivere in modo tale che qualora, Dio non fosse quello che proclama di essere, dovremmo cadere con la faccia a terra. Questo significa: 1) Ricercare nuove opportunità per confidare maggiormente in Lui. 2) Confidare che opererà in nostro favore nonostante le circostanze. 3) Rafforzare la nostra fede in vista delle difficoltà future. Ecco, dunque, il giusto modo d’agire: “...la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla Parola di Cristo" (v. 17). Parafrasando potremmo dire che qualora qualcuno ci mettesse un termometro sotto la lingua per misurare la nostra "febbre spirituale”, le variazioni sarebbero dettate dal tempo trascorso nella lettura della Parola. Qualcuno potrebbe, sinceramente, anche affermare: “In questo momento la mia "temperatura” [fede] è veramente molto bassa!". Iniziamo, quindi, a trascorrere un tempo maggiore nella lettura della Bibbia. Qualcun altro potrebbe sospirare dicendo: “Magari avessi la fede di Tizio o di Caio!”. Non è un mistero conoscere quali azioni adottare per portare la nostra fede al pari di quella altrui bisogna spendere più tempo sulle Scritture. Riorganizziamo le nostre priorità ponendo la lettura dei testi sacri in cima alla lista. Qualora desiderassimo veramente crescere, questo è il giusto prezzo che dobbiamo essere disposti a pagare!
Meditazione del 30 luglio 2024
...io ti ho posto davanti la vita e la morte... scegli dunque la vita.. (Deuteronomio 30:19)
PRENDI IL CONTROLLO DELLA TUA VITA
La libertà di scelta è il maggior potere che Dio ci abbia mai dato. Troppi, però, si rassegnano a “subire” nel vero senso della parola la propria vita senza mai tentare di realizzarsi proponendosi degli obiettivi. Ne consegue che essi stessi diventano il loro problema più pressante. Elie Wiesel, una dei sopravvissuti all’olocausto, nel suo libro "Anime Ardenti” (Souls on Fire) espresse questo concetto: “Quando muori e incontri il tuo Creatore, non ti sarà certamente chiesto perché non sei stato un Messia o perché non hai scoperto una cura contro il cancro. L’unica cosa di cui dovrai rispondere, sarà: “Perché non ti sei realizzato? Perché non sei ciò che avresti dovuto essere?” Adempiere il piano che Dio ha in serbo per te richiede un’assunzione di responsabilità per te stesso, per la tua vita. Come si deve operare? Renditi pienamente disponibile, prima per Dio e poi per te stesso. Ogni qualvolta acconsenti alle Sue richieste, ti dischiudi al potenziale che Lui ha messo in te e, di conseguenza, alle più grandi possibilità. Qualora fossi abituato a negarti, questo ti sarà certamente difficile ma almeno prova a dire: "Forse tenterò!”. Un giorno, un padre, il cui figlio soffriva di una malattia cronica, chiese a Gesù se poteva guarirlo e questa fu la risposta: “...«Dici: “Se puoi!” Ogni cosa è possibile per chi crede». Subito l'uomo esclamò: «Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulità»" (Marco 9:23-24). Nel caso dubitassi della tua fede, innalza anche tu questa preghiera e Dio ti risponderà. Non dimenticare che sei “unico” davanti a Dio, che possiedi talenti, esperienze e opportunità che nessun altro ha mai avuto - e mai avrà. Hai la responsabilità di raggiungere i traguardi per cui Dio ti ha preparato e non solo per un tuo beneficio personale ma altresì anche per quello altrui.
Meditazione del 29 luglio 2024
Darai istruzioni a tutti gli artigiani (Esodo 28:3)
SII CREATIVO (4)
Dio disse a Mosè: "Per Aronne, tuo fratello, farai abiti sacri, per mostrare la dignità della sua funzione sacerdotale. Per questo darai istruzione a tutti gli artigiani che io ho dotato di maggiore abilità, ed essi faranno gli abiti di Aronne” (v. 2-3). Osserva la parola “artigiani". Dio ci dà abilità artistiche e, quando le usiamo, Lo glorifichiamo. Confezionare abiti che mostrino la “dignità della funzione sacerdotale” richiede creatività. Smettiamo di separare spirituale da secolare! “Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù” (Colossesi 3:17). Come diventare creativi? 1. Riconoscendo che Dio ti ha fatto per essere creativo. 2. Chiedendo a Lui di rivelarti le aree in cui hai talento e creatività. 3. Valorizzando le idee nuove. Qualsiasi cosa tu stia ora facendo, e per quanto bene tu la faccia, un’idea creativa ti permetterà di farla meglio. La creatività è capace di vedere quello che tutti gli altri non hanno visto, di pensare ciò che nessun altro ha pensato, per fare quello che nessun altro ha mai fatto. A volte il pensiero creativo sostiene l’ingegno e l’inventiva per entrare in territori inesplorati. Altre volte l’innovazione, per fare cose vecchie in un modo del tutto nuovo. In entrambi i casi, comunque, significa vedere il mondo con occhi sufficientemente nuovi da far apparire nuove soluzioni. “Il settimo giorno Dio compì [finì] l’opera che aveva fatta” (Genesi 2:2). Attenzione, la creatività richiede lavoro e fatica, ed è per questo che molti tendono ad evitarla. Ma se desideri lavorare sulla tua creatività, Dio ti userà per fare grandi cose.