Iscriviti alla Newsletter

riceverai sulla tua email
la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Mercoledì, 03 Luglio 2024 00:00

Meditazione del 03 luglio 2024

Le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: questa è la via; camminate per essa (Isaia 30:21)

CHIEDI A DIO UN PIANO STRATEGICO

Gesù comprese il piano strategico di Dio per la Sua vita, la redenzione dell’umanità e visse ogni giorno alla luce di esso. Alla fine della sua vita potè dunque pregare: “lo ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che mi tu mi hai data da fare” (Giovanni 17:4). La pianificazione strategica è fondamentale per il successo in qualsiasi impresa. E come figlio redento di Dio, la tua strategia dovrebbe venire da Dio, altrimenti le pressioni e le persone possono spingerti nella direzione sbagliata. Gesù avrebbe potuto essere disorientato e sviato dalle richieste della folla e dalle opinioni errate dei Suoi discepoli. Come lo evitò? Grazie alle notti passate in preghiera e agli incontri prima dell’alba con Suo Padre, ricercando la guida. Gesù visse secondo questo principio: “Il Figlio non può da se stesso far cosa alcuna, se non ciò che vede fare al Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente... come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato” (Giovanni 5:19-30). Quando cerchi un piano per la tua vita, il primo libro che dovresti leggere è la Bibbia. Non adottare il piano di qualcun altro, a meno che Dio ti dica di fare la stessa cosa, o finirai con l’essere frustrato. Chiederai: “Intendi che Dio ha una strategia e un piano per la mia vita e che me lo rivelerà?” Sì, è così. “Le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: Questa è la via; camminate per essa!”.

Martedì, 02 Luglio 2024 00:00

Meditazione del 02 luglio 2024

La mia presenza andrà con te e io ti darò riposo (Esodo 33:14)

IMPARA A GESTIRE LO STRESS DELLA VITA

Sei sopraffatto dalla vita? Non sei solo. Mosè, uno dei più grandi patriarchi della storia, arrivò a desiderare la morte, tanto era grande lo stress delle sue responsabilità. “Sicuramente non era la volontà di Dio per lui”, dirai. Hai ragione. Ma non basta conoscere la volontà di Dio, devi anche fare le cose a modo Suo. Mosè lavorava dall’alba fino a tarda notte, sei giorni la settimana, senza vacanze nè tempo libero. Mangiava in fretta, pianificando appuntamenti, rispettando scadenze e ricevendo tutti quelli che volevano parlargli. Le persone vicine a Mosè erano o troppo occupate o troppo bisognose loro stesse per accorgersi che si stava esaurendo. Suo suocero letro, invece, se ne accorse e gli disse: "Quel che fai non va bene. Tu ti esaurirai certamente e stancherai anche questo popolo che è con te; perché questo compito è troppo pesante per te; tu non puoi farcela da solo” (Esodo 18:17-18). Fortunatamente, Mosè trovò la risposta. E comprendeva due parti: 1. Delegare il lavoro a persone qualificate e fidarsi di loro. Il segreto di una buona leadership non è cercare di fare tutto da soli, ma farlo attraverso gli altri. Oppure, come diceva D. L. Moody, predicatore del diciannovesimo secolo: “Non cercare di fare il lavoro di dieci persone; porta dieci persone a fare il lavoro’’. 2. Attingere alla forza di Dio piuttosto che alla propria. Dio disse a Mosè: “La mia presenza andrà con te e lo ti darò riposo”. La parola “riposo” significa "pace interiore, benessere, sicurezza e fiducia”. E la volontà di Dio è che tu viva in quel modo.

Lunedì, 01 Luglio 2024 00:00

Meditazione del 01 luglio 2024

Tu sorgerai e avrai compassione di Sion, poiché è tempo di averne pietà; il tempo fissato è giunto (Salmo 102:13)

DIO SA QUANDO INTERVENIRE IN TUO FAVORE

L’intera vita può essere una preparazione in vista di una sua stagione particolare, di uno scopo assegnatoci dal Signore. La durata degli studi è una tua decisione, così come l’impegno da mettere e i passi da fare per eccellere nel lavoro. Quando però si parla di sperimentare il favore di Dio, è Lui a decidere il momento. “Ma tu, Signore, regni per... sempre... Tu sorgerai e avrai compassione di Sion, perché è tempo di averne pietà; il tempo fissato è giunto” (v.12-13). La benevolenza di Dio di un momento vale più di una vita di lotte e sforzi. Scrive il Dott. James Merritt, nel suo libro “Eight Winning Strategies for Facing Tough Times” (Otto strategie vincenti per i tempi duri): “In un incontro durato non più di venti minuti, il Faraone designò Giuseppe primo ministro del suo regno, secondo in autorità solo dopo il faraone stesso! La sua decisione catapultò Giuseppe dalle stalle alle stelle! Col senno di poi, capiamo l’opera di Dio attraverso un arco di tempo. Il Suo modo per innalzare Giuseppe fu di farlo attraversare la fossa e la prigione. Come per Giuseppe, ciò che a noi sembrano ostacoli, si rivelano poi essere dei trampolini che Dio usa per compiere il suo progetto nella nostra vita”. Ciò che muove la mano di Dio in tuo favore è la tua obbedienza a Lui e la tua fedeltà nei momenti difficili: “Nel bene e nel male, in ricchezza e povertà”. Sii dunque fedele, e persevera; Dio ha stabilito quando interverrà in tuo favore!

Domenica, 30 Giugno 2024 00:00

Meditazione del 30 giugno 2024

Certuni che si raccomandano da sé... misurandosi secondo la propria misura e paragonandosi tra di loro stessi, mancano di intelligenza (2° Corinzi 10:12)

SII SAGGIO; NON FARE CONFRONTI!

Gesù raccontò: “Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo, e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: “O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri; neppure come questo pubblicano. Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo”. Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, abbi pietà di me, peccatore!”, lo vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quello; perché chiunque s’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato” (Luca 18:10-14). Mentre il Fariseo si credeva l’uomo meglio vestito della città, Dio considerava i suoi indumenti perbene come "stracci luridi” e lo rigettò (vedi Isaia 64:6). Un poeta anonimo scrisse: “L’altra notte ho sognato la morte arrivare e le porte del cielo spalancate. Con grazia celestiale un angelo mi fece varcare la soglia. E là, con mia meraviglia, c’erano persone conosciute sulla terra; alcuni li avevo giudicati e bollati inadeguati o di poco valore. Parole di indignazione mi salirono sulle labbra, ma non le potei proferire, poiché tutti i presenti mi guardarono sbalorditi: nessuno aspettava me!” Siamo salvati per grazia, non per opere (vedi Tito 3:5), non andiamo in cielo per le nostre azioni, ma per ciò che Gesù fece sulla croce. Dunque, non cercare di innalzare te stesso a discapito di altri. Non presumere di avere il diritto di giudicare il loro carattere, le motivazioni dei loro cuori o la loro spiritualità. Quando fai così, la Bibbia dice che “manchi di intelligenza".

Sabato, 29 Giugno 2024 00:00

Meditazione del 29 giugno 2024

I figli sono un dono che viene dal Signore (Salmo 127:3)

UNA PREGHIERA PER I TUOI FIGLI

Quando qualcuno ti ama abbastanza da lasciarti un’eredità, dovresti farne tesoro e trattarla in modo da onorarlo. La Bibbia dice che i figli sono un “dono” del Signore, una Sua eredità. Quindi ecco una preghiera per loro: “Signore, non ho parole per dirti quanto sia benedetto è grato per i miei figli. In ognuno di loro riconosco un Tuo prezioso regalo. Me li hai dati per amarli e averne cura, per gioire e celebrare, per rallegrarmi in loro e crescerli, perché ti conoscano come la più grande eredità di sempre. Grazie perché nessuno, nemmeno io, potrà mai far loro tanto bene quanto ne fai Tu. Poiché mi hai dato il privilegio e la responsabilità di condurli a Te, insegnami l’importanza di portarli ogni giorno in preghiera davanti a Te. Tienili al centro del tuo amore e dello scopo progettato per loro. Benedicili con la conoscenza di chi sei. Aiutali a riporre la loro fiducia in Te e a rimanere sul sentiero della vita che hai pensato per loro. Consentigli di riconoscere i loro doni e la loro chiamata; di seguire la Tua guida mentre li fai crescere e li usi per la Tua gloria. Fai splendere il Tuo volto su di loro, la Tua grazia sia con loro, e il Tuo amore abbondi in loro. Ti prego nel nome di Gesù. Amen”. I tuoi figli servono il Signore? Se non è così, fai tua questa promessa biblica: “C'è speranza per il tuo avvenire, dice il Signore, i tuoi figli ritorneranno entro le loro frontiere [i princìpi che sono stati loro insegnati]” (Geremia 31:17).

Venerdì, 28 Giugno 2024 00:00

Meditazione del 28 giugno 2024

Corriamo... fissando lo sguardo su Gesù (Ebrei 12:2)

CONTINUIAMO A CORRERE... A GUARDARE GESÙ

Glenn Cunningham nacque in una fattoria del Kansas e la sua scuola fu una scuola domestica di una sola stanza. Lui e suo fratello avevano il compito di mantenere acceso il fuoco nella stufa dell’aula. Una mattina, mentre gettavano kerosene sui carboni ardenti, una fiammata si alzò fino al soffitto. Glenn scappò verso la porta, ma poi si rese conto che suo fratello era caduto ed era immobile. Tornò indietro per aiutarlo, provocandosi gravi ustioni. Alla fine, suo fratello morì e Glenn fu ricoverato in ospedale con ustioni terribili sulle gambe. La tragedia sembrò mettere fine al suo sogno di diventare un atleta e correre. Ma Glenn era determinato a camminare nuovamente e, nonostante la prognosi negativa dei medici, ci riuscì. Poi, iniziò a correre. Pur attraversando periodi di scoraggiamento e delusione, continuò a correre e divenne sempre più veloce. Arrivò a primeggiare nella corsa di un miglio. In seguito, si concentrò sul record internazionale della sua categoria e lo superò! Continuò, stabilendo il nuovo record mondiale. Che cosa lo faceva correre? Diceva che era il pensiero di suo fratello. Quando sei scoraggiato e vuoi mollare, pensa a Gesù: “Corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. “Considerate perciò colui che ha sopportato una simile ostilità... affinché non vi stanchiate perdendovi d’animo” (vv. 1-3).

Giovedì, 27 Giugno 2024 00:00

Meditazione del 27 giugno 2024

Non ve ne allontanate, perché andreste dietro a cose vane, che non possono giovare né liberare (1° Samuele 12:21)

RICONOSCI I TUOI DONI, SCOPRI I TUOI OBIETTIVI

Per compiere bene ciò che Dio ti ha chiamato a fare nella vita, devi riconoscere i tuoi doni e scoprire i tuoi obiettivi. Quando queste due cose ti sono chiare e ti sei impegnato per realizzarle, devi mostrare due qualità: disciplina e determinazione. Fritz Kreisler, uno dei più grandi violinisti di tutti i tempi, le aveva. La folla gremiva Carnegie Hall a New York per ascoltarlo, ma la strada per il successo era stata tortuosa. Da ragazzo non voleva fare altro che suonare il violino, così i genitori lo iscrissero a dei corsi di musica; i progressi però non furono quelli sperati e, dopo alcuni anni, smise di frequentare le lezioni. Dopo il college si iscrisse a medicina, ma non riuscì a completare gli studi. Entrò nell'esercito, ma non fu mal promosso. Iniziò e abbandonò diverse strade. Rendendosi conto che l’unico suo vero successo era stato il violino, tornò dalla sua insegnante di musica e le disse: “Voglio suonare”. Lei rispose: “Bene, io ti riprenderò come allievo, ma solo se acquisirai l’unica qualità davvero insostituibile per diventare un grande violinista; devi dimostrare una ferrea determinazione”. Ecco ancora una volta i passi per il successo: 1. Riconosci i tuoi doni. 2. Scopri i tuoi obiettivi. 3. Lavora con dedizione per realizzarli, senza farti scoraggiare dal tempo. 4. Confida in Dio; Egli benedirà i tuoi sforzi.

Mercoledì, 26 Giugno 2024 00:00

Meditazione del 26 giugno 2024

Ma Marta [era] tutta presa dalle faccende domestiche (Luca 10:40)

UNA PAROLA AI MULTITASKERS

Una delle parole d’ordine di questa generazione è multitasking (fare molte cose contemporaneamente). Usata propriamente può renderti molto produttivo. Usata impropriamente, come nel caso di mandare un messaggio mentre stai guidando, potrebbe ucciderti. È difficile gioire del presente ed apprezzarne i doni se l’atteggiamento verso il lavoro non è equilibrato. Un giorno Gesù si recò a casa di due sorelle, Maria e Marta. Gli opposti! Marta era “tutta presa dalle faccende domestiche”, mentre Maria stava ai piedi di Gesù ed era immersa nelle cose che Egli raccontava. Era decisa a non perdersi quel momento prezioso. Gesù disse che Maria aveva fatto la scelta migliore. Ora, Gesù non disse a Marta di non lavorare; le disse di lavorare senza sentirsi frustrata e con un atteggiamento diverso. Gesù vuole che lavori intensamente, ma vuole anche che tu sia abbastanza saggio da sapere quando interrompere le tue attività per non perdere il miracolo della Sua presenza. La Bibbia afferma: “Bada ai tuoi passi quando vai alla casa di Dio e avvicinati per ascoltare” (Ecclesiaste 5:1). In altre parole, esercitati a concentrarti totalmente nell’attività che stai facendo in un dato momento e portala a termine prima di iniziarne un’altra. Questo tipo di concentrazione richiede disciplina, ma è preziosa perché ti rende capace di gioire del presente. Contrastare la cattiva abitudine di essere troppo multitasking può sembrare facile, ma non lo è per niente. Sii ben determinato dunque ad imparare una modalità d’agire nuova ed equilibrata in questo campo. Quando lo farai, la qualità della tua vita sarà migliore.

Martedì, 25 Giugno 2024 00:00

Meditazione del 25 giugno 2024

Cosi dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti (Galati 6:10)

COLORO CHE INCONTRI HANNO UN POTENZIALE

Hai mai guardato la motrice di un treno andare su un binario morto a raccogliere i vagoni, agganciarli e poi partire, insieme? Se vuoi aiutare le persone, devi fare così, andare sul loro stesso binario, agganciarle e poi aiutarle ad andare avanti. Prima però, ci sono due regole da osservare: 1. Non dare mai nessuno per scontato. Tip O'Neill, ex portavoce della Camera dei Deputati degli Stati Uniti, raccontò che durante le elezioni, una sua anziana vicina gli disse: “Ho votato ancora per te oggi, anche se non me lo hai chiesto”. Sorpreso, O’Neill replicò: “Ma la conosco da sempre signora O’Brien. Ho portato fuori la sua spazzatura e falciato il suo prato, non pensavo di doverlo chiedere”. Con tono materno, la vicina rispose: "È sempre bello essere interpellati direttamente”. 2. Credere che tutti abbiano un potenziale. Madre Teresa disse: “Non dobbiamo essere straordinari in tutto; io posso fare quello che tu non puoi e tu puoi fare ciò che io non posso, e insieme possiamo fare grandi cose”. Potresti non essere in grado di aiutare tutti, ma puoi aiutare qualcuno. Ciò per cui Andrea è ricordato nella Bibbia, è aver presentato suo fratello Pietro a Gesù. Pietro poi avrebbe portato moltitudini a Gesù. Nella Nuova Gerusalemme vedremo il nome di ciascun apostolo scritto sopra i dodici fondamenti (Apocalisse 21:14). Anche il nome di Andrea sarà lì. Come mai? Perché credette che in ognuno ci fosse del potenziale per fare la differenza, una volta conosciuto Gesù.

Lunedì, 24 Giugno 2024 00:00

Meditazione del 24 giugno 2024

Ma presso di te è il perdono (Salmo 130:4)

DIO TI PERDONERÀ

Scrive il salmista: “O Signore, io grido a te da luoghi profondi! Signore, ascolta il mio grido; siano le tue orecchie attente al mio grido d’aiuto! Se tieni conto delle colpe, Signore, chi potrà resistere? Ma presso di te è il perdono, perché tu sia temuto” (Salmo 130:1-4). Il perdono di Dio è inutile se non lo ricevi per fede e non perdoni poi te stesso. Dirai: “Ma il mio passato?” Nel momento in cui ricevi il perdono di Dio, non hai più un passato, solo un futuro. Però, devi fare tre cose: 1. Renderti conto che tutti sbagliano. Sansone cadde avvicinandosi alla donna sbagliata (Giudici 16). Giona fallì abbandonando il compito datogli da Dio (Giona 1:3). Pietro quando tradì Gesù (Matteo 26:34). Ma Dio li perdonò e li usò per la Sua Gloria. 2. Esaminare le tue emozioni. Rimpianto: "Se solo non lo avessi fatto”. Frustrazione: “Ho fatto del mio meglio, perché non è stato abbastanza?” Autocommiserazione: “Nessuno mi ama, quindi mi metto nell’angolo a leccare le ferite”. Paralisi: “L’ho fatto ancora, il mio errore è troppo grande; non riuscirò a liberarmene.” Le tue emozioni ti tradiscono, non crederci! 3. Quando sbagli, riprova. “Perché il giusto cade sette volte e si rialza, ma gli empi sono travolti dalla sventura” (Prov. 24:16). Nota, il giusto come l’ingiusto può cadere. Prendi esempio da una donna che diceva: "lo non sono mai a terra; o sono in piedi o mi sto rialzando!”. Che dici? Sei pronto ad alzarti e riprovare? Se è così, Dio lavorerà con te.

cerca

per data

« Aprile 2025 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        

CERCA

per parole chiavi

Copyright © 2002 - 2023 Parole di Vita. Tutti i diritti sono riservati.

Parole di Vita ® è un marchio registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico UIBM di proprietà

dell’Associazione Parole di Vita ODV - Codice Fiscale 04772210656 - senza scopo di lucro,

iscritta nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore n.94152

iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione n.23848
D-U-N-S Number 43-476-5776 ® Dun & Bradstreet (D&B)

Ciao, clicca sul servizio desiderato per chattare su WhatsApp o inviaci un'email a info@paroledivita.org

Avvia una Chat con noi su WhatsApp
Close and go back to page