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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Domenica, 28 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 28 luglio 2019

"Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero»" (Matteo 11:29-30)

LUCE NELLA DISTRETTA

Gesù ci invita a prendere il suo giogo, ma cos'è il giogo di Gesù? È quella sottomissione completa e continua al Padre sotto cui Egli viveva. Sempre umile e mansueto, Egli riconosceva la mano del Padre in tutto quello che incontrava. Con questa visuale dovremmo affrontare la vita per essere mantenuti tranquilli in tutte le nostre circostanze. La pace del Signore era perfetta, nonostante le prove disseminate lungo il suo cammino. Egli desidera che noi possediamo lo stesso riposo dello spirito e che realizziamo che «il suo giogo è dolce e il suo carico è leggero». Impariamo dunque a vivere le nostre prove quotidiane con sottomissione, solo così saranno addolcite. Ricordiamo sempre che non siamo chiamati a sopportare da soli le pene della vita, Gesù stesso si offre volontario per aiutarci e dividere con noi il peso. Gesù Cristo, simile a noi in tutte le cose, a parte il peccato, avendo sopportato tutte le sofferenze che possiamo incontrare, è sempre in grado di simpatizzare con noi.

 

Sabato, 27 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 27 luglio 2019

"Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re. Anche se questo non accadesse, sappi, o re, che comunque noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai fatto erigere»" (Daniele 3:17-18)

L'INSIDIA DEL COMPROMESSO

Tre giovani Giudei sono stati deportati a Babilonia. Là, il re Nabucodonosor vuole inculcare in loro la cultura idolatra e gli usi del posto. Per l'inaugurazione d'una statua grandissima, ordina che, udendo squillare vari generi di strumenti musicali, tutti si prostrino e adorino la statua. I tre Giudei, fedeli a Dio, rifiutano. Subito sono denunciati e portati dal re. Costui intima loro di ubbidire, minacciandoli di gettarli in una fornace in caso di rifiuto. Con calma, dignità e determinazione, essi rispondono che preferiscono morire piuttosto che adorare un idolo. Incollerito, il re mette in atto la sua minaccia, ma il Signore interviene con potenza e li libera. Alcuni possono pensare che bisogna fare delle concessioni, che sarebbe sbagliato mettere a rischio la carriera e la propria tranquillità ma chi è fedele al Signore Gesù dovrebbe essere disposto anche a perdere tutto piuttosto che disonorare il proprio Maestro e Signore. Ricordiamo che Egli, per amor nostro, morì sulla croce.

 

Venerdì, 26 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 26 luglio 2019

"Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Apocalisse 3:20)

GESU' NELLA TUA CASA

Quanto preziose le parole di Gesù: "Oggi debbo fermarmi a casa tua"! Che posto gli diamo nella nostra vita? È sempre il benvenuto a casa nostra, o lo incontriamo soltanto la domenica fuori dalla nostra casa? C'è forse a casa nostra una situazione tale che preferiremmo incontrarlo fuori? È l'ospite che riceviamo a casa nostra solo quando abbiamo bisogno d'aiuto o di consiglio, ma che dimentichiamo quando tutto va bene? Oppure, come è suo desiderio, Gesù è il benvenuto in ogni momento della notra vita, sia esso positivo o negativo. Ci sono forse ancora nella nostra vita delle stanze di cui teniamo nascoste le chiavi, perché Gesù non vi entri? Perché non veda i pensieri segreti, la nostra invidia, l'amarezza, o insoddisfazione? O la chiave della biblioteca dove ci sono libri che sarebbe meglio che non trovasse? Sì, se ammiamo Gesù come nostro Salvatore, allora Gli apriremo con gioia tutto il nostro cuore, e lo lasceremo entrare in qualsiasi momento nel più recondito angolo della nostra vita.

 

Giovedì, 25 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 25 luglio 2019

"Anch'io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!»" (Ester 4:16)

PAURA

Il re di Persia aveva firmato un documento stabilendo lo sterminio di tutto il popolo giudeo. Quando lo schiavo Mardocheo lo lesse, esortò Ester, da poco incoronata regina, a chiedere grazia per il suo popolo. Recarsi dal re, non invitata, poteva costarle la vita, eppure, per amore del popolo di Dio, corse il rischio. In passato ed ancora oggi, una gran quantità di cristiani sono morti per amore di Gesù e della loro fede. E' terribile, ma possiamo essere confortati dal fatto che morire per amore di Gesù è il più alto onore che vi possa essere. Molti di noi forse non dovremo affrontare una prova come quella di Ester, ma possiamo prendere coraggio da quest'esempio, sapendo che vi sono cose peggiori della morte, mentre morire per il servizio a Dio è davvero il più alto onore che una persona può sperimentare, sapendo che Gesù stesso ci ha esortato dicendo che non dobbiamo avere paura di quelli che possono uccidere il corpo, ma di ciò che può tenere l'anima nelle tenebre e nella morte eterna.

 

Mercoledì, 24 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 24 luglio 2019

"Samuele disse: «Il Signore gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l'ubbidire alla sua voce? No, l'ubbidire è meglio del sacrificio, dare ascolto vale piú che il grasso dei montoni" (1° Samuele 15:22)

SERVIRE VERAMENTE IL SIGNORE

Per resistere alle tempeste un albero deve avere radici proporzionate allo sviluppo dei rami. Un veliero deve avere una chiglia calcolata in funzione della superficie delle vele. È così anche per il credente. Ogni volta che egli non coltiva la comunione personale e intima con Dio, ogni volta che l'opera interiore non cammina di pari passo con l'opera al di fuori, egli corre verso il naufragio spirituale. La comunione con Dio deve sempre mantenere un posto più elevato del servizio per Dio, non deve essere mai trascurata. Se Dio non riceve l'omaggio intero del nostro cuore, ciò che compiremo per Lui con le nostre mani e con la nostra intelligenza, non avrà alcun valore. Se il movente nascosto della nostra attività non è l'amore per il Signore, non andremo lontano. Tutto ciò che avremo edificato senza quel fondamento solido finirà col crollare. Ciò che il Signore si aspetta da noi, non dimentichiamolo mai, non sono delle opere spettacolari, o religiose, ma l'omaggio di una simile obbedienza.

 

Martedì, 23 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 23 luglio 2019

"ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesú Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno" (2° Pietro 3:18)

CRESCERE NELLA CONOSCENZA

Se conosci l'amore di Gesù, come i cervi anelano ai rivi d'acqua, desidererai vivere più profondamente nel Suo amore. Se non desideri conoscerLo meglio, allora non Lo ami, poiché l'amore grida sempre: "Più vicino a Te Signore, più vicino a Te Signore". L'assenza da Cristo è grande tristezza; ma la presenza di Gesù è il cielo. Non accontentarti di vivere senza una maggiore vicinanza a Gesù. Cerca di conoscere di più della Sua natura divina, della Sua vita umana, della Sua opera compiuta, della Sua morte, della Sua risurrezione, della Sua attuale intercessione gloriosa, e della Sua prossima venuta regale. Stringiti saldamente alla Sua croce, e medita sul mistero delle Sue sofferenze. L'aumento del nostro amore per Gesù e una più perfetta comprensione del Suo amore per noi, sono una delle migliori prove della crescita nella grazia. La conoscenza di Cristo non è e non deve essere qualcosa di formale, bensì un esperienza personale. Chiedi a Lui di farsi sempre di più conoscere nella tua vita.

 

Lunedì, 22 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 22 luglio 2019

"ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesú Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno" (2° Pietro 3:18)

CRESCERE NELLA GRAZIA

"Crescete nella grazia", in tutta la grazia. Crescere in quella grazia fondamentale: la fede. La nostra fede aumenti in pienezza, costanza, semplicità. Cresciamo anche nell'amore, chiediamo che il nostro amore possa diventare più intenso, più concreto, fino ad influenzare ogni pensiero e azione. Allo stesso modo cresciamo nell'umiltà, cerchiamo di non innalzarci e di essere più consapevoli della nostra inutilità. E mentre cresciamo nell'umiltà, avviciniamoci di più a Dio in preghiera, e nella comunione con Gesù. Possa il Signore renderci in grado di "crescere nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo". Chi non cresce nella conoscenza di Gesù, rifiuta di essere benedetto, mentre avanzare nella conoscenza di Lui significa ricevere maggiore gioia. Chi non brama di conoscere di più Cristo, non conosce ancora niente di Lui. Infatti chiunque ha sperimentato la Sua grazia, ne desidererà ancora, poiché sebbene essa soddisfi, è una soddisfazione tale che si brama di ricevere ancora.

 

Domenica, 21 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 21 luglio 2019

"Pperché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato" (Romani 1:21)

QUALI PUNTI DI RIFERIMENTO?

Impossibile non porsi la domanda quando l'attualità ci rivela le cose brutte che vi sono nel mondo in cui viviamo: Come si spiega tanta disonestà, immoralità e violenza? La Bibbia ci dice la causa del male, il male è nel cuore dell'uomo. Gli uomini si sono fatti beffe di Dio, il loro Creatore. Hanno perso i loro riferimenti morali, derivati dal Vangelo. Oggi l'uomo ha posto se stesso al centro di tutto. Vuole affrancarsi dalla morale cristiana e cerca di appagare tutte le sue concupiscenze. Ciò che ieri era illecito oggi è tollerato, e domani sarà legalizzato. Questo processo lassista è evidente in numerosi casi. Nella Bibbia Dio ci rivela il suo pensiero sugli argomenti più concreti della nostra vita quotidiana. Egli desidera per ogni sua creatura una vita felice, cioè in armonia con ciò che Lui approva. Se la Parola di Dio trasforma i nostri pensieri, ispira le nostre azioni, saremo realmente "il sale della terra", cioè d'esempio in questo mondo e in mezzo a una civiltà in decadenza.

 

Sabato, 20 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 20 luglio 2019

"Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la piú grande di esse è l'amore" (1° Corinzi 13:13)

LA FEDE, LA SPERANZA E L'AMORE

Queste tre virtù ci collegano a Dio. Se ne togliete una, l'equilibrio della via cristiana è compromesso. La fede, citata per prima, è la condizione indispensabile alle altre due: "Senza fede è impossibile piacere a Dio". La fede consiste nel credere semplicemente tutto quello che Dio dice nella Bibbia. Gli credo quando mi assicura che sono salvato per la fede in Cristo Gesù, ed anche quando mi promette che posso contare su di Lui ogni giorno. La speranza s'appoggia sulla fedeltà di Dio alle sue promesse: "Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri tra tutti gli uomini". L'amore ha la propria sorgente in Dio stesso. "Noi amiamo perché Egli ci amati per primo". L'amore impregna tutta la vera vita cristiana. "Se non avessi amore, non sarei nulla". In questo i cristiani dovrebbero essere imitatori di Dio ed agire avendo sempre l'amore come movente: amore per Dio, amore per i nostri simili. Amore per Gesù, Colui che si è dato sulla croce al posto nostro.

 

Venerdì, 19 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 19 luglio 2019

"predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza" (2° Timoteo 4:2)

IL CREDENTE DAVANTI AI PROBLEMI ATTUALI

I problemi attuali sono gravi e molteplici; chi potrebbe negarlo? Ma il più grave si chiama peccato. Pretendere che il genio umano, peraltro incontestabile, abolisca un giorno le conseguenze del peccato quando tollera e coltiva il peccato stesso, è un'aberrazione! Il credente è chiamato a fare del bene a tutti, a comportarsi in modo irreprensibile, ma il messaggio di cui è portatore non ha lo scopo di regolare i problemi della società: esso illumina gli uomini per la loro salvezza eterna. Fare dell'evangelo un mezzo fra gli altri per dare sollievo all'umanità, è come mandare i pompieri a riparare i mobili di una casa in fiamme invece di salvare le persone! Non coltiviamo l'illusione che il mondo possa cambiare in bene migliorando l'uomo. Il mondo non ha voluto saperne di Gesù come Salvatore, il giudizio è pronunciato e il Giudice è alla porta. Non permettiamo che le cose d'un momento ci nascondano la grande domanda: Dove passeremo io e voi l'eternità? Questo Salvatore è il vostro Salvatore?

 

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