
Parole di Vita
Meditazione del 27 agosto 2019
"Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto" (Giovanni 15:5)
LA VITE E I TRALCI
In questi versetti il Signore usa un paragone molto familiare a noi tutti: la vite e i tralci. Di tutte le piante coltivate, la vite è quella che esige maggior cura. La vite e i tralci sono unititi e i tralci hanno vita per la vite. E proprio così sono i credenti con il Signore: uniti a Lui. La vite è la base, i tralci sono lo strumento per portare frutto. I tralci fanno da tramite affinché la vite manifesti il frutto. Noi, in quanto discepoli di Gesù, in quanto tralci dobbiamo preoccuparci di portare buon frutto affinché altri e noi stessi possiamo goderne. Se i tralci non sono ben collegati alla vite seccheranno, non riusciranno a ricevere da questa il nutrimento che li sostenterà. E lo stesso vale per noi. Se ci allontaniamo dal nostro Creatore, Colui che ci dona tutto in abbondanza, non riusciremo a mantenerci saldi. Lontani dal Signore non si ha pace vera, amore puro e sicura consolazione. Soltanto dimorando in Cristo il credente ha vita e porta frutto!
Meditazione del 26 agosto 2019
"E andrai brancolando in pieno giorno, come il cieco brancola nel buio; non prospererai nelle tue vie, sarai continuamente oppresso e spogliato e nessuno ti soccorrerà" (Deuteronomio 28:29)
BRANCOLARE NEL BUIO
Molti ricordano il gioco della "mosca cieca" il quale prevedeva il mettere una benda sugli occhi del ragazzino, ed egli, procedendo a tastoni e muovendo qua e là le mani doveva cercare di riconoscere il compagno che aveva toccato. Quel ragazzino bendato si muoveva brancolando nel buio. Altro esempio è quello dell'investigatore che conduce delle indagini in cerca di una verità, quando questi non riesce a trovare elementi utili a farla emergere, si dice stia "brancolando nel buio" delle ipotesi. Se nella tua vita persevererai a brancolare nel buio non riuscirai mai a riconoscere la persona che stai cercando, nè a scoprire la verità, e alla lunga tutto questo ti porterà a brancolare anche di giorno. Nella tua vita non puoi continuare a "brancolare". E’ giunto il momento di toglierti "quella benda". E’ giunto il momento di muoverti con sicurezza. E’ giunto il momento di procedere con decisione. E’ tempo di riconoscere la persona che ti sta davanti e che puoi "toccare": è Cristo Gesù, La verità.
Meditazione del 25 agosto 2019
"Dopo averli fatti uscire, uno di quegli uomini disse: «Metti la tua vita al sicuro: non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; cerca scampo sul monte, altrimenti perirai!»" (Genesi 19:17)
AL MONTE DI DIO
Queste furono le parole che Dio disse a Lot poco prima che Egli facesse piovere fuoco e zolfo sulle citta’ di Sodoma e Gomorra, citta’ che Dio stesso aveva stabilito di distruggere a seguito della perversione dei loro abitanti. Dio si ricordo’ di una promessa fatta tempo prima ad Abramo e mentre distruggeva la città dove Lot aveva vissuto e gli dette modo di scampare al disastro. Ma Lot avrebbe dovuto fare qualcosa: accetare gli avvertimenti di Dio, contrariamente sarebbe morto. Le stesse parole oggi Egli dice a te: “metti la tua vita al sicuro” perche’ nella situazione in cui ti trovi sei in pericolo e non potrai scampare alla morte eterna. Il Signore ha fatto una promessa a ciascuno di noi ed Egli la mantiene. Non guardare alla tua vecchia condizione; qualunque essa sia, puoi lasciartela alle spalle. Non ti lasciare catturare dal fascino che il mondo può offrire. Corri verso il monte di Dio e certamente non perirai, ma gusterai l'amore di Dio e otterrai salvezza per la fede in Cristo.
Meditazione del 24 agosto 2019
"Allo stesso modo anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati; perché Dio ha la potenza di innestarli di nuovo" (Romani 11:23)
IL DUBBIO NEI CREDENTI
L'incredulità trova terreno fertile quando si smette di guardare a quello che Gesù ha fatto per noi e che ci ha dato per grazia, e si guarda invece alla nostra carne, alle nostre fragilità e imperfezioni; il peccato è stato messo fuori combattimento, ma finchè siamo nella carne è sempre lì e il rischio è quello di guardare ad esso per cadere nell'angoscia. Nell'Antico Testamento, Dio disse: "Fino a quando mi disprezzerà questo popolo, dopo tutti i miracoli che ho operato in mezzo a loro?" Quante volte ancora vogliamo ricadere nel dubbio e fare Dio bugiardo, invece di accettare il Suo meraviglioso amore? Il risultato sarà sempre lo stesso: paura, sconforto, dubbi, peccati, e quel che è più grave, allontanamento dalla grazia del Padre e Iddio d'amore. Alcuni nella distretta arrivano a pensare, "il Signore non mi ama". Ma come può essere vero questo? Oggi guarda alla croce e a Gesù che muore per l'uomo peccatore, e fa che tale meravigliosa verità infondi in te la fede e cacci ogni dubbio.
Meditazione del 23 agosto 2019
"Servite il SIGNORE con letizia, presentatevi gioiosi a lui!" (Salmo 100:2)
SERVIRE L'ETERNO CON GIOIA
Gioire nel servizio del Signore è un segno d'appartenenza. Quelli che servono Dio con un volto triste, perché trovano che fare ciò è sgradevole, non Lo stanno servendo affatto; essi portano le forme esteriori dell'adorazione, ma la vita di Gesù è assente in loro. Il nostro Dio non ha bisogno di schiavi presso il Suo trono; Egli vuole che chi dice di amarlo sia rivestito della sua gioia. Gli angeli di Dio Lo servono con canti di gioia e il mormorio non si trova nelle loro lodi. Un ubbidienza non volontaria è disobbedienza, poiché il Signore guarda al cuore, Egli vede se lo amiamo davvero e con gioia, e la sua gioia "è la nostra forza". L'uomo che si rallegra nel servire Dio, dimostra che l'obbedienza è in Lui; egli può cantare: "Fammi camminare nei Tuoi statuti, Poiché è una via piacevole." Oggi, poniamoci una domanda: serviamo il Signore con gioia? Lo amiamo con tutto il nostro cuore? La nostra allegrezza e la nostra fiducia in Lui proclamano che gli apparteniamo e che lo stiamo servendo?
Meditazione del 22 agosto 2019
"E di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede" (Filippesi 3:9)
SULLA BILANCIA DI DIO
Quando ognuno comparirà davanti al Signore e godrà salvezza, non potrà dire: "sono qui perché l'ho meritato", o grazie alle mie capacità, tantomeno a motivo della religione a cui appartenevo. La migliore azione fatta dal miglior credente sarebbe comunque un'opera imperfetta. Pesata da Dio, sarebbe trovata mancante. Davanti a Lui è impossibile conservare un'alta opinione di se stessi. Bisogna confessare come fecero Abramo e Giobbe: "Io non sono che polvere e cenere", "Ecco, io sono troppo meschino". Eppure entrambi erano uomini di valore. La Bibbia dice che tutte le nostre azioni giuste sono come "un abito sporco davanti a Dio". Ognuno di noi ha bisogno del Salvatore. Il più umile dei riscattati sarà posto nel favore di Dio, e questo solo in virtù dell'opera di Gesù Cristo il quale ha subìto il giudizio che i nostri peccati meritavano. Quest'opera che Egli ha compiuto rende perfettamente giusto chi crede in Lui e gli dà accesso alla presenza di Dio, rivestito per grazia della Sua giustizia.
Meditazione del 21 agosto 2019
"Tuo è il giorno, la notte pure è tua; tu hai stabilito la luna e il sole" (Salmo 74:16)
TUA E' ANCHE LA NOTTE
Tutto appartiene al Signore in quanto Egli è Il creatore di ogni cosa. Questa verità deve essere fonte di forza quando attraversiamo sofferenze e difficoltà. "Tua è la notte", A Dio apprtiene l'ora buia della tua vita ed Egli è presente quando le tenebre scendono nel tuo cuore, l'occhio della fede crede che niente è nascosto a Dio, padrone anche del buio. Noi non crediamo in divinità rivali del bene e del male che si contendono la supremazia, ma ascoltiamo la voce del Signore che dice: "Io formo la luce, creo le tenebre Io, il Signore, sono colui che fa tutte queste cose". I periodi bui di indifferenza religiosa e di peccato diffuso nella società non sono esenti dalla sovranità divina. Quando gli altari della verità sono contaminati, le vie di Dio sono dimenticate, quando vi è amarezza nel cuore; ma non vi è però disperarazione, perché le ore più oscure sono governate dal Signore, e giungeranno al termine al Suo comando. Ciò che a noi può sembrare sconfitta può essere vittoria per Lui.
Meditazione del 20 agosto 2019
"Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre davanti agli occhi" (Isaia 49:16)
SCOLPIRE SULLE MANI
Una parte della meraviglia espressa da questa parola è dovuta al lamento incredulo di Sion: "Il Signore mi ha abbandonata, il mio Dio mi ha dimenticata". Ma Dio dice: "Come posso averti dimenticato, se ti ho scolpito sulle palme delle mie mani? Come puoi dubitare del mio continuo ricordo di te, se il memoriale si trova inciso sulle mie stesse mani?". Il cielo e la terra possono certamente restare stupefatti che dei ribelli ottengano una così grande vicinanza al cuore dell'amore infinito di Dio al punto di essere scritti sulle palme delle Sue mani. "Io ti ho scolpito". Guardate la pienezza di ciò! Ho scolpito la tua persona, la tua immagine, la tua situazione, le tue circostanze, i tuoi fallimenti, le tue tentazioni, le tue debolezze, le tue mancanze, le tue opere; Io ti ho scolpito, tutto ciò che riguarda te, tutto ciò che ti concerne; te stesso. Dirai mai più che il tuo Dio ti ha abbandonato se Egli ti ha scolpito sulle palme delle Sue stesse mani? Sapendo che ha dato Gesù per te?
Meditazione del 19 agosto 2019
"Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie" (Colossesi 4:2)
PERSEVERARE NELLA PREGHIERA
Nella Bibbia vi sono numerosi esmpi di uomini e donne che pregavano. Troviamo Giacobbe che lotta, Daniele che prega tre volte al giorno, Davide che prega Dio con ardore; Elia pregava sul monte e Paolo e Sila in prigione. Tutto ciò non c'insegna forse la grande importanza e la necessità della preghiera? Se Egli ha detto molto sulla preghiera, lo ha detto perchè sa che di essa ne abbiamo bisogno. Le nostre necessità sono tali da farci sentire il bisogno della preghiera fino al giorno in cui saremo in cielo. Chi pensa di non averne bisogno è povero spiritualemente. Possa la grazia di Dio mostrarci il grande bnisogno che abbiamo di Lui. Un'anima senza preghiera è un'anima senza Cristo. Prega perchè tu possa essere santo, umile, zelante, paziente, prega per una comunione più stretta con Cristo, per entrare più spesso nell'atmosfera del suo amore. Prega per ricevere il suo aiuto, prega perchè tu possa essere un esempio per gli altri e perchè tu possa vivere per la gloria del tuo Maestro Gesù.
Meditazione del 18 agosto 2019
"Daniele prese in cuor suo la decisione di non contaminarsi con i cibi del re e con il vino che il re beveva; e chiese al capo degli eunuchi di non obbligarlo a contaminarsi" (Daniele 1:8)
OSARE DI ESSERE UN DANIELE
L'esempio di persone come Daniele nella Bibbia ci incoraggia e ci mostra come vivere. Anche oggi c'è ancora bisogno di persone come Daniele, persone che abbiano convinzioni e coraggio di difenderle, anche a prezzo di sacrifici e impopolarità. C'è bisogno di persone che siano in grado di dire: "Non m'interessa se il mondo intero è in in disaccordo con Dio e la sua Parola, io voglio fare ciò che è giusto, ciò che La Bibbia insegna, volgio agire secondo le mie convinzioni!" Certo, dobbiamo sempre assicurarci che le nostre convinzioni siano ben fondate, ma se siamo sicuri della loro veridicità Biblica, dobbiamo essere come Daniele e avere il coraggio di lottare per difenderle. Se oggi siamo tentati di compromettere i nostri principi, non arrendiamoci, osiamo essere come Daniele. La vita che vale la pena vivere è quella che lotta e si sacrifica, che odia il male e ama la giustizia, e che sostiene la verità, ricordando che non si cadrà in ciò che è sbagliato se si sostiene ciò che è giusto.