
Parole di Vita
Meditazione del 15 dicembre 2019
"Porgete l'orecchio e venite a me; ascoltate e voi vivrete; io farò con voi un patto eterno,
vi largirò le grazie stabili promesse a Davide" (Isaia 55:3)
ACCOGLIAMO IL DONO DI DIO La vita è piena di ogni sorta di avvertimenti ai quali è nostro interesse dare ascolto. Allo stesso modo, Dio ci avverte con la Sua Parola, e noi abbiamo bisogno di prestarle molta attenzione. Quando Dio ci avverte di "fuggire dall'ira a venire" (Matteo 3:7), rimarremmo indifferenti? Se il medico ci informa che è ormai provato che tale medicina ha effetti nocivi, ce ne sbarazziamo subito. Ma quando l'Iddio d'amore ci avverte che "il salario del peccato è la morte" (Romani 6:23), vorremmo continuare per questa via? Quando la Prefettura chiede svariati certificati per rilasciarci un passaporto, abbiamo molta cura di portarglieli tutti. E quando Dio ci dice: "Se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio" (Giovanni 3:3), ignoreremo ciò? Se ci avvertissero di una vincita di un premio, ci affretteremmo per andare a ritirarlo. Ma quando Dio ci annuncia che "il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 6:23), tarderemo ad andare da Lui a prenderne possesso?
Meditazione del 14 dicembre 2019
"È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto" (Giovanni 1:11)
RICEVERE GESU'
"E venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto" (Giovanni 1:11). "Non v'era posto per loro nell'albergo" (Luca 2:7). Gesù è venuto nel mondo, ma il suo popolo non ha voluto saperne, ed ha chiesto la sua morte a gran voce (Luca 23.23). Hanno preferito risparmiare Barabba, un brigante, e mettere a morte Gesù. Il mondo non aveva posto per Lui. Ne avrebbe uno oggi? Nonostante tale rifiuto, Gesù disse: "Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; io vado a prepararvi un luogo, e quando l'avrò preparato tornerò, e v'accoglierò presso di me, affinché dove son Io, siate anche voi" (Giovanni 14:2,3). Questo posto, l'offre a tutti coloro che credono, presso di sé. Ne farete parte? Gesù è venuto a visitare il genere umano, e che accoglienza vi ha ricevuta? Una croce. Ora ci invita a casa Sua. E che accoglienza ci prepara? Un trono con Lui. Ecco come Gesù risponde alla malvagità degli uomini. Gli farete posto oggi nella vostra vita? Sarà questa la risposta migliore che possiate darGli.
Meditazione del 13 dicembre 2019
"Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; ricuperando il tempo perché i giorni sono malvagi" (Efesini 5:15-16)
LA LEZIONE DELLA CLESSIDRA
Chi guarda la caduta silenziosa e continua della sabbia nella clessidra, non può che avere un pensiero: questi secondi, che trascorrono inesorabilmente, non torneranno mai indietro! Chi può far risalire la sabbia? E' durante il tempo presente che l'uomo è chiamato a servire il suo Creatore; Dio cerca uomini e donne che prendano coscienza di quanto il tempo sia un prezioso regalo da non sciupare, perché è stato dato per glorificare il Donatore. Il tempo perso non sarà mai ritrovato. E' proprio questo l'insegnamento della clessidra. I versetti citati ci ricordano che afferrare le occasioni, o riscattare il tempo, significa essere saggi. Queste occasioni ci sono date per cercare Dio, per accogliere la grazia di Cristo nel nostro cuore, per servirlo fedelmente. La Bibbia dice che "oggi è il giorno della salvezza, il domani non ci appartiene". Se il tempo trascorre inesorabilmente, riscattiamolo e dimoriamo fedeli nell'amministrazione e nell'uso del tempo così breve che abbiamo a disposizione.
Meditazione del 12 dicembre 2019
"Ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov'è il tuo tesoro, lí sarà anche il tuo cuore" (Matteo 6:21-21)
INVESTIRE SE STESSI
Questa espressione moderna, tratta dal linguaggio finanziario, significa che ci si impegna a fondo per una causa ritenuta buona o per un obiettivo che si vuole raggiungere. Quale causa è migliore di quella di Gesù Cristo? Che scopo è più elevato del cielo e della gloria eterna? La gente sa investire il proprio tempo, le proprie forze e il proprio denaro in investimenti che non rendono rigorosamente nulla nell'aldilà. Il credente non dovrebbe fare altrettanto quando si tratta del suo avvenire eterno? Ciò presuppone delle rinunce pur di "£possedere il cielo". L'apostolo Paolo cita l'esempio dei Macedoni, gente povera che, non solo avevano dato il loro denaro per il servizio dell'Evangelo, ma avevano dato se stessi al Signore. Il Signore Gesù, che è l'esempio della suprema rinuncia, ha detto: "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua" (Matteo 16:24). Investiamo per il cielo; è l'unico investimento a prova di ladri, che durerà per tutta l'eternità.
Meditazione del 11 dicembre 2019
"Preparatevi delle parole e tornate al Signore! Ditegli: «Perdona tutta l'iniquità e accetta questo bene;
noi ti offriremo, invece di tori, l'offerta di lode delle nostre labbra" (Osea 14:2)
LA BUONA DECISIONE L'Iddio d'amore ha parlato ed ancora oggi il suo amore sollecita ogni uomo. La nostra coscienza ci accusa in quanto lontana da Dio, ma Egli, nel suo infinito amore, ci invita a volgerci a Lui. Quale sarà la nostra risposta? Dobbiamo fare una scelta e decidere di cambiare direzione, cioè pentirci e convertirci a Lui. La conversione impegna la totalità del nostro essere, volontà, ragionamento e sentimento. Implica pure un modo di vivere diverso da quello precedentemente seguito. Nonostante i richiami divini, nonostante i suoi bisogni di cui è cosciente, l'uomo resiste, perché la sua volontà è sistematicamente ribelle a quella di Dio. Quando invece, ci riconosciamo bisognosi del suo perdono e accettiamo la sua grazia nella nostra vita, questa è la vera conversione. L'anima fiaccata ritorna a Dio come ad un Padre per mezzo di Gesù Cristo. Quando prenderemo questa "saggia decisione" e correremo tra le sue braccia, godremo appieno la pace del suo perdono e la gioia della salvezza in Cristo,
Meditazione del 10 dicembre 2019
"Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno" (Matteo 6:34)
NON SIATE IN ANSIA DEL DOMANI
Gesù non dice di non occuparsi del domani; d'altronde, in Proverbi è scritto che il lavoro della formica che fa provviste per l'inverno ci è dato come esempio. Il Signore dice semplicemente di non essere solleciti per il domani. Ora, essere sollecito per l'avvenire ed occuparsi dell'avvenire sono due atteggiamenti molto diversi. Chi pone nelle mani di Dio il proprio domani, non ne sarà angustiato in quanto egli realizza che il Signore toglie dal nostro cuore ogni ansia e preoccupazione portando per noi "giorno per giorno il nostro peso". Certamente, ognuno di noi si darà da fare per provvedere il necessario per noi e la nostra famiglia, ma con la presenza di Gesù nella vita, non vi sarà eccessica preoccupazione, e quandanche delle difficoltà sopraggiungessero, le deporremo nelle mani di Colui che ha preso la nostra vita nelle sue mani e, sorretti da Lui, quel peso non ci schiaccerà e Dio stesso provvederà per noi. Riponi dunqe oggi la tua vita e ogni cosa nelle mani di Dio, senza ansietà.
Meditazione del 09 dicembre 2019
"Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine" (Apocalisse 22:13)
IL PUNTO DI CONVERGENZA
“Qual è il punto di convergenza che dà un senso proprio alla vita dell'uomo? Come conciliare le sue molteplici contraddizioni? Tutti i tentativi degli studiosi di voler trovare una soluzione a questo dilemma cozzano in ogni caso contro al fatto che la nostra vita terrena termina in corrispondenza di un capolinea ben determinato: la morte. Solamente superando questa difficoltà che si può sperare di individuare il punto di convergenza che darebbe alle nostre vite il vero seno e lo scopo per il quale Dio ci ha creati. Dunque La Parola di Dio ci rivela questo punto di convergenza; non è una religione, ma una Persona: Gesù Cristo; per mezzo di Lui, Dio ha dimostrato il Suo amore, Egli ci ha insegnato le realtà inaccessibili allo spirito dell'uomo. Gesù è lo scopo della nostra vita quando Lo riconosciamo quale Salvatore e Signore. Solo allora potremo affermare e realizzare la vera vita in Cristo. La vita non termina dopo il breve passaggio su questa terra, ma continua con Lui nel cielo.
Meditazione del 08 dicembre 2019
"Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te" (Salmo 119:11)
UN CUORE CHE ASCOLTA
"Dona al tuo servo un cuore intelligente" (1 Re 3:9). E' questa la preghiera che indirizzava a Dio un giovane che sentiva tutta la sua debolezza davanti alla grandezza del compito che aveva. Si trattava del Re Salomone, agli inizi del suo regno. Quando la Parola divina penetra in un cuore, la vita intera ne è influenzata, poiché è il cuore che regola ogni nostra attività e che determina tutto il nostro modo di essere. Ma chiediamoci: che cos'è che occupa il nostro cuore? Dalla risposta che daremo a questa domanda dipenderà la nostra intera esistenza. Un cuore può essere sede di ciò che Dio non gradisce, ed esso sarà un cuore arido e freddo; un tale cuore è allora troppo occupato dai propri interessi o ambizioni per avere il tempo di ascoltare la voce di Dio. Se non abbiamo "un cuore che ascolta", i rumori di questo mondo soffocheranno il suono della Sua voce; essa raggiungerà forse le nostre orecchie, ma non andrà oltre. Vegliamo dunque, affinché sia veramente il nostro cuore ad ascoltare.
Meditazione del 07 dicembre 2019
"Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione" (Ebrei 3:15)
GLI ERRORI NON SONO AMMESSI!
Quante volte ci è stato detto: non si ammettono errori! Fra tutte le decisioni possibili che ognuno di noi è chiamato a prendere, ve ne è una che non ammette errore: la nostra salvezza eterna. Ognuno di noi deve prenderla, un giorno o l'altro, ed è la più importante di tutta la nostra vita! Non mettersi in regola con Dio su questa terra, avrà delle conseguenze eterne per tutti coloro che avranno trascurato di farlo. Poiché "è stabilito che gli uomini muoiano una volta, dopo di che viene il giudizio" (Ebrei 9:27) e non vi saranno nell'aldilà delle "sedute di recupero". E' sulla terra che la sorte dell'anima viene fissata per l'eternità. Esiste, quindi, solamente un'alternativa: o si è salvati o si è perduti; “colui che ha il Figliuolo Gesù Cristo ha la vita, colui che non ha il Figliuolo non ha la vita” (1 Giovanni 5:12), ma l'ira di Dio rimane sopra di lui (Giovanni 3:36). Una scelta! Fatela ora; non rimandarla a domani. Caro lettore, afferra dunque oggi la salvezza che Cristro ti offre in dono.
Meditazione del 06 dicembre 2019
"Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio ha suscitato a Israele un salvatore nella persona di Gesú" (Atti 13:23)
DIRE SI O NO A DIO
Alla croce, Dio mostra l'intensità della sua ira contro il peccato dell'uomo, abbandonando Colui che se lo era caricato per espiarlo. Discerniamo, in quest'atto, l'enormità del male che ci caratterizzava e il costo infinito del perdono divino. A causa del fatto che Cristo ha dato la sua vita per noi, Dio ci dà la vita eterna. E' un dono che tutti coloro che credono accettano con gratitudine. Ma ognuno ha la possibilità di dire sì o no a Dio. Chi rifiuta volontariamente la salvezza che Dio gli offre, non sarà salvato. E' scritto: "In nessun altro è la salvezza", solo in Gesù (Atti 4:12). Si è portati a credere che sia impossibile che gli uomini respingano una tale salvezza gratuita; eppure, quanti sono quelli che se ne disinteressano. Gesù solo, per mezzo del Suo sacrificio, può riconciliare con Dio tutti coloro che credono in Lui. Non riconoscersi colpevoli, rifiutare la salvezza che Dio offre, è, inesorabilmente, esporsi all'infelicità eterna ed assumersene tutta la responsabilità.