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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Giovedì, 28 Novembre 2024 00:00

Meditazione del 28 novembre 2024

E Giuda, il traditore, prese a dire: «Sono forse io, Rabbì?» e Gesù a lui: «Lo hai detto» (Matteo 26:25)

SEI TU?

In un sermone sull’impegno per Cristo, il grande predicatore Charles Spurgeon disse: “Ho conosciuto alcuni che predicavano il Vangelo con potenza, ma vivevano completamente privi di essa. Ho conosciuto altri che svolgevano le funzioni di diacono e di anziano con notevole impegno e che hanno poi ceduto alle loro passioni malvagie. Pensavo che alcuni di loro fossero tra gli uomini più santi. Mentre pregavano sono stato elevato fino alle porte del cielo; se qualcuno avesse detto che, uno di loro un giorno, avrebbe commesso un peccato grave, non ci avrei creduto. Lo avrei piuttosto creduto di me stesso. Coloro che sembravano più forti di noi sono caduti, quindi perché noi no? I discepoli del Signore, che sedevano a tavola con lui, quando fu loro detto che uno di loro avrebbe tradito il maestro, domandarono uno alla volta: “Signore, sono io?” Nemmeno uno chiese: “Signore, è Giuda?”. Probabilmente nessuno di loro sospettava di lui. E può darsi che il peggior ipocrita in questa assemblea sia colui sul quale non esiste in questo momento nemmeno l’ombra di un sospetto. Ha imparato a recitare così bene la sua parte che il suo vero carattere non è ancora stato scoperto”. Se queste parole ti toccano da vicino, per trovare ristoro, non aspettare, ma piuttosto corri ai piedi della croce, oggi! Corri a Colui che, conoscendo pienamente le tue lotte e le tue tentazioni, ti ama incondizionatamente; Colui il cui sangue ti purifica dal peccato, la cui grazia è in grado di sollevare e sostenerti e la cui potenza può aiutarti a vivere una vita vittoriosa.

Mercoledì, 27 Novembre 2024 00:00

Meditazione del 27 novembre 2024

Colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà (Efesini 1:11)

LA TUA CARTINA PERSONALIZZATA

La Bibbia dice da prima che tu nascessi: "Erano tutti scritti i giorni che m’eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora" (Salmo 139:16). Dio ha personalizzato una cartina per la tua vita "secondo la decisione della propria volontà", ed è tuo dovere scoprirla e percorrerla per i suoi confini. Un pastore stimato ha detto: "Potresti conoscere la tua destinazione finale, ma serviranno indicazioni per raggiungerla. Prima di tutto e principalmente, "La parola di Dio è una lampada al tuo piede e una luce sul tuo sentiero" (Salmo 119:105). Lui ha una visione più ampia... vede scorciatoie e insidie...lo Spirito Santo vive dentro di te ed è Egli stesso che ti porterà sulla carreggiata". Medita queste Scritture e fanne la tua preghiera: "Siamo opera Sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo" (Efesini 2:10). "I passi dell'onesto sono guidati dal Signore; Egli gradisce le sue vie" (Salmo 37:23). "Tu hai allargato la via davanti al miei passi e i miei piedi non hanno vacillato" (Salmo 18:36). "RiconosciLo in tutte le tue vie ed Egli appianerà i tuoi sentieri" (Proverbi 3:6). "Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: "Questa è la via; camminate per essa!" (Isaia 30:21). Alla fine della sua vita Paolo poté affermare, "Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede" (2 Timoteo 4:7). Paolo dovette "combattere" per non uscire dalla corsa, ma per la grazia di Dio ci riuscì... e ci riuscirai anche tu!

Martedì, 26 Novembre 2024 00:00

Meditazione del 26 novembre 2024

I figli che Dio si è compiaciuto di dare al tuo servo (Genesi 33:5)

PADRE, CUSTODISCI I TUOI FIGLI

Viviamo in tempi in cui ai figli viene dato più di quanto desiderano e meno di ciò che necessitano, ma di cosa hanno bisogno? Di te! Non di gingilli, tesori e giocattoli, ma del tuo amore e del tuo tempo.Dal notiziario Newsweek intitolato, “Cari padri, salvate i vostri figli”, scritto dallo psicologo Christopher Bacorn. Egli racconta di una madre ansiosa di circa trentacinque anni che si recò un giorno nel suo studio col figlio quindicenne. Il padre del ragazzo li aveva lasciati quattro anni prima e da allora il giovane adolescente era caduto nell’alcolismo, nella violenza e iniziò a far parte di una gang. La madre non sapeva più che fare. Dopo aver tentato per trenta minuti di rompere la fortezza d’acciaio del suo cuore, il Dr. Bacorn realizzò la futilità di tutto quanto. Scrisse queste tristi e affliggenti parole: “Sono arrivato a credere che la maggior parte dei ragazzi adolescenti non possa avvalersi di consigli professionali... quello di cui invece un ragazzo ha più bisogno è la compagnia di uomini o, se non altro, di un uomo che si curi di lui, che passi del tempo con lui, che lo ammiri; non ha bisogno di guardare uno strizzacervelli. Come nazione siamo tormentati dalla violenza giovanile, invasi da gangs, pistole e droghe. La maggior parte dei delinquenti giovani sono maschi, il più delle volte senza padri coinvolti nelle loro vite”. In Genesi leggiamo che Giacobbe era un imprenditore di successo, ma scoprì che il suo tesoro più grande in terra erano “I figli che Dio si è compiaciuto di dare al suo servo”. Papà, hai fatto anche tu questa scoperta?

Lunedì, 25 Novembre 2024 00:00

Meditazione del 25 novembre 2024

Non amiamo a parole nè con la lingua, ma con i fatti e in verità (1° Giovanni 3:18)

COME MIGLIORARE LE TUE RELAZIONI

Ecco cinque modi scritturali per migliorare la qualità delle tue relazioni: 1) Mostra sempre apprezzamento. Chi sono le persone che contano veramente nella tua vita? Fai sapere loro che li ami, fallo spesso. Pratica la regola del dieci-a-uno: dieci complimenti per ogni critica! Molti di noi pensano che il modo migliore per aiutare le persone sia quello di “raddrizzarli”. No, il modo migliore per aiutare gli altri è quello di cercare il meglio in loro. Il Dr. John Maxwell lo chiama “il principio del 101 per cento”. Cerca una cosa che ammiri in qualcuno e poi dai loro il 100 per cento di incoraggiamento. Questo ti aiuterà ad apprezzarli, e viceversa. 2) Metti gli altri per primi. “Servendo con benevolenza, come se serviste il Signore e non gli uomini”(Efesini 6:7). Se adotti questa mentalità nei tuoi rapporti con gli altri, andrai lontano nella vita. 3) Servi gli altri con gioia. Parlando di quanto sia difficile assumere e formare le persone, un dirigente di una compagnia aerea disse: “Il servizio è l’unica cosa che dobbiamo vendere, ma è la cosa più difficile da insegnare perché nessuno vuole essere considerato come un servo”. 4) Perdona, risolvi e passa oltre. Se qualcuno ti ha fatto del male e tu hai bisogno di affrontare il problema, fallo subito. Poi perdona, sistema, e vai oltre. E se non vale la pena discutere, dimentica e vai avanti. 5) Trova il tempo per le persone che contano.Non dedicare così tanta energia a “chi strilla di più” da trascurare le persone che contano di più nella tua vita.

Domenica, 24 Novembre 2024 00:00

Meditazione del 24 novembre 2024

Noi dunque ricostruimmo le mura... e il popolo aveva preso a cuore il lavoro (Neemia 4:6)

PREPARATI!

Per avere successo, Neemia aveva bisogno del favore del suo superiore, il re. Così pregò affinché questo potente sovrano pagano finanziasse la ricostruzione delle mura di Gerusalemme. Fu una preghiera audace e non ottenne subito una risposta. Ma Neemia non rimase ad aspettare. Nel frattempo escogitò un piano, riunì una squadra e pianificò una data per iniziare il lavoro. In questo modo quando il re disse di sì, egli era pronto a muoversi. Alcune persone pensano: se Dio ha intenzione di fare qualcosa, perché dovremmo agire noi? Poi ci sono quelli che pensano di non aver assolutamente bisogno di Dio, quindi cercano di fare tutto da soli. Ma entrambi gli estremi sono sbagliati. A volte Dio deve bilanciare quello che sta facendo nella tua vita con quello che sta facendo nella vita di qualcun altro, in questo modo "Tutte le cose cooperano al bene” (Romani 8:28). Nel caso di Neemia, l’attesa di una lettera di autorizzazione da parte del re e del finanziamento per il progetto fu come attendere una concessione dal governo, ci può volere del tempo. Ma la Bibbia dice: “Il cuore del re, nella mano del SIGNORE, è come un corso d’acqua; egli lo dirige dovunque gli piace”.(Proverbi 21: 1). Neemia manifestò una grande fiducia nella volontà di Dio di provvedere. Comprese anche che, mentre stava aspettando, era sua responsabilità preparare e sistemare le cose in modo che quando Dio gli avesse dato il via libera, potesse essere pronto a muoversi. Esercitò la fede e la saggezza. Sapeva che non poteva fare la parte di Dio e che Dio non avrebbe fatto la sua. Così la parola per te oggi è: preparati!

Sabato, 23 Novembre 2024 00:00

Meditazione del 23 novembre 2024

Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole (1° Tessalonicesi 4:18)

LA CURA DEL PROSSIMO (2)

Il professore Tony Campolo volendo partecipare al funerale di un conoscente per sbaglio andò a finire in un’altra camera mortuaria. Il corpo dell'anziano signore giaceva disteso e l’unica persona presente a rendergli cordoglio era la moglie vedova. Sembrava così sola, Campolo rimase per il funerale e la accompagnò al cimitero. Al termine della funzione, mentre stavano per andarsene, Campolo confessò che non aveva mai conosciuto prima il marito della signora. “L’avevo intuito”, rispose lei. “Non ti avevo riconosciuto, ma non importa. Non potrai mai capire quanto questo abbia significato per me”. Philip Yancey scrive: “La semplice disponibilità è il mezzo più potente con il quale possiamo contribuire... disprezziamo ragionevolmente i tre amici di Giobbe per la loro insensibilità in risposta alla sua sofferenza... ma leggi ancora questo passo: “Rimasero seduti per terra, presso di lui, sette giorni e sette notti; nessuno di loro gli disse parola”... questi furono i momenti più eloquenti che passarono con lui”. Indietreggio istintivamente dalle persone nel dolore. Chissà se vogliono parlare della loro situazione o no? Vogliono essere consolate o allietate? Quale bene potrebbe procurare la mia presenza? Nella mia mente balzano tutti questi ragionamenti e mi ritrovo col fare la peggior cosa possibile: resto lontano... Nessuno presenta il nome di un filosofo quando chiedo: “Chi ti ha aiutato di più?” La maggior parte delle volte essi descrivono una persona tranquilla e senza pretese... che era lì... che ascoltava di più e parlava di meno, che non dava ripetute occhiate all’orologio, che abbracciava e piangeva... qualcuno che era disponibile andando incontro alle esigenze del sofferente... non alle proprie". Questa è la cura del prossimo.

Venerdì, 22 Novembre 2024 00:00

Meditazione del 22 novembre 2024

Dio... ci consola in ogni nostra afflizione, affinché... possiamo consolare (2° Corinzi 1:3-4)

LA CURA DEL PROSSIMO (1)

Anni fa una signora visitò un orfanotrofio e chiese alla direttrice: “C’è un bambino che nessuno si è ancora offerto di adottare?”, la direttrice rispose: “Sì, c’è. È una bambina di dieci anni, non di bell’aspetto e ha anche una gobba”. La signora allora rispose: “È questa la bambina che voglio!”. Trentacinque anni dopo, il direttore dei Dipartimento d’ispezione dell’Orfanotrofio dell’Iowa sottopose il seguente responso sull’andamento dell’istituto: “Questa casa è eccezionale. È pulita, il cibo è buono, i bambini sono ben curati e l’atmosfera che si respira è la migliore che abbia mai provato prima. La direttrice, Mercy Goodfaith, ha un’anima che trabocca d’amore; ha occhi così belli, avevo dimenticato quanto fosse famigliare il suo viso...o che avesse una gobba”. Proprio perché una Buona Samaritana ha avuto il coraggio di amare e crescere una piccola bambina di cui a nessuno importava, Mercy Goodfaith ha condiviso lo stesso amore con centinaia di altri orfani. Paolo scrive: “Dio...ci consola in ogni nostra afflizione, affinché...possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione" e Billy Graham aggiunge: “Chi più ha sofferto, più è capace di dar conforto agli altri... di entrare in empatia con le loro afflizioni, conseguenza di ciò che hanno vissuto”.Le nostre sofferenze potranno esser difficili da sopportare, ma il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di imparare tutto quel che possiamo da ciò che siamo chiamati a sopportare, in modo da adempiere al servizio di “cura delle anime”, come Gesù ha fatto. “Infatti, poiché Egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati” (Ebrei 2:18). Il sofferente diviene il consolatore nel servizio del Signore”.

Giovedì, 21 Novembre 2024 00:00

Meditazione del 21 novembre 2024

Godi (...) per tutti i giorni della tua vita, (...) perché questa è la tua parte (Ecclesiaste 9:9)

GODI DI OGNI GIORNO

Salomone scrive: "Goditi la vita! Mangia il tuo pane con gioia... Oh, sì - Dio prova piacere per il tuo piacere! Vestiti a festa ogni mattina. Non lesinare sui colori e sugli accessori. Goditi la vita con la sposa e lo sposo che ami... ogni giorno della vita della tua vanità. Ogni giorno è un dono di Dio. Ed è ciò che ti viene dato in cambio della fatica di rimanere in vita. Sfruttalo al massimo! Qualunque cosa si presenti, afferrala e falla. E di cuore! Questa è la tua unica e ultima possibilità... poiché nel soggiorno dei morti dove vai, non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza” (vv. 7-10). Allora, cosa stai aspettando? Di laurearti? Di sposarti? Di avere dei figli? Di andare in pensione? La vita è il viaggio, non la destinazione! La tua vita è qui e ora, la tua famiglia è qui e ora, il tuo matrimonio è qui e ora, la tua carriera è qui e ora. Il viaggio si svolge ogni giorno e puoi trovarne il senso quando ti poni un obiettivo più alto. Puoi trovare piccole gioie ogni giorno, se hai gli occhi della fede. Salomone riconobbe che alla fine tutti abbiamo la stessa destinazione - la tomba. L’unica differenza sta nella misura in cui ci godiamo il viaggio. Invece di ossessionarti per le cose che non puoi controllare, concentrati su ciò che ti è possibile controllare e lascia il resto a Dio. Phil Cooke scrive: “Devo credere che Dio ha il controllo, e se chiedo sempre delle risposte sto prendendo il Suo posto. Ho deciso di rilassarmi e lasciare che Lui sia Dio e che io sia io”. Ecco una filosofia che anche tu faresti bene ad adottare!

Mercoledì, 20 Novembre 2024 00:00

Meditazione del 20 novembre 2024

Queste cose avvennero loro per servire da esempio (...) per noi (1° Corinzi 10:11)

ESSERE COME ESTER

È un errore pensare che chi ottenne grandi risultati nella Bibbia fosse in qualche modo diverso da noi e dire: “Nella mia situazione una vita del genere non è possibile”. Ester nacque in schiavitù e per la sua bellezza, un re pagano ne fece una delle sue mogli. Pensa a come si sarà sentita fuori posto! Ma nessun luogo è fuori posto, quando ti trovi dove Dio vuole che tu sia! Quando Haman complottò per far sterminare i Giudei, Ester era stata strategicamente posizionata da Dio per salvarli. Scoprì lo scopo della sua vita quando suo zio Mardocheo le disse che era “diventata regina appunto per un tempo come questo” (Ester 4:14). E quale fu la sua reazione? “Entrerò dal re [in nome del mio popolo]... e se io debbo perire, che perisca!” (v. 16). Ma invece di morire, ottenne la vittoria! Che cosa possiamo imparare da Ester? 1) Quando cominci, Dio non ti darà tutti i dettagli. Ciò non vuol dire che Egli non abbia un piano. Ma solo cercando Lui, scoprirai il Suo piano e otterrai la Sua forza. 2) La conoscenza è potere. Che tu sia uno schiavo o un sovrano, quando sai che Dio ti ha chiamato, riuscirai a superare ogni ostacolo che si presenti. 3) Sapere che Dio ha il controllo, ti dà coraggio. Quando Ester disse: “Se io debbo perire, che perisca!”, lei si stava semplicemente mettendo nelle mani di Dio, sapendo che anche la morte può essere affrontata con fiducia quando confidiamo in Lui. Non solo Dio ha un posto per te qui sulla terra, ma ne ha uno ancora migliore per te in cielo. E questo ti mette nella situazione più favorevole in assoluto.

Martedì, 19 Novembre 2024 00:00

Meditazione del 19 novembre 2024

Non siamo raggirati da satana (2° Corinzi 2:11)

QUANDO NON TE LO ASPETTI (2)

Quando si è sulla scia di una vittoria spirituale, la tendenza ad a abbassare la guardia è forte, ma è proprio in quel momento che si è più vulnerabili agli attacchi di satana. Non puoi permetterti di essere raggirato da satana. Anche Gesù non ne fu esente. In una dimostrazione di potere soprannaturale, Egli sfamò cinquemila persone con cinque pani e due pesci. Dopo un miracolo del genere, la maggior parte di noi avrebbe deciso che era tempo di rilassarsi e prendersela comoda per un po’, ma anziché crogiolarsi in quel piacevole risultato, Gesù “se ne andò sul monte a pregare” (Marco 6:46). Non pareva essere ancora il momento, ma Egli stava per affrontare una delle tempeste più violente del Suo ministero (vedi Marco 6:48). Un autore cristiano espone questa osservazione: “I discepoli si fiondarono a capofitto nella tempesta impreparati... ma Gesù la affrontò preparato.Tieni alta la guardia nei momenti più critici... quando sperimenti Dio potentemente, recati subito in un luogo di preghiera in modo che il Padre possa prepararti per quello che deve ancora venire”. I tempi sono cambiati, ma la natura umana no. Siamo ancora i vecchi prevedibili di sempre... e satana lo sa. Ecco perché “va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare” (1 Pietro 5:8). Per impedirgli di guadagnare una posizione di vantaggio: 1) “Resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi” (Giacomo 4:7); 2) Circonda te stesso di compagni timorosi di Dio ( Salmo 1:1); 3) Resta connesso a Dio tramite la lettura della Sua Parola e la preghiera. Vern McLellan disse: "La preghiera del mattino apre i tesori della grazia e delle benedizioni di Dio, e la sera ci accompagna sotto la Sua protezione e salvaguardia”. Questa è una strategia infallibile che dovresti adottare!

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