
Parole di Vita
Meditazione del 27 dicembre 2024
Celebrino il Signore per la sua bontà (Salmo 107:8)
NON TEMERE (2)
Quando hai attraversato momenti difficili, può darsi che tu abbia voluto interrompere la fiducia in Dio e puntare sul sicuro. Quando hai dovuto affrontare tempeste ricorrenti, la sicurezza di un porto sembrava rassicurante. Ora, va bene riposarsi e riprendersi, ma non accontentarti di essere al sicuro e perdere ciò che Dio ha in serbo per te. La Bibbia dice: “Quelli che solcano il mare su navi e trafficano sulle grandi acque, vedono le opere del Signore e le Sue meraviglie negli abissi marini. Egli comanda, e fa soffiare la tempesta che solleva le onde. Salgono al cielo, scendono negli abissi; l’anima loro vien meno per l’angoscia. Traballano, barcollano come ubriachi e tutta la loro abilità svanisce. Ma nell’angoscia gridano al Signore ed Egli li libera dalle loro tribolazioni. Egli riduce la tempesta al silenzio e le onde del mare si calmano. Si rallegrano alla vista delle acque calme, ed Egli li conduce al porto tanto sospirato. Celebrino il Signore per la Sua bontà e per i Suoi prodigi in favore degli uomini” (vv. 23-31). Dove vediamo i prodigi di Dio? Nelle tempeste della vita! Gesù rilasciò 125 moniti, ventuno di questi sono "Non temere" o “Sii coraggioso”. Il secondo comandamento più comune di amare Dio e il tuo prossimo, compare in sole otto occasioni. Questo significa che l’unica affermazione che Gesù ripetè più di ogni altra fu “Non temere!” Perché? Perché vuole che ti fidi di Lui!
Meditazione del 26 dicembre 2024
Perché siete così paurosi? (Marco 4:40)
NON TEMERE (1)
Nota come i discepoli reagirono alla tempesta nel mar di Galilea, e guarda se riconosci in te stesso qualcuno dei loro tratti: 1) La paura ci fa dubitare delle cure di Dio. I discepoli chiesero a Gesù: “Maestro, non t’importa che noi moriamo?” (v. 38). Non fecero domande riguardo alla Sua forza: “Puoi calmare la tempesta?” o sulla Sua conoscenza: “Sei consapevole della tempesta?” o sulle Sue capacità “Hai qualche esperienza in fattore di tempeste?", ma piuttosto sollevarono dubbi sul Suo carattere: “Non t’importa?”. Se permetti questo, la paura consumerà la tua fiducia nell’amore di Gesù e farà sì che ti dimentichi della Sua fedeltà. 2) La paura ci spinge a prendere il controllo. Gesù si era addormentato, allora i discepoli Lo svegliarono e dissero: “Presto, fa’ qualcosa!”. La paura viene dalla percezione di aver perso il controllo. Quando siamo spaventati, ci aggrappiamo a componenti della vita che possiamo gestire, come la nostra dieta, il nostro lavoro, le pulizie di casa nostra, o come in molti casi... le persone. Più ci sentiamo insicuri e più tendiamo a controllare. 3) La paura ci fa dimenticare. La Bibbia dice: “Scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati” (Matteo 8:16). Che Curriculum! Ma la paura ci porta un’amnesia spirituale, ci fa dimenticare quello che Gesù ha già fatto e quanto sia stato buono con noi. Quale fu la risposta di Gesù? “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”. La fede non elimina la paura, l’azzittisce, la priva del suo potere e ci porta più vicini a Dio. E quando questo avviene, le cose cambiano per il meglio.
Meditazione del 25 dicembre 2024
Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua pronta, perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco (Isaia 50:4)
PAROLE SAGGE
Prima che venga la crisi, Dio ti può preparare in anticipo dandoti delle “parole sagge”. L’ha fatto per Isaia. Tu dirai: “Ma Isaia era un profeta.” Sì, ma quando Dio lo ha chiamato, lui protestò: “lo sono un uomo dalle labbra impure.” (Isaia 6:5). Ciò significa che puoi essere imperfetto e sentire ancora Dio! Sei mai stato in una stanza, quando qualcuno ha detto qualcosa che ha attirato la tua attenzione? Come una luce che si accende, la tua mente è stata illuminata e hai smesso di parlare. Perché? Perché quelle che stavi ascoltando erano "parole sagge”. E Dio non ti darà una visione solo per la tua vita, Egli ti darà saggezza da condividere con gli altri. E se sarai abbastanza modesto da non dominare ogni conversazione, Egli parlerà a te attraverso loro. Pensaci: Dio non ha creato l'universo mattone su mattone, Egli l’ha portato all’esistenza con una sola frase. Quindi immagina le tue possibilità quando Egli ti dà “parole sagge”! Ma prima devi imparare a riconoscere la Sua voce, e ciò richiede tempo. Le prime volte che Dio parlò a Samuele, egli pensò che fosse Eli, il sommo sacerdote a parlare con lui. Ma lui continuò ad ascoltare e alla fine diventò la voce di Dio alla nazione. In effetti diventò così bravo che fu in grado di dire a due diversi re: “Questo è ciò che dice il Signore”. Il punto è che devi voler sentire. Prendi tempo per ascoltarLo e pratica l'ascolto fino ad avere familiarità con la Sua voce.
Meditazione del 24 dicembre 2024
...ci sono... vasi... destinati ad un uso nobile e... a un uso ignobile (2° Timoteo 2:20)
LAVORARE CON PERSONE DIFFICILI
Dio usò un corvo, un uccello considerato “impuro” nella cultura ebraica, per alimentare il profeta Elia durante una carestia. Neemia ricostruì le mura di Gerusalemme con i fondi forniti da un re pagano. Il punto è: non limitare Dio. A volte le persone che normalmente evitiamo sono le stesse che Egli utilizza per fornirci quello di cui abbiamo bisogno, chiudendoli fuori perdiamo la benedizione che Dio ha in mente per noi. Attenzione: la tendenza ad essere ‘schizzinosi’ può finire col ferirti! La verità è che non si può evitare di lavorare con persone difficili. Dio ha progettato in questo modo. Perché? Perché vuole che tu cresca in mezzo alla negatività, senza esserne risucchiato. Davide sviluppò la capacità di lavorare con persone con le quali era difficile andare d’accordo. Non era molto più difficile che lavorare per un padrone con uno spirito maligno! In un primo momento Davide godette del favore del re Saul, ma dopo aver ucciso Golia, Saul cercò di ucciderlo. Eppure Davide non cambiò la sua strategia. Rimase in casa di Saul, perché sapeva che la sua sorte era lì. E a causa della saggezza che espresse, è finito per diventare re! I princìpi di Dio sono senza tempo. Davide non si limitò e non limitò Dio. Aveva capito che le persone si dividono in due categorie: “Vasi ad uso nobile e vasi ad uso ignobile”. E Dio li utilizza entrambi. Posare gli occhi sulle persone senza esserne impressionato o deluso, offriva a Davide grandi opportunità, perché liberava gli altri per essere usati da Dio. Quindi impara ad andare d’accordo con persone difficili; la tua sfida più grande oggi potrebbe diventare la persona che ti aiuterà e ti benedirà domani.
Meditazione del 23 dicembre 2024
Vi do la mia pace... il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti (Giovanni 14:27)
IN PACE CON L'ANIMA MIA
La pace che dà Gesù si accompagna con la certezza profonda che qualsiasi cosa accada, sarà “un bene per la nostra anima”; qualsiasi cosa accada, il nostro cuore starà calmo. Egli ci parla: “Vi do la mia pace; non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti”. La pace di Gesù non dipende dalle circostanze esterne ma nasce dalla certezza di essere figli di Dio, e che il Padre, creatore e custode dell’universo, mi ami ed ha a cuore il mio bene. Joni Erikson Tada scoprì una pace soprannaturale quando un incidente la obbligò sulla sedia a rotelle; Corrie Ten Boom trovò quella stessa pace in un campo di concentramento nazista e la missionaria Elisabeth Elliot lavorando con la tribù indiana che aveva ucciso suo marito. E scrisse che “la pace si fonda sull’accettazione, non sulla rassegnazione”. C’è una grande differenza! Lo scrittore Creath Davis la spiega così: "La rassegnazione è arrendersi al destino. L’accettazione è arrendersi a Dio. La rassegnazione ti abbassa in un universo vuoto. L’accettazione ti rialza ad incontrare Dio. La rassegnazione dice: “Non ce la posso fare”. L’accettazione risponde: "Dio può”. La rassegnazione paralizza la vita; l’accettazione ne trae il meglio, per una più grande creatività. La rassegnazione dice: “E’ la fine per me”. L’accettazione invece: “A questo punto, Signore, che cosa devo fare?’’. La rassegnazione dice: “E’ tutto da buttar via”. L’accettazione: "Questo caos, Signore, come lo userai per il mio bene?”. La rassegnazione dice: “Sono solo”. Ma l’accettazione risponde: “lo ti appartengo, Signore”.
Meditazione del 22 dicembre 2024
O Signore, al mattino tu ascolti la mia voce (Salmo 5:3)
LA PRIMA COSA AL MATTINO (2)
Perché Dio dice così spesso nella Scrittura che Egli ti parlerà per prima cosa al mattino? Dopotutto Egli può parlarti ogni volta che vuole. Ci sono due ragioni: 1) Egli vuole avere il primo posto nella tua vita. Vuole essere il numero uno sulla lista delle tue priorità del giorno. Quindi prima di accendere la televisione, o controllare il computer o l’iPhone o uscire, impara a restare in silenzio e consenti a Dio di darti la visione e la comprensione di ciò che è importante per la tua giornata e per la tua vita. Ti stupirai delle soluzioni che ti darà: ti donerà idee creative e ti guiderà nelle tue scelte. Troverai una promessa che è realmente vera: “I passi dell'onesto sono guidati dal Signore”. (Salmo 37:23). Infatti dopo un paio di settimane o di mesi vivendo in questo modo, non vorrai più tornare alla tua vecchia routine. 2) Egli vuole una pagina bianca su cui scrivere. Hai mai provato a parlare con qualcuno che è distratto o preoccupato? Hai solo voglia di passare oltre. Ma quando quella persona è veramente importante per te, cerchi di scegliere un momento della giornata quando sai che questa ti ascolterà davvero. Bene, sei importante per Dio ed Egli vuole parlare con te! Puoi immaginare la tua perdita se non riuscissi a sentire quello che ha da dirti, o se non capissi che cosa ha in mente per te? Uno dei segreti della forza del re Davide fu questo: “Al mattino ti offro la mia preghiera e attendo un tuo cenno” (Salmo 5:3). Per avere successo, è necessario che tu presti ascolto a Dio come prima cosa nella tua routine mattutina!
Meditazione del 21 dicembre 2024
Egli risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti (Isaia 50:4)
LA PRIMA COSA AL MATTINO (1)
Ecco una meravigliosa promessa dalla Parola di Dio: “Il Signore ... mi ha dato una lingua pronta, perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco. Egli risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti ... Il Signore ...mi ha aperto l’orecchio e io non sono stato ribelle, non mi sono tirato indietro”(versi 4-5). Isaia disse che Dio lo svegliava ogni mattina e gli diceva quello che doveva fare quel giorno e ciò che doveva dire agli altri! Questo non era un evento sporadico, ma accadeva “ogni mattina”. Puoi immaginare come andrebbe diversamente la tua giornata se avessi il tempo di ascoltare Dio prima di scendere dal letto? Nota dov’è scritto: “Perché io ascolti". Dio può darti l’intendimento, affinché tu sappia cosa potresti dire e fare prima di entrare in una certa situazione. Egli disse: "lo sono il Signore... che t’insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire(Isaia 48:17). Stiamo parlando di avere un vantaggio sia nella vita, sia sulla concorrenza! Ed ecco la parte migliore: anche se non stai ascoltando, o non sei nel posto giusto spiritualmente, o non hai molta esperienza in questo campo, Dio lavorerà con te “ogni mattina" fino a quando imparerai a riconoscere e a rispondere alla Sua voce. Sei sorpreso? Non dovresti esserlo! Dopotutto questo è ciò che dei buoni genitori fanno con i loro bambini quando vogliono che crescano, maturino e godano di una vita migliore.
Meditazione del 20 dicembre 2024
Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente (Romani 12:2)
RINNOVA LA TUA MENTE CON LA PAROLA DI DIO
La cosa più importante che puoi fare ogni giorno è rinnovare la tua mente con la Parola di Dio. Quando avrai ben chiaro questo concetto, ogni cosa inizierà ad andare al posto giusto. Penserai ed agirai diversamente, perciò otterrai risultati diversi. Ricordate la vecchia serie TV “The Beverly Hillbillies” (A Beverly Hills signori si diventa)? Quello che ha reso il telefilm così interessante è che Jed e la sua famiglia furono liberati dal loro passato, una vita vissuta in povertà nell’Ozarks. Ciò nonostante, anche dopo il trasferimento a Beverly Hills in California, continuano a comportarsi da rozzi campagnoli; il luogo è cambiato, ma la loro mentalità no. Questa verità era comune anche agli israeliti: ragionavano ancora come schiavi nonostante fossero stati liberati e Dio provvedeva ad ogni loro bisogno, tant’è vero che appena si presentò un problema, vollero tornare indietro in Egitto. Non potevano entrare nel domani perché portavano ancora con sé il bagaglio di ieri! Leggi attentamente questi versi: '“La promessa di entrare nel Suo riposo è ancora valida e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso” (Ebrei 4:1). Forse domandi: “Le promesse di Dio sono garantite?” Sì, se fai ciò che Lui dice! Dio ti ha promesso che ti benedirà finanziariamente, se dai la decima e semini generosamente. Ha promesso di dirigere i tuoi passi, se Lo riconosci in tutte le tue vie. Ha promesso di perdonarti, se anche tu perdoni gli altri. Solamente prova ciò che è “la buona, gradita e perfetta volontà di Dio” attraverso il continuo rinnovamento della tua mente! La parola di oggi per te è: rinnova la tua mente con la Parola di Dio.
Meditazione del 19 dicembre 2024
Mi ha nascosto nell’ombra della sua mano (Isaia 49:2)
NASCOSTO PER UN DISEGNO
Quando sei chiamato a servire Dio in una competenza particolare, non è inusuale attraversare un periodo di anonimato dove ti senti invisibile. Isaia è stato chiamato da Dio “dal grembo” (v 1). Eppure ha sperimentato un periodo durante il quale è stato nascosto “nell’ombra” mentre Dio perfezionava il suo ministerio. Quando una visione richiede molto tempo per adempiersi e tu ti sei sacrificato e hai lavorato senza riconoscimento o senza vedere risultati, è facile sentirsi come se stessi sprecando la tua vita. Anche Isaia era umano. Si era scoraggiato e disse “Invano ho faticato... inutilmente... ho consumato la mia forza” (v.4). Ma solo perché ti senti così non significa che sia vero. “Dio... ricompensa tutti quelli che lo cercano” (Ebrei 11:6), e tu non sei l’eccezione. Ci vollero trent’anni prima che Gesù cominciasse il suo ministerio pubblico. Mosè, Davide, Giovanni il Battista e Paolo sopportarono anni di oscurità prima di essere portati in prima linea. Nel regno di Dio non ci sono sensazioni di una sola notte o successi di fuochi di paglia. Uno scrittore cristiano dice: “Chiunque voglia essere usato da Dio sperimenterà anni nascosti in fondo al deserto. Durante questo tempo il Signore pulisce, affila e ci prepara per adattarci al suo arco, così al momento giusto come “un dardo lucidato” potrà lanciarci in un servizio fruttuoso. Gli anni invisibili sono anni di servizio, di studio e di fedeltà al ministerio di un’altra persona facendo il lavoro dietro le quinte”. La Bibbia dice “Dio infatti non è ingiusto da dimenticare l’opera vostra” (Ebrei 6:10). Sii paziente; quando sarà il momento giusto Lui porterà alla luce il frutto che ha messo in te.
Meditazione del 18 dicembre 2024
Dammi di quest'acqua, affinché io non abbia più sete (Giovanni 4:15)
IRREQUIETO, IRRITABILE E SCONTENTO
Agli alcolisti anonimi il programma dodici-passi per chi cerca il recupero, insegna che quando diventi “irrequieto, irritabile e scontento” rischi di tornare alla tua dipendenza. E ciò non funziona! Perché? Perché in ognuno di noi c’è un vuoto a forma di Dio che solo Lui può riempire. Alcuni di noi cercano di riempire il vuoto con i rapporti umani. Gesù incontrò una donna che aveva divorziato cinque volte e che non viveva con il suo compagno. La conversazione andò in questo modo: “Gesù rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo, ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna>. La donna gli disse: «Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete» (versi 13- 15). Il tuo corpo ti dice quando ha fame e sete. Così fa la tua anima, e se sei saggio l’ascolti. L'unica dipendenza “sicura” è la resa totale a Dio e la dipendenza da Lui! Tutti abbiamo la tendenza a rispondere a ciò che la nostra carne brama, invece di rispondere a ciò di cui il nostro spirito ha bisogno. Ci rivolgiamo quindi a cose come il lavoro, il sesso e l’intrattenimento. Ora ne abbiamo aggiunto uno nuovo, ovvero, internet. Gli psicologi hanno realmente in terapia persone con “dipendenza da Internet”. Davvero! Il re Davide ebbe tutto: il potere, la popolarità, il piacere e i possedimenti. Ma ciò lo lasciò vuoto, così scrisse: “Come la cerva desidera i corsi d’acqua, così l’anima anela te, o Dio” (Salmo 42: 1). Impara a riconoscere quando sei "irrequieto, irritabile e scontento” e raggiungi Dio.