
Parole di Vita
Meditazione del 13 giugno 2022
E in nessun altro è la salvezza; poiché non v'è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati (Atti 4:12)
SOLO GESU' SALVA
La necessità di essere salvati dalle conseguenze eterne del peccato include chiaramente tutti: “difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio” (Romani 3:23). Adamo non ci ha lasciato la colpa della sua personale trasgressione, ma ha trasmesso una natura corrotta dal peccato, incline all’incredula disubbidienza. La Bibbia afferma con certezza che Cristo può salvare tutti gli uomini sotto il cielo. Anzi, eliminando ogni possibile equivoco, tale verità è posta anche in termini negativi, escludendo che qualcun’altro, al di fuori di Cristo, sia abilitato a redimere un solo essere umano. Caro lettore, dove stai ricercando intercessione e perdono? Non puoi rivolgerti a Cristo e al contempo ad altre figure, del presente o del passato. Aggiungere qualcuno accanto a Gesù è tanto errato quanto il togliere qualcosa alla Sua Persona ed alla Sua opera. Unicamente nel Nome che Dio ti ha donato per invocarLo ottieni certezza di salvezza e garanzia di giustificazione. Non farti paralizzare dai dubbi, deponi credenze terrene e superstizioni umane, afferrando pienamente il dono celeste di Dio: la vita eterna in Cristo Gesù!
Meditazione del 12 giugno 2022
Quelle nazioni, del cui paese tu vai ad impossessarti, danno ascolto ai pronosticatori e agl'indovini; ma, quanto a te, l'Eterno, il tuo Dio, ha disposto altrimenti (Deuteronomio 18:14)
CONSULTARE DIO
Molte persone cominciano la loro giornata informandosi sull’oroscopo, lasciandosi poi inevitabilmente influenzare da quanto letto o ascoltato. In genere si tratta di frasi sibilline, che possono significare una cosa come il suo opposto. La superstizione, d’altronde, non produce certezza: un segno può essere sconfessato da un'altra circostanza e questa da altri segni ancora. Dio però vieta ciò e chiamerà in giudizio tutti coloro che le praticano o che vi si appoggiano. Quanti invece cercano il Signore e confidano in Lui sono affrancati da qualunque forma di paura superstiziosa. I veri credenti non hanno bisogno delle direttive di un segno zodiacale, perché il Signore stesso, il Creatore degli astri luminosi, è la loro guida e presso di Lui “… non c’è variazione né ombra di mutamento …” (Giacomo 1:17; N.R.). Dio parla chiaramente, insegnando il sentiero della vita eterna. Egli ha disposto la tua liberazione dalle false scienze occulte, irradiandoti con la Sua immutabile Parola; ascoltala, affinché possa dire, come il salmista: “La tua parola è una lampada al mio piè ed una luce sul mio sentiero”.
Meditazione del 11 giugno 2022
Nicodemo gli disse: Come può un uomo nascere quand'è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel seno di sua madre e nascere? (Giovanni 3:4)
UNA NUOVA VITA
Per il “vecchio” è quasi gia tutto tramontato: con gli anni sono finiti i sogni, con gli acciacchi si sono affievolite le gioie. Per le difficoltà della memoria e del linguaggio sono sempre più ridotte le sue relazioni umane. Cosa resta ad una persona anziana che si riconosce in tale quadro così ingiallito? Può ancora progettare, sperare qualcosa? Non gli serve una seconda esistenza fisica sulla terra, magari anche quando la biotecnologia avrà raddoppiato la durata della vita terrena. Commetterebbe gli stessi errori e avrebbe le medesime sofferenze, fisiche e interiori. La necessità della sua anima, dinanzi all’eternità, è ben altra: deve nascere di nuovo, quale figlio di Dio, attraverso il perdono dei peccati rivelati dalla santità di Dio. Ciò farà divenire semplici come fanciulli, per lasciare che lo Spirito Santo agisca nel cuore, producendo dei pensieri ed una condotta che riflettano il carattere del Padre celeste. Con Cristo, il Signore risorto, è possibile per chiunque nascere a questa meravigliosa relazione personale con Dio, non per sforzi umani ma per la potenza della Sua grazia.
Meditazione del 10 giugno 2022
Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui (Apocalisse 3:20)
APRI LA PORTA DEL CUORE
Durante la visita ad una galleria pittorica uno dei presenti notò un quadro alquanto singolare e poco comprensibile, in cui era raffigurata una porta chiusa, che sembrava dare accesso ad una zona molto preziosa e riservata. La cosa incomprensibile, però, era che quella porta non sembrava poter essere, in alcun modo, aperta dall’esterno, essendo senza maniglia e senza serratura. L’uomo chiese spiegazioni al pittore intorno al significato di quel ritratto. L’autore gli disse: “Nel mio dipinto ho voluto rappresentare il cuore dell’uomo, che come quella porta non può essere aperto se non dall’interno”. Il cuore dell’uomo è proprio fatto così. Il Creatore stesso non lo violerà e non lo forzerà, ma continuerà a bussare finché Gli apriamo e Gli permettiamo di entrare in profonda comunione con noi. Gesù è alla tua porta e sta bussando, Oggi stesso decidi di aprirGli ed Egli ti donerà il ristoro della Sua ineffabile presenza, che mai rende cupo il cuore, ma lo allarga verso luminosi orizzonti che non avresti mai immaginato.
Meditazione del 09 giugno 2022
Poiché allora io muterò in labbra pure le labbra dei popoli, affinché tutti invochino il nome dell'Eterno, per servirlo di pari consentimento (Sofonia 3:9)
INVOCARE DIO
Il cattivo uso delle parole può recare molti danni ad un individuo. A volte dalle nostre labbra fuoriescono frasi che feriscono, suscitano liti o creano tensioni. La medesima bocca che si era riproposta di non mentire o non imprecare né spettegolare continua a mutare le relazioni in conflitti. L’ordine qui esposto dal profeta è chiaro: prima la trasformazione delle labbra, poi il servizio della lode. La Bibbia, infatti, insegna che la bocca parla dall’abbondanza del cuore. Le labbra di un uomo possono essere trasformate soltanto dopo che il suo cuore è stato rigenerato dallo Spirito Santo. Egli può rendere persone dal linguaggio volgare e blasfemo, degli adoratori che glorificano Dio in spirito e verità. Il Signore può purificare labbra che esprimono il sarcasmo più pungente e malevolo in strumenti efficaci per edificare la fede altrui ed incoraggiare chi è nell’angoscia e nel peccato. Vuoi essere un credente di labbra pure, desideri che le tue parole siano strumenti per annunciare l’amore di Dio e il perdono di Cristo? Invoca, con fede, il Nome del Signore e lascia che Dio crei in te un cuore puro: avrai allora delle labbra trasformate.
Meditazione del 08 giugno 2022
Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso» (Romani 10:11)
FIDATI DEL SIGNORE
La fiducia di tanti viene meno ai nostri giorni. Non si sa a chi potere confidare i segreti del proprio cuore. Purtroppo, il disincanto di una società tradita e smaliziata, non risparmia la sfiducia verso Dio. Molti, pur ossequiando varie tradizioni e credenze religiose, neanche sanno se Dio esiste. Sei fra queste anime deluse e confuse? Vorresti, nell’intimo tuo, poter aprire tutto il cuore a Dio, ma hai paura di restare vittima di illusioni emotive, di fanatismi e speculazioni umane? C’è una buona notizia per te: se sei sfiduciato e confuso, l’Evangelo ti offre speranza. Esso può creare in te certezza al posto del dubbio, vuole farti capire che Gesù è morto per i tuoi peccati, per donarti vita eterna. Non tentare Dio con maliziosi dubbi o illecite brame, ma mettiLo alla prova con una fede semplice e gusterai la Sua bontà! “Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa”. Invoca sinceramente Dio per entrare in una viva relazione con Lui. Inizia la tua ricerca di verità confessando tutto di te direttamente al Signore, chiediGli di aiutarti a credere in Lui nel modo che più Lo onora. Dio non ti deluderà!
Meditazione del 07 giugno 2022
E l'Eterno Iddio chiamò l'uomo e gli disse: 'Dove sei? (Genesi 3:9)
DIO TI STA CERCANDO
L’intensità della passione manifestata dal nostro meraviglioso Creatore per le anime perdute, è espressa subito dopo la caduta di Adamo ed Eva. Le conseguenze della loro disubbidienza si manifestarono immediatamente: provarono vergogna e si nascosero dalla presenza di Colui al Quale dovevano rendere conto. Nonostante ciò, notiamo l’azione di Dio nel prendere l’iniziativa in tale tragica situazione. Dio chiamò l’uomo, dicendo: “Dove sei?”. Dio sapeva esattamente dove Adamo si era nascosto. L’espressione, piuttosto, mette in rilievo il profondo dolore del nostro Dio, che non trova l’uomo al suo giusto posto, avendolo creato per vivere in comunione con Lui. Nella Sua domanda percepiamo l’accorato interesse del Signore, che non vuole lasciare l’uomo a sé stesso e al suo terribile destino. Il desiderio di Dio per le anime perdute e lontane da Lui non è svanito con il passare del tempo. Ancora oggi la Sua Parola cerca anche te: non nasconderti a Dio, ma apriGli tutto il tuo cuore, confessaGli i tuoi peccati, le tue paure e le tue necessità. Dovunque tu sia, il Suo amore ti raggiungerà.
Meditazione del 06 giugno 2022
Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo (Filippesi 4:11)
VIVERE CON GIOIA
Possiamo riassumere in due atteggiamenti le persone davanti alle circostanze avverse. Da un lato, chi vive sempre insoddisfatto e pieno d’amarezza. Dall'altro, uomini e donne la cui reazione è simile a quella dell’apostolo Paolo, che non usa il termine “contento”, ma “accontentato”. Ciò significa che la sua gioia ed il suo appagamento non si basano sulle mutevoli circostanze della vita, bensì sulla grazia di Dio presente nel suo cuore. La guarigione dall’insoddisfazione, quindi, non è nell’aver tutto quel che si desidera, ma nell’avere nella nostra vita il Signore e Salvatore Gesù Cristo, nel Quale abbiamo “… tutto pienamente …”. Così potremo “accontentarci” di quanto Dio concede, persuasi che Egli può ricolmarci in ogni nostro bisogno, ma saremo anche contenti quando Egli ci farà saggiare la privazione, sapendo che Lui mira sempre al nostro sommo bene. La chiave per imparare ad accontentarsi, risiede nella certezza di sapere che la nostra condizione in Cristo è preminente rispetto alle cose materiali. Il credente che fa sua questa profonda realtà di fede passerà dall’amara frustrazione alla gioiosa soddisfazione.
Meditazione del 05 giugno 2022
E l'Eterno disse a Noè: ‘Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia (Genesi 7:1)
ENTRA NELL'ARCA
Noè prese Dio sul serio, decise di non dubitare, ma di ubbidire a quanto Egli comandava. Per lunghi anni, quest’uomo si dedicò alla costruzione del mezzo di salvezza per lui e per la sua famiglia. L’arca richiese il suo tempo, le sue energie e risorse. Soprattutto, tale opera richiese una piena fiducia nella Parola di Dio, anche tra l’incomprensione degli altri. Noè non guardò ad altro, ma si concentrò su quello che sarebbe stato il risultato finale: “La salvezza della sua famiglia”. Egli aveva afferrato che fare la volontà di Dio non si sarebbe rivelato vitale soltanto per la sua persona, ma anche per il destino di quelli che maggiormente amava. Nella nostra famiglia, con le nostre decisioni, possiamo essere causa di benedizione o di maledizione, possiamo portare sollievo o preoccupazione, unire il focolare domestico oppure dividerlo. La vera vita della nostra famiglia dipende da quanto seriamente stimiamo “la Parola che Dio ci rivolge”. Noè ubbidì e fece la scelta migliore. Tu, in chi stai confidando, cosa stai facendo per la tua famiglia? “… Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato tu e la casa tua”.
Meditazione del 04 giugno 2022
Non ti vantare del domani, perché non sai quel che un giorno possa produrre (Proverbi 27:1)
OGGI CON DIO
Anche se oggi godiamo di un certo benessere, il domani può riservare spiacevoli mutamenti. La ricchezza, la fama, la salute, l’amicizia, ogni cosa che può farci sentire forti o fieri possono svanire, manifestando la fugacità della nostra esistenza. In questo mondo l’uomo si scopre privo di reali speranze, più che mai inquieto per il suo futuro eterno. Occorre rifondare con umiltà un vero rapporto con Dio, che ci ha tanto amato da sacrificare il Suo Figliuolo per darci vita eterna. Potersi gloriare di Cristo è l’irremovibile certezza su cui fondare la propria intera esistenza. Sapersi oggetto di tale amore divino è l’inconfutabile dato di fatto che ci fa ricchi pur possedendo poco o nulla di materiale, che ristora nelle più cocenti frustrazioni e delusioni. La presenza di Dio, mai ingombrante, è l’autorevole ed adeguata consolazione che ricolma il vuoto di ogni perdita e che ci accompagna ogni giorno.Rendi il tuo domani sicuro nel Signore; non vantarti di quanto produrranno le tue capacità, i tuoi progetti, ma fonda la tua sicurezza sulla conoscenza di Dio e sulla Sua provvida benignità.