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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Martedì, 07 Giugno 2016 00:00

Meditazione del 07 giugno 2016

"Perché tutto quello che fu scritto per l'addietro, fu scritto per nostro ammaestramento, affinché mediante la pazienza e mediante la consolazione delle Scritture,noi riteniamo la speranza." (Romani 15:4)

L'AMMAESTRAMENTO

Gli scritti della Bibbia risultano essere sempre attuali. Essi esistono da millenni eppure ogni generazione ha trovato conforto, guida e istruzione in essi. Molti libri, seppur belli, non riescono a fare questo, ma la Bibbia è speciale. Essa non parla di un singolo uomo e della sua storia, non ci ricorda solo quali erano gli usi e costumi dell'epoca, ma ci parla del cuore dell'uomo. Esso, nonostante il passare degli anni, l'avanzamento della tecnologia e il migliora.mento delle condizioni di vita, è rimasto lo stesso. La Bibbia ci illustra pregi e difetti, ci evidenzia le caratteristiche più nascoste e i pensieri più intimi di questo piccolo, ma importantissimo organo. Ecco perché la Bibbia, in ogni epoca è atta ad ammaestrare, per.ché la natura umana è sempre la stessa! Essa parla direttamente al cuore di ciascuno di noi come nessun altro sa fare. Conosce i bisogni del nostro essere e li soddisfa, interpreta i nostri pensieri e li completa, scruta nell'animo e dà delle risposte. L'istruzione che possiamo trarre da questi scritti deve essere esclusivamente per il miglioramento di noi stessi e dei nostri comportamenti verso gli altri, facendo maturare la fede. Non è meraviglioso tutto ciò?

 

Lunedì, 06 Giugno 2016 00:00

Meditazione del 06 giugno 2016

"L'Evangelo è potenza di Dio per la salvezza di ogni credente". (Romani 1:16)

LA POTENZA DI DIO

Gesù, nostro unico grande Salvatore, quando entra a far parte della nostra vita, cambia ogni cosa radicalmente, non soltanto per.ché vuole essere lo scopo ed il termine delle nostre ricerche, essendo Egli la verità, ma perché ha un piano meraviglioso per la nostra esistenza, un piano che include la vita eterna in Cristo Gesù. Non continuare, dunque, ad ingannare te stesso cercando qua e là la verità e giustificando il tuo modo di agire. E' inutile cercare altrove ciò che si trova unicamente in Cristo Gesù. Forse abbracciare Cristo e la sua Parola e custodirli gelosamente potrà significare la ribellione ad una tradizione di famiglia o agli amici. L'incontro con Gesù e la scoperta della Sua Parola, genuina ed autentica, rivoluzioneranno la tua vita al punto da farti diventare una nuova creatura. Lascia che Egli diventi il tuo capo, Egli è pronto a farlo questo è il motivo per cui venne in terra. Dio ci ha creati liberi di scegliere secondo la nostra volontà. A te la scelta!

 

Domenica, 05 Giugno 2016 00:00

Meditazione del 05 giugno 2016

"Ed egli andò per tutta la regione intorno al Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per il perdo.no dei peccati". (Luca 3:3)

IL PERDONO

Il perdono è un atto compiuto da Dio verso l'uomo e dall'uomo verso il suo prossimo. Perdonare il peccato è prerogativa esclusiva di Dio, della cui legge il peccato è la trasgressione. Il Signor nostro, in virtù della natura divina, assunse il diritto ed esercitò la potenza di perdonare i peccati. Il Vangelo proclama non solo che v'è perdono presso Dio, ma altre.sì che quel perdono si concilia con la giustizia divina. Un perdono gratuito, completo ed eterno viene offerto a tutti coloro che voglio.no credere e sottomettersi al Vangelo. Il dovere del perdono reciproco è imposto da più parti nella Bibbia attraverso solenni dichiarazioni. Molte volte, il significato di questo termine viene non compreso al meglio. Nella dispensazione della grazia, cioè nei tempi in cui viviamo, il perdono è indissolubilmente unito alla giustificazione. E' evidente che soltanto Dio ha il potere di perdonare i peccati, ma gli uomini salvati che formano il corpo di Cristo: la Chiesa, hanno ricevuto da Lui il ministerio d'annunciare il perdono e la salvezza per mezzo della fede nel sacrificio della croce di Gesù Cristo.

 

Sabato, 04 Giugno 2016 00:00

Meditazione del 04 giugno 2016

"Beato l'uomo a cui la trasgressione è perdonata, e il cui peccato è coperto!..." (Salmo 32:1)

IL TORMENTO DEL PECCATO E LA GIOIA DEL PERDONO

Il dolore di Davide per il suo peccato fu molto amaro. Gli effetti di questo dolore furono visibili anche nella sua persona, "le sue ossa si consumavano", "il suo vigore inaridiva come arsura d'estate". Non riuscì a trovare nessun rimedio a questa sua "malattia" fino a quando non rese una piena confessione del suo peccato ai piedi del suo Signore. Per un poco stette in silenzio ed il suo cuore divenne sempre più gonfio di dolore. Probabilmente cercò di formulare delle scuse, tentò di deviare i propri pensieri o di incolpare altri, ma tutto ciò non servì a nulla. La sua angoscia aumentò di ora in ora. Grazie a Dio anche noi proviamo sovente questi sentimenti! Dio ha messo in noi una coscienza, "strumento" che ci rimprovera quando sbagliamo. Funziona come un segnale d'allarme, una luce rossa intermittente che non smette di avvertirci se c'è qualcosa che non và. Ignorando tale segnale, il pericolo è che altri peccati si accumulino e l'avvertimento diverrà sempre più flebile, fino a sparire. Non sottovalutiamo la voce della nostra coscienza! Affrettiamoci, come fece Davide, a piegare le nostre ginocchia davanti a Dio che è pronto a perdonarci, e la Sua pace invaderà il nostro cuore esplodendo con la potenza della gioia

 

Venerdì, 03 Giugno 2016 00:00

Meditazione del 03 giugno 2016

"...Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito contrito e trema alla mia parola." (Isaia 66:2)

ESSERE UMILI

L'umiltà è una dote bellissima che non tutti hanno. Spesso si abusa di questo termine. Analizziamolo. Nel suo proprio significa.to indica sottomissione, abbassamento. Essa è una vera e propria virtù, contrapposta all'ostentazione e alla superbia. Include mansuetudine, docilità, semplicità e affabilità. Tutti vorremmo possedere queste doti, ma spesso, dimentichiamo tutto il nostro buon senso e ci innervosiamo per un non nulla. Essere umili, e quindi mansueti, vuol dire anche allontanare da noi l'ira, cedere all'orgoglio e, se il caso, tacere. Certamente la perfezione non abita in noi, ma dobbiamo impegnarci affinché possiamo umiliarci davanti a Dio. E' il primo passo per possedere tutte le altre ad essa connes.se. Riconoscerci veramente mancanti agli occhi del Signore è un grande atto di fede e di umiltà. Possa questo sentimento dimorare perennemente nei nostri cuori, essere una linea guida per il nostro cammino terreno e divino. Abbassarsi non vuol dire essere perdenti, ma al contrario, dimostrare forza in modo pacifico e rispettoso. Gesù è stato l'umile per eccellenza, ma anche il più grande "rivoluzionario" di tutti i tempi. Impariamo da Lui ad essere umili.

 

Giovedì, 02 Giugno 2016 00:00

Meditazione del 02 giugno 2016

" Io sono l'Eterno, il tuo Dio... non avrai altri dei nel mio cospetto". (Esodo 20:2-3)

CHI E' IL TUO DIO (II)

Chi è il tuo Dio? Qualche gioco di carte? La sospirata sigaretta? Un locale notturno? Quante cose si potrebbero ancora aggiungere! Se affermi che tutto ciò è lecito e che il tempo dedicato a queste cose è necessario e ti è facile trovarlo, allora lasciami dire sincera.mente e nel nome di Gesù che l?Iddio al quale affermi di credere non l?hai ancora trovato. Ognuno ha qualche passione particolare o fa uso di qualcosa di superfluo, ma diventa pericoloso essere "schiavi" di tali cose (Giovanni 8:34). Dà a Gesù il primo posto nella tua vita e tu vivrai, prospererai e fiorirai come la palma (Salmo 92:13); brillerai nel posto dove ti trovi, qualunque esso sia e tu stesso vedrai le meraviglie di Dio. Fallo subito, non aspettare domani:"Cercate l'Eterno mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino. Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri: e si converta all'Eterno che avrà pietà di lui, al nostro Dio che è largo nel perdonare" (Isaia 55:6,7). Non indugiare, domani potrebbe essere troppo tardi!

 

Mercoledì, 01 Giugno 2016 00:00

Meditazione del 01 giugno 2016

"O Eterno tu mi hai investigato e mi conosci. Tu sai quando mi seggo e quando mi alzo, tu intendi da lungi il mio pensiero." (Salmi 139:1,2)

CHI E' IL TUO DIO (I)

Tu dici di essere cristiano, di credere in Dio, ma dici anche di non trovare il tempo da dedicare all'Iddio in cui credi. Saprai certamente che l'Iddio altissimo è Spirito, è onnisciente ed è invisibile. Noi non possiamo vederlo, eppure Egli è sempre presente e si fa sentire. Dovunque tu vada, dovunque tu cerchi di nasconderti, Egli ti vede. Dio ti dona anche la libertà di separarti da Lui, se è questo ciò che vuoi. Come? Con una grande invisibile barricata chiamata peccato. Saprai pure che Dio per far crollare quella barricata, 2000 anni fa, mandò sulla terra ciò che aveva di più caro: il suo unico figlio, Gesù. Probabilmente dirai di sapere tutte queste cose sin da quando eri ragazzo e ripeterai che non hai tempo. Ma chi è allora il tuo Dio? E' forse quella famosa palla che ti fa tanto soffrire quando rotola verso la porta della tua squadra preferita e per la quale strangoleresti volentieri quell'uomo in nero presente in campo? O si tratta forse di quella scatola chiamata TV? Oppure è la tua lettura preferita? Non certo la Bibbia! (Continua)

 

Martedì, 31 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 31 maggio 2016

"... Perché dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca." (Luca 6:45)

L'ABBONDANZA DEL CUORE

Questa veritiera frase deve invitarci a riflettere. Di che cosa parla la tua bocca? Parla dei fatti altrui, delle tue avversità, dei mali del mondo, della cattiveria del tuo cuore umano? Probabilmente la tua bocca parlerà un po' di tutto questo, ma parla anche e soprattutto della gioia della salvezza, dell'amore del nostro Dio, della necessità del ravvedimento? Non posso rispondere a questa domanda; solo tu puoi saperlo e ti invito in quest'oggi ad analizzare le parole della tua bocca. Gli argomenti che ogni giorno passano sulle nostre labbra sono tanti, dal lavoro, alla famiglia, alla scuola, alla cronaca e simili, ma il nostro dire dovrebbe essenzialmente essere teso a parlare del Signore, del Suo amore, della Sua pace. In fondo la tua bocca potrà parlare di questo solo se tali sentimenti abbondano nel tuo cuore. Cosa custodisce il tuo cuore? Quali parole privilegia? Verso quale strada indirizzi il tuo dire? Facciamo attenzione a quanto conserviamo nel cuore: odi, rancori, risentimenti non ti faranno parlare di pace e di amore. Così come pettegolezzi e curiosità altrui ti terranno lontano dall'affetto e dalla comunione fraterna. Inondiamo il nostro cuore d'amore e la nostra bocca sarà benedetta!

 

Lunedì, 30 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 30 maggio 2016

"Se accettiamo la testimonianza degli uomini, maggiore è la testimonianza di Dio; e la testimonianza di Dio è quella che Egli ha resa circa il suo Figliuolo." (1 Giovanni 5:9)

UNA NOTIZIA (II)

La stessa notizia, la tragica morte di un uomo in un incidente ferrovia.rio, dopo poco, ci viene raccontata da un vicino di casa .Gli credere.mo? Sicuramente godrà di maggiore stima ai nostri occhi e potremmo anche credergli, ma poi ci viene alla mente che qualche volta anche costui non è stato sincero, raccontandoci cose non proprio veritiere e allora rimaniamo con il dubbio. Anche questa volta i nostri sentimenti, e i pregiudizi personali, su chi ci ha annunciato la notizia non ci hanno permesso di credere. Supponiamo, ora che giunga il nostro migliore amico e ci racconti la stessa notizia esattamente come ce l'aveva ripor.tata il primo uomo. Gli crediamo? Certamente, si! E' il nostro migliore amico: di lui ci possiamo fidare, non ci ha mai ingannati! Allo stesso modo dobbiamo credere alla Bibbia, alla Parola di Dio, alla Verità. Non permettiamo ai nostri instabili sentimenti o opinioni di impedire la rivelazione di Dio, ma crediamo in Colui che non mente, in cui non si è trovata colpa alcuna. Solo riguardando a Gesù, abbiamo la certezza di essere nella Verità, di non essere imbrogliati. Gesù è la verità, non dubitiamo!

 

Domenica, 29 Maggio 2016 00:00

Meditazione del 29 maggio 2016

"In perpetuo, o Eterno, la tua parola è stabile nei cieli." (Salmi 119:89)

UNA NOTIZIA (I)

Molte persone sono dubbiose e piene di perplessità, influenzate, spesso, dalle opinioni degli altri e dai propri sentimenti. Questi sono tutti elementi che tolgono spazio alla certezza della fede. Questa condizione non ci fa comprendere ciò che Dio stesso vuole dire a noi. Molti si domandano come possono essere sicuri di avere fede. Pur esaminandosi e riflettendo, non riescono ad uscire dai loro dubbi. Cosa fare? Innanzitutto cambiare atteggiamento interiore. Sforzarsi di capire, auto-analizzarsi, tormentarsi per sapere se c'è o meno la fede non ci aiuterà. Bisogna affidarsi semplicemente a Dio. Quando Egli parla dobbiamo credere con certezza che quel che dice è vero. Illustriamolo con un esempio. Una sera un uomo viene a trovarci a casa e ci racconta una tragica notizia di uomo morto in un incidente ferroviario. Quest'uomo, però, non gode di buona reputazione, ha fama di imbroglione, bugiardo e poco onesto. Che facciamo? Gli crediamo? Certamente no, almeno non subito, vogliamo verificare la notizia. Perché? Perché abbiamo pensato all'uomo che ce l'ha comunicata. (Continua)

 

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