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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Sabato, 03 Agosto 2019 00:00

Meditazione del 03 agosto 2019

"Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che sembrava essere stato immolato..." (Apocalisse 5:6)

L'AGNELLO CHE FU IMMOLATO

Perchè il nostro Signore esaltato dovrebbe apparire in gloria con le Sue ferite? Le ferite di Gesù sono Sue glorie, Suoi gioielli, Suoi sacri ornamenti. Quale impareggiabile Cristo vediamo in Colui che fu inchiodato alla croce; tutta la Sua bellezza, il Suo amore. Le ferite di Gesù sono molto più onorevoli ai nostri occhi che tutto lo splendore e lo sfarzo dei re. La corona di spine è più che un diadema imperiale; essi sono i trofei del Suo amore e della Sua vittoria. Egli ha redento la grande moltitudine che nessun uomo può contare, e quelle cicatrici sono un ricordo della battaglia. Se Cristo ci ha amato al punto di conservare il ricordo delle Sue sofferenze per il Suo popolo, quanto preziose dovrebbero essere per noi quelle ferite? "Guarda come da ogni Sua ferita sgorga un balsamo prezioso che sana le piaghe del peccato e cura i suoi mortali mali. Quelle ferite sono bocche che proclamano la Sua grazia. Gli emblemi del Suo amore. I sigilli della beatitudine che avremo nel cielo con Lui.

 

Venerdì, 02 Agosto 2019 00:00

Meditazione del 02 agosto 2019

"sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesú..." (Galati 2:16)

GIUSTIFICATI PER FEDE

Per il cuore dell'uomo è una nozione estranea quella della giustificazione per mezzo della fede. Egli non vuole ammettere l'inutilità delle cose che può offrire a Dio. Spesso pensiamo che basta liberarci dell'una o dell'altra abitudine, pregare un po' di più, per ricevere Dio nella nostra vita. Quando poi viene presentata la realtà, cioè l'inutilità di fare alcunché per avvicinarsi a Dio, l'uomo risponde: "Non serve dunque a niente camminare nell'onestà?". Senza dubbio ciò ha il suo valore, ma non sarà questo a metterci in regola davanti a Dio. Molti dicono di accettare la giustificazione per mezzo della fede, ma tutta la loro condotta, i loro pensieri lo contraddicono. In fondo al loro cuore c'è sempre l'errata convinzione che se migliorano la loro vita, Dio manifesterà il suo favore verso di loro. Niente di più contrario a ciò che la Parola di Dio ci insegna. Dio offre a tutti quanti noi la salvezza per mezzo della fede nell'opera già compiuta da Gesù alla croce per ciascuno di noi.

 

Giovedì, 01 Agosto 2019 00:00

Meditazione del 01 agosto 2019

"Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi" (Giacomo 1:22)

CRISTIANI NON PRATICANTI

Molti si definiscono "cristiano non praticanti", in quanto non vogliono adeguarsi a tradizioni e cerimonie di cui non se ne capisce il senso e di cui a volte si denuncia l'ipocrisia. Essi si sentono soddisfatti di essere cristiani, anche senza "praticare". Il cristianesimo, se è autentico, deve essere vissuto dovunque e sempre, e tradursi in un comportamento coerente nella propria famiglia o nel proprio luogo di lavoro. Il vero cristianesimo non è una mera accettazione di regole morali o di insegnamenti, ma una vita completamente nuova vissuta costantemente con il nostro Signore Gesù Cristo. L'esistenza del cristiano è grandemente influenzata dalla sua relazione con Cristo. Per chi conosce il Signore Gesù come suo Salvatore e suo Signore, la sua fede gli dà una motivazione per tutta la vita, gli dà il desiderio di rispondere al suo amore, di vivere per lui e di assomigliargli. È solo dopo avergli confessato i peccati ed aver creduto e ricevuto il perdono di Dio che si è veri cristiani.

 

Mercoledì, 31 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 31 luglio 2019

"Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesú, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati»" (Matteo 1:21)

DIO SALVA IL SUO POPOLO

Cosa intende la Bibbia per salvezza? E' il dono di Dio per l'uomo perduto nei peccati. Egli lo salva dalla terribile condanna che i suoi peccati hanno attirato su di se; ma il Suo trionfo è ben più completo di questo. Egli salva il Suo popolo "dai loro peccati" Dove Cristo compie un'opera di salvezza. Nessun uomo è davvero cristiano se il peccato regna nel suo corpo mortale. Se la tua vita è impura il tuo cuore non è cambiato, allora tu non sei salvato. Se il Salvatore non ti ha santificato, rinnovato, dato un santo odio verso il peccato e un amore per la salvezza, Egli non ha operato alcuna salvezza in te. Quella grazia che non rinnova e migliora l'uomo è una inutile contraffazione. È scritto: "Senza la santificazione nessuno vedrà il Signore" e: "Si diparta dall'iniquità chiunque nomina il nome di Cristo". Se non siamo salvati dal peccato, come spereremo di essere annoverati tra il Suo popolo? Signore, salvami ora da ogni peccato, e rendimi in grado di onorare il mio Salvatore.

 

Martedì, 30 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 30 luglio 2019

"Ecco, sto per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere" (Apocalisse 22:12)

CRISTO COME SERVO O COME PADRONE?

Ogni parola che procede dalla bocca del Maestro è preziosa. Non facciamo distinzione fra le Sue promesse e i Suoi precetti, ma ogni sillaba ci è più preziosa dei diamanti, ogni Suo comandamento vale di più di molto oro finissimo. I Suoi insegnamenti pratici o dottrinali che siano, che servono ad istruirci o ad incoraggiarci, rallegrano il nostro cuore allo stesso modo. Ogni discorso di Gesù è Parola di Dio per il nostro cuore. Sia che si tratti di un ammaestramento, di un avvertimento, di un rimprovero, di un invito o di una consolazione, ogni Sua Parola è dolce al nostro palato. Noi non abbiamo imparato a conoscere Cristo in modo da raccogliere e selezionare le Sue Parole secondo i nostri gusti. Molti vogliono udire cose piacevoli, quando poi La parola di Dio dichiara ciò che noi dobbiamo fare per Cristo, costoro esclamano: "Questo non è predicare il Vangelo, è un messaggio legalista che mette pesi sulle nostre spalle". Vogliono Cristo solo come servo e non come Signore della loro vita.

 

Lunedì, 29 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 29 luglio 2019

"Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di *Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre" (Apocalisse 3:7)

COLUI CHE APRE E NESSUNO CHIUDE

Nessuno possiede le chiavi della vita eterna al di fuori di Gesù, ed Egli mette davanti a ogni essere umano una porta aperta, che nessun uomo ne alcun'atra cosa può chiudere. Quale gioia sarà scoprire che la fede in Lui è la chiave dorata che apre le porte eterne! L'aver accolto in dono la sua grazia ci darà l'etrerno privilegio di stare con Lui. Hai afferrato per fede questa chiave? O stai facendo affidamento su qualche grimaldello ingannevole, che alla fine verrà meno e ti deluderà? Ascolta questa parabola raccontata da Gesù e ricordala: Il grande Re ha preparato un banchetto, ed ha proclamato a tutto il mondo che nessuno entrerà tranne coloro che portano con sé l'abito delle nozze il quale viene offerto in dono da Cristo Gesù a tutti coloro che glie ne fanno richiesta per fede. Nessuno può illudersi di avere in se meriti tali da fargli ereditare la vita eterna, ma solo chi avrà creduto nell'opera salvifica di Gesù e avrà fatte proprie le chiavi per entrare che possederà tale certezza.

 

Domenica, 28 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 28 luglio 2019

"Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero»" (Matteo 11:29-30)

LUCE NELLA DISTRETTA

Gesù ci invita a prendere il suo giogo, ma cos'è il giogo di Gesù? È quella sottomissione completa e continua al Padre sotto cui Egli viveva. Sempre umile e mansueto, Egli riconosceva la mano del Padre in tutto quello che incontrava. Con questa visuale dovremmo affrontare la vita per essere mantenuti tranquilli in tutte le nostre circostanze. La pace del Signore era perfetta, nonostante le prove disseminate lungo il suo cammino. Egli desidera che noi possediamo lo stesso riposo dello spirito e che realizziamo che «il suo giogo è dolce e il suo carico è leggero». Impariamo dunque a vivere le nostre prove quotidiane con sottomissione, solo così saranno addolcite. Ricordiamo sempre che non siamo chiamati a sopportare da soli le pene della vita, Gesù stesso si offre volontario per aiutarci e dividere con noi il peso. Gesù Cristo, simile a noi in tutte le cose, a parte il peccato, avendo sopportato tutte le sofferenze che possiamo incontrare, è sempre in grado di simpatizzare con noi.

 

Sabato, 27 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 27 luglio 2019

"Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re. Anche se questo non accadesse, sappi, o re, che comunque noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai fatto erigere»" (Daniele 3:17-18)

L'INSIDIA DEL COMPROMESSO

Tre giovani Giudei sono stati deportati a Babilonia. Là, il re Nabucodonosor vuole inculcare in loro la cultura idolatra e gli usi del posto. Per l'inaugurazione d'una statua grandissima, ordina che, udendo squillare vari generi di strumenti musicali, tutti si prostrino e adorino la statua. I tre Giudei, fedeli a Dio, rifiutano. Subito sono denunciati e portati dal re. Costui intima loro di ubbidire, minacciandoli di gettarli in una fornace in caso di rifiuto. Con calma, dignità e determinazione, essi rispondono che preferiscono morire piuttosto che adorare un idolo. Incollerito, il re mette in atto la sua minaccia, ma il Signore interviene con potenza e li libera. Alcuni possono pensare che bisogna fare delle concessioni, che sarebbe sbagliato mettere a rischio la carriera e la propria tranquillità ma chi è fedele al Signore Gesù dovrebbe essere disposto anche a perdere tutto piuttosto che disonorare il proprio Maestro e Signore. Ricordiamo che Egli, per amor nostro, morì sulla croce.

 

Venerdì, 26 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 26 luglio 2019

"Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Apocalisse 3:20)

GESU' NELLA TUA CASA

Quanto preziose le parole di Gesù: "Oggi debbo fermarmi a casa tua"! Che posto gli diamo nella nostra vita? È sempre il benvenuto a casa nostra, o lo incontriamo soltanto la domenica fuori dalla nostra casa? C'è forse a casa nostra una situazione tale che preferiremmo incontrarlo fuori? È l'ospite che riceviamo a casa nostra solo quando abbiamo bisogno d'aiuto o di consiglio, ma che dimentichiamo quando tutto va bene? Oppure, come è suo desiderio, Gesù è il benvenuto in ogni momento della notra vita, sia esso positivo o negativo. Ci sono forse ancora nella nostra vita delle stanze di cui teniamo nascoste le chiavi, perché Gesù non vi entri? Perché non veda i pensieri segreti, la nostra invidia, l'amarezza, o insoddisfazione? O la chiave della biblioteca dove ci sono libri che sarebbe meglio che non trovasse? Sì, se ammiamo Gesù come nostro Salvatore, allora Gli apriremo con gioia tutto il nostro cuore, e lo lasceremo entrare in qualsiasi momento nel più recondito angolo della nostra vita.

 

Giovedì, 25 Luglio 2019 00:00

Meditazione del 25 luglio 2019

"Anch'io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!»" (Ester 4:16)

PAURA

Il re di Persia aveva firmato un documento stabilendo lo sterminio di tutto il popolo giudeo. Quando lo schiavo Mardocheo lo lesse, esortò Ester, da poco incoronata regina, a chiedere grazia per il suo popolo. Recarsi dal re, non invitata, poteva costarle la vita, eppure, per amore del popolo di Dio, corse il rischio. In passato ed ancora oggi, una gran quantità di cristiani sono morti per amore di Gesù e della loro fede. E' terribile, ma possiamo essere confortati dal fatto che morire per amore di Gesù è il più alto onore che vi possa essere. Molti di noi forse non dovremo affrontare una prova come quella di Ester, ma possiamo prendere coraggio da quest'esempio, sapendo che vi sono cose peggiori della morte, mentre morire per il servizio a Dio è davvero il più alto onore che una persona può sperimentare, sapendo che Gesù stesso ci ha esortato dicendo che non dobbiamo avere paura di quelli che possono uccidere il corpo, ma di ciò che può tenere l'anima nelle tenebre e nella morte eterna.

 

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