
Parole di Vita
Meditazione del 31 dicembre 2019
"Quanto sono numerose le tue opere, Signore! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze" (Salmo 104:24)
UN LIBRO IMMENSO
La creazione, potremmo dire, è come un immenso libro nel quale si legge Dio ad ogni pagina; è dove si impara a rispettare e ringraziare Colui che ha creato l'universo e e lo sostiene. Infatti, vi si impara a conoscere la Sua potenza e la Sua bontà; la Sua potenza creatrice e conservatrice, poiché la successione ordinata e regolare dei cicli della natura è un miracolo continuo, come pure la Sua bontà, perché l’uomo usufruisce senza interruzione dei benefici dal Creatore senza sognarsi nemmeno di ringraziarLo. Mi deve forse questi benefici? Si è forse impegnato di fronte a me di darmi l’aria che respiro, il sole che mi rischiara? Dio non ci deve nulla, e se fa qualcosa per noi, siamo noi che dobbiamo dirGli grazie. Nella creazione c’è dunque un linguaggio che ci parla del Creatore, in modo tale che esso rende inescusabili gli uomini che possiedono la verità pur vivendo nell’iniquità (Romani 1:18-20). Conosci il Creatore? Dio si rivela nel Suo Figlio Cristo Gesù per mezzo della Parola scritta, la Bibbia!
Meditazione del 30 dicembre 2019
"Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 6:23)
LA MORTE O LA VITA?
Nel Medio Evo, si dipingeva la morte come un falciatore scheletrico dal ghigno spaventoso. Oggi, la letteratura la presenta piuttosto sotto una luce gradevole. Non più sogghigni, anzi, è descritta come sollievo ed oblio. A chi bisogna credere? La Bibbia è presente per ricordarci ciò che Dio ha dichiarato all'uomo peccatore: "Per certo morrai" (Genesi 2:17). E dopo la morte c'è il giudizio. In altre parole la comparsa nella luce divina sarà come un proiettore puntato su tutte le nostre colpe, su tutto ciò che vorrei nascondere e dissipare per sempre nel nulla con me. I filosofi immaginano che ci sia la reincarnazione; ma la Bibbia afferma: "E' stabilito che gli uomini muoiano una volta sola", una sola. Altri pretendono che dopo non ci sia più nulla, e questo in effetti è un modo per fuggire la realtà. No, la morte non è l'annientamento. L'uomo ha un'anima che non può scomparire, è il soffio di Dio. Caro lettore, Gesù desidera donarti la salvezza, che cosa ne farai della Sua offerta? Accettala e avrai la vita eterna!
Meditazione del 29 dicembre 2019
"Il fuoco dev'essere mantenuto sempre acceso sull'altare, e non lo si lascerà spegnere" (Levitico 6:6)
LA FIAMMA DELLA FEDE
Nelle fredde giornate invernali ciò che più di tutto viene ricercato è un luogo dove potersi riparare dal freddo, magari vicino al fuoco di un caminetto. Quando la legna che alimenta il fuoco inizia a bruciare in modo ardente il calore sarà forte, ma poi, col dinuire della legna consumata dal fuoco, anche il calore diminuirà fino a completo spegnimento. Il freddo prenderà nuovamente il sopravvento su quella gradevole e piacevole sensazione di calore e se si vorrà ritornare a stare al caldo si dovrà provvedere ad alimentare quel fuoco con altra legna. Se ti stai rendendo conto che la fiamma della tua fede si sta affievolendo, se la tua vita non trova la gioia nel Signore, attingi dalla Parola di Dio; se lo scoraggiamento si fa breccia nel tuo cuore, ricorri alla Parola di Dio, Essa alimenterà come un fuoco la tua flebile fede. Non permettere che quella fiamma si spenga. Se desideri che Cristo Gesù riscaldi la tua anima, prega il Signore affinché la fiamma della tua fede rimanga sempre accesa.
Meditazione del 28 dicembre 2019
"Chi confida nelle sue ricchezze cadrà, ma i giusti rinverdiranno come fogliame" (Proverbi 11:28)
IL DANARO NON E' TUTTO!
Con i soldi si possono comprare tante cose, ma non tutto! Si può comprare un letto, ma non il riposo; il cibo, ma non l’appetito; i gioielli, ma non la bellezza; una casa, ma non una famiglia; le medicine, ma non la salute; il lusso, ma non la cultura; il divertimento, ma non la felicità... Quello che il danaro non può donarci, Gesù Cristo lo dona liberalmente e gratuitamente a tutti. Gesù è il tuo Signore e Salvatore? Se la risposta è no, puoi ricevere la salvezza, ora, in dono, semplicemente accettando Gesù nel tuo cuore quale tuo Salvatore (cfr. Atti 16:31). Si profila davanti a te una domanda molto importante: Sei salvato? Se la tua risposta è affermativa, tu sei beati, perché hai la vita eterna, la gioia della salvezza e la comunione con Dio. Se invece è negativa, sei ancora in tempo e puoi essere salvato semplicemente invocando il perdono e la misericordia di Dio: "Ed avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato" (Atti 2:21).
Meditazione del 27 dicembre 2019
"Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com'era." (Giacomo 1:23, 24)
GLI ABITI NEL BAULE
Un credente del passato pregava, alla fine di un culto della domenica: “Non permettere, Signore - diceva – che le belle parole che abbiamo appena udito abbiano la stessa sorte degli abiti della festa che chiuderemo nel loro baule fino a domenica prossima". Questa preghiera non sarebbe forse valida oggi? Si è ascoltato la Parola, si è potuto provare della commozione per un istante, si sono presi dei buoni propositi... E poi, la vita quotidiana riprende interamente come un ingranaggio, senza lasciar posto a quella meditazione segreta che "guarda attentamente nella legge perfetta, quella della libertà" (Giacomo 1:25), né alla preghiera che chiede a Dio di aprirci gli occhi per vedere le meraviglie di questa Parola divina. Uditori che dimenticano quali noi siamo, non accontentiamoci di essere o di apparire cristiani per un momento, in chiesa... alla domenica. Che cosa siamo noi realmente, che cosa si vede di noi nel nostro lavoro giornaliero, in casa come in officina, a scuola, in ufficio?
Meditazione del 26 dicembre 2019
"Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo" (Colossesi 2:8)
NON SIATE UNA PREDA
Quando qualcuno è stato attirato verso Cristo diventa il bersaglio di colui che la Bibbia chiama Satana, il diavolo. "Il vostro avversario, il diavolo, va' attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare", dice l'apostolo Pietro (1° Pietro 5:8). Ma questo nemico non si mostra sempre allo scoperto, ed è ancora più pericoloso. Una delle sue astuzie più sottili è di insinuare, a fianco della verità divina, gli errori inventati dallo spirito umano separato da Dio. A volte è l'immaginazione che ha libero corso, inventando miti e superstizioni di ogni genere sotto la copertura della "religione", altre volte è il ragionamento filosofico, cioè il razionalismo, il modo peggiore di usare la propria ragione. "Guardate", non lasciatevi prendere nelle trappole di una falsa conoscenza. I principi morali di questo mondo senza Dio sono fondati sull'alta opinione che l'uomo ha di se stesso, mentre Dio dice che è un peccatore. E’ su Cristo solo che riposano la certezza, la pace e la gioia del credente.
Meditazione del 25 dicembre 2019
"Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni" (Matteo 15:19)
TRISTE CONSTATAZIONE
Le affermazioni della Parola di Dio sono incisive e chiare: "Non v'è alcuno giusto, neppure uno... non v'è alcuno che pratichi la bontà" (Romani 3:10-12). Noi non siamo migliori di coloro che hanno crocifisso il nostro Signore. Chi avrebbe pensato che Davide, l'autore di salmi così belli, sarebbe diventato un giorno adultero ed omicida? (2 Samuele 11). Questa natura incorreggibile non poteva attirare altro che una giusta condanna di Dio. Questa condanna l'ha voluta subire qualcuno al nostro posto: "Gesù Cristo, il quale ha dato se stesso per i nostri peccati" (Galati 1:4) ed “è morto per noi" (Romani 5:8). Ha preso su di sé i peccati di tutti quelli che credono in Lui e nel valore del Suo sacrificio per espiarli. È alla croce che misuriamo la grandezza infinita dell'amore divino. Dio non ha risparmiato il Suo proprio Figliuolo (Romani 8:32) e questo Figliuolo ha dato se stesso per noi (Galati 2:20). Se Lo accetteremo saremo salvati, se Lo rifiuteremo saremo responsabili della nostra perdizione eterna.
Meditazione del 24 dicembre 2019
"Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento..." (Luca 3:8)
RAVVEDERSI
Il ravvedimento segue il pentimento, ed è ben più del semplice rincrescimento delle colpe commesse; è anche l'umiliazione davanti a Dio di averLo disonorato. Esso porta con sé un nuovo modo di pensare e di vivere a partire da quel momento. Trasforma il nostro piano di vita, i nostri valori, la nostra morale e le nostre azioni per il fatto che cominciamo a vedere le cose con gli “occhi di Dio”. Il richiamo al ravvedimento è uno dei motivi più costanti della Sacra Scrittura. L'esigenza di ravvedrersi è chiara nei comandamenti dati a Mosé. Ritorna costantemente nei profeti. Il ravvedimento è pure la nota dominante del Nuovo Testamento. E' l'unico messaggio di Giovanni Battista: "Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino". Le parole "ravvedersi", "pentirsi", "ravvedimento" e "pentimento" ritornano spesse volte nel Nuovo Testamento. Il ravvedimento è un elemento indispensabile della conversione. In seguito, quelli che sono convertiti compiono atti che dimostrano la realtà di questo cambiamento.
Meditazione del 23 dicembre 2019
"Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio" (Salmo 42:5)
PORTA A DIO I TUOI PROBLEMI
Quante volte abbiamo pensieri e preoccupazioni delle quali non riusciamo a sbarazzarci? Tante situazioni agitano l'anima nostra. Nel Salmo 42, invece di essere agitata, l'anima è calma, eppure molte erano i problemi del salmista. Invece di tormentarsi, egli espone le sue preoccupazioni a Dio; come ci esorta l'apostolo Paolo, in preghiera e supplicazione, con azioni di grazie. Aprire o "espandere" il proprio cuore, non significa soltanto recitare rapidamente una preghiera imparata a memoria, ma stare davanti a Dio e confidare a Lui tutto ciò che abbiamo nel cuore. E' esporGli semplicemente il nostro problema, come lo faremmo con un amico, lasciandoGli la cura di risolverlo. Allora avremo la certezza della Sua presenza che metterà da parte il nostro povero “io” con le sue esitazioni. Il Suo amore ci riempirà di fiducia e "la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, guarderà i nostri cuori e i nostri pensieri in Cristo Gesù". Potremo dire con l'autore del salmo: "L'anima mia s'acquieta in Dio solo".
Meditazione del 22 dicembre 2019
"Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al Signore», e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato" (Salmo 32:5)
NON SONO PEGGIORE DEGLI ALTRI
"Non sono poi peggiore degli altri, non ho fatto male a nessuno"; questa è un affermazione molto comune che gli uomini fanno. E comunque, essi aggiungono, Dio è buono e alla fine perdonerà tutti. Ma agli occhi di Dio le cose non stanno così. Ognuno di noi renderà conto a Lui per se stesso. Nella Sua Parola è scritto che "non v'è distinzione; difatti, tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:22,23), quindi Egli non tollera il peccato; ma nel contempo Dio ci ama e ci ha dato un Salvatore, il Suo Figliuolo diletto Gesù, in perfetto accordo col Padre, Egli ha preso volontariamente il nostro posto subendo il giudizio di Dio che non l'ha risparmiato. Guardiamo alla croce del Calvario: è là che è stato condannato il peccato, è là che Gesù ha espiato le colpe di tutti quelli che confidano in Lui. Non pensiamo che Dio passerà sui nostri peccati, soprattutto perché ci ha offerto il mezzo per ottenere il Suo perdono pieno, e questo gratuitamente per la fede in Gesù Cristo.