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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Sabato, 06 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 06 novembre 2021

...la parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata. (Ebrei 4:2)

FEDE NELLA PAROLA DI DIO

Tanti sono quelli oggi che almeno una volta hanno letto la Bibbia, alcuni l'hanno fatto in più di un'occasione, altri la leggono regolarmente. Può accadere però, che ciò non giovi a nulla e che nessun beneficio sia realizzato da coloro che la leggono. Il verso di oggi ci evidenzia quale è la ragione per cui non vi sia alcun giovamento dalla lettura della Parola di Dio: ciò accade quando non la si riceve e non la sia "assimila" per fede. Chi si accosta a Dio "deve credere che Egli è e che premia coloro che Lo cercano". I benefici promessi dalla Parola di Dio sono possibili quando c'è la giusta attitudine del cuore nell'accostarsi ad Essa; cioè piena fiducia certa nel Suo potere, saggezza e bontà. Dio ci aiuti ogni giorno e ci faccia comprendere quanto sia importante non fare della Sua Parola qualcosa da leggere con superficialità, indifferenza o incredulità; ma che facciamo di essa la guida per la nostra vita, il messaggio di Dio per il nostro cuore. Permettiamo ancora alla Parola di Dio di modellare l'intero essere nostro, secondo quanto Dio desidera e vuole compiere in noi in nostro favore.

Venerdì, 05 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 05 novembre 2021

Celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, perché il Signore li aveva rallegrati... (Esdra 6:22)

LA GIOIA DEL SIGNORE

La festa degli Azzimi prevedeva il divieto assoluto di mangiare pane lievitato, ma anche soltanto di tenere del lievito in casa per sette giorni. Nella Scrittura, il lievito, agente di fermentazione, è sempre considerato come un simbolo della corruzione, del male me del peccato. Chi ha sperimentato la gioia della salvezza è pronto a gioire sperimentando la gioia della santificazione. Troppo spesso la santificazione viene considerata un aspetto triste del cristianesimo: la separazione dal mondo, le rinunce vengono viste come qualcosa di spiacevole. Se amiamo davvero il Signore non ci sarà tristezza nel nostro cuore nell'allontanarci da ciò che a Lui non piace e non ci sarà rimpianto nel rinunciare a ciò che Dio non desidera per noi. Se il Signore ci chiede di rinunciare a qualcosa è perché desidera darci qualcosa di meglio. Egli non ci impoverisce mai! Santifichiamoci con gioia: è bello separarsi dal peccato per consacrarsi al Signore. È bello santificarsi, perché ci permette di assomigliare sempre di più a Gesù. Gusteremo allora la gioia del Signore, la pace che va oltre le circostanze avverse della vita.

Giovedì, 04 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 04 novembre 2021

Ed egli disse loro: «Perché siete turbati? E perché sorgono dubbi nel vostro cuore? (Luca 24:38)

NON DUBITARE

I discepoli si ritrovarono insieme dopo la morte di Gesù sulla croce. Erano scoraggiati, il loro cuore deluso, le loro speranze non più certe. Il loro stare insieme non aveva più lo stesso significato come quando Gesù era in mezzo a loro, perché ciò che da senso alla vita è la presenza di Cristo nel nostro cuore. Ma avvenne che, mentre si trovavano in questo stato di turbamento, Gesù si presentò vivente in mezzo a loro, e lo fa proprio con questa domanda: "Perché sorgono dubbi nel vostro cuore?" Ma dopo aver così parlato, Egli fa di più, e per fugare, debellare ogni dubbio, la loro paura, l'incertezza; li invita a guardare le Sue mani e i Suoi piedi, in altre parole a non guardare ai loro problemi ma a ciò che Egli ha compiuto sulla croce per loro. Egli li invita, inoltre, a toccare con mano. L'opera di Cristo non è immaginaria, ma puoi realmente sperimentare nella tua vita il tocco della Sua mano, la reale certezza della vita eterna, il tangibile aiuto che Egli è pronto a darti in ogni situazione difficile. Non farti sopraffare dai dubbi, credi nel Signore Gesù e sperimenta la grazia e l'amore che Lui vuole donarti.

Mercoledì, 03 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 03 novembre 2021

...Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! (Isaia 43:1)

TU APPARTIENI A DIO

Quando Dio, per mezzo della fede nel Suo Figliuolo Gesù, redime l'anima nostra, noi apparteniamo a Lui, siamo Suoi e quindi oggetto delle sue cure e della sua protezione. Nella Bibbia si racconta la storia del re Baldassar; egli "...fece un grande banchetto per mille dei suoi grandi, mentre stava assaporando il vino, Baldassar ordinò che si portassero i vasi d'oro e d'argento che Nabucodonosor, suo padre, aveva preso dal Tempio di Gerusalemme, perché il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine se ne servissero per bere" (Daniele 5:1-2). Ogni suo bene fu riservato a persone a lui care, le quali ebbero in quella circostanza il privilegio di gustare le cose migliori. Probabilmente non stai affrontando situazioni facili, prove e difficoltà investono la tua vita, la tua famiglia; ma sappi che, se credi in Cristo Egli ti riscatterà, apparterai a Lui, sei prezioso agli occhi suoi. Dio sarà con te nei momenti difficili, ti sosterrà, non permetterà che la tua vita vacilli e sia sopraffatta dalle prove. Non temere dunque, se Dio "è per noi" dice l'apostolo Paolo, "chi sarà contro di noi?".

Martedì, 02 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 02 novembre 2021

Insegnami a far la tua volontà, poiché tu sei il mio Dio, il tuo Spirito benevolo mi guidi in terra piana. (Salmo 143:10)

FARE LA VOLONTÀ DI DIO

Spendere la propria vita lontani da Dio e con l'unico obiettivo di soddisfare esclusivamente i bisogni materiali, non soddisfa appieno, e quando, avanti negli anni, guardiamo al passato, non resterà che amarezza e delusione. Al contrario invece, saremo appagati e soddisfatti se, nel guardarci indietro, potremo affermare di aver fatto di Cristo il nostro personale Salvatore e compiuto la sua volontà. Affinché ciò accada però, dobbiamo davvero volere e desiderare di fare la volontà di Dio. Gesù disse: "Se uno vuole fare la volontà di lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio". Dipende dunque dal personale desiderio di servire il Signore; è scritto: "Fate la volontà di Dio di buon animo, servendo con benevolenza, come se serviste il Signore e non gli uomini; sapendo che ognuno, quando abbia fatto qualche bene, ne riceverà la ricompensa dai Signore, servo o libero che sia" (Efesini 6:6-8). Il Salmista pregò "Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge è dentro il mio cuore". La mia e la tua preghiera dovrebbe essere "In tutto quello che faccio oggi, Signore, il mio desiderio è piacere a Te e fare la Tua volontà."

Lunedì, 01 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 01 novembre 2021

Gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. (1° Pietro 5:7)

BASTA PREOCCUPARSI

Il verso di oggi è di grande incoraggiamento. Ci sprona a gettare via, a non ritenere, a sbarazzarci completamente di qualcosa che ci appesantisce: ogni nostra preoccupazione. Per farlo abbiamo bisogno di sapere a chi poter dunque affidare le nostre preoccupazioni, in quanto non è possibile sbarazzarci di esse senza che sia poi qualcun altro a prendersene carico. L'apostolo è chiaro in questo: su Lui, cioè sul Signore. Non si tratta di affidare ad un uomo, debole e fragile come noi, le nostre ansie e le nostre difficoltà, ma sul Signore, Colui che ci comprende e che ha il potere di portare al posto nostro ogni peso. La Bibbia dice: "Non è in potere dell'uomo che cammina il dirigere i suoi passi" (Geremia 10:23). Smettiamo di cercare di controllare ogni possibile evento. Non carichiamoci eccessivamente di pesi, circostanze, difficoltà; rischiamo di esserne schiacciati. Decidiamo, con piena fede, di gettare oggi sul Signore ogni fardello e scopriremo come la vita è vissuta meglio quando decidiamo di affidarci alla Parola di Dio e confidare in Lui perché si prenda cura di noi.

Domenica, 31 Ottobre 2021 00:00

Meditazione del 31 ottobre 2021

Io starò al mio posto di guardia, mi metterò sopra una torre, e starò attento a quello che il Signore mi dirà, e a quello che dovrò rispondere circa la rimostranza che ho fatta. (Abacuc 2:1)

IL GIUSTO OBIETTIVO

Ogni essere umano, a parte qualche eccezione, ha degli obiettivi nella vita. Essi sono diversi da persona a persona, variano in base all'età anagrafica e inclinazione personale. Vi sono però degli obiettivi spirituali che tutti dovremmo avere, obiettivi oltre quelli materiali e che mirano ad una sempre maggiore conoscenza di Dio, della Sua volontà per la nostra vita; obiettivi che ci elevano al di sopra del materialismo e ci inducono a realizzare ogni giorno la benedizione e l'approvazione del Signore. Il profeta Abacuc si era posto un obiettivo: restare fermo nelle vie del Signore e rimanere attento a quello che Egli gli avrebbe indicato. Voleva ubbidire, mettere in pratica La Parola del Signore; voleva che la sua vita rispecchiasse ogni desiderio Divino. Non vivere senza obiettivi, e non vivere nemmeno coltivando solo quelli terreni, se pur legittimi; non sarai mai veramente appagato. Se non lo hai ancora fatto, fissa oggi come obiettivo della tua vita il desiderio di conoscere Dio sempre meglio ed essere sempre più conforme alla sua volontà. Allora sarai gradito a Dio e la tua vita benedetta da Lui.

Sabato, 30 Ottobre 2021 00:00

Meditazione del 30 ottobre 2021

Egli si staccò da loro circa un tiro di sasso e postosi in ginocchio pregava, dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta». (Luca 22:41-42)

PREGARE COME GESÙ

Gesù era vero Dio e vero uomo, e come tale, era soggetto al dolore, alla stanchezza, alla solitudine, alla sofferenza fisica. Nel verso di oggi notiamo che Egli, pregò prima di trovarsi faccia a faccia con quella che potremmo definire la prova più grande per Lui: di li a poco avrebbe offerto la propria vita sulla croce al posto nostro; e questo voleva dire caricarsi di una atroce sofferenza. A tal proposito, Gesù pregò: "Poi, uscito, andò, come al solito, al monte degli Ulivi; e anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, si staccò da loro circa un tiro di sasso e postosi in ginocchio pregava, dicendo: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice. Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta". Allora gli apparve un angelo dal cielo per rafforzarlo" (vv. 39-43). Gesù non aspettò di arrivare al limite delle sue forze fisiche, ma pregò prima. Questo fu il suo modo di agire nei suoi anni di permanenza sulla terra e prima di ascendere al cielo. La Sua vita dunque ci insegna che, se vogliamo affrontare e superare le varie prove in cui veniamo a trovarci, dobbiamo pregare come Lui, andando ai Suoi piedi con piena fiducia.

Venerdì, 29 Ottobre 2021 00:00

Meditazione del 29 ottobre 2021

Allora Zorobabele, figlio di Sealtiel, e Iesua, figlio di Iosadac, andarono a riprendere la costruzione della casa di Dio a Gerusalemme; e con loro erano i profeti di Dio, che li assistevano. (Esdra 5:2)

SENZA DIO NON POSSIAMO NULLA

I profeti di cui si parla in questo testo sono Aggeo e Zaccaria. Essi profetizzarono nel nome del Dio d'Israele ai Giudei che erano in Giuda e a Gerusalemme. La Parola di Dio incoraggiò i Giudei a riprendere i lavori di ricostruzione del tempio che erano stati sospesi e gli anziani dei Giudei poterono continuare i lavori e far avanzare la costruzione, aiutati dalle parole ispirate dal profeta Aggeo, e di Zaccaria figlio di Isso. Così finirono i loro lavori di costruzione. L'assistenza della Parola di Dio è indispensabile per portare a termine il servizio che abbiamo cominciato per il Signore. Senza questa Parola lo zelo iniziale ben presto si spegnerà. Senza di essa alle prime difficoltà si sarà tentati di gettare la spugna. La Parola di Dio ci incoraggia, ci fortifica, ci sostiene. Non stanchiamoci di leggerla e meditarla. Ciò che Dio disse a Giosuè è valido per noi ancora oggi: "Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai".

Giovedì, 28 Ottobre 2021 00:00

Meditazione del 28 ottobre 2021

O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio? (Michea 6:8)

GIUSTIZIA... MISERICORDIA... UMILTÀ...

Il Profeta Michea scrisse: "Con che cosa verrò in presenza del Signore e mi inchinerò davanti ai Dio eccelso? Verrò in sua presenza con olocausti...migliaia di montoni, le miriadi di fiumi d'olio? Dovrò offrire il mio primogenito per la mia trasgressione, per il mio peccato'?" (Michea 6:7). Se guardiamo bene la nostra vita, scopriremo che non saremmo mai capaci e meritevoli di piacere a Dio. Anche se osserviamo con scrupolosità quanto la religiosità ci richiede, saremmo comunque impossibilitati di guadagnarci il favore del Signore. Allora in che modo possiamo accostarci a Dio? Come poter essere a Lui graditi? Il verso di oggi sottolinea che è Dio stesso che ci dice quale è la via per accedere a Lui. Il bene è Cristo Gesù, il dono che Dio Padre ci ha fatto per mezzo del quale possiamo presentarci a Lui. "Egli è La Via, La Verità e La Vita, nessuno può andare al padre senza di Lui". Per la fede nel Suo nome, possiamo non solo accostarci al Signore, ma camminare umilmente con Lui e uniti a Lui. In conclusione, la parola per noi oggi è: "Pratica la giustizia... ama la misericordia... cammina umilmente con il tuo Dio".

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