
Parole di Vita
Meditazione del 04 gennaio 2024
O uomo, Egli ti ha fatto conoscere ció che é bene, che altro richiede da te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio? (Michea 6:8)
LA NOSTRA TESTIMONIANZA
In questo verso ci sono due verbi che riassumono il rapporto tra Dio e l’uomo, e sono: “fare” e “richiedere”. Il verso inizia evidenziando l’opera che Dio ha compiuto a favore dell’uomo: “Egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene”. Infatti è Dio che si è rivelato all’uomo, mandando sulla terra il proprio figlio Gesù Cristo, facendo conoscere la Sua volontà: “che chiunque contempla il Figlio e crede in Lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv 6:40). Il salmista diceva: “ma quanto a me, il mio bene è stare unito a Dio”(Sl 73:28); ed anche noi vogliamo riconoscere che il nostro bene supremo è la conoscenza di Cristo Gesù, Colui del quale è detto nella Bibbia che: “Egli è andato dappertutto facendo del bene…”(At 10:38). Gesù si è donato interamente sul duro legno della croce per fare del bene a chiunque riconosca la propria condizione di peccato, ed il sacrificio espiatorio di Gesù Cristo. Infatti dice la Bibbia che il peccato produce la morte, ma Dio mostra la grandezza del Suo amore per noi, sacrificando il Suo unigenito figlio, Gesù Cristo, eseguendo su di Lui la condanna che gravava su di noi, adempiendo la Scrittura che dice: “senza spargimento di sangue, non c’è perdono”(Eb 9:22). Cosa richiede ora da noi il Signore? “figlio mio dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie”(Pr 23:26).
Meditazione del 03 gennaio 2024
Poi Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". (Genesi 1:26)
FACCIAMO L’UOMO A NOSTRA IMMAGINE
Quando Dio creò l’uomo, parlò a se stesso cioè, la Trinità, "Facciamo..." L’uomo è stato creato all'immagine e somiglianza di Dio per uno scopo ben preciso: avere una relazione d'intimità con Lui. Un ramo tagliato da un albero, un albero sradicato dalla terra, ed un pesce tolto dall'acqua hanno qualcosa in comune: sono destinati a morire. Cosí è per l'uomo: lontano dalla "Sua Sorgente di Vita" è destinato a morire. Dio desidera avere con tutta l'umanità una relazione come quella che aveva con Adamo. Ma proprio come una relazione d'intimità per essere autentica ha bisogno che le due parti siano disposte a donarsi, cosi tu devi scegliere di entrare in intimità con Dio. Oggi lo puoi fare grazie alla persona di Gesù Cristo: Lui ha ripiantato l'albero, innestato di nuovo il ramo e rimesso il pesce nel mare libero di nuotare. L'Apostolo Paolo dice: che sono stati troncati per la loro incredulità (gli Israeliti) e tu sussisti per la fede; non t'insuperbire, ma temi. (Romani 11:20).
Meditazione del 02 gennaio 2024
...In quanto l'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, voi l'avete fatto a me. (Matteo 25:40)
IO EBBI SETE E MI DESTE DA BERE, EBBI FAME E MI DESTE DA MANGIARE
Il cristiano non deve soltanto «Guardare» o sapere parlare e compatire, deve necessariamente saper operare. Tante volte l’opera che gli è concessa di compiere può sembrare insignificante o del tutto inutile, ma egli la deve compiere, fosse anche un solo bicchiere d'acqua dato ad una persona assetata o un pezzo di pane ad un affamato. Possiamo, forse, pensare che ci sono tanti Enti, Associazioni assistenziali e che, quindi, non v'è più bisogno del nostro aiuto diretto. Non è in questo modo che va interpretata la Parola di Dio, il Vangelo del nostro Signor Gesù Cristo! Perché, coloro che ci circondano, il nostro prossimo, pur non avendo bisogno, forse, di un’assistenza materiale, rimane sempre quella morale e spirituale, che è alla pari o quasi più importante. Secondo il nostro testo, è l'opera personale, preparata da Dio, pronta per ognuno di noi... ed è la vera opera assistenziale che può esprimere al povero tutto quel contenuto d'umanità, d'amore che può risollevare pienamente e profondamente l'individuo. Discerni anche tu quelle opportunità preparate da Dio sul tuo sentiero. (Giacomo 2:15-16).
Meditazione del 01 gennaio 2024
Tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte sull'abisso. (2° Corinzi 11:25)
VICISSITUDINI DI UN APOSTOLO
Dal racconto di Paolo Apostolo ai Corinzi apprendiamo delle verità storiche di quest'uomo di Dio, apostolo e missionario per la divulgazione dell'Evangelo come avanzamento del Regno di Dio sulla terra. Le sue vicissitudini, disgrazie, come incidenti di percorso, sono esperienze positive atte ad incoraggiare gli altri. Dio, però gli è sempre vicino e lo segue nelle sue difficoltà, in tutte le tempeste, anche se Egli (Dio), non interviene nella maniera da lui desiderata. Tutto questo non ha anche un significato spirituale per tutti i credenti, e per tutti gli uomini? Un automobilista mi raccontava che sulle strade che non conosceva rallentava la velocità e, solo dopo essersi reso conto, dello stato del manto stradale, poteva andare più veloce; dietro ad ogni curva vi può essere un pericolo e noi lo dobbiamo evitare, se è possibile. Paolo fu frustato, fu lapidato, naufragò e passò ore lunghissime sull'abisso... Inesperto? Troppo sicuro di se? Troppa "fiducia" in Dio che nulla di male gli sarebbe mai capitato...? Imparò senz’altro la duplice lezione: "semplici come colombe, ma prudenti come serpenti" (Matteo 10:16).
Meditazione del 31 dicembre 2023
Non temere (Genesi 15:1)
NESSUNA PAURA!
L’invito e l’esortazione che ci viene dalla Parola di Dio è prezioso e importante. Anche se siamo adulti possono essere tante le cose che ci spaventano: la preoccupazione di affrontare un nuovo giorno con le sue insidie, le varie difficoltà della vita, l’ansia per un problema che non si risolve, una risposta tanto attesa che non arriva, una malattia particolarmente grave, dei contrasti coniugali, un grosso problema famigliare. Anche oggi il Signore, attraverso la Sua Parola, quale Dio Onnipotente, rassicura dicendoti: non temere. Caro lettore, anche se la situazione nella quale ti trovi è ingestibile e non sai che cosa fare, non avere paura, non temere di nulla perché è Dio che te lo dice, Lui è il Sovrano e si prenderà cura di te. Come sarà questo nuovo giorno? Ci saranno grossi problemi da dover affrontare? Ci troveremo sopra un letto di malattia? Noi non lo sappiamo! Dio, però, che conosce tutto, sarà sempre con noi, si prenderà cura della nostra vita e per la Sua grazia ci provvederà ciò che ci occorre operando per il nostro bene.
Meditazione del 30 dicembre 2023
Al monte del Signore sarà provveduto (Genesi 22:14)
DIO PROVVEDERÀ!
Stilare una lista di quello che ci necessita ed elencare quelli che sono i desideri del nostro cuore richiederebbe sicuramente molto tempo e l’elenco sarebbe sicuramente incompleto. Quali sono in questo momento le tue necessità? Qual è il desiderio del tuo cuore? Certamente sono tante le cose che ti necessitano e alcune sono urgenti e questo genera nella tua vita preoccupazione, ansia e sconforto. La certezza che ci viene dalla Parola di Dio è che Dio, il Padre celeste, conosce perfettamente chi siamo, che cosa ci necessita, quando e come operare per il nostro bene, provvedendo per ogni nostra necessità. Inizia questa nuova giornata chiedendo a Dio in preghiera quello che ti necessita, sottometti ogni cosa alla Sua volontà ed Egli provvederà. Anche in questo giorno Dio provvederà per te e la tua famiglia secondo le tue necessità in modo meraviglioso. Non lasciarti vincere dall’ansia, ma riponi la tua fiducia nel Signore, confida in Lui, credi alle Sue promesse ed Egli provvederà.
Meditazione del 29 dicembre 2023
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno (Matteo 6:9)
VENGA IL TUO REGNO
Quando Cristo ci insegnò a pregare così, mise sulle nostre labbra la richiesta che più d'ogni altra dovremmo desiderare con ardore. Ci viene anche detto qual è la volontà di Dio: "Andate per tutto il mondo e predicate l'Evangelo ad ogni creatura". Non dovremmo reclamare per fede che questa Sua volontà si adempia sulla terra? Anche noi, "che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi", avendo lo stesso Dio di quei credenti che videro potenti miracoli, chiederemo grandi cose sapendo che Egli "aveva in vista per noi qualcosa di meglio, in modo che non giungessero alla perfezione senza di noi". C'è qualche richiesta che avvicini il regno di Dio più di quella che l'Evangelo raggiunga presto "ogni creatura"? Niente di meno soddisferà il nostro Redentore e lo esalterà come Re dei cuori e dell'universo. Non chiedergli di portare la benedizione del cielo nella tua vita se non sei disposto a fare del tuo cuore il trono della Sua maestà, il quartier generale del Suo regno. La preghiera della fede porterà ad un'azione coerente e il Signore per incoraggiarci ci ricorda che: "Se due di voi sulla terra s'accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli".
Meditazione del 28 dicembre 2023
La grazia del Signore Dio nostro sia sopra noi, e rendi stabile l'opera delle nostre mani; sì, l'opera delle nostre mani rendila stabile (Salmo 90:17)
PREPARAZIONE SPIRITUALE
Il desiderio di prosperare nelle attività umane e nelle imprese spirituali è del tutto naturale, e sono pochi coloro che rifiuterebbero di sottoscrivere l'ultima richiesta di questo salmo. Si tratta di una richiesta perfettamente legittima, se collocata al posto giusto. Infatti, notiamo che non si trova nel primo versetto del salmo, bensì nell'ultimo. Se nel nostro cuore occupasse lo stesso posto che ebbe nella preghiera di Mosè, potremmo presentarla senza problemi. La storia di questo uomo di Dio è molto istruttiva. Quando tentò per la prima volta di liberare Israele non era un giovane sprovveduto. Eppure, mancò della necessaria preparazione spirituale. La semplice liberazione dal male e dal dolore può condurre a una vita piena di gioia, ma ancora priva della giusta visione e di vero interesse per i grandi scopi di Dio. Questa preghiera è appropriata anche ai nostri giorni, perché la grazia del Signore non soltanto ci sia rivelata, ma possa riposare su di noi. Non dovremmo avere più a cuore che la grazia di Dio riposi su di noi, piuttosto che la nostra opera sia resa stabile? Sia quello il tuo obiettivo primario e la gloria di Dio sarà garanzia di benedizione duratura per te.
Meditazione del 27 dicembre 2023
"Il Signore, è sole e scudo; il Signore concederà grazia e gloria. Egli non rifiuterà di far del bene a quelli che camminano rettamente" (Salmo 84:11)
PERFETTA SUFFICIENZA
Il Signore Dio è un sole e uno scudo, nel senso più completo dei termini. Nessuna delle Sue opere può rivelare appieno il grande architetto, esecutore e sostenitore dell'universo; i pensieri più eccelsi della mente umana non possono mai comprendere l'infinito. Il sole naturale è inconcepibilmente grande, non possiamo afferrarne la grandezza; è infinitamente splendente, non possiamo guardare un raggio della sua luce non schermata. Tuttavia, è forse il più piccolo di tutti gli innumerevoli soli che Dio ha fatto nell'universo! E che diremo del glorioso Creatore di tutto ciò? Il Signore è anche uno scudo. Ogni momento viviamo in mezzo a pericoli. Dentro di noi e intorno a noi ci sono pericoli invisibili che in ogni momento potrebbero porre fine alla nostra vita terrena. Il mondo, la natura umana corrotta e il diavolo sono reali; non abbiamo la potenza per proteggere o liberare la nostra anima da queste insidie. Allora, perché possiamo dimorare così al sicuro? Perché il Signore Iddio è uno scudo. Coraggio! Se la Sua perfetta luce ti sta rivelando avversità ora invisibili, la Sua gloriosa protezione saprà preservarti affinché tutto cooperi per il tuo bene spirituale.
Meditazione del 26 dicembre 2023
Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio (Giovanni 17:3)
UNA CONOSCENZA VIVA
C'è una stretta relazione tra la conoscenza di Dio e l'utilizzo pratico di questa. È proprio mentre pratichiamo fedelmente la conoscenza concessaci che impariamo a conoscere Dio. Non possiamo separare le due cose: se vogliamo conoscere la potenza della Sua risurrezione, dobbiamo anche conoscere la comunione delle Sue sofferenze ed essere resi conformi a Lui nella Sua morte. Conosciamo e comprendiamo appieno soltanto ciò che abbiamo sperimentato. Un giovane missionario mentre lasciava le coste dell'Inghilterra per le missioni della Cina, la madre era venuta al porto per salutarlo. Entrò con il figlio nella piccola cabina che sarebbe stata la sua dimora per sei lunghi mesi. Si separarono e lei andò sul molo, dandogli la sua benedizione. Il giovane rimase da solo sul ponte e lei seguì la nave che si spostava. Mentre usciva dal porto, e la separazione diventava reale, il grido uscito dal suo cuore e trafisse come un pugnale il cuore del figlio. Quando abbiamo comunione pratica con Dio nelle prove, realizziamo degli insegnamenti che non si potrebbero apprendere in mezzo agli agi e studiando volumi di teologia.