
Parole di Vita
Meditazione del 26 novembre 2015
"Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio". (Giovanni 7:24)
GIUDIZIO SUPERFICIALE (I)
Giudicare una persona o una situazione solo in base all'apparenza può essere molto pericoloso. Sentii dire una volta che un contadino non prendeva mai misure di sicurezza con il suo toro per.ché lo riteneva innocuo e tranquillo. Ma un giorno l'animale lo scaravento a terra e l'uccise. Due miei amici, trascurarono di esaminare la superficie di un lago ghiacciato, perché la ritenevano spessa. Dopo averci camminato sopra per un piccolo tratto dovettero fare i conti con un bagno nell'acqua gelida. Alcuni capi religiosi del tempo di Gesù misero in pericolo la loro salvezza dell'anima, solo perché avevano dato un giudizio su Gesù troppo superficiale e affrettato. Si legge che Gesù aveva guarito un paralitico sotto i portici della piscina di Betesda (Giovanni 5). Quando i giudei, seppero del miracolo, emisero subito la loro condanna su Gesù, perché aveva operato la guarigione in giorno di sabato, violando la legge di Mosè. (Segue...)
Meditazione del 25 novembre 2015
Questo Gesù che è stato tolto da voi ed assunto in cielo, verrà nella medesima maniera che l'avete veduto andare in cielo. (Atti 1:11)
GESÙ RITORNA
Il Signor Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è venuto una prima volta sulla terra come uomo. Ha vissuto in questo mondo; ha sofferto ed è morto per la salvezza di tutti quelli che credono in Lui. La Sua resurrezione, seguita dalla Sua ascensione al cielo, dove Egli ora siede alla destra di Dio, ha inaugurato il periodo attuale che dura da duemila anni; un periodo nel quale Dio chiama gli uomini a ravvedimento e dà loro il perdono dei peccati, ma, se credono al sacrificio del Signor Gesù. Questo è il periodo della "grazia" e della "pazienza" di Dio che, però, sta per finire in modo straordinario e improvviso. Infatti, lo annunzia la Sacra Bibbia con una promessa del Signore ai suoi discepoli: "...ritornerò e vi accoglierò presso di me affinché dove sono Io siate anche voi" (Giovanni 14:3). Lassù, vi è il riposo, la piena luce, il cielo sempre puro e sempre radioso; è la vita eterna. Oh! che dolce speranza Gesù ha messo nei nostri cuori!
Meditazione del 24 novembre 2015
Gesù gli disse: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa....." (Luca 19:9)
GESÙ PASSA PER LA TUA STRADA
Gesù, nei suoi anni di Ministero terreno, andò di luogo in luogo annunciando la buona notizia della salvezza e dell'amore di Dio. Entrò anche in una città molto antica chiamata Gerico. Il vangelo racconta che mentre Gesù attraversava la città, un uomo ricco di nome Zaccheo aveva un gran desiderio di vedere Gesù, non riuscendo a farsi spazio tra la folla ed essendo piccolo di statura, corse avanti, per la strada che Gesù percorreva e salì su un albero in modo da poter vedere Gesù quando sarebbe passato. Quando Gesù arrivò in quel luogo, alzò gli occhi, invitò Zaccheo a scendere e gli disse che quel giorno sarebbe stato ospite a casa sua. Zaccheo accolse Gesù nella sua casa con gioia. Gesù entrò in quella casa, non sappiamo cosa accadde e quali furono i discorsi tra Gesù e Zaccheo. Il vangelo riprende la sua narrativa e dice che Zaccheo disse al Signore: "Ecco Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri e se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo". Gesù gli disse: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa...". Tramite questo messaggio Gesù passa per la tua strada, invitaLo nel tuo cuore.
Meditazione del 23 novembre 2015
In Lui era la vita; e la vita era la luce degli uomini; e la luce risplende nelle tenebre. (Giovanni 1:4,5)
GESÙ È LA VITA
Ti sei mai domandato cosa sia la vita dell'uomo? Quando l'uomo è ammalato, sofferente, costretto a letto dalla malattia, egli desidera la salute, cioè la vita. Quando è rinchiuso in una prigione, in un ospedale, in un qualunque luogo dove sia costretto a restare contro la sua volontà egli desidera la libertà, cioè la vita. Quando vive nella miseria e non ha nulla di che sfamarsi, si accontenterebbe di croste di pane o di bucce di patate, pur di mantenersi in vita. Ecco quindi la vita dell'uomo; pur di non perderla egli usa tutte le sue risorse. Egli non vuole pensare che questo tipo di vita finirà un giorno; quest'idea lo rattrista e lo spaventa, cerca di scacciare dalla sua mente la triste realtà della morte. Cosa sarà di te, quando i giorni che ti sono stati assegnati saran.no terminati? Dove andrai? Cosa farai? Cosa sarai? La vita non finisce quaggiù (La vita è eterna!). Tu hai bisogno, dunque, della salvezza! Cristo te la vuole donare. Cosa aspetti? Tu pensi di poter vivere a lungo, ma la tua vita terrena potrebbe finire domani od oggi stesso. Scegli la vera vita: Gesù Cristo! (Giovanni 14:6)
Meditazione del 22 novembre 2015
... Ecco Io vengo tosto, e il mio premio è meco per rendere a ciascuno secondo che sarà l'opera sua. (Apocalisse 22:12)
GESÙ È ALLA PORTA
È importante sapere quando questo avverrà e come avverrà, chi saranno quelli che saranno presi, e le conseguenze che questa "venuta" deve avere oggi nella vita di ognuno. Ce lo descrive la Bibbia con le seguenti parole: "Il Signore stesso, con potente grido, con voce d'Arcangelo e con tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi. Poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insieme con loro rapiti sulle nuvole, ad incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore" (1 Tessalonicesi 4:16-17). Un altro verso della Parola di Dio, precisa che il tutto avverrà in un batter d'occhio, quindi troppo in fretta perché gli uomini possano riflettere e mettersi nelle condizioni per essere presi, cioè credere a Gesù Salvatore. Notiamo, leggendo questo verso, che Gesù viene personalmente; non manda un altro a prendere i suoi fedeli, Egli verrà nella medesima maniera che i discepoli lo videro andare in cielo (Atti 1:11). Sapendo tutto ciò... ti stai preparando per incontrarLo?
Meditazione del 21 novembre 2015
..."Signore, se sei tu, comandami di venire a te sulle acque". Ed Egli disse: "vieni!" (Matteo 14:28,29)
GESÙ CHIAMA PIETRO AD ANDARE DA LUI
Pietro desiderò camminare sulle acque come camminava Gesù, "ma", non ci riuscì. Quando Gesù prende possesso della nostra vita in modo tale che non c'è altro al di fuori di Lui; in mezzo a tutte le tribolazioni e le circostanze che ci circondano quando tutto il resto non conta più nulla, allora, e allora soltanto, noi possiamo camminare tranquillamente in mezzo alle onde e ai flutti, come Lui camminava tranquillamente per venire incontro al suo discepolo. Bisognava che egli seguisse la stessa strada. Il solo mezzo per non essere occupati di tutti gli avvenimenti che sconvolgono il mondo intorno a noi, e per non essere turbati da tutte le cose, è avere la persona del Signor Gesù del continuo davanti ai nostri occhi. E se ci dovesse capitare di essere preoccupati, che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo dire come Pietro: "Signore Salvami! In me non esiste alcuna risorsa". Il Signore Gesù non ci abbandonerà mai, come non ha abbandonato Pietro sul mare agitato.
Meditazione del 20 novembre 2015
"Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno". (Giovanni 7:37-39)
FIUMI D'ACQUA VIVA
Quali sono gli ostacoli che impediscono a questi fiumi di scorrere dentro di noi? Gli ostacoli sono almeno due: il primo è il peccato che non siamo pronti a lasciare; il secondo è la mancanza di desiderio di ricevere qualcosa dal Signore. Com'è possibile ricevere questa pienezza di vita che c'è stata pro. messa? Gesù dice: "Se qualcuno ha sete venga a me e beva!". Essa, pienezza, è un desiderio di conoscere meglio Gesù stesso, se tu hai questa sete, allora vieni a Lui che ti donerà dell'acqua viva. Con un semplice atto di fede e di volontà, puoi ricevere il dono che il Signore ti offre. Quindi: "Vieni e bevi!". Aver sete rappresenta un bisogno... bere rappresenta un'azione: quindi dobbiamo compiere questi due passi di fede e noi riceveremo quell'acqua viva e fiumi scorreran.no dentro di noi!
Meditazione del 19 novembre 2015
"Il mio cuore è ben disposto, oh Dio, io canterò e salmeggerò, le tue lodi, con tutta la mia forza". (Salmo 108:1)
ESSERE DISPOSTO
Il salmista Davide, in atteggiamento d'adorazione, dinanzi a Dio disse: "Il mio cuore è ben disposto..." Il significato della parola disposto è: favorevole, pronto a fare, ubbidire... La nostra disposizione determinerà quanto noi ci siamo dati verso il Signore. Possiamo valutare quante volte abbiamo detto al Signore, "Io sono ben disposto" a vivere una vita d'ubbidienza, essere fedele nel cammino, a impegnarmi nel costruire il "Suo Regno" sulla terra? Egli investiga il nostro cuore e conosce la nostra mente per rendere a ciascuno secondo le proprie azioni. Nella nostra disposizione di cuore per Lui, Egli ci darà uno spirito nuovo: e saremo ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale" (Colossesi 1:9). Il nostro cuore sarà ben disposto quando avremo permesso a Dio di scrivere su di esso i suoi precetti, allora soltanto, saremo pronti a metterli in pratica, e avremo la stessa attitudine di Davide quando innalzeremo la nostra lode a Lui.
Meditazione del 18 novembre 2015
Chi vince erediterà queste cose; e io gli sarò Dio, ed egli mi sarà figliuolo. (Apocalisse 21:7)
EROI NON SI NASCE MA SI DIVENTA
Per essere un vincitore ci deve essere necessariamente qualcosa da vincere. Nella Bibbia abbiamo un elenco di eroi della fede che hanno dovuto superare grandi ostacoli ed hanno ricevuto il premio riservato ai vincitori. Una cosa è l'essere cristiano ed un'altra cosa essere vincitore. Vincere significa non solo vittoria ma anche combattimento. Marinai coraggiosi si diventa solo nelle tempeste. Grandi eroi si diventa nei conflitti e non nel riposo. Gli eroi e le eroine della storia non li troviamo in tempo di pace. Difatti la vera pace si può apprezzare solo dopo aver attraversato delle difficoltà. In Gesù anche noi possiamo essere vincitori! Le giornate di pioggia sono indispensabili come le giornate di sole e le tempeste sono permesse da Dio con lo scopo di rinforzare, non di minacciare; per provare, non per distruggere, per metterci in grado d'avere fiducia in Lui e non per mettere in dubbio la Sua saggezza. Caro amico, la tua fede non diventerà più forte se non attraverso le difficoltà.
Meditazione del 17 novembre 2015
"Chiunque vuol venire dietro a me rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua". (Marco 8:34)
EGOCENTRISMO
Una parola chiave dei nostri giorni è la parola "sé stessi" si parla di: accettazione di sé, realizzazione di sé, promozione di sé, consapevolezza di sé, gratificazione di sé, immagine di sé, valorizzazione di sé, miglioramento di sé, percezione di sé, soddisfazione di sé, comprensione di sé, valore di sé. Non è difficile scoprire cosa abbiano in comune tutte queste cose. In termini spirituali, il "sé" è l'ostacolo più grande alla vita cristiana; che dovrebbe esse-re controllata da quella che è la buona e perfetta volontà di Dio per ognuno di noi. La nostra cultura ha aderito completamente al culto "della personalità". Siamo costantemente assaliti dalla propaganda nei giornali, nelle riviste, alla radio, alla televisione e dalla pubblicità. Dato che il mondo non fa altro che parlare di sé..., è facile che anche noi adottiamo lo stesso comportamento. Tu ed io possiamo cadere nella stessa trappola. Possiamo cercare di nascondere il nostro egocentrismo o tentare di trovare delle spiegazioni per giustificarlo ma ciò non toglie che esso è un "veleno" in grado di rovinare molte famiglie. In ultima analisi, quando una persona è assorbita da questo sentimento di: sé stessa, ha perso di vista il vero significato e il vero scopo di essere, invece, altruista.