
Parole di Vita
Meditazione del 05 gennaio 2016
Levate gli occhi in alto e guardate: ?Chi ha creato queste cose...?" (Isaia 40:26)
DIO HA CURA DI NOI
Il mondo creato da Dio è grande, ma Dio è ancora più gran.de (vv. 12-17). La scienza ci ha reso capaci di apprezzare sempre di più la grandezza del Creatore. I telescopi ci hanno svelato cose meravigliose sullo spazio, ed i microscopi ci hanno svelato cose incredibili riguardo alla struttura dell'atomo, l'infinitamente piccolo. Anche noi siamo infinitamente piccoli di fronte all'infinitamente Grande! Potremmo paragonarci ad una particella dell'atomo rispetto alla grandezza di una galassia. E lo stesso metro di paragone vale tra noi e Dio! Eppure gli uomini, le nazioni, i governi credono di essere infinitamente potenti. Dio dice che tutte le nazioni sono come un nulla davanti a Lui, Egli le valuta meno che nulla, una vanità (v. 17). Impariamo a levare gli occhi in alto, ad uscire dal nostro atomo e guardare nel grande cosmo. Là c'è Dio, ma Dio è anche in noi! Che meraviglia sapere che si prende cura di un essere così piccolo come me. Egli ha accettato di diventare infinitamente piccolo proprio per amor mio!
Meditazione del 04 gennaio 2016
"Ama il Signore Iddio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il gran.de e il primo comandamento. Il secondo simile a questo è: ama il tuo prossimo come te stesso". (Matteo 22:37-39)
AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA (II)
Il linguaggio di Dio è un linguaggio d'amore che parla di uguaglianza. Quando incontrerai un emigrato, ricordati che Gesù lo fu perché Egli era del cielo. Quando vedrai un perseguitato, un disprezzato, un sottomesso per amore, ricordati che Gesù fu questo per ciascuno di noi. Quando incontrerai un uomo con un colore di pelle diverso dal tuo, ricordati che il suo cuore è identico al tuo e l'amore che egli può dare o ricevere non ha nulla di differente dal tuo. Se rimarrai fedele a Dio anche nelle avversità, ecco l'immagine di Dio vivente in te. Se credi in Gesù e lo cerchi con tutto il cuore Egli si farà trovare da te, perché è già dentro di te! Gesù è dentro ciascuno di noi! Quale onore e privilegio far riflettere l'immagine di Dio attraverso noi stessi ed estenderla attraverso l'amore che Egli ci ha donato! Amiamo Dio con tutto noi stessi e non avremo difficoltà ad amare il nostro prossimo, pregi e difetti compresi!
Meditazione del 03 gennaio 2016
"Poi disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine,conforme alla nostra somiglianza e abbia dominio sui pesci del mare... e su tutta la terra»". (Genesi 1:26)
AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA (I)
Dio creò in questo modo l'uomo e la donna: a propria immagine e somiglianza. Ci si potrebbe chiedere: "Ma di che colore è Dio? A quale razza appartiene? Di che colore sono i suoi capelli?" E tanto ancora. Non è importante sapere tutte queste cose, e nessuno potrebbe dircele perché nessuno ha mai visto Dio se non il Figlio, Gesù. Quest'ultimo, però, quando parla di Dio descrive soltanto le sue caratteristiche interiori e non quelle esteriori. Neppure i profeti o i patriarchi descrivono Dio nel suo aspetto ma parlano solo delle sue qualità caratteriali e dei suoi comportamenti in quanto Creatore. L'unico modo per vedere Dio è attraverso l'amore. L'amore che Egli per primo ci ha mostrato mandando Gesù, il suo unigenito Figlio, a morire sulla croce per salvare ciascuno di noi. Se ci amiamo gli uni gli altri l'amore di Dio dimora in noi ed in questo Egli è visibile. Dio desidera abitare stabilmente nel cuore dell'uomo al di là della razza, del colore o della nazionalità. Egli è in ogni dove e non ha riguardo alla qualità delle persone (Romani 2:11). (Continua)
Meditazione del 02 gennaio 2016
"Ma siate facitori della parola di Dio e non soltanto uditori, illudendo voi stessi." (Giacomo 1:22)
BANDIERE PER CRISTO
Capita spesso di vedere all'entrata di edifici o impianti che ospitano raduni, conferenze, congressi e altro, lunghe file di bandiere variopinte rappresentanti le diverse nazioni. Quando non soffia il vento si vedono a stento perché sono afflosciate. Ma non appena si alza il vento le bandiere cominciano a sventolare prendendo la loro forma caratteristica. E' qualcosa di meraviglioso da contemplare. Ogni cristiano dovrebbe essere una bandiera spirituale, combattere contro la pigrizia, uscire dal letargo, in modo che la gente possa vedere attraverso il suo agire la luce di Cristo. Se lo Spirito di Dio si muove in noi, mediante la nostra testimonianza, la gente vedrà sventolare alta la nostra fede, riconoscendo la nostra vera nazionalità: il Regno dei Cieli!
Meditazione del 01 gennaio 2016
"Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti". (Filippesi 4:6)
UN ANNO SENZA ANSIETÀ
Un nuovo anno è iniziato. Che cosa ci aspetterà in questi trecento.sessantasei giorni? Non lo sappiamo, e grazie al Signore per questo. Solo Dio può conoscere quello che accadrà nei prossimi dodici mesi. Le preoccupazioni e le ansie possono assalirci, ma sicura.mente non cambieranno il futuro. Non riusciremo a cambiare le situazioni, né tutto quello che Dio ha già stabilito che accadrà. Non sto parlando di predestinazione ma solo del piano di Dio per il suo popolo. Dio ha stabilito attraverso gli eventi cose buone per noi, in cui rivelerà sempre il Suo amore. Questo deve essere il punto fermo per ciascun credente! Egli vuole il nostro bene in ogni cosa. E' scritto che tutto coopera al bene di quelli che amano il Signore (Romani 8:28). Quello che avverrà in quest'anno non lo conosciamo e nemmeno lo desideriamo sapere. Una cosa è certa: che Dio sarà con noi tutti i giorni della nostra vita, anche quando noi saremo lontani da Lui, anche quando noi avremo deciso che Dio non farà parte della nostra esistenza, Egli ci ama. Crediamo in un anno all'insegna delle benedizioni del Signore!
Meditazione del 31 dicembre 2015
"Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese". (2° cronache 7:14)
SE CONFESSIAMO
Ora i miei occhi saranno aperti e i miei orecchi attenti alla pre.ghiera fatta in questo luogo. Notate che non è detto: se noi domandiamo perdono; poiché il perdono è già acquistato al riscattato; ma: se noi confessiamo, se ci umiliamo. Se cerchiamo Dio per quello che è, e non per quello che può fare, se confessiamo davanti a Dio le nostre debolezze, se ci spogliamo davanti a Lui della nostra misera umanità, Dio dice: "Io ascolterò, perdonerò, guarirò", tutto questo dipende solo da noi "se" lo vogliamo, Dio ci rende liberi di scegliere, non obbliga nessuno a fare ciò che non si vuole. Nel capitolo precedente Salomone chiedeva all'Eterno: «Tu esaudisci dal cielo!». I cristiani, ripieni dall'amore del Signore, possono dire per esperienza: «Sappiamo ch'Egli ci esaudisce» (1° Giovanni 5:15). Se il mio popolo, non dice: se il mondo, ma "se" il mio popolo, è importante questo passo biblico perché quando il nostro avversario attaccherà nella mente di colui che ha peccato, questo passo biblico ci mostra come ritornare ad essere nuovamente vittoriosi in Cristo, nella mente e nel cuore. Tutti noi "figli di Dio" siamo ancora soggetti a cadere nel peccato finché saremo nella carne, perciò il nostro avversario fa leva sulle nostre cadute per allontanarci sempre di più dal Signore. Ogni volta che cadiamo o pecchiamo il nostro nemico vuole farci credere che non siamo degni di appartenere a Dio. «Se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto; ed Egli è la propiziazione per i nostri peccati» (1 Giovanni 1:9 e 2:1-2). Ma solo a una condizione, se lo vogliamo. Dio lo ha promesso ed è fedele, mantiene sempre le sue promesse. Dio ascolta: il nostro pentimento. Perdona: le nostre cadute. Guarisce: benedice i Suoi figli, il Suo popolo. Quando Dio dice: Adesso, nessuno dica domani
Meditazione del 30 dicembre 2015
Il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché,mediante la consolazione onde noi stessi siamo da Dio consolati possiamo consolare quelli che si trova.no in qualunque afflizione. (II Corinzi 1:4)
LE AFFLIZIONI
Chi crede che essere cristiano significa essere immune dalle afflizioni e dalle sofferenze, sbaglia. Cristo disse che se alcuno voleva seguirLo, doveva prendere la propria croce e andargli appresso. Ma aveva anche sconsigliato di farlo mettendo in evidenza i disagi che questo avrebbe provocato. Dio non ha promesso sempre il sole, anzi. Però ci ha detto che le nostre sofferenze serviranno a darci nuova forza per poter, una volta superate, essere di conforto agli altri che si trovano nelle prove. Dio non opera mai in prima persona. Si serve sempre delle persone che Lui stesso ha scelto. Noi non siamo altro che degli strumenti che vibrano ed emettono suoni. Da noi stessi potremmo solamente far sentire dei rumori, ma grazie a delle mani abili che conoscono la musica possiamo far sentire delle melodie che riempiono il cuore di gioia e di serenità. Le nostre afflizioni sono poca cosa in confronto alle benedizioni che potremo ricevere quando la nostra vita è al servizio di Dio.
Meditazione del 29 dicembre 2015
Poiché l'Eterno conosce la via dei giusti, ma la via degli empi mena alla rovina. (Salmi 1:6)
DIO CONOSCE
Noi siamo certi che Dio conosce ogni cosa. Dio conosce il nostro entrare e il nostro uscire. Dio conosce i nostri stati d'animo, le nostre perplessità, le nostre paure, le nostre angosce. Dio sa quando ci stiamo comportando male, sa quando ci stiamo per allontanare da Lui e quando invece la nostra via è vicina alla Sua. A volte ci sentiamo tristi e sconsolati, sembra che tutto il mondo casca addosso e non ci rendiamo conto del perché. Anche questo Dio lo sa, perché il nostro Dio sa tutto e vede tutto. Dio conosce le nostre vite ed è pronto ad intervenire se solo glie.ne diamo la possibilità, Dio non vuole violentare nessuno, ma vuole condurre tutti verso la via dei giusti perché in fondo a quel.la via c'è Lui. Se noi fossimo al posto di Dio compiremmo chissà quali sbagli per convincere gli altri a fare quello che a noi sembra giusto, ma Dio non è così. Nella sua immensa giustizia e sapienza Dio conosce il profondo del cuore di ciascuno di noi e sa quel.lo di cui abbiamo bisogno. Quando non sappiamo con quali intenzioni Le persone si avvicinano a noi, quando ci abbandoniamo a qualcosa Di cui non ci fidiamo, qualcosa che non conosciamo, allora abbiamo paura. La stessa cosa succede con Dio. Abbiamo paura di Dio quando non lo conosciamo, ma Egli si è voluto rivelare a noi in Cristo Gesù ed ora non siamo più schiavi ma siamo diventati Suoi figli.
Meditazione del 28 dicembre 2015
I farisei si recarono colà e si misero a disputare conLui, chiedendogli, per metterlo alla prova, un segno dal cielo. (Marco 8:11)
UN SEGNO
Gli uomini religiosi del tempo di Gesù non credevano che Lui era il Messia annunciato dai profeti e cercavano di metterLo alla prova con delle domande ambigue per screditarLo e riscontrare delle contraddizioni, ma Gesù che leggeva nei loro pensieri non cadeva certo nella loro trappola. La situazione, oggi, non è molto diversa, tutti accusano Dio delle malvagità che accadono nel mondo (questo: essi dicono, ci fa dubitare che Dio esiste) e non si rendono conto che tutto ciò è solo conseguenza del peccato e della malvagità dell'uomo. Molti, perciò, chiedono dei segni per poter credere che Dio esista, altri lo fanno per poter soddisfare dei desideri umani o solo per curiosità. Come al tempo di Gesù: le opere che Egli faceva erano già un segno della Sua Divinità, ma loro non lo capirono... allo stesso modo avviene ai nostri giorni. Noi possiamo scoprire molte verità spirituali leggendo la Bibbia, saremo illuminati e riusciremo a scoprire molti segni evidenti e reali dell'autenticità di Dio, del Suo amore per l'umanità e del Suo interesse a stabilire una relazione intima con coloro che Lo accettano.
Meditazione del 27 dicembre 2015
E ciascuno siamo membra l'uno dell'altro (Romani 12:5)
RENDERE CONTO (2)
Tale concetto è stato talmente abusato, trasformato in qualcosa di degradante, umiliante. La sottomissione autentica è protezione e intenzionale disponibilità a considerare i desideri degli altri prima dei propri. Dio ha messo altre persone al nostro fianco per vedere cose di noi stessi che noi non vediamo, per incoraggiare, per edificare, per correggere, amare e proteggere, ma noi continuiamo a vivere il rendere conto gli uni agli altri come una stampella e la sottomissione come una debolezza. La sottomissione è una forza imbrigliata, una forza controllata che nasce dall'obbedienza al comando di Dio: "Sottomettetevi gli uni agli altri nel timore di Cristo" (Efesini 5:21). Gesù Cristo si è sottomesso volontariamente alla volontà del Padre. Ha deposto la Sua vita, mettendo da parte i Suoi desideri e i Suoi sogni. Da quella completa sottomissione è scaturita la più grande vittoria che una vita arresa possa ottenere. Quando noi ci sottomettiamo volontariamente a Dio e scegliamo di rendere conto ad altri, possiamo sperimentare una libertà e una potenza mai conosciuta prima.