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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Venerdì, 04 Maggio 2018 00:00

Meditazione del 04 maggio 2018

"Io, il Signore, il tuo Dio, fortifico la tua mano destra e ti dico: 'Non temere, io ti aiuto!'" (Isaia 41:13)

IL SOSTEGNO DI DIO

Ora se Dio ha preso la mia mano destra nella Sua, non può Egli sostenermi e proteggermi? Non ha Dio la potenza di proteggere? Il gran Dio che ha fatto il cielo e la terra può sostenere, può proteggere un povero peccatore come me e come voi, soltanto però se confidiamo in Lui. L'astenersi dal confidare in Dio per il solo timore di cadere è come se un uomo ricusasse una grazia soltanto perché teme di andare di nuovo in prigione; o come uno che sta per annegare e ricusasse di essere salvato per paura di cadere di nuovo nell'acqua. Molti guardano la vita cristiana e temono di non aver abbastanza forze per perseverare fine alla fine. Essi dimenticano la promessa che Dio ha fatto ai figlioli d'Israele che dice: "La tua forza durerà quanto i tuoi giorni" (Deuteronomio 33:25).

 

Giovedì, 03 Maggio 2018 00:00

Meditazione del 03 maggio 2018

"Ma quelli che agiscono con sincerità gli sono graditi" (Proverbi 12:22)

LA SINCERITÀ

La persona sincera è colei che nell'agire e nel parlare esprime con assoluta verità ciò che sente e ciò che pensa. Anche gli apostoli si comportarono e parlarono mossi dalla sincerità di Dio. Ed è importante sapere che la verità detta con amore edifica e incoraggia. Ma la nostra sincerità, come pure le menzogne, sono immediatamente messe alla prova dalle reazioni che manifestiamo; potremo riuscire, con l'astuzia, a camuffare le nostre reazioni agli occhi degli uomini, ma Gesù conosce i cuori e li scruta in profondità. Fu proprio per questo che un giorno Egli chiamò i farisei ipocriti (Matteo 15:7-9). La loro sincerità era soltanto sulle loro labbra ma non nei loro cuori. Quest'esempio dei farisei ci insegna che è buono dire la verità ma con sincerità di cuore: oltre all'atteggiamento, l'espressione, è necessaria un'azione positiva che porti frutto, risultato buono. L'ipocrisia è un'insidia malefica dalla quale stare attenti perché un giorno ogni nostra opera passerà per il fuoco del giudizio di Dio. Quali saranno le nostre reazioni?

 

Mercoledì, 02 Maggio 2018 00:00

Meditazione del 02 maggio 2018

"Allora Gesù disse ai suoi discepoli: 'Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua'." (Matteo 16:24)

SEGUIRE GESÙ

Nel nostro paese, fino ad ora, in un'epoca di libertà, nessuno di noi è chiamato a lasciare famiglia o casa per amore del Signore. Le verità della Scrittura ci sono famigliari e noi ne parliamo senza provare i nostri cuori se sono esercitati o no da questa parola. Eppure, sebbene i tempi in cui viviamo siano relativamente facili, non è possibile, in nessun giorno della storia della chiesa, seguire Cristo senza rinunziare a se stessi. Sappiamo che Gesù mette questa rinuncia in primo piano: "Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso" (Matteo 16:24). Facciamo spesso l'esperienza che, quando pensiamo che il Signore ha un diritto su noi, subito molte altre cose hanno anch'esse un diritto da far valere. Sono cose che consideriamo come necessarie, se non essenziali; e qui c'è un grave pericolo: che quelle cose prendano nei nostri cuori il primo posto. È a Lui che dobbiamo tutto; il Suo amore ci ha conquistato e ora desideriamo seguire soltanto Lui. Tu chi stai seguendo?

 

Martedì, 01 Maggio 2018 00:00

Meditazione del 01 maggio 2018

"Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." (Romani 10:13)

INVOCARE IL SIGNORE

Colui che è salvato dalle acque per annegamento e adagiato in un posto al sicuro, automaticamente scompare la paura, la disperazione e nel cuore di quella persona si fa spazio la speranza, la serenità, la calma, la pace, la gioia e dirà: ero ad un passo dalla morte, ma ora, grazie a Dio, la vita continua. Questa è la salvezza! A causa dei nostri peccati siamo tutti destinati alla morte eterna, forse alcuni cercano ancora di farcela "nuotando" disperatamente, altri hanno perso la speranza e la disperazione ha invaso il loro cuore. "Invoca il nome di Gesù e sarai salvato!". Gesù è il Salvatore, Egli è l'unico che può salvare perché Egli è morto sulla croce per salvarci dalla morte e darci la vita eterna ed è risorto per la giustificazione di chiunque crede in Lui (Atti 16:31).

 

Lunedì, 30 Aprile 2018 00:00

Meditazione del 30 aprile 2018

"Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno, ma segno non le sarà dato se non quello di Giona." (Matteo 16:4)

SEGNI PER CREDERE

Molti chiedono un segno per credere a Dio e alla Sua Parola. Quest'abitudine che caratterizza molti tra gli increduli, conduce soltanto al dubbio. Se io promettessi ad un mio amico di incontrarlo ad una certa ora e in un determinato posto, ed egli mi chiedesse l'orologio come segno della sicurezza dell'appuntamento, ciò sarebbe per me un segno di grande sfiducia. Similmente non dobbiamo porre in dubbio ciò che Dio ha detto o promesso a noi: Egli ha fatto dichiarazioni infinite e in mille modi ci ha parlato. Cristo dice: "Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me sarà salvato" (Giovanni 10:9). Io sono il Buon Pastore: "Il buon pastore mette la sua vita per le pecore" (Giovanni 10:11). Gesù, quindi, non l'ha solamente dichiarato, ma l'ha fatto veramente sacrificando la Sua vita per noi peccatori. Una prova più grande di questa non la troveremo in nessun angolo della terra! Perciò senza chiedere segni afferriamo per fede le promesse del Signore, esse sono la nostra gioia, sicurezza e vita eterna.

 

Domenica, 29 Aprile 2018 00:00

Meditazione del 29 aprile 2018

"Gesù disse: 'Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna'." (Giovanni 5:24)

LA SALVEZZA È PERSONALE

L'uomo può aderire ad una religione, appartenere a una chiesa, ma la salvezza dell'anima non ci può venire né dalla religione né da una chiesa, ma soltanto da Gesù, che ha detto: "Chi crede in me è salvato". La salvezza ci fa diventare figli di Dio. Nel Vangelo di Giovanni è scritto: " A chi lo ha ricevuto, Egli ha dato il diritto di diventare figlioli di Dio". Questo è reso possibile non perché noi abbiamo dei meriti davanti a Dio, ma per la misericordia di Dio e per il sacrificio compiuto da Gesù sulla croce. Egli è morto non per darci una nuova religione, ma la redenzione; non per trasmetterci una nuova teologia, ma la salvezza; non per darci il nome di cristiani, ma per farci cristiani. Caro amico sei tu cristiano? Non lo sei, se non hai Gesù nel tuo cuore. Ma puoi esserlo oggi stesso se accetti Gesù quale tuo personale Salvatore riconoscendo che Egli è morto al tuo posto.

 

Sabato, 28 Aprile 2018 00:00

Meditazione del 28 aprile 2018

"Perché cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato." (Luca 24:5, 6)

IL RISORTO E VIVENTE

Gesù risuscitò! Dimostrando cosi di essere veramente il Figlio di Dio e il Salvatore del mondo. Se Gesù è il Figlio di Dio, allora Dio esiste, e se l'esistenza di Dio c'è provata da Cristo, sono veri e reali anche la volontà e il carattere di Dio che troviamo nell'Evangelo. La Sua perfetta giustizia che condanna ai tormenti eterni ogni incredulo, il Suo amore infinito che salva ogni peccatore, che umiliato e pentito invoca dal profondo del cuore il Suo perdono. È tempo perciò che si creda in Lui, che si esca dal dubbio e si riponga la fede in Cristo, il quale vuole salvare dall'eterna perdizione! Caro amico che leggi questo foglietto, non gettarlo via indispettito, cercando di distogliere la mente da queste cose; sappi che la realtà rimane anche se tu non vuoi pensare ad essa. Un giorno dovrai incontrare Dio, anche se tu non ti sei mai curato di Lui! Perciò cercaLo, preoccupati di conoscerLo, non aver paura di Lui, perché Egli ti ama e desidera salvarti. Il medesimo Dio che oggi vuole salvarti, se non lo accetti, domani sarà colui che ti condannerà.

 

Venerdì, 27 Aprile 2018 00:00

Meditazione del 27 aprile 2018

"Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: 'Io non ci ho più alcun piacere'." (Ecclesiaste 12:3)

RIMANDARE, TROPPO TARDI!

Nella nostra vita siamo presi da troppi pensieri e problemi e non abbiamo mai tempo di rivolgere il nostro sguardo al nostro Creatore. Il giovane è troppo attratto dalla vita e dai divertimenti per pensare all'eternità, ha tutta la vita davanti, forse quando sarà adulto. L'uomo di mezza età è troppo occupato, preso dal lavoro e dai problemi della vita, forse quando sarà vecchio avrà più tempo. L'anziano, poi, è troppo debole per poter rivolgere il suo sguardo a Dio, così, arriva la morte ed è troppo tardi. Una massima popolare dice: "Non rimandare al domani quello che puoi fare oggi", se ciò è valido per questioni giornaliere, diventa imperativo riguardo alla nostra decisione di rivolgere i nostri pensieri al nostro Creatore e lasciare che Lui trasformi la nostra vita, prima che sia troppo tardi. Il salmista ci esorta: "Oggi, se udite la sua voce, non indurite il vostro cuore" (Salmo 95:8). Oggi è il giorno propizio per fermarci, riflettere, prendere la giusta decisione ed accettare l'invito, il perdono e la grazia di Dio.

 

Giovedì, 26 Aprile 2018 00:00

Meditazione del 26 aprile 2018

"Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito figliuolo affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna." (Giovanni 3:16)

AL SICURO TRA LE BRACCIA DI DIO

Noè aveva circa 480 anni, quando gli fu ordinato di costruire un'arca, e circa 600 anni quando Dio gli ordinò di entrarvi ed essere risparmiato dal diluvio insieme alla sua famiglia (Genesi 7:10-16). Era giunto il tempo che Dio doveva aprire le cataratte del cielo e mandare sulla terra una pioggia di dimensioni spaventose a causa del peccato dell'uomo; questo fenomeno sconvolse tutta la morfologia terrestre, gli uomini ed ogni forma di vita morirono ma Noè era al sicuro "Dio lo aveva chiuso nell'arca" egli non dipendeva più dalle sue capacità e tenere la porta dell'arca chiusa. Il Signore stesso gli aveva dato istruzioni per la costruzione. Come Noè trovò salvezza nell'arca, figura della grazia e dell'amore di Dio, allo stesso modo chiunque "entra nella grazia" di Dio sarà salvato dal giudizio.

 

Mercoledì, 25 Aprile 2018 00:00

Meditazione del 25 aprile 2018

"Ravvedetevi e credete al Vangelo" (Marco 1:15)

CONVERSIONE

Il ravvedimento, secondo Gesù: è totale conversione o un dietro fronte completo, un inversione di marcia. Quindi non è l'abbandonare soltanto qualche peccato. Molti commettono quest'errore. Un uomo che è stato un ubriacone può anche non bere più. Abbandonare un peccato non è il ravvedimento; eliminare un vizio è come tagliare un solo ramo da un albero quando l'intero albero dovrebbe essere abbattuto. Un peccatore può anche non bestemmiare: cosa giusta, ma ciò non significa ravvedimento dal peccato, quindi non è l'opera di Dio nell'anima, ma si potrebbe invece chiamare una buon'intenzione umana. Quando Dio opera taglia l'intero albero e fa una nuova creatura capace di quel dietrofront di cui parla Gesù: ravvedetevi! Soltanto così potrai dire che hai una salvezza completa e far fronte agli attacchi del male che nella nostra debolezza molto spesso soccombiamo.

 

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