
Parole di Vita
Meditazione del 03 giugno 2018
"Perché così dice il Signore alla casa d'Israele: 'Cercatemi e vivrete'." (Amos 5:4)
VIVERE!
Leggendo la Parola di Dio ci rendiamo conto che spesso si parla di morte e di vita, di quella fisica, morale e spirituale. Nella Genesi leggiamo a riguardo di Adamo ed Eva, che se avessero mangiato il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male sarebbero morti. La Parola di Dio si interpreta da se stessa e non vi sono né contrasto né incoerenze. Dio nella Sua Parola afferma: "Cercatemi e vivrete!" Chi cerca Dio, lo trova, perché Dio è pronto a farsi trovare da chi lo cerca con tutto il cuore. Chi trova Dio vive perché in Lui c'è vita. Chi non lo cerca continua a vivere fisicamente, ma è morto spiritualmente! È morto spiritualmente perché non c'è in lui quella comunione che è vera vita interiore. Dio che è misericordioso con l'essere umano lo vuole salvare e farne una "nuova creatura" in Cristo Gesù. Nel Vangelo di Giovanni leggiamo: "Gesù disse: ‘Se uno non è nato di nuovo, non può entrare nel regno di Dio'".
Meditazione del 02 giugno 2018
"Il Signore dice: 'Perché tu sei prezioso agli occhi miei, perché sei pregiato ed io ti amo'." (Isaia 43:4)
LA VITA CHE VALE IN GESÙ
Che prezzo dareste alla vostra vita? Quanto vale per voi? Di tanto in tanto dei ricercatori calcolano il valore di mercato degli elementi che compongono un corpo umano. Basandosi sul costo corrente di sodio, calcio, ferro, acqua, ecc. Si calcola che il valore, per una persona media, non supera i cinque euro! Ma la vostra esistenza non può certo essere valutata in questi termini. La vostra vita e il modo in cui la vivete valgono molto di più dei componenti del vostro corpo. Dio ha attribuito un gran valore alla vostra vita, voi siete molto più preziosi del denaro. Siete cosi preziosi per Lui, che Gesù è morto per redimervi dal peccato. Oggi siete invitati ad accettare Gesù come Salvatore e poi chiamati a seguirLo: "Essi saranno, nel giorno che io preparo, saranno la mia proprietà particolare, dice il Signore degli eserciti; ed io li risparmierò, come uno risparmia il figliolo che lo serve (Malachia 3:17).
Meditazione del 01 giugno 2018
"C'è una via che all'uomo sembra diritta, ma essa conduce alla morte." (Proverbi 14:12)
UNA VIA CHE SEMBRA DIRITTA
Questo proverbio è stato scritto da Salomone, il quale fu famoso per la sua sapienza che ricevette come dono di Dio. Sembra che Salomone stesse dicendo che non importa quanto giusta e perfetta possa sembrare la via che stai seguendo, se non conduce alla vita è sicuramente sbagliata. Vivere a proprio modo può portare a dei successi che poi si verificano sempre parziali e mai totali. Una giusta via non è caratterizzata da successi durante il percorso ma dal risultato finale. Gesù disse: "Io sono la Via, la Verità e la Vita". Oggi l'unica via che porta alla vita è la verità di Gesù, il Figliolo di Dio. Non importa quello che stai seguendo o facendo in questo momento della tua vita, è il tempo giusto per abbandonare tutto e seguire Gesù, perché Lui è l'unica Via che porta alla vita eterna.
Meditazione del 31 maggio 2018
"Ma subito Gesù parlò loro e disse: 'Coraggio, sono io; non abbiate paura!'" (Matteo 14:27)
LA PRESENZA CHE RASSICURA
"Non temete!", è la voce dolce di Gesù (Dio) a chiunque si è accostato sinceramente a Lui e lo riconosce come proprio Signore. È esattamente il contrario di quello che ci offre la realtà: soltanto preoccupazione, ansietà, stress, timore e paura. Invece è molto semplice riconoscere la presenza di Dio, dove Egli è presente, anche nel mare in tempesta. La paura scompare. Il Signore ci viene in incontro e ci dice: "Non temere!". La presenza di Dio vuol dire sicurezza, pace e vittoria sul tutto ciò che potrebbe "sommergerci"! Noi possiamo avere in Gesù un amico che ci comprende e ci rassicura, non temiamo dunque le difficoltà, affidiamoci a Lui con quella certezza, ed Egli renderà le situazioni più tetre, risplendenti come la luce. La Sua venuta verso di noi è sempre gioiosa e risplendente ed il timore è bandito per sempre dalla vita di colui che si riposa e rifugia in Lui: "Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura" (1° Giovanni 4:18).
Meditazione del 30 maggio 2018
"E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita?" (Matteo 6:27)
SOLLECITUDINE
Le sollecitudini della vita portano l'uomo a preoccuparsi di tutto. Di solito ci imbattiamo in queste persone che si preoccupano di ogni cosa. La vita del cristiano dovrebbe essere differente. La fiducia del credente deve essere riposta in Dio e soltanto in Lui. Non possiamo preoccuparci del domani perché esso non ci appartiene. Tutto è nelle mani del Signore. Questo non vuol dire che non ci dobbiamo preoccupare e dobbiamo vivere una vita irresponsabile. Tutt'altro. Vivere con Cristo significa lasciare tutte le ansie e tutte le preoccupazioni sapendo che Dio per certo provvederà alle nostre necessità. L'importante è comportarsi in maniera retta e sapere che il Signore non ci può abbandonare perché Lui lo ha promesso nella Sua Parola. Dio ha detto che non ci lascerà e non ci abbandonerà (Matteo 28:20).
Meditazione del 29 maggio 2018
"È anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto." (2° Timoteo 1:12)
SOFFRIRE PER LA FEDE IN CRISTO
Seguendo gli scritti dell'apostolo Paolo ci meravigliamo come sia stato possibile essere cosi duramente provato per professare la sua fede in Cristo. Noi, diciamo spesso, meno male che in questo nostro tempo le cose sono cambiate noi ci rallegriamo che nel 21° secolo, questo non avviene più, di dover soffrire per motivi religiosi o di fede. Ma purtroppo non è così. Di tanto in tanto dalle notizie che ci giungono udiamo che in varie parti del mondo ci sono persecuzioni religiose, così dette delle minoranze. Qualcuno ha detto che l'odio religioso è il più forte e spesso scatena odio a livello mondiale, nazionali e individuali. Ma i credenti anche se sono in situazioni particolarmente dolorose e difficili esclamano le stesse parole dell'apostolo Paolo: "Io so in chi ho creduto" si perché abbiamo incontrato lo stesso Signore che ha sostenuto Paolo (cfr. Giovanni 16:33).
Meditazione del 28 maggio 2018
"O Dio, tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in Tua presenza con tutto il cuore." (1° Re 8:23)
ESSERE SERVI DI DIO
"Dio, dammi!". "Signore, aiutami!". "Dio, perché non intervieni?". "Dicono che tu sia un Dio misericordioso; perché non mi dai quello che ti chiedo?". Avete mai rivolto a Dio questo genere di preghiere? O avete sentito farle? E cosa succede? Di solito nulla: Dio non è al nostro servizio. Il versetto di oggi non parla della misericordia del Dio Creatore che si rivolge a tutte le creature. La Bibbia ci dice che Dio fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. In questo versetto si parla di qualcosa di molto più grande. Salomone prega ricordando al Signore e al popolo che c'è un patto fra di loro. Prima di chiedere a Dio di intervenire nella nostra vita in modo specifico, dobbiamo chiederci qual è il nostro rapporto con Lui. A quale titolo gli facciamo le nostre domande. Perché Dio dovrebbe darci più di quello che dà a ogni altro uomo? Ma quando siamo suoi servi e si è instaurato un rapporto di ubbidienza e sottomissione, di fiducia e di amore, allora possiamo davvero rivolgerci a Dio confidando nella Sua misericordia. Una misericordia duratura e non soggetta alle circostanze.
Meditazione del 27 maggio 2018
"Misericordia e pace e carità vi sian moltiplicate." (Giuda 1:2)
SERENITÀ DI CUORE
Quando un cristiano è preoccupato dipende certamente da qualcosa che lo separa da Dio. La mancanza della comunione con il Signore è qualcosa che lo rende triste. Può essere una tristezza inconscia, ma è pur sempre una tristezza che invade il cuore e gli fa dire: "Cosa c'è oggi che non va?" Quando manca la serenità e la pace nel cuore, quando manca Dio nella nostra vita tutto diventa inutile e tutte le comodità perdono di significato perché manca il bene maggiore. Il salmista Davide dice: "Che beni e benignità m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita" (Salmo 23:6). Tutto ciò può avvenire se diamo a Dio il primo posto nella nostra vita: "Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti" (Giovanni 14:27).
Meditazione del 26 maggio 2018
"Dovresti dire: 'Se Dio vuole, faremo questo o quest'altro." (Giacomo 4:15)
SE DIO VUOLE
La Bibbia è un libro molto pratico e si occupa di ogni aspetto della vita umana. La Bibbia, ad esempio, evidenzia che noi siamo abituati a fare in continuazione dei progetti che poi, però, spesso le diverse circostanze della vita mandano in fumo. Il nostro futuro è ignoto a tutti noi, credenti in Dio o non credenti. La differenza fra gli uni e gli altri sta nel fatto che chi crede in Dio è sempre consapevole che i suoi piani possono essere diversi da quelli del Signore; per questo il credente prende ogni decisione in piena dipendenza da Dio. La frase "se Dio vuole" non deve essere usata per scaramanzia o come un rituale efficace per far andare bene le nostre cose, ma deve significare, invece, piena sottomissione al Signore. Nella formulazione dei nostri piani per il futuro, dovremmo imparare a vivere un giorno alla volta, godendo ogni giorno come un dono di Dio e sottoponendolo all'esame della Sua volontà.
Meditazione del 25 maggio 2018
"Io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, onde tu viva." (Deuteronomio 30:19)
LA SCELTA DECISIVA
Ogni giorno nella nostra vita dobbiamo prendere delle decisioni, alcune hanno un piccolo impatto sulla nostra vita altre invece possono rivelarsi decisive per il nostro futuro, c'è una scelta in particolare che non soltanto condiziona la vita futura ma addirittura la nostra eternità, questa scelta è di accettare Cristo Gesù nella nostra vita come personale Salvatore. Nel testo di oggi Dio poneva il popolo davanti ad una scelta, la vita o la morte, la benedizione e la maledizione, possiamo constatare che Dio non forza nessuno ma invita la Sua creatura a prendere una decisione, illustrando però quali sono le conseguenze della sua scelta. La Bibbia ancora oggi rinnova l'invito a fare la nostra scelta e ci illustra ampiamente anche le conseguenze di una scelta sbagliata e i benefici della scelta giusta. Forse pensiamo di poter evitare di fare una scelta e lasciare che le cose si evolvono da sole, in questo modo noi abbiamo già fatto la scelta, cioè di non voler dare ascolto alla voce di Dio e quindi di essere separati da Lui per tutta l'eternità.