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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Giovedì, 16 Agosto 2018 00:00

Meditazione del 16 agosto 2018

"Il Figliuol dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perito." (Luca 19:10)

LASCIARSI TROVARE

Questo verso del vangelo di Luca tratta di Zaccheo, ritenuto un traditore per il solo fatto che era capo dei pubblicani, ossia un capo esattore delle tasse; molto facilmente questi si sentiva solo, non compreso, abbandonato forse anche dalla sua stessa famiglia. Zaccheo viveva in Gerico e seppe da alcune persone che Gesù doveva visitare questa cittadina, la sua curiosità lo spinse verso l'ingresso della città per poterlo vedere; il racconto ci informa di alcuni fatti che avvennero tra Gesù e Zaccheo, il quale dietro la chiamata che Gesù gli rivolse, si mise subito a sua disposizione, dimostrandoGli che era pronto ad accogliere Gesù nella sua vita. Questo fu riconosciuto da Gesù come un atto importante, che dimostrava non solo disponibilità, ma anche umiltà. Gesù viene per cercare e salvare ciò che agli occhi degli uomini è perito, per cui non si può fare più nulla; ma proprio quando l'uomo non può cambiare le situazioni, Gesù può operare ancora molto. Zaccheo fu abbastanza umile nel credere in Gesù, si lasciò trovare e fu salvato per grazia. Caro lettore, lasciati trovare anche tu da Gesù. Come? Attraverso la lettura della Sua Parola. Dio ti benedica.

 

Mercoledì, 15 Agosto 2018 00:00

Meditazione del 15 agosto 2018

"Ecco, invece della pace, avevo amarezza su amarezza; ma tu, hai amato l'anima mia, ritirandola dalla fossa della distruzione, perché ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati." (Isaia 38:17)

DA DOVE VIENI E DOVE VAI?

La scienza illumina molti campi, ma non ci insegna nulla di sicuro né sull'origine della vita, né su ciò che segue la morte, né su Dio. Ogni scoperta pone più domande di quante ne risolva. Non ci dà altro che ipotesi non dimostrate. Solamente la Bibbia ci porta la verità, perché è la Parola di Dio, ma l'uomo non vuole ascoltare. Ecco alcune domande che l'uomo si pone: Da dove vengo? Dove vado? Chi darà uno scopo alla mia vita? Dio vi risponde: Provenite dalla volontà del Creatore e da lui avete ricevuto la vita. E' anche lui che ognuno, dopo la morte, dovrà incontrare; "la polvere torna alla... e lo spirito torna a Dio che l'ha dato" (Ecclesiaste 12:7). Di qui l'esortazione del profeta, sempre attuale: "preparati ad incontrare il tuo Dio" (Amos 4:12). La vera vita, è conoscere Dio e colui che egli ha mandato, Gesù Cristo. E' la vita eterna (Giovanni 17:3). Dio la dona fin d'ora a chiunque si riconosce peccatore e crede in Gesù morto per espiare i suoi peccati. Allora abbiamo il perdono e la pace, e lo scopo della nostra vita è di servire Colui che ci ha tanto amati, aspettando il suo ritorno che certamente non tarderà.

 

Martedì, 14 Agosto 2018 00:00

Meditazione del 14 agosto 2018

"L'uomo non è giustificato per le opere... ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù." (Galati 2:16)

A CHI È RISERVATO IL PARADISO?

Molte persone si fanno della grazia di Dio un'immagine molto personale. Per loro la salvezza si ottiene solo mediante molte opere, completate da un poco di grazia. Se la salvezza si ottenesse per mezzo delle proprie opere, chi potrebbe essere sicuro di aver raggiunto quella soglia minima che Dio richiede? Agli occhi dei nostri simili forse diamo l'impressione di avercela fatta, ma che valore può avere questa reputazione quando ci troviamo in presenza di Colui che sonda i cuori? Quando il giovane profeta Isaia fu posto davanti all'Iddio santo, egli che fino a quel momento aveva mantenuta una buona opinione di sé, fu obbligato ad esclamare: "Guai a me, sono perduto!" (Isaia 6:5). E' precisamente a coloro che si riconoscono perduti che è riservata la piena grazia di Dio. Anche Gesù ha dichiarato che non era venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento (Luca 5:32). Di quale giustizia poteva avvalersi il brigante sulla croce a cui Gesù promise il Paradiso il giorno stesso? Di nessuna, evidentemente! Solo attraverso Gesù ha avuto l'accesso in cielo. Questo vale anche per noi.

 

Lunedì, 13 Agosto 2018 00:00

Meditazione del 13 agosto 2018

"Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita." (Apocalisse 22:17)

UN INCONTRO INATTESO

Quella donna aveva scelto l'ora più calda della giornata per andare ad attingere l'acqua al pozzo di Sichar, perché non voleva incontrare nessuno. Il disordine della sua vita privata le attirava il disprezzo della gente del villaggio. Ed ecco uno sconosciuto che, seduto sul bordo del pozzo, aveva tutta l'aria di aspettarla. Anche lui, senza dubbio, l'avrebbe disprezzata, perché era un Giudeo, e questi non avevano relazioni con i Samaritani. Ebbene, no. Gesù le rivolge la parola: "Dammi da bere". La donna si stupisce. Si sarà detta: "Ah! se sapesse con chi ha a che fare, non mi chiederebbe niente". Gesù le dice: "Se tu conoscessi... chi è che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli t'avrebbe dato dell'acqua viva". La donna non capisce queste parole del Signore, ma in seguito racconterà ai suoi concittadini "Venite a vedere un uomo che m'ha detto tutto quello che ho fatto; non sarebbe egli il Cristo?". Aveva persino dimenticato la sua brocca. Ha trovato il Messia, il Salvatore del mondo (Giovanni 4:42). E voi, lettori, l'avete incontrato?

 

Domenica, 12 Agosto 2018 00:00

Meditazione del 12 agosto 2018

"Gesù gli disse: "perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!" (Giovanni 20:29)

SE CREDI, VEDRAI

Prima vedere, in seguito credere, questo non è il percorso della fede: noi crediamo adesso e vedremo più tardi. La fede è la dimostrazione delle cose che non si vedono (Ebrei 11:1). Che i mondi siano stati tratti dal nulla è un fatto inspiegabile, ma, crediamo che sono stati formati così dalla parola di Dio, perché ce lo dice la Bibbia. Noè ha manifestato la sua fede quando, sulla terra ferma, ha costruito la sua arca, mentre niente lasciava prevedere che un diluvio sarebbe venuto a sommergere il mondo. Egli ha creduto a Dio ed ha visto in seguito il compimento della parola divina. "Abramo, quando fu provato, offerse Isacco"(Ebrei 11:17). Egli stimava che Dio potesse risuscitare suo figlio dai morti. Non aveva mai visto nulla di simile, ma la fede conta su Dio e si guarda bene dal limitarne la potenza. L'autore dell'epistola agli Ebrei si compiace nell'enumerare le vittorie della fede e conclude con questa magnifica frase. Dio ha "in vista per noi qualcosa di meglio"; questa cosa eccellente, è di essere simili a Cristo nella gloria. Per mezzo della fede, entriamo nella famiglia di Dio, e per fede camminiamo verso il cielo. "Senza fede è impossibile piacere a Dio" (Ebrei 11:6).

 

Sabato, 11 Agosto 2018 00:00

Meditazione del 11 agosto 2018

"Gesù disse ai suoi discepoli: ...chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà." (Matteo 16:24-25)

SALVARE O PERDERE LA PROPRIA VITA?

Aver successo nella vita, tale è lo scopo della maggior parte della gente; aver successo sul piano personale o finanziario, familiare o coniugale, ciascuno ha le proprie ambizioni e talvolta si prodiga senza risparmiarsi per realizzarle. Non è forse questo il comportamento di troppe persone che scelgono come primo obiettivo il loro successo materiale? Nel migliore dei casi, ciò che riusciranno ad ottenere durerà solo il tempo della loro vita terrena. Se, "a causa di Cristo" (Filippesi 3:7), rinunciamo a impegnare interamente noi stessi nella ricerca del successo su questa terra, per consacrarci alla volontà di Dio, allora Dio può darci ciò che ci è necessario sulla terra, pur permettendoci di costituire un tesoro nel cielo per la vita eterna (Luca 12:33). Tutta la Bibbia ci insegna che Dio non resta mai debitore nei confronti di quelli che, senza scopo recondito, lo servono semplicemente perché sono suoi figli desiderosi di piacergli. Facciamo bene i nostri conti, e ammassiamoci dei tesori nel cielo (Matteo 6:20)!

 

Venerdì, 10 Agosto 2018 00:00

Meditazione del 10 agosto 2018

"Mostrati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto; e questo serva loro di testimonianza." (Marco 1:44)

LA PURIFICAZIONE

L'Evangelo di Marco ci porta in questo verso la condizione di un lebbroso, malattia molto contagiosa, che conduceva pian piano alla morte. Generalmente i lebbrosi dovevano stare lontani da strade e centri abitati per evitare di contagiare altre persone, inoltre al passaggio di viandanti o carovane dovevano gridare che si trovavano presso lebbrosi. Uno di questi davanti al passaggio di Gesù, mosso dalla fede, ruppe gli indugi; s'inginocchiò ai piedi del Signore e gli disse: "Se tu vuoi puoi guarirmi". Gesù, quando vide la fede del lebbroso, ebbe pietà e lo guarì. La lebbra è figura del peccato, perché come questa patologia, conduce alla morte! L'uomo del racconto sa di aver vissuto una vita lontana da Dio, ma ora comprende che solo Gesù può purificarlo, guarirlo, liberarlo. Ancora oggi, il peccatore, può trovare salvezza e guarigione solo in Gesù. Esercita la fede in Dio e nella Sua Parola ed anche tu realizzerai la gloria di Dio!

 

Giovedì, 09 Agosto 2018 00:00

Meditazione del 09 agosto 2018

"Il nostro aiuto è nel nome del Signore, che ha fatto il cielo e la terra." (Salmo 124:8)

L'AIUTO DI DIO

Quando noi chiediamo aiuto a Dio, non lo facciamo verso un personaggio qualunque, ma verso Colui che ha fatto il cielo e la terra, vale a dire verso Colui al quale appartiene ogni cosa. Cosa c' è infatti oltre il cielo e la terra? Niente! Tutte le cose esistenti sono racchiuse in queste due espressioni che ci danno l'idea della totalità di ciò che conosciamo e di ciò che non conosciamo. L'uomo indaga in molte cose, ma non riuscirà mai a comprendere tutte le cose finchè vive su questa terra, perché l'angolazione dalla quale guarda è talmente limitata che non riesce a scorgere che è una parte infinitesimale di tutto quello che lo circonda. Dio, invece, è al di sopra di ogni cosa e sa ogni cosa, perché ogni cosa proviene da Lui. Egli sa ogni cosa della Sua creatura, perché Egli ne è il creatore ed è Creatore meraviglioso che ha fatto ogni cosa e lo ha fatto in maniera straordinaria. Ecco perché quando chiediamo aiuto a Lui, ci potrà rispondere esaurientemente, perché ogni cosa dipende da Lui.

 

Mercoledì, 08 Agosto 2018 00:00

Meditazione del 08 agosto 2018

"Rallegratevi del continuo nel Signore. Da capo dico: Rallegratevi." (Filippesi 4:4)

IL SEGRETO DELL'OTTIMISMO

Esiste un ottimismo ingenuo che scambia i propri desideri per delle realtà e si crogiola nella sua piccola felicità finché non sopravvengono la malattia o altre difficoltà. Ma quest'ottimismo facile perderà presto la sua spinta se un giorno sarà costretto a confrontarsi con le realtà della vita, spesso strazianti. Quanti dolori, delusioni e angoscie troviamo attorno a noi e talvolta in noi! Quanta aggressività, odio e menzogna incontriamo sovente tra gli uomini che ci circondano! Allora l'ottimismo iniziale cede il posto alla disillusione, a meno che la speranza che ci anima sia fondata non sulle cose di questa terra, ma su Dio stesso! Questo è appunto ciò che avviene quando riceviamo il Signore Gesù nelle nostre vite. Egli diventa il centro del nostro ottimismo perché ha fronteggiato il male sotto tutte le sue forme e lo ha definitivamente vinto. La sua morte poteva sembrare una disfatta, ma essa è stata in realtà il trionfo dell'amore. Per mezzo di essa, Egli ha liberato i credenti dal timore della morte. Gesù è l'unico fondamento sul quale possiamo appoggiarci per essere ottimisti circa l'avvenire e per la vita di ogni giorno.

 

Martedì, 07 Agosto 2018 00:00

Meditazione del 07 agosto 2018

"Quando avevano pastura, si saziavano; quand'erano sazi, il loro cuore s'inorgogliva; perciò mi dimenticarono." (Osea 13:6)

IL PERICOLO DI ESSERE SAZI

Hai mai pensato che quando tutto va bene nella tua vita, in realtà non va troppo bene da un punto di vista spirituale? Fintanto che non ci troviamo nel bel mezzo di una crisi, lasciamo da parte Dio, la lettura della Parola, la preghiera e tutti felici ci occupiamo di cose più "leggere, distensive…" Non ci preoccupiamo più della nostra vita interiore e godiamo spudoratamente delle benedizioni di Dio, senza preoccuparci nemmeno di ringraziarLo. Abbiamo torto, perché quando godiamo delle benedizioni di Dio e pensiamo di non aver bisogno di Lui, è proprio in quel momento che il nostro bisogno è maggiore, e dovremmo pregare di più. Il libro di Osea descrive la relazione di Dio con il Suo popolo con termini che non solo dovrebbero farci riflettere, ma anche farci vergognare. Quanto siamo simili a questo popolo d'Israele dal collo duro! Non trascuriamo il nostro rapporto con Dio nei momenti belli della nostra vita, non dimentichiamoLo! Non usiamo Dio come si fa di un ombrello che si apre solo quando piove e poi rimane dimenticato in un angolo buio. Preghiamo anche quando non ne vediamo la necessità, perché abbiamo bisogno di Dio, sia quando attraversiamo una crisi, che quando Dio ci benedice e ci protegge.

 

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