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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Domenica, 27 Ottobre 2019 00:00

Meditazione del 27 ottobre 2019

"Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesú, nostro Signore" (Romani 8:38,39)

UN RISCHIO NON COPERTO

Viviamo in un secolo in cui tutto, o quasi, può essere garantito dalle compagnie assicurative: incendi, furti, danni di vario genere, ecc... A motivo di ciò, molti pensano che si possa vivere tranquilli! Eppure, molti sottovalutano e trascurano il rischio più importante, cioè "mettere al sicuro" l'anima nostra in vista dell'eternità. Quando dovremo lasciare tutto, indubbiamente la nostra assicurazione sulla vita metterà i nostri congiunti al riparo dai problemi finanziari, ma ognuno di noi dovrà incontrare il Creatore. A che varrà allora la nostra polizza assicurativa? A nulla! Dobbiamo assicurarci di poter incontrare Cristo quale nostro Salvatore. Per mezzo della fede nell'opera di redenzione che Egli ha compiuto, avremo la certezza della vita eterna. Questa è la "vera assicurazione", ma quanto costa a noi? Essa è gratuita, perché Gesù Cristo ha già pagato tutto alla croce. La sola cosa che Egli chiede è di "apporre la firma" su questo patto, cioè accettare il Suo dono di salvezza.

 

Sabato, 26 Ottobre 2019 00:00

Meditazione del 26 ottobre 2019

"Perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero" (1° Tessalonicesi 1:9)

MEZZO GIRO

Il senso della parola conversione non sempre è compreso. Si parla di opere caritatevoli, di riforma sociale, di solidarietà e altro, ma si ignora la sola verità in grado di risolvere i problemi dell'uomo e del mondo: la trasformazione interiore del cuore di ognuno. Il problema umano è innanzi tutto spirituale, è il cambiamento interiore che condiziona l'atteggiamento esteriore. Dio parla di questa necessità e dice: "Vi darò un cuore nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo". Ciò che rende possibile questo cambiamento è l'opera di Gesù alla croce. "In nessun altro è la salvezza" (Atti 4:12). Il figlio prodigo di Luca 15 realizza la propria miseria morale davanti a Dio e dichiara: "Io mi leverò e me n'andrò a mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato" (verso 18). Sì, in questo consiste tutto il problema. Finché ci faremo illusioni sul nostro stato interiore, credendo di trovarvi del bene e chiudendo gli occhi sul male, saremo lontani dal vero pentimento e dalla fede in Gesù Cristo.

 

Venerdì, 25 Ottobre 2019 00:00

Meditazione del 25 ottobre 2019

"Sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia" (1° Pietro 1:18,19)

MACCHIA INDELEBILE

Ognuno di noi trascorre, a modo suo, una parte della propria vita a pulire, lucidare la propria auto, la casa, ecc... Ma c'è una macchia che l'uomo non può togliere, nonostante tutti i suoi sforzi, è quella del peccato! Può essere ricoperto con la vernice della civiltà, con il manto delle buone opere, ma esso rimane nel cuore dell'uomo, dove Dio lo vede in tutta la sua bruttura. Nessuno lo può cancellare, Dio ha dichiarato: "Quand'anche tu ti lavassi col nitro e usassi molto sapone, la tua iniquità lascerebbe una macchia dinanzi a me" (Geremia 2:22). Soltanto Dio la può togliere e lo fa per chi riconosce il proprio stato: "O Dio, sii placato verso me peccatore" (Luca 18:13). L'uomo non può fare niente; Dio ha fatto tutto. Ma che prezzo ha dovuto pagare per togliere il peccato! Non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma l'ha dato per tutti noi (Romani 8:32). Erano i nostri peccati che aveva presi su di sè e che vuole cancellare: poiché "Il sangue di Gesù Cristo ci purifica da ogni peccato".

 

Giovedì, 24 Ottobre 2019 00:00

Meditazione del 24 ottobre 2019

"Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesú" (Filippesi 3:13-14)

LA CORSA CRISTIANA

Gli uomini animati da un ardente desiderio sono quelli che realizzano qualcosa d'importante, si trovano sempre uomini d'azione pronti a sacrificare tutto per una grande causa. Tale era l'apostolo Paolo, da quando Cristo l'aveva salvato; egli sapeva di essere impegnato nella corsa cristiana e perseverava nel suo sforzo senza deviazioni né sguardi retrospettivi, pensando soltanto al premio finale. Dimentichiamo come lui le cose che sono dietro: i nostri successi o i nostri insuccessi, perché ne saremmo scoraggiati e abbattuti; adoperiamoci invece per la mèta celeste con sforzo, perché "questa corsa" non è certo una passeggiata. Pensare soltanto alle cose terrene ci renderà poveri spiritualmente. Chi ha creduto in Cristo e ha fatto di Lui il prorpio Salvatore, invece, realizza gli alti scopi della vita e ha la certezza di vivere un giorno sempre alla sua presenza. Per cosa stai vivendo? Solo per ciò che è terreno e materiale? Sarai deluso! Vivi per Cristo ed Egli soddisferà l'anima tua.

 

Mercoledì, 23 Ottobre 2019 00:00

Meditazione del 23 ottobre 2019

"Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?" (Giacomo 4:12)

CHI SARA' IL PRIMO A SCAGLIARE LA PIETRA?

Alcuni capi religiosi condussero a Gesù una donna colta in adulterio. Essi però si preoccuparono poco della colpevolezza di questa donna: il loro scopo è di tendere un tranello a Gesù. Volevano condannarla, ma da chi ne avevano ricevuto il diritto? Chi scaglierà per primo la pietra contro di lei? Gesù aveva letto nei cuori di coloro che l'accusavano ed esclamò: "Chi di voi è senza peccato, scagli il primo la pietra contro di lei!". La freccia li raggiunse tutti ed fù molto più efficace di quanto sarebbe la prima pietra che avrebbe dovuto colpire la donna che costoro si accingevano a lapidare. La donna restò sola con Gesù; Egli solo avrebbe avuto il diritto di gettare la prima pietra e condannarla, ma andrà alla croce per portare i peccati di coloro che credono in Lui, e quindi anche di quella donna. Gesù non è passato leggermente sul male commesso; ma lo ha preso su di sé, e ne ha subìto il castigo. Quelle iniquità e il peccato di cui si era caricato e che ha espiato, era il mio e il tuo.

 

Martedì, 22 Ottobre 2019 00:00

Meditazione del 22 ottobre 2019

"Ma i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro" (Luca 15:2)

BENVENUTO NELLA FAMIGLIA DI DIO

Consideriamo due peccatori accolti da Gesù. Il primo è Matteo: egli lavorava per i Romani al banco delle imposte e, per questo, era odiato dal suo stesso popolo, ma Gesù aveva un piano speciale per la sua vita. Il secondo è Zaccheo: Egli desiderava fortemente vedere Gesù e perciò, vista l’enorme folla, salì su un albero. Era pronto a tutto pur di incontrare il Signore. “Quando Gesù giunse in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: “Zaccheo, scendi, presto, perché oggi debbo fermarmi a casa tua”. Grandemente sorpreso, si affrettò a scendere e lo accolse con gioia. Veduto questo, tutti mormoravano, dicendo: “E’ andato ad albergare in casa di un peccatore!” Ma Zaccheo si convertì a Cristo e manifestò un reale cambiamento nella sua vita, pronto a rendere il maltolto e donare ai bisognosi. Gesù gli disse: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa” La Bibbia afferma che Dio “ricompensa tutti quelli che lo cercano”, pertanto persevera nella tua ricerca e non stancarti e Dio ti accoglierà presso di Se.

 

Lunedì, 21 Ottobre 2019 00:00

Meditazione del 21 ottobre 2019

"perché, se con la bocca avrai confessato Gesú come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato" (Romani 10:9)

CREDERE NELLA DIVINITÀ DI GESÙ

Gesù ha spesso parlato di se stesso in termini assoluti; Egli ha infatti detto: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà mai sete" (Giovanni 6:35). "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muoia vivrà" (Giovanni 11:25). "Io ed il Padre siamo uno" (Giovanni 10:30). Egli ha inoltre affermato che era senza peccato in presenza di coloro che Lo odiavano, i quali non hanno potuto contraddirLo. Egli ha dichiarato di essere l’Unigenito Figlio di Dio, e desidera pertanto che si creda in Lui come Dio. I suoi stessi atti dimostrano che Egli è Dio: risuscitò i morti, guarì i lebbrosi, perdonò i peccati, nutrì le folle affamate. Mostrandosi ai suoi dopo la risurrezione, li convinse che Egli vive eternamente. Infine, dando loro lo Spirito Santo, ha dimostrato che era glorificato alla destra di Dio. Caro lettore, hai la convinzione intima che "Gesù è il Figliuol di Dio?... il vero Dio"? (l Giovanni 5:5,20). Se credi in Lui sarai salvato.

 

Domenica, 20 Ottobre 2019 00:00

Meditazione del 20 ottobre 2019

"Chi è salito in cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il suo nome e il nome di suo figlio?

Lo sai tu?" (Proverbi 30:4)

IL NOSTRO GRANDE IDDIO Nei capitoli del Libro del profeta Isaia in cui è denunciata l'idolatria del popolo d'Israele, il Signore ricorda la sua potenza senza confronti rispetto a quella delle nazioni che opprimono il popolo stesso. Tutti gli uomini riuniti non rappresentano nulla a fronte della sua potenza: essi non pesano più di un poco di polvere sul piatto della sua bilancia. Oggi, vogliamo ancora essere consapevoli che Dio è onnipotente. Non ci accade, talvolta, di sentirci schiacciati o dominati da particolari problemi che ci paiono insolubili? E' allora il momento di ricordarci che il nostro Dio è più forte; è al di sopra di qualsiasi circostanza. Quando crediamo per fede che Dio è grande, i problemi saranno piccoli, se lo facciamo piccolo invece, i problemi saranno grandi. Quando pensiamo alla grandezza di Dio abbiamo il privilegio di considerare il Suo amore per noi. E' Lui che ha concepito e portato a felice conclusione l'opera della nostra redenzione per mezzo del dono di Gesù Cristo.

 

Sabato, 19 Ottobre 2019 00:00

Meditazione del 19 ottobre 2019

"Ed Eliseo pregò e disse: «Signore, ti prego, aprigli gli occhi, perché veda!» E il Signore aprí gli occhi del servo, che vide a un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo" (2° Re 6:17)

VEDERE LA MANO DI DIO NELLA TUA SITUAZIONE

Il testo recita così: “Il servo di Eliseo andò fuori e vide che un gran numero di soldati, con cavalli e carri, accerchiava la città. Egli disse ad Eliseo: “Ah, mio signore, come faremo?”. Quegli rispose: “Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro”. Così Eliseo pregò: “Signore, aprigli gli occhi perché veda; e il Signore aprì gli occhi del servo, che vide ad un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a loro”. Grazie alla potenza del Signore, il servo vide gli angeli schierati in loro difesa. Dio può soccorrerti e tu vedrai la Sua mano all’opera in ciò che stai attraversando. Dio non ci ha garantito l’immunità dalle prove, ma ci ha promesso l’aiuto necessario per percepire in modo diverso i nostri problemi. Egli ha permesso che il servo di Eliseo vedesse un esercito. Un cieco chiese a Gesù: “Maestro, che io recuperi la vista” e se ne andò guarito. Oggi, chiedi al Signore di permetterti di vedere la Sua mano nel tuo problema.

 

Venerdì, 18 Ottobre 2019 00:00

Meditazione del 18 ottobre 2019

"In verità l'anima mia è calma e tranquilla. Come un bimbo divezzato sul seno di sua madre,

cosí è tranquilla in me l'anima mia" (Salmo 131:2)

I SEGNI DELLA VITA DI DIO I segni della vita spirituale presentano un parallelo con quelli della vita fisica. Una delle prime manifestazioni di vita nel neonato è il grido; allo stesso modo, una persona "nata di nuovo" pregherà rivolgendosi a Dio con speranza e fiducia. "Dio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo nei nostri cuori che grida: Abba, Padre". Un secondo segno è che il neonato è spontaneamente affamato, così chi ha conosciuto Cristo, sente una gran fame del nutrimento spirituale che è La Parola di Dio. Un neonato si muove, non è immobile benchè piccino; così il credente farà delle scelte, estenderà le sue relazioni cristiane, s'ingegnerà a trovare ogni tipo di occasione per rendere testimonianza del suo Signore, sarà zelante nelle buone opere (Tito 2.14). Infine, un neonato si riposa; si addormenta sereno tra le braccia della mamma. Chi ha creduto in Cristo trova il suo riposo nella certezza che Dio lo circonda con il Suo amore. Può dunque essere tranquillo e fiducioso, nonostante le difficoltà incontrate.

 

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