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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Sabato, 01 Agosto 2020 00:00

Meditazione del 01 agosto 2020

Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto; dalla profondità del soggiorno dei morti ho gridato e tu hai udito la mia voce (Giona 2:3)

IL SIGNORE RISPONDE

Giona rifiutò di dare ascolto a Dio e diresse i suoi passi, la sua vita, il suo futuro “lontano dalla presenza del Signore”. A causa di questa sua ribellione si trovò ad affrontare ciò che non avrebbe mai voluto; egli toccò letteralmente il fondo. Fu allora che si ricordò del Signore, riconobbe il proprio peccato senza colpevolizzare Dio di quanto gli stava accadendo, era consapevole della gravità dell’essere lontano dal Signore, il suo desiderio fu quello di tornare a Dio ed elevò una preghiera con la certezza che Egli l’avrebbe udita: “Io mi sono ricordato del Signore; e la mia preghiera è giunta fino a te”. Ancora oggi l’uomo cerca di fuggire dal Signore, di agire secondo i propri pensieri e tutto questo produce non soltanto insoddisfazione, ma lo porta a vivere sempre più in basso e spesso a toccare il fondo; cosa fare allora? Una preghiera fatta con fede e accompagnata da un sincero ravvedimento certamente raggiungerà il trono della grazia di Dio il quale farà seguire una pronta risposta e soluzione.

Venerdì, 31 Luglio 2020 00:00

Meditazione del 31 luglio 2020

Il Signore ha ascoltato la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera (Salmo 6:9)

IL SIGNORE MI ACCOGLIE

Non c’è nulla di più confortante del fatto di sapere che Dio ci ascolta sempre. Nessuna parola che rivolgiamo a Lui in preghiera e con fede cade nel vuoto. Il Signore ascolta la nostra supplica e accoglie, riceve, conserva la nostra preghiera. Tutto ciò non è dovuto ai nostri meriti, ma grazie all’opera di grazia di Cristo Gesù. Per la Sua grazia, Egli accoglie le nostre richieste; ogni difficoltà, ogni necessità, ciò che ci affligge, possiamo confidare tutto al Signore con la certezza che il Suo orecchio è attento alle nostre parole, e un "libro è scritto per conservarle" (cfr. Malachia 3:16). Il Signore è Colui che raccoglie le nostre lacrime nei suoi otri, ognuna di esse è nel suo registro; nessuna lacrima versata davanti a Lui è lasciata cadere a terra, anche le più nascoste, le più segrete, quelle che nessuno vede perché sono nell’intimo del cuore; quelle lacrime che sono il risultato di un fallimento, della debolezza, della solitudine, di qualche amarezza. Quale conforto sapere che il Signore mi accoglie!

Giovedì, 30 Luglio 2020 00:00

Meditazione del 30 luglio 2020

Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? (Romani 8:35)

ANCORATI ALL'AMORE DI CRISTO

Le prove che si abbattono sull’uomo durante la sua vita non potranno mai essere tanto terribili da arrivare a privarlo dell’amore di Dio e della sua relazione con Lui. Paolo dice che “in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori”. Non parla di cose immaginarie, ma di prove concrete e attuali, in esse saremo vincitori per il fatto che Cristo ci terrà uniti e stretti a Lui. “Sarà forse la tribolazione…?”; La tribolazione non è mai piacevole, e potrà pure abbattersi su te con violenza, ma non potrà mai separarti dall’amore di Dio. “Sarà la distretta…?”; l’amore di Dio non si scosterà da te quando affronti situazioni in cui sembra non esserci soluzione. “Sarà la fame…?”; puoi arrivare a toccare il fondo, ma anche allora puoi essere certo che Dio ti ama, non ti abbandona. Accade qualcosa di straordinario nella vita di chi si tiene ancorato all’amore di Dio. Deve prevalere la fede e la logica va messa a tacere di fronte a situazioni di questo genere, la sola spiegazione è “l’amore di Dio in Cristo Gesù”.

Mercoledì, 29 Luglio 2020 00:00

Meditazione del 29 luglio 2020

Poiché noi siamo senza forza, di fronte a questa gran moltitudine che avanza contro di noi; e non sappiamo che fare, ma gli occhi nostri sono su di te! (2° Cronache 20:12)

QUANDO NON SAI COSA FARE

Popoli forti e potenti stavano movendo guerra ad Israele e al re Giosafat. Una gran difficoltà al punto che egli ebbe paura di soccombere, di non farcela, paura del suo futuro. Di fronte ad un così gran problema Giosafat fa l’unica cosa che ogni credente dovrebbe fare: “Si dispose a cercare il Signore e implorare il Suo aiuto”. Elevò una sentita preghiera: “Non sappiamo che fare”. Il segreto per riportare la vittoria è quando ricorriamo a Dio e riconosciamo la poca forza a nostra disposizione, che ogni nostra abilità è poca cosa di fronte a situazioni che soltanto Dio può risolvere. Inoltre Giosafat confessò a Dio la sua incapacità. Quando dici a Dio di non avere speranza e capacità, Egli opererà. Infine, il re prese la ferma decisione di tenere fisso il suo sguardo sul Signore e non sul nemico che avanzava. Dobbiamo volgere lo sguardo verso Il Signore e non sull'uomo; e dire come il profeta: “io volgerò lo sguardo verso il Signore, spererò nell’Iddio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà” (Michea 7:7).

Martedì, 28 Luglio 2020 00:00

Meditazione del 28 luglio 2020

Mentre egli parlava ancora, vennero dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: «Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il Maestro? (Marco 5:35)

NON È MAI TROPPO TARDI

Un uomo si recò da Gesù affinché stendesse la Sua mano di guarigione sulla figlia gravemente malata. Avvenne però che, mentre Gesù si stava avvicinando alla casa di lui, la figlia morì. Quanti erano raccolti vicino alla famiglia dissero che non era più necessario che Gesù si fosse scomodato per qualcosa irrisolvibile. Era ormai troppo tardi. Quante volte si fa strada nella mente quella voce che dice: Perché continuare a pregare o a sperare in Lui? Ormai è troppo tardi! Quando sembra non esserci più soluzione e speranza, quando hai ormai perso le forze, quando sei scoraggiato vai al Signore, per Lui non è mai troppo tardi se soltanto però continui a sperare in Lui. Se ancora confidi nel Signore con la certezza che nulla è impossibile a Lui. L’esortazione che ancora Gesù fa a chi è in difficoltà è di non temere, non aver paura, non farti vincere dallo sconforto, ma aspettati il Suo potente intervento, sappi che ogni cosa è possibile a chi crede, anche quando le circostanze ti fanno dire che è troppo tardi.

Lunedì, 27 Luglio 2020 00:00

Meditazione del 27 luglio 2020

E lí, a causa della loro incredulità, non fece molte opere potenti (Matteo 13:58)

POCHE OPERE POTENTI

Gesù era a Nazaret, ma solo pochi infermi furono guariti quel giorno. Tutto ciò naturalmente non fu colpa Sua, ma fu causato dall'incredulità di chi era lì. L’incredulità impedisce di realizzare l’opera di Dio nella nostra vita; perché Egli non fa violenza a nessuno. Non è scritto che Cristo non volle operare, ma che Egli “non poté operare”; e “si meravigliò della loro incredulità”. Quelli che Lo ascoltavano parlare quel giorno non vedevano oltre la vista materiale, per loro Egli era solo il figlio del falegname e di Maria, fratello di Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda; non credevano nella Sua Deità. Bastava un passo di fede e tutto si sarebbe svolto diversamente, come tante altre volte aveva fatto, Gesù avrebbe operato nello spirito e nel corpo di chi si accostava a Lui con piena fiducia. Non sono le difficoltà, né la gravità del problema che possono impedire a Cristo di agire, ma soltanto l’incredulità. Ancora una volta Gesù ci dice, come disse a Tommaso: “Non essere incredulo, ma credente”.

Domenica, 26 Luglio 2020 00:00

Meditazione del 26 luglio 2020

e dirò all'anima mia: Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; riposati, mangia, bevi, divertiti (Luca 12:19)

UN CONSIGLIO STOLTO

Il ricco di questa parabola sa programmare bene la sua vita, è finanche un buon religioso. La sua campagna fruttò copiosamente e non sapendo più dove riporre i raccolti decide di ingrandirsi per godere di tutti quei beni. Il suo errore però fu quello di aver tenuto fuori Dio dal programma della sua vita, pensava che c’era tempo, ci avrebbe forse pensato più avanti, ma Gesù afferma che per Lui c’è sempre un’urgenza: quella di riconoscerLo in tutte le nostre vie. Il ricco pensava che per molti anni sarebbe stato tranquillo, ma il Signore gli disse: “Questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata”. Si era illuso che poteva riposare sulla vanità dei beni materiali, beni che avrebbe lasciato su questa terra alla mercé di qualcun altro. La parabola si conclude con l’invito di Gesù a cercare le ricchezze celesti, i beni spirituali, avere il cuore rivolto a Dio, unica fonte di ricchezza e di bene. Non pensare ci sia molto tempo, non ti cullare su ciò che possiedi, cerca d’essere ricco in vista di Dio!

Sabato, 25 Luglio 2020 00:00

Meditazione del 25 luglio 2020

Ma Gesù gli rispose: «Sia così ora, poiché conviene che noi adempiamo in questo modo ogni giustizia». Allora Giovanni lo lasciò fare (Matteo 3:15)

LASCIA FARE A GESÙ

Gesù è venuto per compiere un’opera importante, sacrificare la propria vita quale prezzo di riscatto; desidera manifestare la Sua gloria, ma per far sì che Egli possa operare nella nostra vita dobbiamo lasciare fare a Lui, dobbiamo evitare di essere noi stessi l’impedimento. Ogni resistenza, ogni opposizione, ogni desiderio contrario a quello di Dio, ci privano di quell’opera gloriosa che Cristo desidera compiere in ciascuno. Nel brano relativo al battesimo di Gesù, è scritto che quando Giovanni lo lasciò fare, “i cieli si aprirono”; quando diamo libertà di operare a Cristo le promesse di Dio scendono fino a noi. In quell’occasione lo Spirito di Dio discese. Se lasciamo operare Dio, Egli manifesta ciò che è e realizzeremo la Sua presenza nella nostra vita. È detto che “si udì una voce dai cieli”; se permettiamo a Cristo di agire, la Sua Parola sarà per noi fonte di forza, guida sicura, conferma e risposta ad ogni dubbio. Lascia fare a Gesù, lascia che egli operi nella tua vita, lascia che manifesti la Sua gloria in te.

Venerdì, 24 Luglio 2020 00:00

Meditazione del 24 luglio 2020

Se ti scoraggi nel giorno dell'avversità, la tua forza è poca (Proverbi 24:10)

HAI POCA FORZA?

Non sai quanto è resistente una fune fino a quando non è tesa e tirata; non conosci la forza fisica di un uomo se non vedi quanto peso egli può sollevare. Non sai quanta forza spirituale hai finché non affronti un’avversità! Chissà quante volte, proprio attraverso le prove, abbiamo realizzato e compreso che la nostra forza era poca. Ci siamo a volte scoraggiati, persi d’animo, abbattuti; un chiaro segnale della nostra umana debolezza. Di fronte a tutto ciò non bisogna disperare perché il Signore ci ha promesso, che se lo vogliamo, possiamo essere forti; viene da chiederci: come? Innanzitutto sperando nel Signore, perché “quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze”, forza che si rinnova, che ti eleva in alto, al di sopra dei problemi, forza che ti permette di camminare e correre senza stancarti e affaticarti. Inoltre, la Sua gioia è la nostra forza, la certezza di appartenergli, di essere suoi, d’essere l’oggetto del Suo amore e delle Sue amorevoli cure. “Anima mia, avanti, con forza!”

Giovedì, 23 Luglio 2020 00:00

Meditazione del 23 luglio 2020

Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso...e non guardano al Santo d'Israele e non cercano il Signore! (Isaia 31:1)

SOCCORSI DAL SIGNORE

Dove cerchi soccorso quando vivi ed affronti momenti difficili? Se ricorriamo ad espedienti umani, falliamo; dobbiamo invece imparare ad attendere con fiducia l’intervento e il soccorso di Dio perché Egli può e vuole aiutare, ed è per questo motivo che ci esorta ad andare a Lui dicendoci: “Guai a quelli che cercano soccorso altrove”. Tutto ciò esclusivamente per il nostro bene, per evitarci spiacevoli conseguenze che sopraggiungono quando Gli voltiamo le spalle agendo di testa nostra. Il soccorso che viene da Dio non è paragonabile all’inutile aiuto che potrebbe darci l’uomo, confidare nelle risorse umane e appoggiarsi sulla forza che esse possono dare, non fa altro che allontanare la nostra vita dal Signore, ecco perché Egli ci esorta a guardare a Lui per fede. Egli è l’Iddio di chi spera in Lui, di quelli che con tutto il cuore e piena fiducia vanno a Lui e trovano soccorso al momento opportuno. Vogliamo oggi affermare come il salmista: “In lui s’è confidato il mio cuore e sono stato soccorso”.

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