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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Lunedì, 26 Ottobre 2020 00:00

Meditazione del 26 ottobre 2020

Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? (Luca 15:4)

IL BUON PASTORE

La parabola della pecora smarrita narra di un pastore che, avendo smarrito una pecora, lascia le altre novantanove in un luogo sicuro, per cercare quella perduta. L’insegnamento che Gesù voleva dare è chiaro. La pecora smarrita, incapace di ritrovare la strada, rappresenta l’uomo che si è allontanato da Dio e non è in grado da solo di riavvicinarsi a Lui. La Bibbia insegna: “Poiché eravate erranti come pecore; ma ora siete tornati al Pastore e Vescovo delle anime vostre” (I Pietro 2:25). Gesù per riavvicinare l’uomo a Dio ha dato la Sua vita sulla croce quale prezzo per il perdono dei peccati di tutta l’umanità, subendo su di Sé il giudizio che spettava ad ogni peccatore a causa dei propri peccati. La ricerca paziente del pastore esprime l’amore che il Signore manifesta in favore dell’uomo ed il Suo proposito di stapparlo al peccato, alle conseguenze eterne di questo. Caro amico, Gesù il buon Pastore ti sta cercando. Con pazienza, anche oggi, ti rinnova il Suo invito ad andare a Lui. Non indurire ulteriormente il tuo cuore, ma vai a Lui e troverai salvezza e ristoro.

Domenica, 25 Ottobre 2020 00:00

Meditazione del 25 ottobre 2020

Colui che nella nostra umiliazione si ricordò di noi, perché la sua bontà dura in eterno (Salmo 136:23)

LA BONTÀ DI DIO

Generalmente ricordiamo con facilità le persone con le quali abbiamo contatto più o meno frequente. Ma quando questi incontri si diradano, ecco che dimentichiamo anche coloro con i quali abbiamo trascorso insieme molto del nostro tempo. Lo scrittore di questo salmo pone in evidenza la capacità di Dio di ricordarsi del Suo popolo nel momento dell’umiliazione, risultato del peccato che abbassa l’uomo, allontanandolo dal Suo Creatore e Signore. Il peccato crea una distanza abissale tra il peccatore e Dio. Dimenticherà Egli l’uomo peccatore così profondamente lontano? Dimenticherà Egli la Sua povera creatura caduta nella miseria? La risposta consolante è: no! Il Signore è potente a ricordarsi anche di te caro amico, nonostante il baratro del peccato nel quale vivi. Nonostante tutto, Dio si ricorda di noi e lo ha fatto mandandoci Gesù Cristo. Egli non ti dimenticherà e non ti abbandonerà mai perché ti ama e tu sei prezioso per Lui. Confida nel Signore con tutto il tuo cuore, spera in Lui con fede ed Egli manifesterà la Sua bontà nei tuoi confronti.

Sabato, 24 Ottobre 2020 00:00

Meditazione del 24 ottobre 2020

Gli occhi di quelli che vedono non saranno più accecati (Isaia 32:3)

OCCHI APERTI

Il profeta Isaia descrisse i benefici che sarebbero scaturiti da un re la cui venuta avrebbe arrecato ogni sorta di bene per l’umanità. Questo Re, che Isaia intravide, è già venuto: è Gesù, il Cristo di Dio, il Re dei re e Signore dei signori. I nostri poveri occhi, accecati dal peccato e dalle lusinghe del nemico dell’uomo, satana, possono ora essere aperti alla realtà spirituale, alla luce del Signore. Ciò che l’antico profeta preannunciava è possibile realizzarlo oggi. Io e te possiamo avere occhi aperti, in grado di scorgere, per fede, ciò che l’occhio naturale non può scorgere: la gloria del Signore, ovvero la ricchezza della Sua grazia, misericordia, potenza e compassione che Egli ha per ogni persona. Se i tuoi occhi sono oggi accecati dal dubbio, dall’incredulità, dai dolori e sofferenze dalla vita presente, rivolgi con fede a Colui che apre gli occhi dei ciechi e chiediGli di "illuminare gli occhi del tuo cuore" (cfr. Efesini 1:18).

Venerdì, 23 Ottobre 2020 00:00

Meditazione del 23 ottobre 2020

Ma Rut rispose: "Non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te; perché dove andrai tu, andrò anch'io; e dove starai tu, io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio" (Rut 1:16)

FERMAMENTE DECISI

Naomi era una donna israelita emigrata con il marito ed i figli nel paese di Moab. Dopo aver conosciuto il dolore per la loro morte dei suoi cari decise di ritornare nel suo Paese. Rut, a differenza della cognata, era fermamente decisa a non staccarsi dalla suocera. La determinazione di questa donna dovrebbe farci riflettere: siamo altrettanto decisi a seguire il Signore? Tante volte, forse, abbiamo espresso il proposito di voler vivere per Lui, ma poi abbiamo permesso alle circostanze, ad influenze umane, alle difficoltà o ai piaceri del mondo, di farci perdere di vista l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Rut fu risoluta. Né l’insistenza della suocera, né la decisione di Orpa le fecero cambiare idea o condizionarono la sua scelta. Seguiamo il suo esempio! Con risolutezza restiamo ancorati al Signore. Non permettiamo a nulla di separarci da Lui. AffidiamoGli la nostra vita e realizzeremo che, nella Sua fedeltà, Dio si prende meravigliosamente cura di chi confida in Lui.

Giovedì, 22 Ottobre 2020 00:00

Meditazione del 22 ottobre 2020

Faranno questo perché non hanno conosciuto né il Padre né me (Giovanni 16:3)

CONOSCERE DIO È FONDAMENTALE

È veramente possibile conoscere Dio? A questo interrogativo si danno risposte differenti. Per alcuni Dio non esiste e di conseguenza è inutile tentare di conoscerLo. Per altri c’è un Dio che ha dato origine al creato, ma è troppo lontano, irraggiungibile dall’uomo. Altri ancora pensano che si possa conoscere Dio soltanto mediante studi approfonditi, che non sono alla portata di tutti. Sono tante le risposte date dall’uomo. Ma cosa dice la Bibbia? La Parola del Signore insegna che non si può conoscere Dio attraverso la propria intelligenza. Egli si rivela esclusivamente per mezzo di Gesù Cristo. Per conoscere Cristo è indispensabile rivolgersi alla Parola di Dio, la Bibbia, con totale fiducia in ciò che Essa dichiara e di completa sottomissione al suo messaggio. Le Sacre Scritture parlano di Gesù e attraverso di Lui, possiamo conoscere Dio. La conoscenza di Dio, implica, però, un radicale cambiamento del cuore, operato dallo Spirito Santo. Conosci il Signore o hai soltanto sentito parlare di Lui? ChiediGli di rivelarsi e attraverso la Sua Parola Lo farà.

Mercoledì, 21 Ottobre 2020 00:00

Meditazione del 21 ottobre 2020

Se siete disposti a ubbidire, mangerete i frutti migliori del paese (Isaia 1:19)

UBBIDIRE A DIO

Dio odia il peccato, ma ama il peccatore. Proprio per questo desidera vivere in comunione con la Sua creatura. Questa verità è più volte espressa chiaramente nelle Scritture. Cosa occorre per stabilire una giusta relazione con Dio? Prima di tutto è necessario ravvedersi dei propri peccati. Il ravvedimento è indispensabile per vivere vicino al Signore e consiste nel riconoscere la propria condizione di peccato, nel provare un sincero dolore per averLo offeso con le proprie iniquità e nel decidere di abbandonarle chiedendo a Dio la forza necessaria per fare ciò che a Lui è gradito. In secondo luogo occorre confidare nella Sua grazia. In virtù dei propri meriti, nessuno può accostarsi a Dio ed avere comunione con Lui. Soltanto per la Sua grazia i peccati possono essere perdonati e si può sperimentare la gioia della riconciliazione. Infine, occorre percorrere il sentiero dell’ubbidienza alla Parola di Dio. Egli si compiace di cuori che si dispongono a mettere in pratica la Sua Parola, motivati dall’amore per Lui.

Martedì, 20 Ottobre 2020 00:00

Meditazione del 20 ottobre 2020

La parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata (Ebrei 4:2)

ASSIMILARE LA PAROLA

Nonostante il Signore avesse dato prova di fedeltà ed amore, intervenendo con la Sua potenza per sottrarre questo popolo alla dura schiavitù in Egitto, gli israeliti continuarono ostinatamente ad essere ribelli ed ingrati. Come mai? Non avevano assimilato la Parola nel loro cuore. L’avevano udita, ma non l’avevano accolta. Non avevano permesso ad Essa di penetrare nel loro cuore, di radicarsi in modo profondo nella loro anima. E tu, stai assimilando la Parola di Dio? Chi riceve la Parola sperimenta che essa illumina la mente ed il cuore, trasforma radicalmente, dà una nuova speranza e conduce lungo il sentiero del volere divino. Come è possibile assimilare la Scrittura? Occorre riceverla con fede autentica in modo che Essa generi il desiderio di conoscere sempre meglio la volontà di Dio, il proposito di ubbidire al Signore per piacerGli in ogni cosa ed un profondo rispetto per ciò che Egli dice. Non indurire il tuo cuore alla Parola, accoglila con fede ed essa ti rivelerà Dio e sarai da Lui trasformato.

Lunedì, 19 Ottobre 2020 00:00

Meditazione del 19 ottobre 2020

Egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per sé stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro (2° Corinzi 5:15)

VIVI PER CHI È MORTO PER TE

Ogni persona vive per qualcuno o qualcosa. Quanti genitori vivono esclusivamente per i loro figli! Quante persone vivono per il proprio coniuge! Ci sono coloro che vivono per la loro attività lavorativa o per un ideale nel quale credono. Alcuni vivono per sé stessi, altri dedicano la loro esistenza alle persone emarginate. E tu per chi o che cosa vivi? La Scrittura insegna che nessuna delle persone o delle cose elencate dovrebbe mai diventare una ragione di vita. Infatti, il Signore si aspetta che ognuno viva esclusivamente per Lui. Ciò implica offrire sé stessi a Dio, essere pronti a spendere il fiore dei propri anni ed il meglio delle capacità, che Egli stesso ci ha donato per Lui. Vivere per il Signore implica la disponibilità a lasciare tutto ciò che Egli non approva, per ricercare sempre ed in ogni cosa la Sua gloria. Cristo non ha esitato a sacrificarsi, a dare Sé stesso per noi. Noi siamo disposti a vivere per Lui che è morto per noi?

Domenica, 18 Ottobre 2020 00:00

Meditazione del 18 ottobre 2020

Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re (Daniele 3:17)

DIO NON DELUDE

Tali parole, oltre a far risaltare la rassicurante fedeltà di Dio, descrivono alcune sue caratteristiche. Prima di tutto insegnano che Dio si fa conoscere. I tre ebrei deportati in Babilonia dichiararono: “Il nostro Dio”. Essi sapevano della Sua esistenza e lo conoscevano personalmente, perché Egli si era rivelato al loro cuore. In secondo luogo parlano della Sua Onnipotenza. Gli ebrei, minacciati dal re, affermarono che il loro Dio aveva il potere di salvare anche dalla fornace ardente, perché per Lui non c’è niente di troppo difficile. Nell’esprimere la propria determinazione a non chinarsi davanti alla statua i tre credenti espressero la certezza che il loro Dio era vivente ed operante, con le parole: “Ci libererà”, perché avevano già realizzato in passato le meraviglie di Dio verso di loro. Dalle parole di questi ebrei, infine è possibile apprendere che il Signore è l’unico Dio. Difatti questi uomini erano decisi a non chinarsi dinanzi alla statua eretta dal re, perché sapevano che soltanto il Signore è il vero Dio. Caro amico in chi hai riposto la tua fede? Credi nel vero Dio e non sarai mai deluso.

Sabato, 17 Ottobre 2020 00:00

Meditazione del 17 ottobre 2020

Il riscatto dell'anima sua è troppo alto (Salmo 49:8)

UN PREZZO TROPPO ALTO

Tante persone sono convinte che il denaro sia la risposta a tutti i loro problemi. Ma c’è una questione che tutti dobbiamo affrontare in cui il denaro non serve a niente: il destino eterno dell’anima. Gesù raccontò una parabola di un uomo che era diventato ricco onestamente con il lavoro e che si disse: “Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi, godi. La risposta di Dio fu: Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quel che hai preparato, di chi sarà?” (Luca 12:19, 20). Siamo schiavi del peccato e per essere veramente liberi qualcuno deve pagare il prezzo del nostro riscatto. La Bibbia spiega che nessuno potrà pagare, né per sé stesso, né per un altro il prezzo del riscatto. Siamo quindi senza speranza? No! Cristo Gesù diede Sé stesso qual prezzo di riscatto per tutti (cfr. I Timoteo 2:6). Mettiamo da parte ogni orgoglio ed ogni pretesa di acquistare o meritare la salvezza, e, chiedendo umilmente perdono dei nostri peccati, avvaliamoci del nostro riscatto già pagato da Cristo.

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