
Parole di Vita
Meditazione del 13 aprile 2021
Bisogna che io compia le opere ... mentre è giorno... (Giovanni 9:4)
PRENDI CONTROLLO DEL TEMPO (3)
L'uso del tempo è come l'uso del denaro: deve, sempre, essere pianificato. Il verso di oggi sottolinea il fatto che Gesù "pianificava" bene il suo tempo. Egli aveva compreso la Sua missione. Durante il Suo ultimo tragitto verso Gerusalemme, dove sarebbe stato crocifisso, sentendo il grido accorato di un mendicante cieco, si fermò, causando scompiglio e frustrazione tra i Suoi discepoli. La loro irritazione nasceva dalla convinzione che Gesù non si curasse, minimamente del possibile ritardo, poiché mancavano ancora sei o sette ore di cammino per giungere a Gerusalemme ed essi desideravano arrivarvi quanto presto per adempiere il loro scopo, celebrare la Pasqua. Dal loro punto di vista, il Maestro stava usando male il tempo ma per Gesù, invece, erano momenti spesi bene perché tutto ciò s'inseriva perfettamente nei requisiti armonici della Sua missione. Io e te possiamo avere il "controllo del tempo" se ci prefissiamo uno scopo ben preciso. Se invece di spenderlo in ciò che è futile, contrario al volere di Dio, viviamo per il Signore e per edificare la nostra vita in Lui, saremo arricchiti ogni giorno di ogni suo bene.
Meditazione del 12 aprile 2021
Insegnaci dunque a contare bene i nostri giorni... (Salmo 90:12)
PRENDI CONTROLLO DEL TEMPO (2)
La vita odierna è oberata di impegni, appuntamenti, scadenze mancate, ecc. Con grande sforzo e dispendio di energie, cerchiamo di trovare il tempo per fare tutto, tralasciando però la cosa più importante: la mancanza d'intimità con Dio; l'assenza di quel tempo prezioso passato a cercare l'approvazione, la guida, e ogni benedizione che si hanno quando leggiamo e meditiamo la Parola di Dio, La Bibbia. L'unica giustificazione che sappiamo trovare per tale lacuna è la mancanza di tempo. Il verso della meditazione di oggi è una preghiera dal valore fondamentale: chiedere a Dio di darci saggezza, quella consapevolezza che la vita e il tempo passano veloci senza più tornare; affinché impariamo a gestire il nostro tempo in maniera efficace senza un giorno doverci pentire di averlo speso inutilmente. Impariamo dunque a dare le giuste priorità alla nostra vita, sapendo che vi deve essere in ogni giornata, un tempo vissuto in comunione con Cristo, nella ricerca della sua presenza, della sua guida, della sua volontà. Realizzeremo allora un appagamento spirituale e morale, una ricchezza interiore che in niente e in nessun altro possiamo ricevere.
Meditazione del 11 aprile 2021
Comportatevi con saggezza ... ricuperando il tempo. (Colossesi 4:5)
PRENDI CONTROLLO DEL TEMPO (1)
Nulla costa più del tempo sprecato; ogni minuto perso lo è per sempre. Mai come oggi abbiamo avuto a disposizione un così gran numero di accessori e di mezzi che ci aiutano a risparmiare tempo, eppure ci sembra di averne sempre meno. Per ben dirigere la nostra vita, dobbiamo, in primo luogo, imparare a gestirlo e ciò significa reindirizzare ogni minuto perso verso uno scopo valido. Tutti abbiamo delle aspirazioni che desideriamo realizzare o che tentiamo di programmare e ci sentiamo grandemente delusi quando ciò non si avvera. Ci accorgiamo di aver sprecato molto tempo quando, pur di raggiungere alcuni obiettivi nella vita, scopriamo che nulla ci appaga veramente, che comunque resta un vuoto incolmabile nel nostro cuore e, nell'impossibilità di tornare indietro, realizziamo di aver sprecato molto tempo. affinché ciò non accada occorre dunque fare la scelta giusta, quella scelta della quale mai ci si pentirà. Quale scelta allora se non quella di accettare Gesù nella propria vita. Da quel momento, ogni giorno vissuto insieme a Lui, sarà "ricco", benedetto, nella pace e nella gioia.
Meditazione del 10 aprile 2021
...siate santi in tutta la vostra condotta. (1° Pietro 1:15)
SII SANTO
In questi tempi, il tema della santità non è tra i più trattati. Spesso si crede che essere santi voglia dire essere perfetti, senza difetti. Si attribuisce tale qualità ad un numero limitato di "eletti", scelti. Che cosa significa invece essere santi? Vivere in condizione di santità significa innanzitutto appartarsi in modo speciale ed esclusivo per Colui che amiamo, Gesù, in quanto abbiamo fatto di Lui il nostro personale Salvatore, questa scelta di fede ci "apparta", ci distingue dagli altri perché ci rende figli di Dio. Santo è anche colui che decide di non vivere più solo per se stesso, ma in modo da onorare il Signore per il resto della propria vita. Cioè, colui che, proprio perché ora appartiene a Cristo, manifesta in tutta la propria condotta tale condizione. Pertanto, non è santo chi, con immani sforzi, cerca di attenersi a tutta una serie di regole religiose e acquistarsi così il favore di Dio, ma lo è chi, accetta Cristo nella propria vita e una volta figlio di Dio, vive la propria esistenza manifestando la naturale conseguenza di tale posizione. Se viviamo in comunione con Cristo, siamo santi.
Meditazione del 09 aprile 2021
...per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri. (Galati 5:13)
VIVERE PER GLI ALTRI
Gesù ha detto: "Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore" (Giovanni 10:11). Per essere come Lui, dobbiamo vivere per qualcosa che vada ben oltre gli interessi personali. Questo significa operare per una causa più grande di noi e per persone che esulano dalla nostra cerchia. Le grandi personalità della Bibbia non erano tali perché favorite dalla sorte o dalla condizione, bensì, perché votate interamente a figure e cause che esulavano da loro stessi. Il loro scopo primario era quello di recare beneficio agli altri per amore del Signore. Purtroppo, è solo una sporadica minoranza pronta a credere di poter fare la differenza nel mondo rinunciando a ogni cosa, pur di vederla realizzata. Di simili persone rimarrà sempre il rimpianto perché la loro vita ha lasciato un segno tangibile. La loro visione non morirà, perché vivendo, non per se stessi, ma per gli altri, hanno trovato la gioia e l'appagamento più grandi. Volgiamo oggi lo sguardo a Gesù, Colui che visse e morì al posto nostro, per donarci salvezza nel Suo nome. Egli sarà il nostro aiuto e sostegno in ogni difficoltà e in ogni problema.
Meditazione del 08 aprile 2021
...espresse il desiderio di morire... (1° Re 19:4)
HAI PERSO IL TUO SCOPO?
Alle volte, dopo "aver profuso tutto se stessi", ci si può sentire stremati. Altre volte si può essere così scoraggiati al punto di pensare di essere inutili, che la vita non abbia alcun senso di essere vissuta. A tal proposito, la Bibbia narra di Elia; Dio lo aveva grandemente usato per far scendere il fuoco dal cielo sui profeti di Baal, eppure crollò quando Iezebel lo minacciò. Datosi alla fuga per salvarsi la vita, "andò a mettersi seduto sotto una ginestra ed espresse il desiderio di morire, dicendo: «Basta! Prendi la mia vita o Signore!» ". Nel momento in cui spostò la sua attenzione da Dio al nemico e alla difficoltà, fu sopraffatto e vinto dallo sconforto, ma Dio gli parlò di nuovo e lo ristabilì. Se quanto accaduto ad Elia dovesse capitare a noi, il rimedio è andare subito al Signore e trovare ai piedi Suoi pace e consolazione. Davide disse: "Il Signore è il baluardo della mia vita; di chi avrò paura?" (Salmi 27:1). Poggiamo la nostra vita per fede nel Signore, così come Egli mandò Eliseo ad assistere Elia, allo stesso modo, saprà come rialzarci durante il cammino.
Meditazione del 07 aprile 2021
...il vostro no, sia no... (Giacomo 5:12)
IMPARA A DIRE DI NO!
A volte troviamo difficile dire no, perché temiamo di non essere più graditi, oppure, riteniamo che per dimostrare d'essere all'altezza dobbiamo acconsentire sempre. Il verso letto è eloquente: "il vostro no sia no, affinché non cadiate sotto giudizio". Vi sono dei principi da mettere in pratica a tal riguardo: Pensa prima di rispondere. Nel caso ti trovassi in difficoltà, potrai sempre dire: "Ci penso un attimo!". Non assumere impegni senza prima consultare Dio, sapendo che Egli guiderà coloro che si rivolgono a Lui. "Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente" (Giacomo 1:5). Limita i tuoi sì ma sii fedele agli impegni presi, soprattutto, non assumerti altre responsabilità perché ti senti sotto pressione, in colpa o, peggio, indispensabile. Dio ha dato a ciascuno dei talenti unici, impegnati dove i tuoi doni possano essere utilizzati. Sarà sempre facile? Certamente no ma se non imparerai a farlo, ti ritroverai a investire tempo ed energie in cose che sembrano urgenti, trascurando, invece, ciò che è veramente importante.
Meditazione del 06 aprile 2021
...l'afflizione produce pazienza. (Romani 5:3)
SVILUPPARE LA PAZIENZA
Potremmo definire la pazienza una dote, una particolare capacità. Quando la nostra onestà passa inosservata, il nostro impegno non è premiato, o quando persino il nostro amore non è ricambiato, è il momento in cui la pazienza può rivelare il fulgore della sua magnificenza. Paolo scrive: "... l'afflizione produce pazienza". Soffermiamoci su tre benefici pratici della pazienza: Innanzitutto, la pazienza produce speranza. "Poiché tutto ciò che fu scritto... lo fu scritto per nostra istruzione, affinché, mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza" (Romani 15:4). In secondo luogo, la pazienza produce frutti spirituali, "... quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza" (Luca 8:15). Infine, per mezzo della pazienza otteniamo quanto Dio ci ha promesso. "affinché...siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse" (Ebrei 6:12). Se questa virtù manca in noi, chiediamo aiuto al Signore, Egli ci aiuterà affinché anche in questo aspetto possiamo piacere a Lui.
Meditazione del 05 aprile 2021
...compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà... (Efesini 1:11)
DIO STA OPERANDO NELLA TUA SITUAZIONE
Il salmista scrive: "... mi hai intessuto nel seno di mia madre" (Salmo 139:13). Prima ancora che tu fossi concepito, Dio ha considerato ogni evento che avrebbe influenzato la tua vita, inclusi "... i tempi e le stagioni ..." (Daniele 2:21), le decisioni della politica (Proverbi 21:1) e, finanche, la quantità dei capelli che avresti avuto sul capo (Luca 12:7), perciò non dimenticare questa considerazione quando vedrai le circostanze intorno a te cambiare! Vi sono persone che attribuiscono al caso la loro nascita, forse ad errori commessi da altri, pensano sia solo una casualità la loro vita sulla terra, ma la Scrittura attesta nel Salmo 139 che Dio è Colui che conosce la nostra vita, pertanto non siamo venuti al mondo per caso. In qualche modo Dio è in grado di usare anche uno "scadimento morale" per portare a compimento il Suo piano, anche dai nostri errori può trarre del bene, allora perché ci dovremmo sorprendere quando li usa per compiere la Sua volontà? È un concetto troppo profondo per noi ma che, sicuramente, offre speranza a quanti hanno fallito nella vita". Lascia operare Dio nella tua vita.
Meditazione del 04 aprile 2021
...ci siamo saziati, ed è rimasta roba in abbondanza... (2° Cronache 31:10)
COME RESISTERE ALLO SCOMPIGLIO FINANZIARIO
Si racconta di una famiglia che venne a trovarsi in difficoltà economica durante il periodo della Grande Depressione. Non sapendo che fare, decisero comunque di continuare ad onorare Dio senza smettere di offrire quanto nelle loro possibilità. Offrire a Dio è un atto di fede, perché siamo certi che Egli saprà provvedere il necessario. Esiste un'invisibile riserva d'abbondanza che si riversa su noi quando obbediamo alla Parola di Dio. La Bibbia dichiara: "Quel che fa ricchi è la benedizione del Signore e il tormento che uno si dà, non le aggiunge nulla" (Proverbi 10:22). I favori di Dio non dipendono dalle nostre disponibilità; se Lo onoriamo attraverso l'ubbidienza, Egli promette: "... «vedrete se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla". Nell'Antico Testamento, quando il popolo di Dio iniziò "a portare le offerte nella casa del Signore ...", poté affermare: "... è rimasta roba in abbondanza ...". Per quale ragione? Semplicemente perché il Signore aveva "benedetto il Suo popolo". Non riponiamo speranza nelle cose terrene, ma riponiamo la nostra fiducia nel Signore.