
Parole di Vita
Meditazione del 27 marzo 2021
Liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita. (Ebrei 2:15)
LIBERAZIONE
Per molti, la morte è il timore più grande. La Bibbia descrive questa grave realtà, rappresentandola come "il nemico ultimo". Qual è stata la risposta di Dio? Gesù! "... Distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, vale a dire il diavolo, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutti la loro vita" (v. 14-15). Fino all'arrivo di Gesù, Satana sfruttava a suo vantaggio l'incubo della morte, infatti, fino allora, tutti vivevamo nel timore della sua imminenza. Ora però, grazie alla resurrezione, a Satana non rimane altro che il bagaglio delle sue bugie. Il termine "distruggere", tra l'altro, significa "azzerare" (cfr. 1° Giovanni 3:8). Con la Sua morte e resurrezione, Gesù ha azzerato il potere di Satana, e, ancora oggi, ti sussurra: "Non temere, io sono il primo e l'ultimo, e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e del soggiorno dei morti ..." (Apocalisse 1:17, 18). Caro lettore, se fai di Gesù il tuo Salvatore e Signore sarai liberato dal peccato, e di conseguenza, dalla paura della morte.
Meditazione del 26 marzo 2021
Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. (Giovanni 8:32)
LA VERITÀ CHE LIBERA
Satana è ingannatore, Cristo, di contro, è rivelatore, perciò, ogni qualvolta tu permetti a Gesù di intervenire in una determinata circostanza, Satana è smascherato e le sue trame avverse, sono rivelate e sventate. Nelle Scritture, il diavolo è associato alle "tenebre" mentre Gesù alla "luce". Quando questa irrompe, la tenebrosità si dissolve, pertanto, la vera priorità non è sconfiggere Satana, bensì avvicinarsi maggiormente a Gesù sottomettendo cuore e volontà all'autorità della Parola di Dio. Invece di abbandonarti, subire e lamentarti dicendo: "Non c'è più nulla che possa fare!", alzati e con fede dichiara: "Sta scritto ...!". Fu proprio così che Gesù, trovatosi ad affrontare la tentazione, per di più a livelli che non sperimenteremo mai, si espresse, nel deserto, contro l'angelo delle tenebre. Quando conosci la verità della Parola di Dio e la usi come un'arma, le mura di Satana crollano, i suoi piani si sgretolano e i suoi schemi cadono in frantumi. Quando realizzi chi tu sia, veramente, "in Cristo", realizzi la vittoria nel Suo nome, per i Suoi meriti e per la Sua opera.
Meditazione del 25 marzo 2021
...Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. (1° Giovanni 3:8)
LA SCONFITTA DI SATANA
Il termine "distruggere" implica il concetto di "scollare" o "crollare". Su quali basi vorresti combattere Satana? Con la potenza del tuo intelletto o per mezzo dell'autorità delle Sacre Scritture? Secondo la tua volontà, o secondo il proposito del Signore che ti chiama a restare saldo alla Sua Parola e a enfatizzare i suoi principi? Ogni muro costruito da Satana per mantenerti incatenato, crolla quando è esposto alla luce della Parola di Dio. L'opera del maligno letteralmente si scolla e si sgretola immediatamente, alla velocità della luce. L'arma più potente che Satana possa usare contro di te è l'ignoranza delle Scritture e per questo cercherà di combattere, più di ogni altra cosa, la tua lettura quotidiana. Gesù, parlando ai Giudei disse: "... Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Giovanni 8:32). La verità in se stessa non libera ma è il "conoscerla", che conta, il rimanere saldi su essa nei momenti difficili, il confidare sull'affidabilità delle promesse di Dio, sulla forza che dà, non soltanto di resistere agli attacchi di Satana, ma anche di ottenere vittoria.
Meditazione del 24 marzo 2021
La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l'ira. (Proverbi 15:1)
COME PLACARE UN CONFLITTO
La chiave per cercare l'armonia con le persone alterate o contrarie alle nostre opinioni, è rilassarsi e provare a immedesimarsi nei loro pensieri e stati d'animo. È da ingenui pensare che tutti debbano condividere le nostre convinzioni; è necessario riconoscere che ognuno ha pensieri, opinioni e sentimenti propri. Gesù disse: "Fa' presto amichevole accordo con il tuo avversario mentre sei ancora ... con lui" (Matteo 5:25). È doveroso, quindi, andare d'accordo con tutti? No ma, "Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini" afferma la Scrittura (Romani 12:18). Vi sono momenti in cui si deve difendere la propria posizione? Certamente sì, ma questo non ci autorizza a provocare discussioni. Purtroppo, qualche volta, come credenti, possiamo essere più offensivi degli altri; poiché ritenendo che la nostra sia una giusta causa, non diamo peso a chi è colpito in questi scambi accesi. "Il senno rende l'uomo lento all'ira ed egli considera un suo onore passare sopra le offese" (Proverbi 19:11). Scegli di estendere agli altri la stessa grazia che Dio ha elargito a te.
Meditazione del 23 marzo 2021
...Correte in modo da riportarlo. [il premio] (1° Corinzi 9:24)
VINCERE NELLA VITA
Un inglese scrisse: "Credi mentre gli altri dubitano; fai progetti quando la moltitudine si diverte; decidi allorché gli altri rinviano; organizza mentre le persone ancora sognano; mettiti all'opera allorquando gli altri rimandano; lavora nel momento in cui la gente spera; persevera quando tutti si arrendono". Per vincere nella vita, necessitano tre cose. Primo: devi cominciare. Questo potrà sembrarti ovvio ma molti restano bloccati alla linea di partenza nell'attesa che qualcosa li smuova. A che cosa ti ha chiamato Dio? Per quale progetto ti ha preparato? Alzati e fallo! Egli ti darà la forza e le capacità necessarie! Secondo: devi dare tutto te stesso. I tuffatori olimpionici non conservano le loro energie per il tuffo finale bensì si concentrano al massimo in ogni tornata aumentando, così, le possibilità di aggiudicarsi una medaglia d'oro. Non accontentarti della mediocrità in nessun momento della tua vita. Terzo: non devi mai arrenderti. Nelle difficoltà, quando sopraggiungono le opposizioni devi andare avanti, non devi mai arrenderti, ma devi arrivare fino al traguardo!
Meditazione del 22 marzo 2021
...se uno viene sorpreso in colpa, ... rialzatelo... (Galati 6:1)
SOLLEVARE CHI CADE
Riprendere qualcuno che, a nostro avviso sta sbagliando, va bene, l'importante è non farlo con senso di superiorità, ma sempre con amore. Al tempo di Gesù, le autorità religiose insistevano sulla lapidazione della donna colta in flagrante adulterio (Giovanni 8:4) ma Egli così ripose: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei" (v. 7). Qual è il nostro obiettivo nei confronti di chi viene meno? Reintegrare i "figli prodighi" oppure, per caso, nascondiamo nel nostro cuore il desiderio di elevarci sopra gli altri per "condannare" quanti ci circondano? Soltanto Dio, unico possessore della perfetta combinazione tra santità e compassione, può giudicare il cuore umano. La Bibbia afferma: "Se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Bada bene a te stesso, che anche tu non sia tentato". Gesù pur essendo l'unico degno di condannarci, ha, invece, scelto di perdonarci. Caro lettore, se ora, che sei un peccatore salvato per grazia, qualora lo Spirito Santo ti mettesse in cuore di riprendere qualcuno, fallo con onestà, compassione e umiltà!
Meditazione del 21 marzo 2021
Ripensateci, non commettete errori! ... (Giobbe 6:29)
DISPOSTI A CAMBIARE
L'esortazione che ci viene dalla Parola di Dio attraverso il testo della meditazione è di "ripensarci, non commettere errori". Qualora non riusciamo nei nostri propositi, forse, è perché non stiamo agendo nel giusto modo. La chiave per avere maggiore costanza non consiste, necessariamente, nel fare qualcosa di particolare, bensì, nell'essere disposti a cambiare ciò che non funziona. Modificare che cosa? Il modo di pensare, di agire. Se nutriamo la convinzione di non fare tutto giusto ma non riusciamo in quello che stiamo facendo, significa che dobbiamo cambiare la prospettiva di come vediamo le cose e, di conseguenza, il modo di operare. Riconsideriamo, pertanto, le nostre attese e concediamoci tempi più ragionevoli altrimenti ci troveremo a sperimentare la frustrazione e la sconfitta. Questa non è, certamente, la volontà di Dio! Il desiderio di Paolo era: "Pur di condurre a termine la mia corsa" (Atti 20:24). Chi è disposto a cambiare ciò che la Parola di Dio gli rivela come sbagliato, manifesta umiltà. Ricerchiamo la guida nella Sacra Scrittura e agiamo secondo la volontà di Dio!
Meditazione del 20 marzo 2021
Le ho dato tempo perché si ravvedesse, ma lei non vuole ravvedersi... (Apocalisse 2:21)
ASCOLTA DIO!
Scrivendo alla chiesa di Efeso, l'apostolo Paolo così si esprime: "Non vi ho nascosto nessuna delle cose che vi erano utili" (Atti 20:20). Un chirurgo può salvarti la vita estirpando ciò che ti minaccia; la stessa cosa è compiuta dalla Parola di Dio. Uno dei moniti dati alla chiesa di Tiatiri, consisteva in questo: "Le ho dato tempo perché si ravvedesse, ma lei non vuol ravvedersi della sua fornicazione. Ecco, io la getto sopra un letto di dolore, e metto in una grande tribolazione coloro che commettono adulterio con lei, se non si ravvedono delle opere che ella compie" (Apocalisse 2:21-22). Quando starai per cadere in un precipizio, chi davvero ti ama, cercherà in ogni modo di fermarti e, credimi, non c'è nessuno che ti ami più di Dio! Necessariamente, però, non devi continuare a ignorare i Suoi ammonimenti. I tuoi amici potranno anche pensare che la tua disobbedienza non sia nulla di grave ma Dio, che ben conosce la gravità della tua perdita futura, farà il possibile per incoraggiare il tuo pentimento finché c'è ancora tempo. Oggi, se ti sta richiamando su qualcosa in particolare, ascoltaLo e obbedisci alla Sua Parola!
Meditazione del 19 marzo 2021
...tu sei quell'uomo!... (2° Samuele 12:7)
NON ACCUSARE, MA AIUTARE
Un giorno Natan si presentò da Davide per porlo davanti alle responsabilità del suo peccato con Bathsceba e gli raccontò la storia di due uomini. Uno dei due, aveva molti buoi e l'altro soltanto una piccola agnellina. Avvenne che giunse un ospite a casa dell'uomo ricco, il quale prese l'agnellina del povero per cucinarla: "Davide si adirò moltissimo contro quell'uomo e disse a Natan: 'Com'è vero che il Signore vive, colui che ha fatto questo merita la morte; e pagherà quattro volte il valore dell'agnellina, per aver fatto una cosa simile e non aver avuto pietà'. Allora Natan disse a Davide: 'Tu sei quest'uomo!'" (2° Samuele 12:5-7). Davide non lo sapeva ma aveva pronunciato la propria condanna quando disse: "Pagherà quattro volte". Così avvenne! La lezione è chiara: non accusare mai gli altri per le cose che scusi nella tua vita, ma aiutali! Il credente non è chiamato a giudicare gli altri, ma a conoscere Cristo e a testimoniare del Signore con la propria vita. Ci aiuti il Signore in modo che possiamo sempre essere d'aiuto per i bisognosi ed essere strumenti nelle mani di Dio per il bene degli altri.
Meditazione del 18 marzo 2021
...la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita... (1° Giovanni 2:16)
I TRE CAMPI DELLA TENTAZIONE
La tentazione può raggiungerci da tre varchi: "La concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita". È così che entrò nel Giardino di Eden: "La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi (concupiscenza della carne), che era bello da vedere (concupiscenza degli occhi) e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza (superbia della vita); prese del frutto" (Genesi 3:6). Satana non ha nuovi sistemi ma traveste sempre le vecchie tentazioni. Il credente non deve mai fare affidamento su sé stesso, sulla propria esperienza, sulle capacita e sulle risorse umane. Chi pensa di vincere la tentazione da solo commette un grave errore e presto cadrà in qualche tranello del nemico. La vittoria su ogni aspetto della tentazione è possibile perché Gesù ha vinto e soltanto chi per fede si identifica nell'opera compiuta da Cristo realizza la vittoria. Facciamo nostra la promessa che dice: "Tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo" (1° Giovanni 2:16).