Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate evi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia. (Matteo 7:7-8)
CHIEDERE PER OTTENERE
C?è una promessa meravigliosa nella Parola di Dio. Essa ci fa comprende.re che di qualsiasi cosa abbiamo bisogno, il Signore non ci priverà di alcuna nostra richiesta. È scritto di ?chiedere per ottenere?, allora perché alcuni chiedono e non ottengono? Chiedere vuol dire esprimere le nostre necessità davanti al trono di Dio, vuol dire esprimere le nostre richieste con fede, chiedendo, però, secondo la Sua volontà. A volte chiediamo ma lo facciamo in maniera poco consona con le nostre necessità vere e sante; altre volte, chiediamo cose che non sono utili, delle quali possiamo facilmente farne a meno. Dobbiamo prima d?ogni cosa cercare il Regno di Dio e la Sua giustizia e tutte le altre cose ci saranno, poi, sopraggiunte. (Matteo 6:33). Salomone chiese sapienza per governare e Dio gli concesse tutto il resto perché aveva saputo chiedere. Chiediamo l?aiuto al nostro Dio per vivere una vita santa e, sicuramente, il Signore non ci farà mancare nulla, Egli sa quello di cui abbiamo bisogno e si prenderà cura di noi.
Al tempo di Davide ci fu una fame per tre anni continui; Davide cercò la faccia dell?Eterno... (II Samuele 21:1)
CERCARE LA FACCIA DI DIO
Secondo la Bibbia, cercare la faccia di Dio non significa ricorrere a Lui come ci si rivolge ad una assicurazione dopo una distrazione o un?azione incauta alla guida della propria automobile, né fare voti e promesse quando non si sa più a chi rivolgersi; significa invece raccomandarsi a qualcuno che si conosce bene, col quale si ha un rapporto quotidiano di dialogo e di comunione. Non si può, quindi, cercare la faccia di Dio occasionalmente ed egoisticamente. Questa ricerca deve diventare una componente abituale ed essenziale del nostro vivere, sino a determinare la radicale trasformazione. Possiamo affermare, allora, che solo chi accetta il Figliolo di Dio, Gesù Cristo, come personale Salvatore può gustare il profondo senso di pace e il conseguente desiderio di responsabile sottomissione che questa ricerca comporta e richiede. ?Cercate l?Eterno, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino? (Isaia 55:6).
Prostratosi, lo adorarono; ed aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra. (Matteo 2:11)
I MAGI D?ORIENTE
I magi, venuti da tanto lontano, dall?estremo Oriente, si dimostrarono vera.mente saggi. Concentriamoci un po? sulla loro visita: erano venuti per ado.rare il Signore, ma non erano venuti a mani vuote. Anzi, erano pienamente convinti che la vera adorazione comprende anche offrire dei doni. Infatti, nel momento stesso che si prostrarono per adorare Gesù, presentarono dei doni. Dai Magi possiamo anche noi imparare ad essere saggi nella nostra adorazione al Signore. Essi ci hanno dimostrato che l?adorazione e il dare vanno insieme. Dall?esempio biblico dei magi traiamo un grande ammaestramento: alla nostra adorazione è importante aggiungere il ?dare?, anche se questo richiede sacrificio, sapendo che Gesù essendo ricco si è fatto povero per noi, affinché noi fossimo arricchiti della Sua grazia e della vita eterna. Date e vi sarà dato buona misura, scossa, premuta e traboccante (Luca 6:38).
?...Parla, poiché il tuo servo ascolta...?. (I Samuele 3:10)
ASCOLTARE LA VOCE DI DIO
Nell?Antico Testamento v?è questa esortazione che viene da parte di Dio, attraverso il Profeta Isaia (capitolo 28:23): ?Porgete orecchio e date ascolto alla mia voce! State attenti e ascoltate la mia Parola!?. E? Iddio stesso che parla e si rivolge a tutti gli uomini. Il Signore, ci esorta ad aprire bene le orecchie. Se ascoltiamo con attenzione ciò che Egli vuole dirci, sentiremo dire che ci ama, che ha cura di noi e che vuole anche salvarci. Già dal mattino è bello elevare il nostro pensiero a Dio ed ascoltare la Sua voce. Si, perché Dio parla a chi l?ascolta col cuore. Egli parla in tanti modi, sia attraverso la nostra coscienza sia per mezzo della Sua Parola scritta. Gesù è venuto sulla terra per salvare i peccatori. Che bella notizia! Poniti questa domanda importante: ?Sono io veramente salvato??. Non ti chiediamo di rispondere a noi, ma di rivolgerti a Dio direttamente, desiderando sinceramente la salvezza, il perdono e la pace nel tuo cuore e Dio risponderà.
Or dunque queste tre cose durano: fede, speranza e carità(amore) ma la più grande di esse è la carità. (1° Corinzi 13: 13)
AMORE PERFETTO
La fede e la speranza sono delle caratteristiche essenziali nella vita del cristiano, non bisogna, però, dimenticare che la più importante è ?l?amore?, perché senza di essa non abbiamo compreso appieno il messaggio della ?Buona Novella? di Gesù. «Procacciate prima di tutto l?amore», scrive l?Apostolo Paolo ai Corinzi 14:1. Gesù disse: ?Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri?; disse anche: ?Questo è il mio comandamento, che vi amiate gli uni e gli altri, come io ho amato voi... Così la vostra gioia sarà completa?. Possedere l?amore, questa caratteristica e virtù cristiana, vale più di qualunque altra cosa. Noi siamo stati creati per amare Dio e per amarci gli uni e gli altri. Quando non amiamo, ci sentiamo pieni d?odio e di risentimenti, di complessi di colpe ed abbiamo paura gli uni degli altri. A questo punto dobbiamo permettere all?amore di Dio di entrare in noi e di possederci appieno, così soltanto, noi ameremo con il Suo amore, che non verrà mai meno.
...Gesù rispose e le disse: ?Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: ?dammi da bere?, tu stessa gliene avresti chiesto, ed Egli ti avrebbe dato dell?acqua viva?. (Giovanni 4:10)
L?ACQUA CHE DISSETA (II)
Dissetiamoci continuamente a questa fonte che è Cristo, perché in Lui noi abbiamo tutto pienamente, avendo il potere anche oggi, di darci tutto ciò che ci occorre.?Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e in eterno!? (Ebrei 13:8). Com?è possibile ricevere questa pienezza di vita che c?è stata promessa? Gesù dice: ?Se alcuno ha sete venga a me e beva!?. Questa pienezza è il desiderio di conoscere meglio Gesù Stesso. Se tu hai questa sete, allora vieni a Lui che ti donerà dell?acqua viva. Con un semplice atto di fede e di volontà, puoi ricevere il dono che il Signore ti offre. Quindi: ?Vieni e bevi!?. Aver sete rappresenta un bisogno... bere rappresenta un?azione: quindi dobbiamo compiere questi due passi di fede e noi riceveremo quell?acqua viva e fiumi scorreranno dentro di noi! (Giovanni 7:38)
Or nell’ultimo giorno, il gran giorno della festa, Gesù,stando in pie’, esclamò: “Se alcuno ha sete, venga a me e beva”. (Giovanni 7:37)
L'ACQUA CHE DISSETA (I)
Nel capitolo quattro di Giovanni è raccontato l’incontro che Gesù ebbe con la donna samaritana mentre questa attingeva l’acqua al pozzo. Il Signore le disse: “Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell’acqua che Io gli darò, non avrà più sete; anzi, l’acqua che Io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna!”. Gesù disse ancora: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi darò riposo, imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore e voi troverete riposo alle anime vostre”. Gesù non impone sacrifici o penitenze. Egli ci esorta solo a nutrirci e a dissetarci della Sua Parola, la Bibbia, perché essa ci indica la salvezza eterna. Gesù, è la vera sorgente della vita e se tu conoscessi il dono di Dio tu stesso gliela chiederesti (Giovanni 4:10).
Nel principio Iddio creò i cieli e la terra. (Genesi 1:1)
LA CREAZIONE
La creazione del mondo è il capolavoro del Dio Onnipotente e intelligente! È inutile classificare la creazione del mondo soltanto come una cosa bella, grande, perfetta, immensa.., dobbiamo ammettere, che il tutto ci parla di qual.cosa d’infinito e delle perfezioni invisibili di DIO, della Sua eterna potenza e divinità, visibili sin dalla creazione del mondo, “dal Principio”... Quindi? Dobbiamo dire: <È opera di Dio!> (Eccl. 3:11). L’autore del libro della Genesi prende spunto da quello che vedeva: il cielo, la terra, il mare, la notte, il gior.no, il sole, la luna e le stelle e quant’altro ancora! Animali e piante, uccelli e pesci e quadrupedi e rettili, erbe, legumi e alberi da frutto; ciascun gruppo diviso nelle sue specie. Tutto ciò è principio d’ordine e d’armonia... Dio ha fatto ogni cosa bella a suo tempo (Ecclesiaste 3.11). Come corona della creazione è, poi, l’essere umano, creato ad immagine di Dio, affinché Lo lodasse e avesse comunione con Lui. Nel Salmo 19:1-3, è scritto che tutta la creazione loda l’Eterno..., quanto più lo dobbiamo fare noi, esseri umani, plasmati dalla mano di Dio, capolavoro e “CORONA” della creazione. A DIO SIA LA GLORIA PER OGNI ETA’!
La grazia del Signore Gesù Cristo sia con tutti voi.Amen (Apocalisse22:21)
LA GRAZIA DI GESÙ
Un altro anno è passato! Quante cose sono successe in questi giorni, quanti pianti e quanti sorrisi, quante gioie e quanti dolori. Dio ci ha dato un altro anno di vita e tante possibilità di avvicinar.ci a Lui. Siamo stati in grado, durante quest'anno, di fare qualcosa di buono per Lui? Egli certamente ha fatto grandi cose per noi. Ci ha preservato dal male, ci ha mantenuto in vita, ha cercato di farci comprendere quanto è grande il Suo amore e la Sua protezione per ciascuno di noi. Di tutti i buoni proponimenti che abbiamo fatto all'inizio dell'anno, quanti ne abbiamo mantenuti? Quante cose promesse siamo riusciti a portare a compimento? Dio conosce i nostri cuori, conosce le nostre menti, ci conosce meglio di quanto noi stessi ci conosciamo. Cerchiamo di abbandonarci a Lui ed Egli ci darà, senza dubbio, modo di ringraziarlo, perchè il Signore è il nostro Dio, Colui che ci protegge, Colui che va avanti a noi e sta dietro di noi per guardare le nostre spalle. Un altro anno è finito, un altro ne comincerà e tutto andrà avanti fino a quando il Signore lo vorrà. Non sta a noi conoscere i tempi e le stagioni, ma sta a noi fare la volontà di Dio, qualunque essa sia. Dio è stato al nostro fianco durante quest'anno trascorso, lo sarà ancora durante questo nuovo anno che sta per cominciare. Sia benedetto il nome del Signore e la Sua grazia sia sempre con tutti noi.
E' venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto. (Giovanni 1:11)
SE L'AVESSI SAPUTO
Vicino al castello di Balmoral, in Scozia, una signora, vestita semplicemente, sorpresa da un temporale, si rifugiò in una fatto.ria. ?Buon giorno, signora - disse alla fattoressa - sono stata sorpresa dalla pioggia durante la passeggiata. Mi farebbe la cortesia di prestarmi un ombrello per tornare a casa??. La donna, visibilmente seccata, guardò la visitatrice e le disse: ?Ho due ombrelli, uno è di seta, tutto nuovo, ma non glielo presto, perché non sono sicura che me lo restituirà. Ecco, prenda l'altro!?. E offerse un vecchio ombrello malridotto alla signora che le rispose: ?Grazie, signora, meglio questo che niente.? Il giorno seguente la contadina vide arriva.re un valletto che riportava l? ombrello con i ringraziamenti della regina. ?Quella era dunque la regina!? esclamò la contadina costernata. ?Se avessi saputo, le avrei prestato il mio bell'ombrello nuovo!?. Un Re infinitamente più glorioso della regina d'Inghilterra è vissuto sulla terra in un abbassamento tale che il Suo popolo, Israele, non l'ha riconosciuto. Eppure era il Figliuolo di Dio, il Creatore di tutte le cose. Piuttosto che dire un giorno, quando sarà troppo tardi: "Se l'avessi saputo!..." che possiate, cari lettori, affermare fin d'ora: "Io so che Gesù Cristo è il mio Salvatore!".
Altro...
Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon sol.dato di Cristo Gesù. Uno che va alla guerra non s'immischia in faccende della vita civile, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato. (2 Timoteo 2:3-4)
UNA PICCOLA INSERZIONE INSOLITA
Una delle inserzioni più originali che sia mai stata pubblicata è proprio quella apparsa su un giornale di Londra al tempo delle prime esplorazioni polari. Eccola: "Si cercano uomini per viaggio pericoloso. Modica retribuzione, freddo intenso, lunghi mesi nella notte polare, pericolo costante. Ritorno non assicurato". L'annuncio fu fatto pubblicare da Sir Ernest Shackleton, il celebre esploratore del Polo Sud. Commentando l'enorme quantità di posta ricevuta in risposta, Shackleton disse: "Si sarebbe detto che tutti gli uomini di Gran Bretagna ci volessero accompagnare". Si trattava evidentemente di giovani coraggiosi, pronti a fare immensi sacrifici per una causa lodevole. L'inserzione di Shackleton ci fa pensare alle parole di Cristo in Matteo 16:24: "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua". Anche Lui cercava uomini pronti a partire in sua compagnia per una spedizione pericolosa: la via della croce. Il Signore lanciò questo appello dopo aver indicato ai Suoi discepoli che si recava a Gerusalemme per soffrire e per essere messo a morte. Quanti hanno risposto a tale invito nel corso dei secoli, abbandonando tutto con gioia per seguirLo? Ma, contrariamente alla spedizione di Shackleton, c'è ancora gran bisogno di volontari. Il lavoro prosegue. Il Signore continua a chiamare dei discepoli. Vuole solamente quelli pronti a seguirLo a qualunque costo.
Ma io mi rallegrerò nel Signore, esulterò nel Dio della mia salvezza. Dio, il Signore, è la mia forza. (Habacuc 3:18-19)
RIFLESSIONI
Quando l'uomo ha guastato tutto, e di conseguenza ha perso tutto, il Signore trae vantaggio da questo disastro per rivelare le sue proprie risorse. L'egoismo, la ricerca di tutto ciò che può preservare i nostri piccoli piaceri personali, ha un grande posto nella nostra vita. Che contrasto con la vita di Gesù, Lui che non ha mai fatto nulla per se stesso! ?Le colpe sono come i fari delle automobili: solo quelli degli altri ci abbagliano?. I credenti in Cristo dovrebbero essere, in questo mondo, delle persone che dimostrano di aver trovato il segreto della felicità. Per loro Cristo è pienamente sufficiente; non sono dei discorsi, un comportamento. Se i miei pensieri sono occupati dagli affari del mondo, porterò l'impronta del mondo; se rimugino i miei problemi, il mio Spirito porterà il segno dei miei problemi; se penso alle mie insufficienze, sarò segnato da queste; se penso a Gesù, riceverò l'impronta di Gesù, gli rassomiglierò. Le religioni sono le strade attraverso le quali l'uomo cerca Dio. Ma l?unica è la via che conduce a Dio: Cristo Gesù il quale è ?la via, la verità e la vita? (Giovanni 14:6).
Poi venite, e discutiamo assieme, dice il Signore;anche se i vostri peccati fossero come lo scarlatto,diventeranno bianchi come la neve. (Isaia 1:18) Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono diDio è la vita eterna. (Romani 6:23)
GIULIO, IL COLOMBIANO
Giulio aveva appena trovato lavoro in una fabbrica di acquavite. Era, pensava, il colpo di fortuna della sua vita perché i dipendenti ricevevano ogni giorno un po' di quell'alcool di cui si era reso schiavo. Un giorno, sull'autobus, Giulio incontrò un umile credente che gli parlò di Gesù. "Anch'io ero alcolizzato. Il Signore m'ha liberato. Non posso spiegarti come, ma vieni con me e ne saprai di più". Poco a poco, assistendo a delle riunioni di evangelizzazione, Giulio scoprì che il suo stato miserabile meritava l'ira di Dio. Confessò i suoi peccati, credette in Gesù Cristo e ricevette il perdono. Diventò un uomo nuovo e seppe trovare nel suo Salvatore, mediante la fede, la forza per superare prove e tentazioni. Il giorno seguente la sua conversione, annunciò ai suoi compagni che non avrebbe più bevuto una goccia d'alcool perché Gesù Cristo era diventato il suo Maestro. Costoro si allontanarono da lui come da un malato contagioso. Il giorno dopo si disposero in due file fra le quali Giulio dovette passare, e si misero a cantare: "Alleluia! Ecco l'evangelista!". Giulio, in passato, aveva imparato a leggere le carte e a darsi alle pratiche occulte nelle quali aveva provato le vertigini d'un potere sconosciuto. Le potenze sataniche lo tormentavano ancora qualche volta. I suoi amici credenti lessero con lui la Bibbia, pregarono, e Dio lo liberò completamente.
Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi, in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. (Romani 5:8) Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi,e io vi darò riposo. (Matteo 11:28)
QUANTO PESA IL PECCATO?
Un predicatore aveva appena invitato i suoi uditori a pentirsi quando un giovane sconsiderato lanciò questa espressione: "Lei parla del carico del peccato. Io non lo sento. Quanto pesa? Venti chili, cento chili?". "Mi dica, se lei posasse un carico di cento chili sul petto di un morto, questi lo sentirebbe?". "No, poiché è morto", rispose il giovane. Il predicatore riprese: "Ebbene, l'uomo che non sente il cari.co del proprio peccato è morto moralmente". Com'è vera la descrizione che fa la Sacra Scrittura: morto nei falli e nei peccati (Efesini 2:1). Voi sentite il carico dei vostri peccati? Se non è così dovreste preoccuparvi. Siete spiritualmente morti. Immaginate un uomo gravemente ammalato. Non soffre. Dice al dottore che si sente molto meglio. Il dottore scuote la testa. Sa, meglio del malato, qual è il suo vero stato. Il malato è condannato. Presto sarà la fine. Lettori, questo non è forse il quadro del vostro stato morale se non sentite nulla riguardo alla vostra colpevolezza? Non avete proprio alcuna apprensione pensando al vostro avvenire eterno?. O pericolo.sa situazione? Risvegliatevi, prima che sia troppo tardi.