I passi dell'uomo li dirige l'Eterno; come può quindi l'uomo capire la propria via? (Proverbi 20:24)
NULLA AVVIENE PER CASO
Quando noi non riusciamo a comprendere una circostanza, siamo tentati di porci domande e di pensare che essa fosse senza scopo; talvolta pensiamo di trovarci per puro caso in un luogo e, invece, ci inganniamo. Dovremmo infatti ricordarci che persino i più piccoli eventi della nostra vita sono segnati dall'amorosa premura di Dio. Sulla parete dell'atrio dell'università di Harvard sono scritte, in belle lettere, delle frasi in latino. Per il fatto che non le so leggere, sarebbe ridicolo se io asserissi che esse si trovano lì perché degli operai vi hanno versato per caso del colore. Quelle parole possono pur essere incomprensibili per me, ciononostante, hanno un determinato significato. Furono concepite nella mente di un dotto e poi furono lì disegnate da artisti. Ugualmente io posso essere incapace di leggere il significato degli avvenimenti della mia vita, ma so che Dio li ha disegnati sulla parete della mia terrena esistenza; secondo un Suo piano. Quindi, invece di arrabbiarci per le circostanze avverse, è meglio riposare in Dio che cela uno scopo dietro ogni cosa. Forse tu dici: "Non riesco ad immaginare perché avvenga questo!" Un mio amico si è così espresso: "Se anche non posso capire quel che fa la Sua mano, ho tuttavia fiducia nel Suo cuore". Il Padre ci ama troppo perché possa permettere che una cosa alla fine non concorra al nostro bene e alla Sua gloria. Ricorda: Nulla accade per caso!
E' egli poca cosa lo stancar gli uomini, che volete stancare anche il mio Dio? (Isaia 7:13) Sprezzi tu le ricchezze della sua benignità, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento? (Romani 2:4)
UNO SLOGAN PUBBLICITARIO
Una compagnia di assicurazione-vita ha scelto questo slogan: "Il domani si decide oggi". Quale "domani"? Si tratta, evidentemente qui, della fine della vita umana considerata dal punto di vista materiale. La formula ha certamente una portata generale. La nostra vita è caratterizzata da un gran numero di decisioni che dobbiamo prendere e di cui alcune sono determinanti per il nostro avvenire sulla terra: scelta di una carriera, di un congiunto, di una residenza... Un errore può essere irreparabile e comportare delle conseguenze tragiche per l?intera esistenza. Ma che dire di una decisione che ha conseguenze che vanno al di là della vita presente? E' proprio questo il caso che concerne la salvezza dell'anima umana. E' oggi che ci si prepara per l'eternità. E' per questo che le esortazioni dell'apostolo Paolo, parlando di questo argomento si fanno così pressanti. ?Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo come se Dio esortasse per mezzo nostro, vi supplichiamo nel nome di Cristo: Siate riconciliati con Dio?; e ancora: ?Eccolo ora il giorno della salvezza. Oggi se udite la sua voce non indurite i vostri cuori? (Ebrei 3:7,8). Sotto forma di figura, Salomone ci avverte che dopo la morte l?uomo entra in una posizione definitiva. Se un albero cade verso il sud o verso il nord dove cade quivi resta. ?Preparati?, dice il profeta Amos, ?a incontrare il tuo Dio"(Amos 4:12).
Il nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù... ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle buone opere. (Tito 2:13-14)
UN CRISTIANESIMO ADEGUATO AI TEMPI
Alcuni pensano che il cristianesimo è destinato a rendere gradevole la vita in questo mondo. E? incontestabile che la religione cristiana ha enormemente contribuito alla moralità ed ai progressi sociali. Ne troviamo un esempio nell'epistola di Tito. In essa vengono evidenziati gli effetti del cristianesimo su varie classi di persone: anziani, giovani, padroni, schiavi; poi, nel matrimonio, nella servitù o nella libertà. In ogni circostanza bisogna che i credenti siano l'ornamento dell'insegnamento impartito dal nostro Dio e Salvatore. Il mondo si esaurisce negli sforzi che compie per accrescere la sua felicità ma senza riuscirvi. Pone la più grande attenzione e cura ad oliare i ruotismi del suo pendolo, senza riuscire a farlo funzionare. Gli manca la vita, gli manca Gesù Cristo. Dio non viene ad aiutare gli uomini a migliorarsi come molti immaginano, Egli viene a salvarli. Il Signore può solamente essere considerato sotto due aspetti: come giudice o come Salvatore. Giudice: è giusto e non può transigere sulla benché minima mancanza. Salvatore: Egli è amore e può perdonare qualsiasi peccato. Se siamo credenti, la nostra vita deve essere in armonia con la salvezza che possediamo, e deve dare prestigio all'insegnamento di Dio. Questo atteggiamento, molto più di tutte le nostre parole, ci permetterà di irradiare attorno a noi l'amore divino.
E voi, che un tempo eravate estranei e nemici... ora Dio vi ha riconciliati... (Colossesi 1:21-22)
LA PACE CHE EGLI IGNORAVA
Nel 1972 in un angolo sperduto dell'isola di Guam, nell'Oceano Pacifico, veniva scoperto un soldato giapponese che era ancora nascosto in quella zona dall'inizio della guerra tra Giappone e Stati Uniti. Egli viveva là, solo, rintanato nella giungla credendo che la guerra fosse ancora in corso. La pace era ormai in atto da ventisette anni ed egli non ne sapeva nulla. Immaginiamo la condizione paradossale nella quale quest'uomo si trovava: erano ventisette anni che viveva come un animale selvaggio, nel continuo timore di essere catturato o ucciso! Sulla terra, intere moltitudini continuano ad ignorare che, da circa duemila anni, la pace tra Dio e l'uomo è stata firmata. Il Figliuol di Dio è venuto in questo mondo per realizzare il grande piano di Dio; compiere l'opera per cui Dio avrebbe potuto perdonare gli uomini in rivolta contro di Lui. "Egli ha fatto la pace per mezzo del sangue della sua croce" (Colossesi 1: 20) prendendo il posto dell'uomo sotto il giudizio di Dio. "Il castigo per cui abbiamo pace, è stato su Lui" (Isaia 53:5). Altri, pur conoscendo ciò che Cristo ha fatto si comportano come se lo ignorassero. Fuggono lontano da Dio, e rifiutano di volgere uno sguardo di fede verso il Salvatore. Per loro, in un certo senso, la guerra con Dio continua. Permangono suoi nemici perché rifiutano la pace che è loro offerta. Essi dovranno, un giorno, rispondere davanti a Dio dei loro peccati e del disprezzo dimostrato riguardo alla Sua salvezza. Lettori, non agiamo come quel soldato giapponese. Cessiamo di vivere continuamente nel timore ed afferriamo la pace che ci è offerta.
Gli insensati si burlano del peccato. (Proverbi 14:9) Se il Signore schernisce gli schernitori, fa grazia agli umili. (Proverbi 3:34)
L'UNICO MODO DI VENDICARSI
L'imperatore di Costantinopoli nutriva un grande odio contro il vescovo Crisostomo. Un giorno egli confidò ai suoi cortigiani di volersi vendicare di quest'uomo ma di non sapere quale mezzo impiegare. "Lo mandi in esilio e così non lo vedrà più" disse un ministro. "Gli tolga tutti i suoi beni" disse un altro. Un terzo propose. "Lo metta in prigione", e un quarto suggerì di decapitarlo. Ma un quinto cortigiano dichiarò: "Punirlo così, non servirebbe a nulla. L'invio in esilio gli fornirà un nuovo campo di attività. Prendere i suoi beni corrisponderebbe a ledere gl'interessi dei poveri ch'egli aiuta. In prigione sarebbe felice. E se lo uccidete, gli aprirete le porte del cielo. No, se veramente si vuole punire quest'uomo, lo si costringa a peccare, sempre che vi si riesca, poiché questa è la sola cosa che egli teme in questo mondo". Viviamo in un mondo in cui la nozione di peccato è stata svuotata di ogni senso. Si è ben disposti ad ammetterne l'esistenza quando il fallo compiuto porta pregiudizio agli interessi altrui. Ci si rifiuta di porlo in rapporto alla volontà ed alle esigenze di Dio. Inoltre, si dirà, il peccato non è forse la conseguenza dell'ambiente nel quale viviamo, nonché il prodotto del nostro patrimonio genetico? E così eccoci defilati da ogni responsabilità in rapporto a Dio. Ma la Parola del Signore continua a ricordare all'uomo: "sappiate che il vostro peccato vi ritroverà" (Numeri 32:23).
Chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto. (Marco 10:15) Confidati nel Signore con tutto il cuore, e non t'appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli appianerà i tuoi sentieri. (Proverbi 3:5-6)
LA FEDE: UN SALTO NEL VUOTO?
La fede non è un salto nel vuoto, essa si fonda su solide testimonianze che ogni uomo è responsabile di esaminare e di ricevere per ottenere la salvezza, e nessuno potrà rimproverare a Dio di non essere stato abbastanza convincente. D'altra parte, non è la nostra intelligenza che può afferrare Dio. Mai potremo essere completamente convinti con argomenti logici, e Dio si rivolge sia al nostro cuore che alla nostra mente. Allo stesso modo con cui un bambino riceve con fiducia gli insegnamenti che suo padre gli impartisce, dobbiamo accettare con semplicità ciò che Dio ci ha rivelato ed afferrare la salvezza per fede, in un atto in cui intervengono insieme la coscienza, la volontà e le affezioni. La fede in Gesù è follia per gli uomini che sono lontani da Dio, ma per coloro che la possiedono, essa è un atto di coerenza e s'impone al nostro essere interiore. Tuttavia non è perché essa è coerente, o logica, o attraente, o perfino convincente, che la fede salva. Essa salva perché è il desiderio di Dio di salvare la sua creatura. Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati (1 Timoteo 2:4). Non credere, non cambiare vita, non pentirsi, è in effetti disubbidire a Dio. L'uomo non ha nulla da scegliere, egli deve semplicemente ubbidire all'appello dell'amore di Dio. Amici lettori, perché non credere ed essere così salvati per l'eternità?
E' piaciuto a Dio di salvare i credenti... Noi predichiamo Cristo crocifisso... potenza di Dio e sapienza di Dio. (1 Corinzi 1:21-24)
COME RENDERE VALIDO IL MIO ASSEGNO?
Mi è stato rimesso un assegno da parte di un mio debitore e, con passo spedito, mi reco alla banca perché l'ammontare della somma indicata sia versato sul mio conto. L'impiegato dello sportello esamina l'assegno: è compilato correttamente, è opportunamente firmato dalla persona che lo ha emesso. Eppure con un gesto rapido l'impiegato me lo restituisce dicendo: "Bisogna girarlo! " Era dunque necessaria la mia firma sul retro dell'assegno per attestare che avrei ricevuto quel denaro. Tutto è stato compiuto per la salvezza di ogni uomo, Gesù non è sceso dalla croce prima di aver detto: "E? compiuto" (Giovanni 19:30). Dio stesso ha fornito l'assicurazione della Sua perfetta soddisfazione circa l'opera compiuta dal Suo Figliuolo, risuscitandolo dai morti. Questo significa forse che tutti gli uomini saranno salvati? Ahimé no! Tutti sono invitati ma molti rifiutano l'invito. L'assegno è regolarmente compilato. "Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in Lui... abbia vita eterna" (Giovanni 3:16). Ma bisogna "girarlo", cioè credere in ciò che è scritto, ciò che Dio dice. Bisogna, per mezzo della "nostra firma", riconoscere che apparteniamo alla categoria di quei "chiunque", uno di quegli esseri perduti che credono al sacrificio di Cristo, e che, per conseguenza, possiedono la vita eterna. Oggi ancora, cari amici, l'assegno è presentato a ciascuno di voi. Non lasciate trascorrere il tempo durante il quale è valido.
Ecco, io sto alla porta e picchio: se qualcuno ascolta la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. (Apocalisse 3:20)
LUI A CASA NOSTRA, NOI A CASA SUA
Gesù paragona la nostra vita ad un appartamento di cui sarebbe il proprietario e noi gl'inquilini. Siamo a casa nostra ma contemporaneamente a casa Sua. Abbiamo ammobiliato l'appartamento secondo la nostra convenienza e i nostri gusti, abbiamo ammobiliato la nostra vita, eseguito i nostri programmi; ci siamo insediati. Lui, il Salvatore è ancora fuori, sulla soglia della porta. Vi è forse da molto tempo e potrebbe ancora rimanervi a lungo, poiché è paziente. Lo lasceremo entrare? Gli apriremo la porta? Questa è la vera domanda. La chiave è in nostro possesso; è all'interno, Lui è all'esterno; non può fare altro che bussare, ed attendere. In presenza del Signore Gesù che si offre a ciascuno di noi, abbiamo dunque una decisione da prendere. Lettori, fate parte di coloro che non aprono? Di coloro che dicono: "Aprirò più tardi??. O appartenete a coloro che hanno deciso di aprire senza più tardare? Ponetevi la domanda: da quale parte della porta si trova Gesù Cristo? Fuori o dentro? E' all'interno o all'esterno della vostra vita? Per una vita più felice, è importante che viva in voi. ApriteGli dunque, se non l'avete ancora fatto. Allora Egli entrerà, e con Lui entrerà anche quella vera felicità che non dipende dalle circostanze e che ricercate da tanto tempo.
Appiana il sentiero dei tuoi piedi, e tutte le tue vie siano ben preparate. Non piegare né a destra né a sinistra, ritira il tuo piede dal male. (Proverbi 4:26-27)
CONSIGLI PER PRENDERE LA NUOVA STRADA
Dopo la partenza, cioè la conversione, il credente deve essere cosciente che la strada della sua vita non è una passeggiata. Egli conosce la sua méta, ha in mano una buona carta stradale: la Bibbia. E, poi, il Signore cammina al suo fianco, lo tiene per mano. A volte la strada è dura, disseminata di sassi che torcono i piedi, a volte sale molto ripida; in generale è per raggiungere una cima, poichè la difficoltà superata rende più forti. A volte piove, il cielo è grigio, basso, tutto è umido di lacrime, oppure la strada è velata per la nebbia, non si vede più niente, qual è la giusta via? Allora chiamiamo, gridiamo, cerchiamo quella mano soccorrevole. Ascoltando bene udiamo come in un mormorio una voce che ci dice: "Vieni, è da questa parte"; perché camminiamo per la fede e non per la vista. A volte si apre anche davanti a me un tunnel in cui entra la mia strada e non vedo più nulla. E' una malattia, un lutto, un periodo in cui il Signore si nasconde? La mia preghiera è senza calore, sembra inutile ogni sforzo. Signore, conducimi verso l'uscita di quel tunnel, verso la luce. Qui c'è un incrocio. Che via scegliere? Signore, vieni in mio aiuto per indicarmela. Affido il viaggio della mia vita tra le tue mani, io so che mi guiderai verso la tua casa, Signore!
Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. (Ebrei 13:8) La parola del Signore permane in eterno. (1 Pietro 1:25)
CAMBIAMENTI
Questi ultimi anni hanno visto manifestarsi nel mondo, con incredibile rapidità, cambiamenti straordinari in un gran numero di paesi. Ciò che pareva assolutamente solido ed incrollabile è scomparso in alcuni mesi, persino in qualche giorno. Le ideologie che sembravano le più diffuse, le più incontestabili, le più universalmente ammesse sono state spazzate via e considerate ormai come non affidabili, retrograde, superate e senza valore. Ci si interroga anche a lungo per sapere come uomini di buon senso abbiano potuto credere a simili idee, riguardo alle quali ognuno oggi è d'accordo con l'ammettere che non sono mai state valide. Che insegnamento per coloro che sono disposti a vedere e ad ascoltare. Queste ideologie, presentate come le più certe e le più sicure, scompaiono, svaniscono in meno tempo di quanto si possa immaginare. Allora sorge spontanea una domanda: “Di che cosa e di chi fidarsi? Su cosa e su chi bisogna appoggiarsi?” E' solido soltanto quello che viene da Dio e che è immutabile, stabile, sicuro ed affidabile: la Sua Parola che "permane in eterno", e soprattutto Gesù Cristo stesso(Ebrei 13:8), Lui che ci rivela la via verso Dio, la via della salvezza. Appoggiamoci su ciò che permane!
Altro...
Appena Maria fu giunta dov'era Gesù e l'ebbe visto, gli si gettò ai piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». (Giovanni 11:32)
SE TU FOSSI STATO QUI
La casa di Marta e di Maria era una casa dove c'era il timore di Dio e sulla quale riposava la benedizione, ma ora era diventata una casa di dolore perchè Lazzaro era morto. Dopo che Gesù lo ebbe saputo, si dispose ad andare a Betania. Marta che per prima aveva incontrato Gesù, torna in casa e dice a Maria: «Il Maestro è qui e ti chiama». Maria si era espressa nella stessa maniera. Questo ci fa comprendere che avevano fiducia nella presenza di Gesù. Se tu fossi stato qui, non ci sarebbe stato il vuoto e il dolore. Se tu fossi stato qui! Quanto è diverso per noi oggi! Gesù è risorto, è stato glorificato e tutti possiamo godere della Sua presenza in ogni momento e in ogni luogo. Non abbiamo bisogno, perciò, di esprimerci con rammarico, come le due sorelle di Betania: Gesù ha promesso di essere sempre con noi «Ecco Io sono con voi tutti i giorni», dipende da noi se vogliamo godere la Sua presenza, basta non trascurarla. Dio ci ha messo in condizione di godere sempre la Sua compagnia e la Sua presenza, non pensiamo di poterne fare a meno. Arrivato a Betania Gesù chiamò Maria. Quando Cristo viene a noi con la Sua Parola e ci chiama, coloro che nei momenti di pace e tranquillità si pongono ai piedi di Cristo per essere ammaestrati da Lui, potranno, nei momenti di dolore, prostrarsi ai Suoi piedi e trovare in Lui conforto.
“Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini”. (Marco 1:17)
QUANDO DIO TI CHIAMA
Se pensi di non essere qualificato per essere usato da Dio, comincia a cambiare il tuo modo di pensare. Quando Elia chiamò Eliseo, egli stava lavorando la terra. Quando Gesù chiamò Pietro, egli stava pescando. Ti immagini la moglie di un discepolo che gli dice: “Ma come pagheremo le bollette?” Seguire Dio è come camminare sulla carta velina, per poi scoprire che, invece, stai camminando sulla roccia. Non scoprirai mai la roccia se non sarai disposto a fare un passo sulla carta velina. Quando Dio ti chiede di lasciare le sicurezze che da sempre fanno parte della tua vita, con te porti i tuoi talenti. Matteo, che era un pubblicano, portò con sé la sua penna e scrisse il primo libro del Nuovo Testamento. Quando Davide andò al palazzo del Re Saul, portò con sé l’arpa e scrisse i salmi che tutt’oggi noi cantiamo. Per questo è importante sapere che è Dio a chiamarti e, quindi, ricevere la conferma degli anziani. Se inizi a correre prima del segnale, sarai squalificato dalla gara. Quando Dio ti chiama, ricordati di queste quattro cose: 1) C’è un prezzo da pagare. Se sei pronto a pagarlo potrai avere il meglio che Dio ha per te. 2) C’è un percorso da seguire. Ogni passo è un passo di fede. 3) Ci sono dei princìpi che devi osservare. Devi fare la volontà di Dio per essere benedetto. 4) C’è una promessa che ti sostiene. “Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai. (Giosuè 1:9).
Dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. (Matteo 15:19)
TRISTE CONSTATAZIONE
Si chiedeva ad un professore specializzato nello studio del comportamento dei criminali, che differenza ci fosse tra un criminale ed un uomo onesto. Egli rispose: "L'unica differenza è che il criminale ha commesso un delitto". "Il cuore è ingannevole più d'ogni altra cosa, e insanabilmente maligno" (Geremia 17:9) e Dio è il solo a conoscere "il cuore di tutti i figliuoli degli uomini" (1Re 8:39). Le affermazioni della Parola di Dio sono colpenti: "Non v'è alcuno giusto, neppure uno... non v'è alcuno che pratichi la bontà" (Romani 3:10-12). Noi non siamo migliori di coloro che hanno crocifisso il nostro Signore. Chi avrebbe pensato che Davide, l'autore di salmi così belli, sarebbe diventato un giorno adultero ed omicida? (2 Samuele 11). Questa natura incorreggibile non poteva attirare altro che una giusta condanna di Dio. Questa condanna l'ha voluta subire qualcuno al nostro posto: "Gesù Cristo... ha dato se stesso per i nostri peccati" (Galati 1:4) ed “è morto per noi" (Romani 5:8). Ha preso su di sé i peccati di tutti quelli che credono in Lui e nel valore del Suo sacrificio per espiarli. È alla croce che misuriamo la grandezza infinita dell'amore divino. Dio non ha risparmiato il Suo proprio Figliuolo (Romani 8:32) e questo Figliuolo ha dato se stesso per noi (Galati 2:20). Se Lo accetteremo saremo salvati, se Lo rifiuteremo saremo responsabili della nostra perdizione eterna. Dio ci aiuti!
Dov'eri tu quand'io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. (Giobbe 38:4)
UNA DOMANDA IMBARAZZANTE
All'università, durante un corso di biologia, il professore spiegava come, milioni di anni fa, lo sfregamento dei mari sulla crosta terrestre avesse prodotto, a causa di una certa reazione fisico-chimica, una specie di schiuma sbattuta da cui emerse la forma primitiva della vita, la cellula protoplasmatica. L'oratore sviluppava abilmente il suo argomento e l'uditorio, pur non avendo seguito tutte le sue spiegazioni, pareva convinto. Poi ci fu silenzio. Uno studente si alzò e chiese: "Scusi, professore, lei ha spiegato come queste grosse onde sono venute a battere sulla riva, ma non ha detto come quest'acqua sia arrivata là”. Si aspettava la risposta, ma non venne. Il professore si mostrò imbarazzato. Ad ogni modo non poteva far altro che spostare il problema risalendo il corso del tempo. Se consideriamo il mondo nel suo mistero e nelle sue meraviglie, non possiamo fare a meno di pensare che all'origine di tutto esista un Creatore. Egli ci rivela nella Sua Parola i Suoi pensieri riguardo agli uomini che sono responsabili di ascoltarLo e di crederLo. Ma Dio ha fatto un'opera molto più grande di quella della creazione: ha dato il Suo unico Figliuolo per salvare noi peccatori lontani da Lui.