
Parole di Vita
Meditazione del 04 novembre 2018
"Dio ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia. Certa è quest'affermazione, e voglio che tu insista con forza su queste cose." (Tito 3:5,8)
UNA STRADA TROPPO FACILE?
Si sente dire che la dottrina della salvezza per grazia e non per le opere non è giusta perché rende troppo facile la strada del cielo: ciascuno potrebbe fare ciò che vuole ed essere salvato ugualmente! Ma è forse più facile compiere delle opere meritorie che accettare umilmente la salvezza di Dio ed entrare nel cielo come un peccatore salvato per grazia? Altri vi diranno che questa dottrina è un nonsenso. E' ciò che si sosteneva già a Corinto, circa duemila anni fa. Ebbene, nessun altro insegnamento ha prodotto dei risultati potenti nel mondo più della semplice proclamazione del perdono gratuito mediante la fede in Gesù Cristo. D'altronde le buone opere seguiranno immancabilmente, non in vista di ottenere la salvezza, ma perché la si possiede. E' questa dottrina che faceva la forza degli apostoli quando andarono verso le nazioni pagane per annunciare l'Evangelo. All'inizio non erano che un pugno di uomini e tuttavia sconvolsero il mondo. La semplice fede nel messaggio di salvezza presentato dal Vangelo è sufficente per ottenere salvezza.
Meditazione del 03 novembre 2018
"Rimetti la tua sorte nell'eterno; confidati in lui ed Egli opererà. Stai in silenzio davanti all'Eterno e aspettalo." (Salmo 37:5-7)
NÉ PREOCCUPAZIONI NÉ NONCURANZA
Conoscete qualcuno che non abbia veramente nessun problema? Per l'uno, è la sua salute; per l'altro, il lavoro; per un terzo, la famiglia o i vicini. Secondo l'importanza che diamo ad un problema possiamo lasciarci invadere da tale preoccupazione, diventare amareggiati, scontenti ed a volte perfino ammalarci. Il Signore Gesù invita i suoi ad avere fiducia in lui anche per quanto riguarda le loro necessità quotidiane: "Non siate dunque con ansietà solleciti del domani: perché il domani sarà sollecito di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno" (Matteo 6:34). Questo si applica a tutte le nostre circostanze, anche alle più penose. Facciamo il nostro dovere con la preghiera, ricercando il soccorso divino per prendere le corrette decisioni. Affidiamo la nostra vita al Signore in tutti i suoi particolari. Se manteniamo le nostre preoccupazioni, offendiamo il Padre nostro che conosce i nostri bisogni meglio di noi, e che tiene tutto nelle sue mani. Egli ci ama sia nei giorni difficili che nei giorni in cui va tutto bene.
Meditazione del 02 novembre 2018
"Condussero a lui (Gesù) un sordo... gli mise le dita negli orecchi... e gli si aprirono gli orecchi." (Marco 7:32-35)
ASCOLTIAMO QUANDO DIO CI PARLA
Dio non impiega sempre lo stesso mezzo per far udire la sua voce agli uomini. Ma qualunque sia il mezzo da Lui utilizzato, quando Egli parla bisogna ascoltarlo. Egli parla con La Sua Parola, e quando essa giunge ai nostri orecchi, non dobbiamo essere sordi. Si chiudono gli orecchi alla voce di Dio ed Egli qualche volta deve parlare più forte. Quello che Dio ci dice ripetutamente non cambia e se esercitasse la sua giustizia nei nostri riguardi, saremmo perduti, perché meritiamo tutti di essere condannati da lui. Però, l'amore di Dio è grande come la sua giustizia. Nel suo amore, ha mandato Gesù Cristo per dare la sua vita in riscatto per noi. Tutti coloro che credono in Gesù, morto per i loro peccati e risuscitato per la loro giustificazione, sono considerati come giusti da Dio stesso. Ecco l'essenza del messaggio che Dio ci rivolge nella Bibbia. Tutto ciò che ci è utile sapere si trova in questo Libro. Non cerchiamo la verità altrove e leggiamo questa Parola di Dio con cura, umiltà e preghiera.
Meditazione del 01 novembre 2018
"Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, Egli ci ha salvati." (Tito 3:4)
CHI SARÀ IL GIUDICE DEFINITIVO?
L'uomo cerca continuamente di sfuggire a Dio, opponendo alla Sua luce tutti i ragionamenti della sua scienza, e al Suo amore tutte le astuzie del suo cuore. A volte disprezza tutto ciò che Dio ha creato, e in altre occasioni si eleva fino a offendere Dio stesso. Si arma della propria nullità o del proprio orgoglio, cade nell'idolatria e trova ogni buon motivo per dimenticare Dio che gli ha dato la vita. Perché preferisce a un Dio vivente, a un Salvatore vivente, una religione di forme e di tradizioni, dove nè Dio nè Cristo hanno un vero posto? E' forse ragionevole appoggiarsi sopra una religione quando si sa benissimo che Dio resta necessariamente giudice, in ultimo, di quelli che entreranno nel cielo, come anche del modo con cui vi perverranno? Perché cercheremmo un'altra specie di giustizia quando si tratta del cielo? Fu necessario che Cristo pagasse col suo sangue la pena che il peccatore aveva meritato. Perciò Dio dice che il sangue di Gesù Cristo suo Figlio purifica da ogni peccato. Solo colui che crede nella Sua Persona e nella Sua opera riceve la vita eterna.
Meditazione del 31 ottobre 2018
"Io sono venuto perché gli uomini abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza." (Giovanni 10-10)
COSA È LA VITA
Ti sei mai chiesto perché vivi? Cosa è la vita per te? La vita:cosa non si farebbe per viverla più a lungo possibile!. Nonostante tanti impegni, sacrifici, sforzi, nessuno è in grado di trattenerla. La vita è come un vapore, come un ombra, come un fiore, appare e poi svanisce e non c'è più. Ti sei mai chiesto quindi perché vivi? Da dove vieni? Dove stai andando? Questi sono i grandi interrogativi a cui tutti in ogni tempo hanno cercato di dare una risposta: la scienza, la filosofia, la religione, ecc., ma voglio dirti che più di duemila anni fà un uomo di nome Gesù disse: "Io sono venuto perché gli uomini abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza". Gesù è venuto per offrire una vita piena e abbondante, proprio quella di cui abbiamo bisogno, questo dono lo offre a te e a me attraverso il suo martirio sulla croce. Lui è morto per dare vita a noi. Ora che sai questa verità cosa ne farai dell'offerta che Cristo ti ha donato?
Meditazione del 30 ottobre 2018
"Due uomini camminano forse insieme se prima non si sono accordati?" (Amos 3-3)
CAMMINARE CON DIO
Se vogliamo camminare con Dio dobbiamo prima " metterci d'accordo", avere amicizia, avere gli stessi pensieri, gli stessi obiettivi, ecc. I nostri pensieri sono però di natura completamente diversa da quelli di Dio, allora uno dei due dovrà cambiare. CHI? Dio è sempre lo stesso quindi chi deve cambiare siamo noi, i nostri pensieri e le nostre vie. Abbiamo la Bibbia, la parola di Dio, che ci mostra dove sbagliamo e ci aiuta a metterci a posto con Dio. In Isaia 55:10-13 vediamo che la soluzione viene da Dio: non sale dalla terra ma scende dal cielo. Come la pioggia scende e penetra nel terreno e la rende fertile, così la Parola di Dio se la riceviamo nel nostro cuore lo rende sensibile e fertile. La parola di Dio è come il pane che ciba chi ha fame e come l'acqua che disseta. Questi alimenti producono in noi un cambiamento; i pensieri umani producono spine, ma se afferriamo la Parola di Dio allora si che il nostro albero porterà frutto e il deserto arido cambierà in terreno fertile.
Meditazione del 29 ottobre 2018
"Ama il Signore il tuo Dio e osserva sempre quello che ti dice." (Deuteronomio 11:1)
UNA PAROLA DI VITA
Dio invita il Suo popolo a seguire sempre la Sua Parola, è l'unico modo per essere diligenti e al centro della Sua volontà. Ancora oggi, come sempre, Dio vuole che la Sua Parola venga osservata, ubbidita, scritta nei cuori e soprattutto amata poiché essa è Parola vivente e vera. Una parola che in tutti i tempi è stata fonte di incoraggiamento, di forza, Parola che ha stravolto uomini, Parola che ha cambiato le menti e i cuori di molti dando speranza. Benedetta Parola di vita. Quanti infelici oggi sostituiscono la Parola di Dio con altri libri o con pensieri umani spesso ridicoli e illogici, quanti come ciechi seguono dicerie e osservano precetti assolutamente in contrasto con la benedetta Parola di Dio. E tu? Dai spazio nella tua vita a Dio? Può Egli parlarti con la certezza della tua obbedienza? Spero di si, chiedi a Dio di darti la forza di osservare sempre la Sua Parola di vita. Chiedi a chi ti ha dato questo calendario una Bibbia e cerca in essa le tue risposte e cerca in essa il cammino da seguire che ti porta a Dio e alla vita Eterna. Dio ti benedica!
Meditazione del 28 ottobre 2018
"Non ti stimare saggio da te stesso; temi il Signore e allontanati dal male." (Proverbi 3:7)
SAGGEZZA
Il libro dei proverbi è una raccolta meravigliosa di detti che danno saggezza alla nostra mente e al nostro cuore. Ci sono delle cose che ci sembrano scontate nella nostra vita, ma in effetti non lo sono. Nulla accade per caso. Noi ci crediamo saggi e a volte lo siamo anche, ma non dobbiamo dimenticare che la nostra saggezza proviene solo ed esclusivamente da Dio. Il momento in cui crediamo di essere saggi è proprio quella l'occasione in cui sbagliamo le nostre scelte e le nostre decisioni. La saggezza è un bene prezioso ma il vero saggio è colui che non confida nelle sue misere forze, ma si appoggia a chi ha più esperienza di lui, seguendone i consigli e gli ammaestramenti. La Parola di Dio ci dice quale è la vera saggezza: consiste nell'avere un riverente timore del Signore. Il timore di Dio è sintomo di vera saggezza che ogni credente dovrebbe avere. La conseguenza di questo timore è che colui che lo prova si allontana dal male e fa il bene, quel bene che Dio ha preparato per ciascun figliuolo che vuole fare la Sua santa volontà. Reputiamo savio chi è degno di essere reputato tale e diamo a Dio la gloria che gli è dovuta.
Meditazione del 27 ottobre 2018
"A tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figliuoli di Dio, a quelli, cioè, che credono nel suo nome." (Giacomo 1:12)
NUOVA NASCITA
La Bibbia ci insegna che per essere figli di Dio è necessaria una nuova nascita. Il nostro nome allora potrà figurare nel "libro della vita". "A tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figliuoli di Dio". E' un diritto, unicamente fondato sull'opera di Cristo e non sui nostri meriti. Non siamo cristiani perché siamo migliori o più religiosi di altri, ma perché esiste una relazione tra Gesù Cristo e noi. Il Cristianesimo non è, come spesso si crede, un insieme di cerimonie, di dogmi, di regole; è la conoscenza di Gesù Cristo, un legame tra lui che dà la vita e noi che la riceviamo. Questo legame, questa relazione, sono stabiliti una volta per sempre, alla nostra conversione, quando, riconoscendo che siamo peccatori, accettiamo per fede la salvezza gratuita che Cristo ci offre, il pieno valore della sua morte sulla croce per cancellare le nostre colpe. Essere cristiano è poter dire come l'apostolo Paolo: "Il Figliuolo di Dio mi ha amato e ha dato se stesso per me" (Galati 2:20).
Meditazione del 26 ottobre 2018
"Figliuolo coraggio i tuoi peccati ti sono perdonati." (Matteo 9:2)
PERDONA I NOSTRI PECCATI
Gesù è venuto sulla terra per salvare l'uomo dai suoi peccati e liberarlo dal giudizio eterno. I suoi miracoli e la Sua misericordia dimostrano chiaramente che Egli è il Messia, il Cristo. Colui che è stato descritto dal Profeta Isaia in un modo glorioso: «Ecco il mio servo, Egli non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante», Cristo Gesù fù mandato dal Padre per perdonare e liberare i peccatori che si riconoscono tali e dalla conseguenza del peccato che distrugge la vita e la rende priva di senso, facendoci vedere la vera Luce: Gesù. Come nell'episodio narrato, il paralitico venne portato da Gesù per essere guarito, ma Cristo prima di ogni cosa lo liberò dal peso del peccato, rendendolo Figliuolo di Dio: "Figliuolo coraggio i tuoi peccati ti sono perdonati". Spesso si cerca Dio per risolvere i problemi di questa vita, ma Egli nel suo amore ci mostra prima il "problema" che ogni uomo ha con Lui: dobbiamo accettare la Sua riconciliazione per mezzo del Suo perdono e del suo amore. Che aspetti….coraggio! In Cristo i tuoi peccati ti sono perdonati!