
Parole di Vita
Meditazione del 24 marzo 2019
"Il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo" (Romani 14:17)
IL REGNO DI DIO
Nel Padre nostro, la preghiera insegnata da Gesù, si trova l'espressione: "Venga il tuo regno!" (Matteo 6:10). Questa invocazione ci sale spontaneamente dal cuore quando sentiamo parlare di guerra e di violenza. Desideriamo che Gesù venga con il Suo regno per portare sulla Terra la Sua pace, la Sua giustizia e la Sua prosperità. Ma questo avverrà soltanto dopo che l'umanità intera si sarà ribellata contro Dio. Allora questa preghiera serve solamente ad evocare degli avvenimenti futuri? No, essa ha una portata anche presente. Chi si sottomette a Cristo, lo accetta come Signore della sua vita entra già fin da ora nel Regno di Dio. Ne vive fin da ora le Sue benedizioni. Perché Gesù mette dentro di noi la Sua giustizia, la Sua pace, il Suo amore per mezzo dello Spirito Santo, mette il Suo regno. Entrare nel Regno di Dio, però, significa rinunciare alla propria autosufficienza, significa dire a Gesù: "Tu sei il Re della mia vita, vieni e regna in me!".
Meditazione del 23 marzo 2019
""Io stesso pascerò le mie pecore, io stesso le farò riposare", dice il Signore, Dio" (Ezechiele 34:15)
IL BUON PASTORE
Il mestiere del pastore sembra facile, ma come ogni mestiere ha segreti e difficoltà. Egli deve sapere radunare le sue pecore, condurle insieme al pascolo dove c'è dell'erba buona; deve anche farle attraversare indenni nei luoghi pericolosi, cercare quelle che si sono perse e la sera ricondurle tutte all'ovile. Gesù fa tutte queste cose per noi, perché ci ama. Nessuno ha un amore più grande del Suo: "Nessuno ha un amore più grande di quello di dar la Sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando" (Giovanni 15:13). Conosciamo la voce di Gesù, perché soltanto Lui ci ha parlato e ci parla con amore: "Io sono il buon pastore e conosco le mie e le mie conoscono me, come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le mie pecore". Soltanto Lui ci ha detto la verità perché egli stesso è la verità: "Io sono la via, la verità, la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Gesù è il tuo Sommo Pastore?
Meditazione del 22 marzo 2019
"Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù stesso si avvicinò e cominciò a camminare con loro. Ma i loro occhi erano impediti a tal punto che non lo riconoscevano" (Luca 24:15, 16)
UN CUORE INSENSIBILE
In questo racconto si parla di due discepoli che hanno visto Gesù morto sulla croce e sono delusi. Non avevano ancora capito che Egli sarebbe risuscitato! E quando il Gesù risorto si avvicina e comincia a camminare con loro, non lo riconoscono. Manca in loro la fede nelle promesse che Gesù aveva fatto: "Dopo tre giorni risusciterò!" Anche noi a volte siamo come quei discepoli. Lo trattiamo come un estraneo. A volte apriamo la Bibbia, leggiamo, ma il nostro cuore rimane insensibile, la nostra fede è così piccola. Noi conosciamo la Sua voce, abbiamo sentito la Sua presenza, perché ci ha salvati, eppure anche se molto vicino diciamo: "Se sapessi dove trovarlo!". Dovremmo riconoscere Gesù perché abbiamo la Sua Parola che ci parla e Lo rivela al cuore, eppure non Lo scorgiamo. Se in questo momento il tuo cuore non riesce a sentirLo, sappi che è l'incredulità l'impedimento, come per i discepoli. Accostati al Signore con fede, semplicità e umiltà, credendo in Lui ed Egli opererà!
Meditazione del 21 marzo 2019
"Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà"" (Giovanni 11:25)
MORTE E SOFFERENZA
Ogni giorno, al telegiornale o da qualcun'altro, sappiamo di persone che muoiono. Bambini, giovani e vecchi di ogni età muoiono a causa di malattie, disgrazie, malvagità e tanti cari rimangono a soffrire. La morte di un figlio è un dolore inconsolabile e forse se è a causa di qualcuno lo è ancora di più. Certamente anche tu che stai leggendo hai perso una persona cara, forse il tempo non ha ancora cancellato il tuo dolore, ma la cosa sicura è che fino a quando saremo sulla Terra la morte porterà via da noi coloro che amiamo. Tutti dobbiamo morire! Pensare a questo mette angoscia, la morte è la condanna di tutti gli uomini. E così fra tanti affanni e dolori, tante persone perdono la speranza. Ma Dio, nel Suo grande amore per gli uomini, ha fatto morire Suo Figlio di una morte atroce, affinché chiunque credesse potesse avere la vita eterna e una vita terrena vissuta nella pace, nella speranza e pure nella sofferenza, ma avendo Dio sempre accanto. Credi in Gesù, sarai salvato e avrai la vita eterna.
Meditazione del 20 marzo 2019
"Sia benedetto in eterno il suo nome glorioso e tutta la terra sia piena della tua gloria!" (Salmo 72:19)
IL SIGNORE REGNA
Questo splendido salmo del re Salomone è un inno al nostro Signore e Creatore. Gesù ha saputo prendere l'ultimo posto sulla Terra, ha accettato tutte le umiliazioni e i supplizi che l'uomo ha voluto infliggergli nella sua malvagità. Ha saputo bere fino in fondo la coppa amara del mio e del tuo peccato. Non si è tirato indietro di fronte al supremo sacrificio della croce. Un giorno, però, tutti dovranno piegare le ginocchia davanti alla Sua maestà. Tutti dovranno riconoscere la Sua divinità. La Sua giustizia, la Sua pace e la Sua gloria riempiranno la Terra e allora guai per coloro che l'avranno rinnegato! Tutti quelli che oggi accettano la Sua signoria, che accettano di vivere secondo i Suoi principi, i Suoi comandamenti, i Suoi insegnamenti, che l'accettano come Salvatore e Signore, regneranno con Lui! Se appartieni al numero di quanti accettano di abbassarsi per amore del Suo Nome sarai anche tu tra coloro che un giorno vivranno in eterno con Gesù e godranno di tutta la Sua Gloria!
Meditazione del 19 marzo 2019
"Affinché di un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo" (Romani 15:6)
DI UN SOLO ANIMO
Gesù si è sempre prodigato affinché l'amore e l'unione fraterna fossero presenti in ogni comunità. Anche dopo la Sua morte e resurrezione invita gli apostoli ad impegnarsi per l'amore e la comunione fraterna. E ancora oggi Gesù ci invita a fare lo stesso. Egli ci vuole uniti, di un solo animo, come se tutti noi formassimo un unico corpo, ed in realtà è così. Cristo dice che la Sua chiesa è paragonabile al corpo; le varie membra rappresentano i credenti ed ognuno è chiamato a fare qualcosa per l'edificazione degli altri. Il capo del Corpo, vale a dire della Chiesa, è Lui stesso. Il sentimento che dovrebbe manifestarsi tra i credenti deve essere quello di non nutrire nessun spirito di parte, ma adoperarsi insieme per portare il messaggio della salvezza, l'Evangelo della grazia, a chi ancora non conosce il Signore. Non dovrebbero esistere contese o divisioni, ma soltanto amore e unione. La nostra bocca dovrebbe essere unita per glorificare il Signore. Impegniamoci in questo e glorifichiamo il nostro Dio!
Meditazione del 18 marzo 2019
"Il Signore gli apparve e gli disse: "Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza e sii integro"" (Genesi 17:1)
DIO E' TUTTO
Abramo era totalmente incapace di cambiare la sua vita. Tutte le circostanze erano contro di lui; era al limite delle forze; ma, arrivato a questo punto, ebbe un incontro con Dio che gli si rivelò come l'Onnipotente, letteralmente Colui che basta per ogni cosa. Che rivelazione! Che grande possibilità! Per molti di noi, Dio non è ancora realmente l'Onnipotente. Quanti cristiani sospirano, desiderano ardentemente che il Signore stesso sia tutto per loro, abbia tutto il posto e conquisti il loro cuore! Quante vite sincere e leali, ma impotenti desiderano qualcosa di più! Tuttavia non è di qualcosa che abbiamo bisogno, ma di Qualcuno, di Dio! ConfessiamoGli le nostre necessità, il nostro stato, apriamogli il nostro cuore. Camminiamo con Lui, malgrado tutto e tutti! Egli ci chiama a questo. La vita ed il cammino con Lui sono possibili; quando abbiamo finito di occuparci del nostro io, delle nostre opere, dei nostri interessi, non c'è che una via. Affidiamoci completamente a Dio, ed Egli si prenderà cura di noi!
Meditazione del 17 marzo 2019
"Voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre" (1° Tessalonicesi 5:5)
FIGLI DELLA LUCE
Il contrasto fra due situazioni opposte è rappresentato dal contrasto tra il giorno e la notte. Spesso quando si vuole evidenziare la differenza esistente tra due cose, due persone, due fatti si usa dire: "Sono diversi come il giorno e la notte!". Il Signore usa questa similitudine e associa la luce ai Suoi figli. La luce porta calore, allegria, chiarezza. Le tenebre, al contrario, danno l'idea di freddezza, oscurità, tristezza. Una stanza totalmente illuminata trasmette emozioni opposte a quelle trasmesse da una stanza buia. Ma le cose lecite, pulite, onorevoli vengono compiute di giorno. Allo stesso modo, Dio, vuole che si comportino i Suoi figli. Essi devono risplendere della Sua luce, essere portatori di calore, di amore, di speranza, di conforto, di verità. Devono illuminare i passi di quanti li circondano, indicare loro il giusto sentiero che conduce alla vita eterna. La luce che Dio vuole che noi siamo deve risplendere per illuminare. Che uso fai della tua luce? Il Signore ci aiuti ad essere vera luce!
Meditazione del 16 marzo 2019
"Porgi orecchio, Signore, e rispondimi, perché io sono povero e bisognoso" (Salmo 86:1)
LA RISPOSTA DI DIO
Sarà capitato, a volte, di trovarsi di fronte ad un bivio e non saper scegliere. Il posto è nuovo per noi, la strada anche e l'indecisione sale. Si cerca un orientamento attraverso i segnali stradali e alla fine si decide. Se la scelta è sbagliata o giusta si scoprirà strada facendo. Quante volte l'indecisione davanti ad un bivio nelle scelte della vita? Ricordiamo che il Signore non ci lascia e non ci abbandona (cfr. Ebrei 13:5) e per certo Egli nel momento dell'incertezza rivelerà la Sua volontà attraverso la Parola di Dio. Il Padre ci ha donato Cristo Gesù affinché imparassimo a seguire la giusta via della salvezza. Ci ha lasciato delle chiare indicazioni sul da farsi per mezzo della Bibbia. Gesù è l'unica via che porta al cielo! Il Signore è pronto ad ascoltare i bisogni degli uomini, a rispondere nel momento dell'avversità. Impariamo, però, a non dimenticare i benefici ricevuti quando tutto è passato e diciamo come il salmista: "Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici" (Salmo 103:2).
Meditazione del 15 marzo 2019
"Basta! Prendi la mia anima, o Signore, poiché io non valgo più dei miei padri" (1° Re 19:4)
NON LA MORTE MA DIO!
Elia chiese di morire perché era stanco, scoraggiato: "Basta! Prendi la mia anima"; ma il Signore lo svegliò gli fece prendere cibo e lo consolò, dicendogli: "Alzati e mangia, poiché il cammino è troppo lungo per te"; egli si alzò, mangiò, bevve e si fece coraggio. Vuoi farla finita perché sei stanco di tutto e di tutti? Dio ha preparato un piano per tua vita, Egli desidera prendersi cura di te, aiutarti, farti del bene. Non permettere che l'amarezza e la paura annullino la speranza nel Signore. Affidati con fiducia nelle mani di Dio e confida in Lui, la Sua Parola afferma: "Infatti io so i pensieri che medito per voi", dice il Signore: "Pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi m'invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore" (Geremia 29:11-13). La soluzione ai tuoi grossi problemi non è la fuga o desiderare la morte! Devi affidarti a Dio ed Egli opererà per il tuo bene!