
Parole di Vita
Meditazione del 02 giugno 2019
"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato" (Romani 5:5)
LA SPERANZA CHE NON DELUDE
L'esperienza maturata nell'afflizione cambia molte vite. Ci si rende conto della nostra fragilità e delle nostre priorità, ci rende meno egoisti e più sensibili. Evoca domande che non ci saremmo mai posti e affretta risposte che avremmo ritardato. Un'esperienza del genere diventa molto preziosa per il nostro cuore. L'esperienza produce speranza. Una speranza speciale, quella della vita eterna. Quando durante l'afflizione il tuo essere si avvicina al Signore scopre la meraviglia delle promesse divine e fra tutte quelle della salvezza eterna. I timori su quello che avverrà dopo la nostra dipartita si tramutano in speranza, speranza di ereditare il regno di Dio. La speranza, però, non deve essere fine a se stessa, ma concreta. Non deve rendere confusi o dubbiosi come la parola tenderebbe a far pensare, ma deve rassicurare il nostro cuore che l'amore di Dio vive in noi. Non aspettare oltre, ma accetta tutto questo attraverso la fede in Gesù. Egli ha dato la Sua vita per te!
Meditazione del 01 giugno 2019
"Ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce pazienza" (Romani 5:3)
L'AFFLIZIONE
Gloriarsi nelle afflizioni è alquanto difficile. L'afflizione mette a dura prova sia l'afflitto che quanti gli stanno intorno. Tuttavia essa può risultare molto benefica. Tantissima gente si è avvicinata al Signore attraverso un'afflizione e tantissimi altri hanno scoperto il meraviglioso amore di Gesù nella prova. L'afflizione rende deboli, vulnerabili, bisognosi di aiuto e quando nessun altro può fare qualcosa per te, ti ricordi di quel Gesù di cui ti hanno parlato, in grado di capirti, di consolarti e di aiutarti. Il Signore è sempre pronto ad andare incontro a quanti Lo invocano. Egli è lì che aspetta un tuo cenno, aspetta che il tuo cuore si apra a Lui. C'è scritto che per ogni uomo che si converte, in cielo si fa gran festa. Gesù è morto anche per te, perché vuole che tu non perisca, ma abbia vita eterna. Come leggiamo nel versetto di oggi l'afflizione per prima cosa produce pazienza: si impara ad aspettare. La pazienza è una gran bella virtù, ma posseduta da pochi. Sei nell'afflizione? Aspetta con fede il Signore!
Meditazione del 31 maggio 2019
"Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto ... lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo" (Luca 2:6, 7)
C'E' POSTO PER GESU'?
Ci vuole poco per far dormire un bambino! Basta un piccolo angolo caldo; gli uomini hanno negato a Gesù anche questo: non c'era posto per Lui. Egli che è il Creatore dell'Universo, entrando nei limiti dello spazio e del tempo, si è fatto "solo di poco inferiore a Dio", accettando di prendere la forma umana, pur restando Dio. Eppure ha dovuto dormire in una mangiatoia e per morire gli hanno dato una croce! Questo è stato il terribile supplizio inflitto all'unico uomo giusto su tutta la Terra! Hai compreso per chi Gesù ha dovuto morire? Per me e per te! Carissimo/a, Dio non ti chiede altro che un posto nel tuo cuore: riconoscere che sei perduto, accettare Gesù come Salvatore, affidarGli la guida della tua vita. Fallo oggi, se non l'hai ancora fatto! Non farlo soltanto per oggi, però! Non ricordarti di Lui solamente in questo giorno! Gli altri giorni non respingerlo dicendo: "Non c'è posto!" per poi ripensare a Lui il prossimo anno di questi tempi!
Meditazione del 30 maggio 2019
"Dio il Signore ordinò all'uomo: "Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare"" (Genesi 2:16, 17)
GIUSTE SCELTE
Un genitore, per quanto si impegni nel tracciare la strada lungo il cammino dei propri figli, non può in nessun modo influire sulle scelte che questi in futuro adotteranno. Saranno loro a decidere cosa fare della propria vita. Lo stesso fa il Signore con noi. Egli ci ha tracciato un sentiero sicuro da percorrere, ma non ci obbliga a sceglierlo. Ci sono molte strade che deviano da quel sentiero ma ognuno liberamente sceglie quale percorrere. Adamo ed Eva vivevano circondati da tanti alberi buoni, ed era stato loro vietato di mangiare i frutti di uno soltanto d'essi. Essi però, non rispettarono questo divieto e subirono le conseguenze della loro scelta che ognuno di noi conosce. La scelta di Adamo ed Eva fu una libera scelta, le cui conseguenze compresero soltanto troppo tardi. Per te, per me, non è troppo tardi, possiamo ancora godere di tutti i benefici celesti. Vai a Gesù oggi stesso; con una sincera preghiera aprigli il tuo cuore ed Egli ti darà la salvezza, la speranza della vita eterna e le risposte che stai cercando!
Meditazione del 29 maggio 2019
"Beati quelli che trovano in te la loro forza" (Salmo 84:5)
TROVARE LA FORZA IN DIO
Ci sono periodi della vita in cui ci sentiamo forti e capaci di poter affrontare qualsiasi cosa, eppure questo non dura perché la vita ci prospetta prove e situazioni difficili, pericoli, malattie, devastazioni, guerre ed infine morte; così che la nostra forza diviene davvero piccola e invece di combattere vorremmo soltanto arrenderci, allora mi chiedo: "Dove prendere altra forza? Chi è così potente da affrontare tutto ciò?" Il salmista, in questo versetto, ci spiega che la forza di Dio è potente non soltanto da superare le difficoltà, ma anche da trasformare situazioni difficili e pericolose in esperienze che ci portino grandi benedizioni. Sembrerebbe una favola, ma sappiamo che tutto ciò che riguarda Dio è serio ed è vero. Il salmista chiama beato, vale a dire felice, chi mette la propria forza in Dio e si fida di Lui completamente. E' una grande gioia poter contare sulla forza che viene da Dio piuttosto che sulla propria forza, sempre poca e limitata. Confidiamo nel Signore con tutto il cuore e non saremo mai delusi.
Meditazione del 28 maggio 2019
"Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano" (Ebrei 11:6)
LA FEDE IN DIO
La fede è un elemento essenziale della vita di un cristiano: "Senza fede è impossibile piacergli"! Essa rappresenta uno degli attributi attraverso i quali possiamo essere graditi a Dio. La definizione di fede la troviamo all'interno della Bibbia stessa: "Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono" (Ebrei 11:1). Essa può essere altrimenti descritta come la tranquilla fiducia in un Dio reale, Onnipotente e vicino, benché invisibile. Colui che ripone la sua fiducia in Dio ha un cuore pieno di certezza circa la sua giustificazione, di pace, di fermezza nella prova, di speranza gloriosa e d'amore divino. Noi vorremmo sempre prima vedere e poi credere, ma il Signore dice: "Beati quelli che non hanno veduto, e hanno creduto!" (Giovanni 20:29). Caro lettore, riponi la tua fede nella Persona di Gesù e nell'Opera compiuta da Cristo e realizzerai la Sua opera di redenzione, di trasformazione e avrai comunione con Dio per vivere una "vita esuberante" nel Signore.
Meditazione del 27 maggio 2019
"Fino a quando avrò l'ansia nell'anima e l'affanno nel cuore tutto il giorno?" (Salmo 13:2)
ANSIETA'
Lo scrittore del salmo 13 è il re Davide, il quale ne ha composti tanti altri. In questo caso il salmista pone una domanda al Signore: “Fino ha quando avrò l’ansia nel cuore?”. Scorrendo la lettura apparentemente la risposta non c’è. L’ansia attanaglia tantissime persone ancora oggi, molti hanno questo senso di inquietudine, angoscia nell'attesa di qualcosa. C’è chi è in ansia per il suo stato di salute, paura di possedere qualche malattia che non gli permetterà di godere la sua vita. Altri invece hanno l’ansia del futuro, aspettano il domani con le incertezze e senza alcuna speranza. C’è anche chi soffre di ansia anche senza avere un motivo in particolare, vive questo stato emotivo che non gli permette di avere serenità e tranquillità, questo stato a volte provoca anche disturbi fisici. Anche i credenti non sono esenti da questo malessere “l’ansietà”, il salmista Davide alla fine conclude dicendo: “Quanto a me, io confido nella tua benignità; il mio cuore giubilerà per la tua salvazione; io canterò al Signore perché mi ha fatto del bene” ( Salmo 13:5).
Meditazione del 26 maggio 2019
"In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nessuna colpa" (Giobbe 1:22)
RIMANERE FEDELI AL SIGNORE
Molti conoscono la storia di Giobbe, umile servo del Signore, integro, retto, timorato di Dio e fuggiva dal male. Era un uomo felice, ricco e sereno: aveva una famiglia, una casa, grande quantità di bestiame tanto da ricoprire tutto il paese. Satana tentò di farlo peccare, quando gli fece perdere tutto quello che possedeva compresi i figli. Ma lui non rinnegò Dio. Oggi, invece, ci sono degli uomini che appena perdono un bene o subiscono il furto di una macchina o di qualsiasi altro oggetto, inveiscono contro il Signore, dandoGli la colpa. Per non parlare di quando viene a mancare un familiare in circostanze tragiche, li senti sfogare in un modo assurdo contro Colui che può tutto. La malattia, inoltre, diventa un tarlo nella mente dell'uomo e la domanda ricorrente è: "Perché a me? Cosa ho fatto di male per ricevere tutto ciò?". Non è questo il modo di reagire e Giobbe ci ha dato un insegnamento molto importante riguardo tali situazioni: rimanere fedeli al Signore e continuare a onorare Dio con tutto il cuore.
Meditazione del 25 maggio 2019
"In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati" (Atti 4:12)
SALVEZZA GRATUITA
Quanto costa la salvezza? A Dio è costata Suo Figlio! A Gesù la Sua vita! A noi la rinuncia al peccato, per mezzo della fede. La salvezza è gratuita, non ha valore economico. Tutti i soldi della Terra non possono salvare una sola persona. Non c'è medicina abbastanza efficace che possa guarire dal peccato e donare la salvezza; non c'è robot, artificio, macchinario, vecchio o nuovo che sia, in grado di crearla e preservarla; non c'è atto eroico di nessuna persona che possa difenderla; non ci sono penitenze o sacrifici che possano farcela meritare. L'unico mezzo per ottenerla è guardare a Cristo Gesù, credere nel Suo immenso e divino sacrificio che ci può rendere liberi una volta per sempre. Il Signore è in grado di donare tanta gioia e tanta pace che nessun cuore potrebbe rifiutare se soltanto provasse ad aver fede in Lui. Tutti coloro che lo hanno accettato nel cuore non possono più farne a meno! Caro lettore, se ancora non sei salvato invoca la grazia di Dio e sarai salvato!
Meditazione del 24 maggio 2019
"Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite" (Atti 4:20)
UBBIDIRE SEMPRE A DIO
L'autorità divina è al di sopra di ogni altra autorità. Come credenti "nati di nuovo" dobbiamo ubbidire alle autorità del nostro Stato, ma mai questo deve pregiudicare l'ubbidienza a Dio. Pensiamo a tutti quei credenti che non hanno piena libertà religiosa e pure continuano ad annunciare l'Evangelo, pensiamo a quanti, ancora in questo secolo continuano a morire perché perseguitati per il nome di Gesù! Dovremmo provare vergogna noi, che avendo libertà di parola e pensiero, non parliamo di Gesù, ubbidiamo al volere del nostro avversario che cerca di farci tacere e ci dimentichiamo delle parole di Pietro e Giovanni: "Non possiamo non parlare". Il Signore ha fatto tanto per noi, abbiamo visto con i nostri occhi l'aiuto che Egli ci ha dato e la salvezza che ci ha donato eppure non gli ubbidiamo per timore, di coloro che si annoiano a sentir parlare di Gesù, che ci giudicano per la nostra rettitudine, in un tempo di trasgressione. Siamo più coraggiosi e ubbidiamo a Dio prima di ogni altra cosa!