
Parole di Vita
Meditazione del 23 ottobre 2019
"Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?" (Giacomo 4:12)
CHI SARA' IL PRIMO A SCAGLIARE LA PIETRA?
Alcuni capi religiosi condussero a Gesù una donna colta in adulterio. Essi però si preoccuparono poco della colpevolezza di questa donna: il loro scopo è di tendere un tranello a Gesù. Volevano condannarla, ma da chi ne avevano ricevuto il diritto? Chi scaglierà per primo la pietra contro di lei? Gesù aveva letto nei cuori di coloro che l'accusavano ed esclamò: "Chi di voi è senza peccato, scagli il primo la pietra contro di lei!". La freccia li raggiunse tutti ed fù molto più efficace di quanto sarebbe la prima pietra che avrebbe dovuto colpire la donna che costoro si accingevano a lapidare. La donna restò sola con Gesù; Egli solo avrebbe avuto il diritto di gettare la prima pietra e condannarla, ma andrà alla croce per portare i peccati di coloro che credono in Lui, e quindi anche di quella donna. Gesù non è passato leggermente sul male commesso; ma lo ha preso su di sé, e ne ha subìto il castigo. Quelle iniquità e il peccato di cui si era caricato e che ha espiato, era il mio e il tuo.
Meditazione del 22 ottobre 2019
"Ma i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro" (Luca 15:2)
BENVENUTO NELLA FAMIGLIA DI DIO
Consideriamo due peccatori accolti da Gesù. Il primo è Matteo: egli lavorava per i Romani al banco delle imposte e, per questo, era odiato dal suo stesso popolo, ma Gesù aveva un piano speciale per la sua vita. Il secondo è Zaccheo: Egli desiderava fortemente vedere Gesù e perciò, vista l’enorme folla, salì su un albero. Era pronto a tutto pur di incontrare il Signore. “Quando Gesù giunse in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: “Zaccheo, scendi, presto, perché oggi debbo fermarmi a casa tua”. Grandemente sorpreso, si affrettò a scendere e lo accolse con gioia. Veduto questo, tutti mormoravano, dicendo: “E’ andato ad albergare in casa di un peccatore!” Ma Zaccheo si convertì a Cristo e manifestò un reale cambiamento nella sua vita, pronto a rendere il maltolto e donare ai bisognosi. Gesù gli disse: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa” La Bibbia afferma che Dio “ricompensa tutti quelli che lo cercano”, pertanto persevera nella tua ricerca e non stancarti e Dio ti accoglierà presso di Se.
Meditazione del 21 ottobre 2019
"perché, se con la bocca avrai confessato Gesú come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato" (Romani 10:9)
CREDERE NELLA DIVINITÀ DI GESÙ
Gesù ha spesso parlato di se stesso in termini assoluti; Egli ha infatti detto: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà mai sete" (Giovanni 6:35). "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muoia vivrà" (Giovanni 11:25). "Io ed il Padre siamo uno" (Giovanni 10:30). Egli ha inoltre affermato che era senza peccato in presenza di coloro che Lo odiavano, i quali non hanno potuto contraddirLo. Egli ha dichiarato di essere l’Unigenito Figlio di Dio, e desidera pertanto che si creda in Lui come Dio. I suoi stessi atti dimostrano che Egli è Dio: risuscitò i morti, guarì i lebbrosi, perdonò i peccati, nutrì le folle affamate. Mostrandosi ai suoi dopo la risurrezione, li convinse che Egli vive eternamente. Infine, dando loro lo Spirito Santo, ha dimostrato che era glorificato alla destra di Dio. Caro lettore, hai la convinzione intima che "Gesù è il Figliuol di Dio?... il vero Dio"? (l Giovanni 5:5,20). Se credi in Lui sarai salvato.
Meditazione del 20 ottobre 2019
"Chi è salito in cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il suo nome e il nome di suo figlio?
Lo sai tu?" (Proverbi 30:4)
IL NOSTRO GRANDE IDDIO Nei capitoli del Libro del profeta Isaia in cui è denunciata l'idolatria del popolo d'Israele, il Signore ricorda la sua potenza senza confronti rispetto a quella delle nazioni che opprimono il popolo stesso. Tutti gli uomini riuniti non rappresentano nulla a fronte della sua potenza: essi non pesano più di un poco di polvere sul piatto della sua bilancia. Oggi, vogliamo ancora essere consapevoli che Dio è onnipotente. Non ci accade, talvolta, di sentirci schiacciati o dominati da particolari problemi che ci paiono insolubili? E' allora il momento di ricordarci che il nostro Dio è più forte; è al di sopra di qualsiasi circostanza. Quando crediamo per fede che Dio è grande, i problemi saranno piccoli, se lo facciamo piccolo invece, i problemi saranno grandi. Quando pensiamo alla grandezza di Dio abbiamo il privilegio di considerare il Suo amore per noi. E' Lui che ha concepito e portato a felice conclusione l'opera della nostra redenzione per mezzo del dono di Gesù Cristo.
Meditazione del 19 ottobre 2019
"Ed Eliseo pregò e disse: «Signore, ti prego, aprigli gli occhi, perché veda!» E il Signore aprí gli occhi del servo, che vide a un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo" (2° Re 6:17)
VEDERE LA MANO DI DIO NELLA TUA SITUAZIONE
Il testo recita così: “Il servo di Eliseo andò fuori e vide che un gran numero di soldati, con cavalli e carri, accerchiava la città. Egli disse ad Eliseo: “Ah, mio signore, come faremo?”. Quegli rispose: “Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro”. Così Eliseo pregò: “Signore, aprigli gli occhi perché veda; e il Signore aprì gli occhi del servo, che vide ad un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a loro”. Grazie alla potenza del Signore, il servo vide gli angeli schierati in loro difesa. Dio può soccorrerti e tu vedrai la Sua mano all’opera in ciò che stai attraversando. Dio non ci ha garantito l’immunità dalle prove, ma ci ha promesso l’aiuto necessario per percepire in modo diverso i nostri problemi. Egli ha permesso che il servo di Eliseo vedesse un esercito. Un cieco chiese a Gesù: “Maestro, che io recuperi la vista” e se ne andò guarito. Oggi, chiedi al Signore di permetterti di vedere la Sua mano nel tuo problema.
Meditazione del 18 ottobre 2019
"In verità l'anima mia è calma e tranquilla. Come un bimbo divezzato sul seno di sua madre,
cosí è tranquilla in me l'anima mia" (Salmo 131:2)
I SEGNI DELLA VITA DI DIO I segni della vita spirituale presentano un parallelo con quelli della vita fisica. Una delle prime manifestazioni di vita nel neonato è il grido; allo stesso modo, una persona "nata di nuovo" pregherà rivolgendosi a Dio con speranza e fiducia. "Dio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo nei nostri cuori che grida: Abba, Padre". Un secondo segno è che il neonato è spontaneamente affamato, così chi ha conosciuto Cristo, sente una gran fame del nutrimento spirituale che è La Parola di Dio. Un neonato si muove, non è immobile benchè piccino; così il credente farà delle scelte, estenderà le sue relazioni cristiane, s'ingegnerà a trovare ogni tipo di occasione per rendere testimonianza del suo Signore, sarà zelante nelle buone opere (Tito 2.14). Infine, un neonato si riposa; si addormenta sereno tra le braccia della mamma. Chi ha creduto in Cristo trova il suo riposo nella certezza che Dio lo circonda con il Suo amore. Può dunque essere tranquillo e fiducioso, nonostante le difficoltà incontrate.
Meditazione del 17 ottobre 2019
"...il Signore non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell'uomo: l'uomo guarda all'apparenza, ma il Signore guarda al cuore" (1° Samuele 16:7)
I DUE SPICCIOLI DELLA VEDOVA
Osservando quelli che depositavano i loro doni nella cassa delle offerte del tempio, Gesù notò una vedova senza nessuna risorsa che vi gettava due spiccioli. Paragonato ai doni di chi era ricco, quel dono era insignificante, ma il Signore ha una scala di valutazione diversa dalla nostra. "In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato più di tutti; poiché tutti costoro hanno gettato nelle offerte, del loro superfluo; ma costei, del suo necessario; v'ha gettato tutto quanto aveva per vivere". Per dare così, bisogna aver posto tutta la propria fiducia in Dio. Solo chi ripone tutta la sua fiducia in Dio può donare se stesso a Lui con la certezza che Egli si prenderà cura di lui e non gli farà mancare niente di quello che gli necessita. Il Signore si aspetta che poniamo fede in Lui, una fede sincera, vera e incondizionata. Gesù spesso diceva: “Ti sia fatto secondo la tua fede". Oggi puoi essere oggetto della Sua opera in te a condizione che credi in Lui e ti abbandoni nelle sue mani.
Meditazione del 16 ottobre 2019
"La legge del Signore è perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice" (Salmo 19:7)
UN SEME INCORRUTTIBILE
La Bibbia è paragonata a diverse figure: "Un seme incorruttibile; vivente e permanente" ; questo seme può cadere in vari terreni: in un cuore duro come sentiero battuto; in un cuore invaso dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri, dove rimane soffocata; oppure in una buona terra, un cuore che trattiene il seme e porta frutto. Lubbidienza alla parola di Dio ci permette di evitare gli ostacoli ed i lacci che vogliono evitarci di andare a Dio. Essa è anche "Un fuoco e un martello" in quanto giudica e purifica le nostre opere carnali. Altrove nella Bibbia, è definita "Uno specchio" che riflette la nostra immagine e ci fa vedere quello che siamo agli occhi di Dio, e "L'acqua" che lava la nostra coscienza ogni volta che un peccato ha interrotto la nostra comunione con Dio. Infine, è "Il puro latte spirituale", cioè un alimento completo che assicura la nostra sopravvivenza e crescita spirituale. Diamo dunque alla Parola di Dio il giusto valore, amiamola e facciamola nostra ogni giorno.
Meditazione del 15 ottobre 2019
"Mentre uscivano da Gerico, una folla lo seguí. E due ciechi, seduti presso la strada, avendo udito che Gesú passava, si misero a gridare: «Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide" (Matteo 20:29-30)
IL SIGNORE E' PRONTO
Tre gruppi di persone ci vengono presentati in questo passo: i discepoli che amavano Gesù e Lo seguivano ovunque; la folla che era li solo per interesse e curiosità; e i due ciechi che volevano incontrare Gesù per essere guariti. Vi è un insegnamento particolare proprio dai due ciechi i quali ci danno una profonda lezione spirituale: ci ricordano che il Signore è sempre pronto a rispondere al grido di chi Lo cerca con sincerità. Ma c'è un mondo dominato dal nemico, il mondo della folla che si frappone fra noi e la liberazione. Questo mondo può e deve essere vinto, mediante la fede e la preghiera: "Essi gridavano ancora più forte”. Quando le difficoltà si accavallano, quando sembra che ormai non vi sia più speranza, via di scampo, ecco il Signore! Chiediamo, discutiamo dei nostri bisogni come i due ciechi, non ascoltiamo la folla, ma sicuri della presenza del Signore, prestiamo attenzione a quello che Egli vuole dirci e confidiamo certi che Egli è pronto ad operare nella nostra vita.
Meditazione del 14 ottobre 2019
"In quel momento, i discepoli si avvicinarono a Gesú, dicendo: «Chi è dunque il piú grande nel regno dei cieli?" (Matteo 18:1)
MAGGIORE E MINORE
Era il tempo in cui Gesù ammaestrava i propri discepoli dicendo che Egli sarebbe stato dato nelle mani dei suoi nemici, sarebbe stato ucciso per risuscitare il terzo giorno. I discepoli non capivano cosa intendesse dire e dicevano in cuor loro: "Chi di noi sarà il maggiore?", senza però avere l'ardire di domandarlo al divino Maestro; ma Gesù, che conosceva bene il loro pensiero, volle dimostrar loro la via per poter essere il maggiore. Prese un piccolo fanciullo e lo pose in mezzo a loro, era un esempio di semplicità e allo stesso tempo di umiltà; esso raffigurata la necessità di umiliarsi e di come bisogna vivere con fede semplice e sincera, abbandonando ogni frode e malizia. Ma un altro esempio davanti a loro: Gesù stesso che disse: "Imparate da me che sono mansueto e umile di cuore e troverete riposo alle anime vostre" (Matteo 11:29). È questo il bisogno di ogni credente oggi, dobbiamo renderci conto della necessità del nostro arrendimento a Cristo e alla Sua crescita in noi.