
Parole di Vita
Meditazione del 14 ottobre 2020
Il Signore è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? Il Signore è il baluardo della mia vita; di chi avrò paura? (Salmo 27:1)
LIBERI DALLA PAURA
Lo scrittore del salmo dichiara di aver vinto la paura, in tutte le sue forme. Egli è sicuro, si sente al riparo perché è profondamente convinto che Dio ha cura di lui in ogni tempo. Egli ha scelto di vivere per il Signore, rinunciando a tutto quello che è contrario alla Sua volontà. Come è diverso questo credente da quanti, vivendo lontani da Dio, sono stati resi schiavi di tante paure! Il terrore della morte, della malattia, delle disgrazie, in una parola di tutto quello che può accadere nel futuro induce ai comportamenti più insensati. Nella nostra società occultismo, magia, spiritismo e superstizione sono stati preferiti, da molti, alla fede in Dio. La ricerca del soprannaturale, che dovrebbe portare a Dio, spinge ad andare nella direzione opposta, generando una condizione di schiavitù, di profondo sgomento. Per sfuggire ad un modo di esistere così errato, dobbiamo confidare con tutto il nostro cuore nella Parola di Dio e vedremo ogni paura e laccio sciogliersi come neve al sole.
Meditazione del 13 ottobre 2020
Io sono la vera vite (Giovanni 15:1)
COMUNIONE CON DIO
Fra le numerose colture presenti nei racconti biblici spicca, fin dai tempi remoti della Genesi, quella della vite. L’espressione di Cristo in questo brano ci illustra quelli che devono essere i rapporti fra Gesù, qui raffigurato come la vite, ed i fedeli, raffigurati dai tralci. In un mondo pieno di contraffazioni, di simulazioni e di imitazioni, Gesù indica Sé stesso come “vera vite”; in altri termini Egli si presenta come genuino, puro, reale e vero. In Lui non v’è finzione alcuna, la Bibbia Lo presenta come il vero Dio (cfr. II Tessalonicesi 1:9). Possano queste semplici parole incoraggiare una vera riflessione sull’autenticità di Cristo, sulla Sua reale identità. Gesù desidera avere con te un personale incontro, il Suo desiderio è quello di fare di te “un tralcio innestato” a Lui che è vera vite. Soltanto così potrai portare frutto alla gloria di Dio. Caro lettore arrenditi a Gesù, offriti interamente a Lui, rimani attaccato alla Sua fedele Parola, servi Cristo con zelo e riceverai in risposta alle tue azioni di fede abbondanti benedizioni.
Meditazione del 12 ottobre 2020
Io sono la luce del mondo (Giovanni 9:5)
LA LUCE DEL MONDO
Cristo fece tale dichiarazione ad un uomo cieco. La cecità nella Bibbia è figura della vita vissuta nelle tenebre del peccato, nel buio totale di questo mondo. Quando si incontra Cristo per la prima volta si è portati ad esclamare: “I miei occhi hanno visto la tua salvezza che hai preparata dinanzi a tutti i popoli; luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo” (cfr. Luca 2:30-32). Ancora oggi la voce soave di Dio giunge a noi autorevole e sovrana: “Ma voi siete una generazione eletta, un reale sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla Sua meravigliosa luce” (I Pietro 2:9). Amici che leggete questa meditazione, il Signore sta per ritornare, Egli accoglierà tutti i Suoi figli nella gloria del cielo lì, infatti, “non ci sarà più notte; ed essi non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché li illuminerà il Signore Dio, ed essi regneranno nei secoli dei secoli” (Apocalisse 22:5).
Meditazione del 11 ottobre 2020
Gesù disse loro: Io sono il pane della vita (Giovanni 6:35)
IL PANE DELLA VITA
Il pane ha sempre avuto sin dai tempi antichi un valore fondamentale: esso era ed è tuttora considerato l’alimento base, il cibo principale. L’importanza del pane è espressa ripetutamente nella Scrittura e perciò le parole di Gesù assumono un significato fondamentale anche per noi oggi. Indubbiamente nel nostro testo Gesù non si riferiva al pane materiale, bensì a quello celeste che soddisfa la fame spirituale dell’uomo per sempre, questo pane è Gesù il Figlio di Dio. Caro lettore, Gesù è il pane che dona vita spirituale. Attraverso la Sua morte noi abbiamo ottenuto vita eterna e ognuno di noi non deve dimenticare che Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità (cfr. Isaia 53:5). Parlando della Sua morte, Egli poté dire: “Questo è il mio corpo che è spezzato per voi” (I Corinzi 11:24). RivolgiGli una preghiera e accoglilo nel tuo cuore ed Egli sazierà la tua anima.
Meditazione del 10 ottobre 2020
Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo (Giovanni 17:3)
LA CONOSCENZA DI DIO
Nel corso della storia dell’umanità sono stati molteplici i tentativi dell’uomo per conoscere Dio senza alcun risultato. Il versetto biblico del Vangelo di Giovanni rivela quale sia la strada per conoscere Dio. L’uomo può conoscere Dio solamente attraverso Gesù, il Figlio di Dio, Colui che è stato mandato da Dio e nel quale vi è tutta “la pienezza della Deità” (cfr. Colossesi 2:10) ed è “l’impronta della sua essenza” (Ebrei 1:3). La conoscenza di Dio infonde nel cuore dell’uomo la certezza di essere in comunione con il vero Dio. Perché nessuno può conoscere Dio e rinnegare Gesù Cristo. Tutti i credenti che credono in Dio Padre credono in Dio Figlio e che adorano il Padre adorano il Figlio. Questa è vera conoscenza del Vero Dio! La conoscenza di Dio non è l’acquisizione razionale di sterili nozioni di teologia, ma è la realizzazione concreta della vita eterna e questa è la vita eterna: “Che conoscono te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”.
Meditazione del 09 ottobre 2020
Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità (Giovanni 4:24)
LA NATURA DI DIO
Già da tempi antichi l’uomo ha dato origine a divinità di vario genere e natura. L’uomo si è fatto delle divinità dal legno o dalla pietra, ha chiamato dio le forze della natura, l’ha rappresentato attraverso immagini d’uomo, di donna e anche di animali, ecc. Nonostante ciò l’interrogativo rimane: Chi è Dio? A questa domanda l’Evangelo risponde con profonda chiarezza: “Dio è Spirito”. Dio non può essere rappresentato attraverso la materia, le figure celestiali o quelle terrestre. Dio stesso aveva messo un divieto ad Israele di adorarLo attraverso qualsiasi rappresentazione (Esodo 20:1-5). Il fatto che Dio è Spirito, non significa che è inesistente ed irreale. L’uomo non vede il vento, ma avverte la sua esistenza. Caro lettore, non percepisci la presenza di Dio? La risposta è molto semplice. Stai cercando Dio attraverso mezzi e metodi che celano la Sua natura. La presenza di Dio sarà percettibile solamente attraverso un’adorazione che rispetti la Sua propria natura: “Ma l’ora viene, anzi è già venuta che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità”.
Meditazione del 08 ottobre 2020
Il Padre vostro sa le cose di cui avere bisogno (Matteo 6:8)
DIO PADRE
La maggior parte degli uomini possiedono l’idea che Dio si disinteressi delle Sue creature. Gesù, il sommo Maestro, rivela Dio attraverso la figura paterna: “Il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno”. La figura del padre usata da Gesù parla all’uomo dell’amore immutabile e della cura attenta di Dio. Il padre terreno ha un amore finito verso i suoi figli, mentre l’amore del Padre celeste è infinito: “Qualora mio padre e mia madre m’abbandonino, il Signore mi accoglierà” (Salmo 27:10). Dio non soltanto non abbandona la Sua creatura, ma la cura con particolare attenzione. La cura di Dio è fondata sull’attenzione proiettata verso i Suoi figli: “Il Padre vostro sa le cose”. Il Signore conosce non soltanto le necessità dei figli, ma i figli stessi. Per la qualcosa, agisce per il bene dei figli, donandogli ciò di cui hanno veramente bisogno. Non vivere preoccupato se Dio non ha esaudito una tua richiesta, ringraziarLo, perché il Padre celeste continua ad amarti!
Meditazione del 07 ottobre 2020
Io sono il Signore e non ce n'è alcun altro (Isaia 45:18)
L'UNICO DIO
L’enorme varietà di religioni presenti nella società odierna produce nella mente dell’uomo una sempre più confusione. Dinanzi a questa realtà le reazioni sono diverse. Alcuni si aggrappano a quanto la tradizione gli ha tramandato, mentre altri non credono nell’esistenza di Dio. Tutto questo infonde nel cuore dell’uomo quell’incertezza che si perpetua nel tempo: “Esiste Dio?” Qual è il vero Dio? L’uomo trova il vero ed unico Dio soltanto nella Sacra Scrittura. La Parola di Dio rivela l’esistenza di un solo ed unico Dio: “Io sono il Signore e non ce n'è alcun altro”. Nella Scrittura sono rivelate le prove che esiste un solo Dio. Per la qualcosa, l’uomo troverà unicamente la salvezza se crede nell’unico vero Dio. Caro lettore, il Signore rivelatosi nella Bibbia sarà il tuo Unico Salvatore, se tu credi e lo invochi con tutto il cuore. Rivolgiti a Dio con parole tue e chiedigli di perdonarti per i meriti di Cristo Gesù ed Egli opererà nella tua vita oggi stesso.
Meditazione del 06 ottobre 2020
Gesù pianse (Giovanni 11:35)
GESÙ PIANSE
Il pianto narra una commozione, che può essere di gioia, di dolore, di pentimento. Il pianto di Gesù davanti alla tomba di Lazzaro fu la dimostrazione dei suoi sentimenti scossi e turbati. Quelle lacrime furono commentate dai presenti come espressione di amore: “Guarda come l’amava!” Se fosse soltanto una dimostrazione d’amore quel pianto sarebbe stato un’esibizione apparente e ipocrita dell’affetto di Gesù verso la famiglia di Betania. Difatti, Gesù sapeva bene che, da lì a qualche istante, avrebbe portato in vita Lazzaro. Il Signore non recita e non agisce per soddisfare il parere della gente, il Suo amore per Lazzaro, come per tutti gli uomini, non si dimostra attraverso lacrime, ma mediante il gesto più grande e duraturo: il sacrificio della croce. Il pianto di Cristo manifesta la Sua sensibilità, il Suo amore, la Sua misericordia per tutti coloro che si trovano nella "tomba del peccato". Gesù ti ama e desidera operare nella tua vita affinché tu esca dalla condizione di peccato e possa essere riconciliato a Dio.
Meditazione del 05 ottobre 2020
Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi (Matteo 15:28)
UNA FEDE GRANDE
La donna cananea era stata elogiata dal Signore Gesù per la sua fede grande. Cosa non riscontrata tra gli ebrei che conoscevano le profezie e aspettavano il Messia. Stiamo attenti a professare una fede nominale, formata soltanto di contenuti religiosi o di conoscenze teologiche, ma che davanti agli occhi di Dio è nulla, vuota e inefficace. La fede della donna cananea era grande perché invocava Gesù riconoscendolo Signore, Messia e Re, come avevano profetizzato tutti i profeti mandati da Dio al popolo d’Israele. Non soltanto, quando Gesù affermò che non era buono prendere il pane dei figli e darlo ai cagnolini, la donna dichiarò che Gesù aveva detto bene. Ella si attribuì il titolo di cagnolino, vale a dire d’impura, di peccatrice, di colei che non ha nessun diritto davanti a Dio, ma può trovare misericordia presso la tavola del più grande Padrone: Gesù Cristo. Questa risposta portò Gesù ad affermare: “Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi”.