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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Lunedì, 14 Settembre 2020 00:00

Meditazione del 14 settembre 2020

Pietro gli disse: "Enea, Gesù Cristo ti guarisce; alzati e rifatti il letto". Egli subito si alzò (Atti 9:34)

ALZATI

Enea era paralizzato da otto anni, non sappiamo come si ammalò e quale fosse il suo reale problema, sappiamo però che nessuno poteva far nulla per lui e per la sua paralisi che lo costringeva a letto. Vi sono forme di paralisi spirituali e morali che a volte sono ben più gravi che quelle fisiche. Allo stesso modo, esse ci costringono a vivere situazioni e condizioni che non vorremmo. Ma come Gesù operò nella vita di Enea, così oggi Egli vuole operare in tuo favore. Gesù ti guarisce; Egli è Colui che può guarire malattie fisiche, ma è potente a guarire il malessere del tuo cuore e dell’anima tua se soltanto poni la tua fede in Lui. Gesù può tutto, Egli ti ama e vuole farti del bene. L’invito che troviamo nel verso biblico è quello di alzarsi e confidare in Lui con tutto il cuore. Enea ebbe fede, si alzò e in un attimo la sua paralisi scomparve. Alzati, non rimanere lì dove sei, in quello stato di frustrazione spirituale, e vai a Gesù, perché Colui che ti rivolge questo è pronto a operare in tuo favore.

Domenica, 13 Settembre 2020 00:00

Meditazione del 13 settembre 2020

Montati in una barca, si dirigevano all'altra riva, verso Capernaum. Era già buio e Gesù non era ancora venuto presso di loro (Giovanni 6:17)

SENZA GESÙ

I discepoli si apprestarono ad affrontare l’ennesimo viaggio verso Capernaum; erano abituati a percorrere quel tratto di lago, lo avevano fatto tante altre volte, era la loro quotidianità. Tutto questo è simile alla nostra vita di ogni giorno, abituati a fare le stesse cose, a percorrere gli stessi sentieri, a svolgere le medesime azioni. Ma ecco che all’improvviso il buio, il cammino davanti a noi diventa incerto e difficile. A rendere quella situazione drammatica non fu soltanto il buio, la tempesta improvvisa, il fatto che stavano per affondare, ma l’assenza di Gesù nella loro vita. Caro lettore, se Gesù non è con te, allora la prova farà particolarmente paura, il forte vento ti troverà solo e indifeso, l’incapacità ti abbatterà e ti scoraggerà, il timore di non farcela diventa più forte di ogni altra cosa. Da soli possiamo perdere la fiducia in Dio e pensieri negativi entrano nel nostro cuore. Se ci ritroviamo oggi senza Gesù, invochiamoLo invitiamoLo a salire nella nostra barca ed Egli placherà ogni tempesta che si è abbattuta nella nostra vita.

Sabato, 12 Settembre 2020 00:00

Meditazione del 12 settembre 2020

I passi dell'onesto sono guidati dal Signore ... Egli lo sostiene prendendolo per mano (Salmo 37:23, 24)

DIO GUIDA I NOSTRI PASSI

Vi è una cura e una guida particolari da parte di Dio per coloro che confidano in Lui. Il Signore ama ogni uomo e desidera essere per ciascuno il proprio Salvatore e conduttore; ma cure speciali troveranno soltanto coloro che gli appartengono e che si lasciano guidare dalla Sua Parola. Il nostro cammino in questa vita è fatto di tanti passi, uno dopo l’altro ci fanno proseguire e avanzare quotidianamente; può però accadere che qualche ostacolo, un imprevisto, una particolare difficoltà; possono farci inciampare e cadere. Quando questo avviene, Dio che conosce la nostra fragilità, non ci lascia e ci rialza. Chi confida nel Signore può contare sul fatto che Egli lo sostiene in modo che possa continuare il cammino della fede. È meraviglioso e rassicurante sapere che Dio guida i nostri passi, avere la certezza che la Sua potente mano afferra la nostra e ci sostiene; e se siamo caduti, Egli è pronto a rialzarci e a darci nuove forze.

Venerdì, 11 Settembre 2020 00:00

Meditazione del 11 settembre 2020

Dammi dunque questo monte del quale il Signore parlò quel giorno (Giosuè 14:12)

NON TI STANCARE DI CHIEDERE

L’esperienza di Caleb è un bellissimo esempio di cosa vuol dire non stancarsi a sperare nel Signore. Aveva trascorso quarant’anni nel deserto insieme al popolo d'Israele senza realizzare quanto Dio aveva in mente anche per lui; ora, dopo tutto quel tempo, lo ritroviamo a chiedere a Giosuè di entrare in possesso della promessa divina fattagli quel giorno lontano nel passato. Dio desiderava che Caleb entrasse in possesso della sua parte di Terra Promessa perché aveva avuto fiducia in Lui, questo è il segreto per ottenere il favore di Dio. Ecco perché la storia di Caleb deve spronarci a non stancarci di chiedere salvezza, aiuto, benedizione al Signore. Non stancarti di confidare sulla fedele Parola di Dio e sulle Sue promesse, le quali si adempiono in coloro che vi ripongono la propria fiducia. Caro lettore, persevera in quelle che sono le tue richieste a Dio, Egli onorerà la tua fiducia e la perseveranza con la quale continui a rivolgerti a Lui.

Giovedì, 10 Settembre 2020 00:00

Meditazione del 10 settembre 2020

Manteniamo ferma sino alla fine la nostra franchezza e la speranza di cui ci vantiamo (Ebrei 13:6)

PIENA FIDUCIA

Il credente ha il privilegio di accostarsi a Dio chiamandolo Padre; consapevole che Egli lo ama e certo che, per i meriti di Cristo, è accolto amorevolmente. A tal proposito possiamo andare a Lui con piena fiducia. Ogni timore, ogni dubbio, ogni paura, lo scoraggiamento; dovrebbero svanire sapendo che possiamo riporre pienamente la nostra fiducia in Lui. In che modo dobbiamo manifestare tale fiducia? Innanzitutto nel fatto che il Signore ci ama ed è Lui il nostro aiuto; quando siamo deboli Lui ci sostiene e ci rialza, ci da la vittoria nelle prove e nelle difficoltà di ogni giorno. In secondo luogo, ponendo fiducia nel Signore, possiamo affermare: “Non temerò; non sarò spaventato dal futuro perché so che esso è nelle Sue mani, non temerò perché mi sono appoggiato alla Sua forte mano”. Infine, la fiducia riposta nel Signore ci fa essere al sicuro, il nostro rifugio è Lui; tutto ciò che vuole attaccare la nostra mente e il nostro cuore, troveranno sempre il Signore a difendere la nostra causa.

Mercoledì, 09 Settembre 2020 00:00

Meditazione del 09 settembre 2020

Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime (Geremia 31:16)

GESÙ CI CONSOLA

Quante volte abbiamo cercato di consolare qualcuno, o altri hanno fatto lo stesso con noi? Quante volte le parole di una persona a noi cara ci hanno fatto del bene in un momento di dolore? Qualcuno che ci ha detto: “Non piangere, fatti coraggio”. Per quanto utili, preziose e care sono le parole di un amico, sono sempre limitate; mentre Dio ha sempre una parola di conforto, Egli da sempre una speranza perché non soltanto può dire, ma può fare. Il Signore ti dice in questo nuovo giorno di trattenere il tuo pianto e gli occhi tuoi dal versare lacrime; innanzitutto perché Egli vede e conosce il tuo dolore e sa più di ogni altro come consolare il tuo cuore abbattuto. Inoltre, rivolgersi a Cristo come personale Salvatore, confidare a Lui il peso che ci attanaglia e che ci appesantisce, ci fa trovare speranza per oggi e per il nostro domani. Siamo cari al Signore e pertanto, ogni nostra lacrima non gli è nascosta, e quando una sola di essa scenderà dal nostro viso, Lui sarà lì pronto a consolare e a dare al cuore triste speranza e certezza.

Martedì, 08 Settembre 2020 00:00

Meditazione del 08 settembre 2020

Caduto in terra, udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?" Egli domandò: "Chi sei, Signore?" E il Signore: "Io sono Gesù, che tu perseguiti" (Atti 9:4, 5)

DIO DALLA NOSTRA PARTE

Prima di fare un’esperienza personale di salvezza con Cristo, Saulo era un religioso molto zelante, egli si adoperava per ostacolare quanti seguivano il Signore e che per fede avevano realizzato nella propria vita la Sua opera di grazia. Il suo obiettivo era arrestare i credenti e fare loro del male. Un giorno, mentre si dirigeva a Damasco per adempiere tale scopo, il Signore Gesù gli si presentò davanti in una luce sfolgorante, dicendogli: “Perché mi perseguiti?”. In altre parole gli fu detto che il suo ostacolare i credenti, in realtà era un perseguitare il Signore stesso. Questo è di grande incoraggiamento perché vuol dire che l’amato Salvatore Cristo Gesù si prende cura di coloro che gli appartengono. Toccare la vita di quelli che hanno fatto di Lui il Signore e il Salvatore, è come toccare Lui stesso, come toccare la pupilla dell’occhio Suo. Caro lettore Dio è dalla tua parte se soltanto ti affidi a Lui con tutto il cuore, così come era avvenuto per tutti quei credenti dell'era apostolica.

Lunedì, 07 Settembre 2020 00:00

Meditazione del 07 settembre 2020

Sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani e per farlo salire da quel paese in un paese buono (Esodo 3:8)

GESÙ È SCESO PER LIBERARCI E PER FARCI SALIRE

Il versetto di oggi illustra ciò che Dio dichiarò a Mosè dal pruno ardente. Quelle parole erano una promessa di liberazione per il popolo d'Israele schiavo in Egitto, ma prefiguravano quella che sarebbe stata l’opera di Cristo. Gesù, infatti, è “sceso per liberarci e per farci salire”. È sceso dal cielo lasciando l’incantevole bellezza di quel luogo celestiale. Ha lasciato la festante assemblea degli angeli, la pace infinita e la gioia sublime di quel luogo benedetto. Ha rinunciato a tale meravigliosa armonia di gloria, alla relazione col Padre per scendere in mezzo a noi e caricarsi delle brutture del nostro peccato. Gesù è sceso negli abissi più profondi della sofferenza e del male per permettere a noi miseri peccatori di risalirne. È sceso per elevarci e farci sedere nei luoghi celesti con Lui. Quale meraviglioso Salvatore! Quale impareggiabile grazia è scaturita per noi! Possa la nostra anima rimanere rapita di fronte alla Sua opera! Possa il nostro cuore legarsi a Lui e amarlo per tutta l’eternità.

Domenica, 06 Settembre 2020 00:00

Meditazione del 06 settembre 2020

Dio nostro, non vorrai giudicarli? Poiché noi siamo senza forza, di fronte a questa gran moltitudine che avanza contro di noi; e non sappiamo che fare, ma gli occhi nostri sono su di te! (2° Cronache 20:12)

QUANDO NON SAI COSA FARE

Quante volte hai realizzato di essere senza forza e non sapere che fare. Una gran difficoltà colse il re d’Israele al punto che egli ebbe paura di soccombere, di non farcela. Di fronte ad un così gran problema fece l’unica cosa che ogni credente dovrebbe fare: si dispose a cercare il Signore e implorare il Suo aiuto. Elevò una sentita preghiera che si concluse con un’insolita affermazione, almeno per un re: non sappiamo che fare. Il segreto per riportare la vittoria è quando ricorriamo a Dio e riconosciamo la poca forza a nostra disposizione, che ogni nostra abilità è nulla di fronte a situazioni che soltanto Dio può risolvere. Non solamente riconobbe la sua debolezza, ma confessò a Dio la sua incapacità. Quando dici a Dio di non avere speranza e capacità, scoprirai che Egli è specializzato nei casi senza speranza. Il re prese la ferma decisione di tenere fisso il suo sguardo sul Signore e non sul nemico che avanzava. Quando non sai cosa fare, tieni gli occhi fermi sul Signore ed Egli opererà.

Sabato, 05 Settembre 2020 00:00

Meditazione del 05 settembre 2020

E lì, a causa della loro incredulità, non fece molte opere potenti (Matteo 13:58)

NON ESSERE INCREDULO

Stranamente e diversamente dal solito, ci fu un giorno nel quale Gesù operò meno del solito; soltanto pochi infermi furono guariti quel giorno. Tutto ciò naturalmente non fu colpa di Gesù, ma fu causato dalla loro incredulità. L’incredulità è un grave handicap che c’impedisce di realizzare l’opera di Dio nella nostra vita; essa "lega" le mani del Signore; perché Egli non fa violenza a nessuno. Non è scritto che Cristo non volle operare, ma che Egli non poté operare; e si meravigliò della loro incredulità. Quelli che Lo ascoltavano parlare quel giorno non vedevano oltre l’apparenza materiale. Bastava un passo di fede e tutto si sarebbe svolto diversamente, come tante altre volte aveva fatto, Gesù avrebbe operato nello spirito e nel corpo di chi si accostava a Lui con piena fiducia. Non sono le difficoltà né la gravità del problema che possono impedire a Cristo di agire, ma soltanto l’incredulità. Ancora una volta Gesù ci dice, come disse a Tommaso: “Non essere incredulo, ma credente”.

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