
Parole di Vita
Meditazione del 18 luglio 2017
"È bello celebrare il Signore ? proclamare al mattino la tua bontà e la tua fedeltà ogni notte." (Salmo 92:1,2)
IL PROCLAMA
Siamo, per la grazia di Dio, all'inizio di un nuovo giorno. Certamente tutti noi abbiamo delle aspettative in questa giornata. Il Signore sicuramente sarà al nostro fianco, si prenderà cura di noi e ci aiuterà in ogni cosa. Il salmista dopo aver dichiarato che per il credente è bello celebrare il Signore, proclama la lode a Dio fin dall'inizio del giorno e alla notte, quando sopraggiungono le paure, le preoccupazioni, le ansie, fedeltà di Dio lo sostiene. Per quanto ci riguarda vogliamo rendere a Dio la lode e l'onore, al mattino per la Sua bontà nel cuore di ogni notte per la Sua fedeltà. L'adorazione a Dio è una prerogativa fondamentale per ogni credente, in ogni momento della giornata e in ogni condizione nella quale egli si viene a trovare. In questo giorno vogliamo ancora una volta rendere a Dio ciò che Lui si aspetta dai Suoi figli, rendere una buona testimonianza per la Sua gloria affinché Egli possa essere onorato, celebrato, riconosciuto come l'unico e vero Dio.
Meditazione del 17 luglio 2017
"Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?" (Luca 18:8)
VIVIAMO PER FEDE?
In almeno quattro occasioni la Parola di Dio usa l'espressione il giusto vivrà per fede, riferita ai credenti che hanno conosciuto Dio e vivono per la Sua gloria. La Scrittura afferma anche che senza fede è impossibile piacere a Dio e che la fede viene dall'udire la Parola di Cristo. Da questo possiamo concludere che la fede è una componente indispensabile per chi desidera conoscere Dio, per il credente che vive in comunione con il Signore. Se sei un credente, sei chiamato a vivere il tuo rapporto di comunione con Dio per fede. Essa deve essere riposta nella Persona, nell'Opera di Cristo e nella Parola di Dio. Chiediamoci con onestà e sincerità se abbiamo fede in Dio per quello che Lui è, se la nostra fiducia in Lui rimane inalterata anche nelle difficoltà che incontriamo nel corso della nostra esistenza. La fede ci fa credere l'incredibile; ci fa vedere l'invisibile; ci fa sperare l'insperabile, ma ricordiamoci sempre le parole di Gesù: "Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?"
Meditazione del 16 luglio 2017
"Risplendete come astri nel mondo." (Filippesi 2:15)
LUMINARI NEL MONDO
È molto bella l'espressione usata dall'apostolo per indicare la vita, l'opera e la testimonianza dei credenti. L'esortazione che il credente risplenda nel mondo come gli astri ci porta a fare diverse considerazioni. Prima di tutto che gli astri sono stati creati da Dio, allo stesso modo i credenti sono stati generati dall'alto, da Dio per opera dello Spirito Santo. In secondo luogo gli astri sono sorretti dalla potenza del Creatore, così i cristiani sono sostenuti, guidati e protetti dalla mano potente mano di Dio. Infine, gli astri luminosi illuminano la Terra, questo c'insegna che chi ha conosciuto il Signore e vive in comunione con Lui, testimonia con la propria vita, con la condotta e con quello che compie le potenza di Dio, la quale agisce attraverso la strumentalità del credente. Anche oggi, quali cristiani, desideriamo esprimiamo tutta la nostra riconoscenza a Dio che ci ha salvati, che ci sostiene e che ci concede il privilegio di testimoniare della Sua opera nella nostra vita.
Meditazione del 15 luglio 2017
"Siate allegri nella speranza, pazienti nelle tribolazioni, perseveranti nella preghiera." (Romani 12:12)
PERSEVERANTI NELLA PREGHIERA
Alcuni vedono la preghiera come una sorta di penitenza, come se per mezzo di essa dovessero ingraziarsi Dio. Altri la considerano come un dovere, una necessità. Altri ancora, invece, fanno della preghiera il mezzo per sperimentare i benefici che Dio accorda alle Sue creature. Tu come consideri la preghiera a Dio? La preghiera, secondo l'insegnamento della Bibbia, è il mezzo che consente al credente di avere comunione con Dio. Attraverso di essa i figli di Dio hanno l'onore di rendergli la lode, l'adorazione e il ringraziamento perché lo conoscono e lo amano. Inoltre la preghiera offre al credente la gioia di presentargli ogni necessità della propria vita con la fiducia di realizzare il Suo intervento. Infine, sempre attraverso la preghiera, i credenti possono intercedere a Dio per le necessità di coloro che si trovano nella necessità, sapendo che il Padre celeste ascolta e risponde alle loro suppliche. È importante che il credente viva una vita di preghiera e che perseveri in essa.
Meditazione del 14 luglio 2017
"Siate allegri nella speranza, pazienti nelle tribolazioni, perseveranti nella preghiera." (Romani 12:12)
PAZIENTI NELLE TRIBOLAZIONI
La Scrittura afferma che quali credenti dobbiamo entrare nel regno dei cieli attraverso molte tribolazioni. Le sofferenze della vita causate dalle malattie, dai problemi famigliari, dalla mancanza di lavoro, da difficoltà economiche, dai torti e dalle ingiustizie subite e da tanti altri fattori che non risparmiano nessuno. Quando siamo tribolati desideriamo uscire subito dal tunnel della difficoltà e ritrovare la serenità, ma questo non sempre è possibile. Stai attraversando un periodo particolarmente difficile della tua vita e non sai più che cosa fare? Non disperare, ma affidati con tutto il tuo cuore al Signore ed Egli per certo si prenderà cura della tua vita. Chi ripone la propria fede nella Persona e nell'opera di Cristo Gesù non sarà mai deluso. Possa il Signore darci la pazienza per affrontare con la giusta attitudine ogni difficoltà e non perdere mai la fiducia, la speranza in Lui perché Egli ci ama e desidera operare per il nostro bene.
Meditazione del 13 luglio 2017
"Siate allegri nella speranza, pazienti nelle tribolazioni, perseveranti nella preghiera." (Romani 12:12)
ALLEGRI NELLA SPERANZA
L'apostolo Paolo esorta i credenti che vivevano nella città di Roma quali destinatari della sua lettera e, di conseguenza, tutti i lettori della Sacra Scrittura ad essere allegri nella speranza. I credenti, vale a dire tutti coloro che hanno accettato Cristo nel cuore quale Salvatore e Signore, hanno una grande speranza: il ritorno di Gesù e stare con Lui per l'eternità. La speranza del cristiano è forza nei momenti di debolezza, sostegno nei momenti difficili e guida nei momenti di smarrimento. Tu che stai leggendo le parole di questa meditazione puoi dire di avere questa meravigliosa speranza, di avere la certezza di camminare insieme a Gesù? A questa domanda puoi dare soltanto due risposte: o sì o no! Se la risposta è negativa, accetta il Signore nel tuo cuore come tuo Salvatore ed Egli sarà la tua Speranza. Se la risposta è positiva, continua a sperare in Lui e ad essere allegro nella speranza perché Gesù è la fonte della vera gioia e di ogni bene.
Meditazione del 12 luglio 2017
"Giuseppe ammassò grano come la sabbia del mare." (Genesi 41:49)
GRANO RACCOLTO NEI GRANAI
La Bibbia ci parla di un uomo, Giuseppe, che ricevette da Dio la capacità di discernere il significato dei sogni. Un giorno interpretò il sogno di Faraone, re d'Egitto: sette vacche grasse venivano inghiottite da sette vacche magre a significare sette anni di carestia che sarebbero subentrati a sette anni di abbondanza. A fronte di ciò Giuseppe fu chiamato a pianificare la soluzione. Egli intervenne raccogliendo tutto il grano nei granai. Questo agire di Giuseppe ci richiama alla memoria le parole dette da Giovanni Battista riguardo a Gesù: Egli raccoglierà il Suo grano nel granaio. Il nostro è un tempo di grazia nel quale Gesù sta raccogliendo nei Suoi granai tutto il grano. La Parola di Dio parlando di grano fa riferimento a tutte le anime preziose che Gesù vuole introdurre nel Suo Regno di grazia. Entrare nei granai celesti è semplice: basta credere in Gesù, il granello di frumento morto per dare vita a tante spighe. Credi in Gesù, Egli ha dato la Sua vita per te. Arrenditi a Lui: la Sua mano è pronta ad accoglierti e sarai grano prezioso nei granai della Sua casa.
Meditazione del 11 luglio 2017
"Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire?" (Luca 14:28)
UNA TORRE DA COSTRUIRE
Questo versetto della Parola di Dio non ci sta dando saggi consigli di amministrazione finanziaria, peraltro utili, bensì preziosi consigli spirituali. La Bibbia narra come, agli albori della storia, gli uomini iniziarono a costruire una torre. Apparentemente agirono con saggezza, formulando un progetto, calcolando i costi, stabilendo un programma di lavoro. Tuttavia dimenticarono la cosa più importante: non misero Dio al primo posto edificando sulla ribellione e sull'orgoglio. Quella torre rimase incompiuta affinché fosse un monito per tutti noi. La nostra vita è simile a una torre, un edificio che si eleva protendendosi verso Dio ma prima di iniziarne la costruzione siamo chiamati a valutarne i costi: siamo disposti a mettere Gesù al primo posto? Siamo disposti a seguirlo ogni giorno della nostra vita con umiltà e fedeltà? Questo è il costo che ci viene richiesto. Se tutto ciò sarà presente in noi la nostra vita sarà benedetta essendo edificata come una torre alta e stabile e nulla potrà farla cadere.
Meditazione del 10 luglio 2017
"Al monte del Signore sarà provveduto." (Genesi 22:14)
DIO HA PROVVEDUTO
Nella Parola di Dio si fa spesso riferimento a particolari monti, testimoni di eccezionali eventi. Vi si narra di Isacco che un giorno salì un monte portando sulle spalle la legna di un olocausto. Dio aveva ordinato a suo padre Abramo di offrirlo in sacrificio proprio su quel monte. Abramo, con il cuore straziato dal dolore, si apprestava ad ubbidire a quell'ordine così grande. Ma quando Isacco fu posto sull'altare la mano stesa di Abramo fu fermata: Dio aveva provveduto un sostituto. Tutto ciò prefigura una situazione analoga. Gesù saliva il monte del Calvario. Portava sulle spalle il legno della croce sulla quale sarebbe stato immolato. Questa volta però Dio non fermò la mano stesa su di Lui. Come mai? Dio non era più in grado di provvedere? Al contrario! Fu proprio attraverso quel sacrificio che Dio ha provveduto grazia e perdono per tutta l'umanità. Gesù è stato il sostituto di tutti quanti noi. Ha preso il nostro posto caricandosi dei nostri peccati. Quale grazia! Accostiamoci quindi a Lui con profonda gratitudine considerando l'enorme portata di quel sacrificio che ha provveduto salvezza per tutti noi.
Meditazione del 09 luglio 2017
"Azmavet, figlio di Adiel era preposto ai tesori del re; Gionatan, figlio di Uzzia, ai tesori che erano nella campagna, nelle città, nei villaggi e nelle torri." (I Cronache 27:25)
I TESORI DEL RE
La Parola di Dio presenta una lista di prodi al servizio del re Davide ai quali il re aveva affidato l'amministrazione dei suoi beni e dei suoi tesori. Quale grande privilegio ricevettero quegli uomini! Tuttavia noi, persone comuni e di basso lignaggio, non siamo da meno: siamo amministratori della svariata grazia di Dio, un tesoro raro e prezioso. Un giorno Gesù narrò di un uomo il quale, prima di partire per un lungo viaggio, chiamò i suoi servitori e affidò loro i suoi beni, dei talenti e ordinò loro di farli fruttare. Quegli uomini furono fedeli all'incarico ricevuto. Soltanto uno fu negligente. Al suo ritorno l'uomo chiese conto dell'amministrazione dei suoi beni. Il servo pigro fu punito, ma i servi fedeli furono lodati e premiati. Questa parabola ci incoraggia a servire fedelmente il Signore come buoni amministratori della svariata grazia di Dio. Quale gioia, al Suo ritorno sarà l'udire le Sue dolci parole: "Va bene, buono e fedele servitore: entra nella gioia del tuo Signore".