
Parole di Vita
Meditazione del 10 luglio 2018
"È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere, affinchè nessuno se ne vanti." (Efesini 2:8-9)
TERRENO MOBILE
Molti sono convinti di trovare il favore di Dio perchè confidano sul fatto che sono buoni religiosi, che fanno del bene al prossimo, evitano di commettere brutte azioni. Ma chi pensa in questo modo sta poggiando le prorpie speranze su "un terreno mobile", sulla sabbia dei propri pensieri. Che cosa c'è di più instabile dei nostri sentimenti? Appoggiarsi su di essi, equivale a non avere alcuna certezza. Cerchiamo invece appoggio al di fuori di noi stessi, sulle promesse di un Dio "che non può mentire" (Tito 1:2). Sì, caro amico, occorre ben altro che una vaga fiducia nella misericordia di Dio; ben altro che la moralità e l'onestà più rigorose, per avere una speranza sicura della vita eterna. La Bibbia è l'unica base solida di una speranza che non inganna, il cui scopo è una realtà vivente e il cui possesso è certo. Ascolta le dichiarazioni e le promesse della Parola di Dio e sii coinvolto da essa. Le tue buone opere allora non saranno altro che la conseguenza della tua fede.
Meditazione del 09 luglio 2018
"Come un'aquila... desta la sua nidiata, svolazza sopra i suoi piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle sue penne. L'Eterno solo lo ha condotto." (Deuteronomio 32:11-12)
SALTO NELLA VITA
L'aquila insegna a volare ai suoi piccoli spingendoli fuori dal nido, nel vuoto. Solo allora essi si rendono conto della debolezza delle loro piccole ali. Dimenandosi disperatamente nell'aria, scoprono il segreto di una nuova vita. Imparano a poco a poco a muoversi in quell'elemento nuovo, a utilizzare la forza del vento per salire in quota e dominare vasti territori. Allo stesso modo Dio insegna ai suoi figli ad usare le ali della fede, distruggendo a volte il loro nido morbido, togliendo i loro sostegni e spingendoli fuori. Lottando per non precipitare in quello che sembra loro un abisso senza fine, i credenti scoprono che la prova può fortificarli e che Dio è vicino, pronto a sorreggerli come l'aquila che tende le sue ali per sostenere l'aquilotto. Ci sono momenti nella vita cristiana in cui il "salto nel vuoto" è inevitabile. Fidiamoci del nostro Padre celeste. Con quale delicatezza Egli adatta i suoi test alle nostre deboli forze e ci preserva dalle cadute, portandoci sulle sue potenti ali!
Meditazione del 08 luglio 2018
"Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro, che vi ho tratto dal paese d' Egitto affinché non vi foste più schiavi; ho spezzato il vostro giogo, e v'ho fatto camminare a testa alta." (Levitico 26.13)
LIBERI DAL PECCATO
Dio ci ha liberati dal peccato, ci ha riconciliati a Lui tramite il sacrificio di Cristo Gesù e grazie a quella morte possiamo accostarci al trono della grazia ed essere ascoltati. Essere liberi dal peccato non vuol dire che non pecchiamo più, ma che possiamo rivolgerci a Dio in Cristo per ottenere misericordia e perdono dei peccati. La nostra natura tende al peccato e durante questa vita possiamo commettere errori, sbagli, peccati contro Dio. Tutto quello che facciamo di male e di sbagliato è un peccato nei confronti del Signore. Accostiamoci ogni giorno fiduciosi al trono della sua grazia e confessiamo ogni peccato, Egli continuerà a lavarci col prezioso sangue di Cristo. Stiamo vicini al Signore, riconosciamolo come nostro Salvatore e Signore, ubbidiamo Lui e alla Sua Parola, solo così saremo veramente liberi dal peccato e il sacrificio di Cristo non sarà stato vano per noi.
Meditazione del 07 luglio 2018
"Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti." (Giovanni 14.27)
LA VERA PACE
Vi è forse pace intorno a noi? Vi è nelle famiglie, negli ambienti di lavoro? La si vede forse nel mondo? Pace! Che parola inflazionata. Molti, troppi, si riempiono la bocca con questa parola, ma non ne conoscono il senso e il valore. Si organizzano cortei, marce, dibattiti, si riempiono le piazze di bandiere. Ma pace non c'è. Allora non c'è rimedio? Considera le parole di Gesù nel versetto di oggi. La pace nasce da dentro ognuno di noi, non è legata a fattori esterni. La pace, quella vera, solo Gesù può darla perché Lui è il Principe della Pace (Isaia 9:5). Ed è la sola pace di cui abbiamo bisogno. Non è quella del mondo ma è quella di Gesù. A causa del peccato di disubbidienza di Adamo, l'uomo ha perso anche la pace, la comunione con Dio. L'unico rimedio per averla di nuovo è quello di rivolgerci a Gesù. Quando siamo in pace con Lui, allora potremo parlare e trasmettere la pace di cui tutti hanno bisogno. Cosa aspetti a chiedere pace a chi solo può e vuole donartela?
Meditazione del 06 luglio 2018
"Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori." (Salmo 1:1)
LA RETTA VIA
La vita dell'uomo è fatta di diversi momenti e in ogni istante siamo chiamati ad osservare un giusto atteggiamento verso il mondo che ci circonda. Dio ci mette in guardia quando ci dice di non camminare secondo il consiglio delle persone che sono lontane dalla Sua volontà. Chi segue i consigli degli empi, spesso si ferma lungo la strada che percorrono i peccatori, coloro che non solo non ascoltano la Parola di Dio, ma si schierano anche contro e commettono ciò che è male davanti ai suoi occhi. I momenti che conducono alla perdizione ne sono la logica conseguenza. Non lasciamoci trascinare lontani da Dio e dalla sua volontà, ma volgiamo stare attenti nel nostro cammino quotidiano per vivere piacendo al Signore. Leviamoci e ascoltiamo i buoni consigli che Dio è disposto a darci per la nostra salute spirituale e fisica. Seguiamo i suoi consigli così come la Bibbia ci dice, allora saremo veramente "beati".
Meditazione del 05 luglio 2018
"Il mio cuore mi dice da parte tua: Cercate la mia faccia! Io cerco la tua faccia, o Eterno, non mi nascondere il tuo volto!" (Salmo 27-8,9)
IL VOLTO DI GESÙ
La Bibbia afferma che nessuno ha mai veduto Dio. Ma afferma altresì che alcuni lo hanno visto sotto forma umana: Gesù Cristo. Infatti Gesù stesso durante il suo Ministerio su questa terra lo asserì molte volte. Un giorno Filippo gli chiese: "Signore mostraci il Padre e ci basta". Gesù rispose: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre." (Giovanni 14-8). Noi non abbiamo mai visto il volto di Gesù però abbiamo un mezzo per poterlo contemplare. Possiamo vederlo nell'opera che ha compiuto per riscattare l'uomo dal pantano di morte dove era caduto a causa del peccato, e così facendo vediamo l'uomo perfetto "...La gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo" (II Corinzi 4-6) il Salvatore. Caro lettore vuoi anche tu contemplare il volto di Gesù Cristo? Allora vai oggi stesso ai piedi della croce e guardalo nell'insieme della sua opera espiatrice perché quell'opera Egli l'ha compiuta anche per te per pagare il prezzo del tuo peccato.
Meditazione del 04 luglio 2018
"Non vi fate tesori sulla terra...ma fatevi tesori in cielo." (Matteo 6:19)
IL VERO TESORO
Viviamo in un mondo dove i beni materiali sono ambiti al punto da essere la causa di guerre, sopraffazioni, omicidi e simili brutture. La beffa è che nessuno vuole capire che tutto ciò che si accumula non si può portare con sé nell'eternità. In un'altra occasione Gesù disse " a che serve all'uomo guadagnare tutto il mondo e poi perde l'anima sua?" Quanta fatica dunque per le cose che non hanno valore. Nel verso che abbiamo letto ci viene presentato un tipo di investimento vantaggiosissimo: fatevi tesori in cielo dove i ladri non rubano, questo è il consiglio di Dio per il nostro bene. Perché dubitare di Dio? Il vero tesoro è la certezza della vita eterna, è la certezza che dopo la morte la nostra vita continua nel Regno dei cieli, è la certezza che Dio ci premierà anziché condannarci per i nostri peccati. Fatevi tesoro nel cielo cari lettori, fate un investimento redditizio per tutta l'Eternità, fate un investimento sicuro dove è Dio stesso il garante e il compensatore.
Meditazione del 03 luglio 2018
"L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene." (Romani 12.9)
IPOCRISIA E AMORE
Ci sono dei termini nella lingua italiana che hanno dei significati ben precisi, che spesso non capiamo e usiamo senza comprenderne bene il significato. La parola amore è spesso usata con troppa superficialità. Amare significa dare tutto se stesso alla persona amata, amare vuol dire non calcolare, non aspettarsi il contraccambio, significa essere disinteressati in quello che si dà. La Bibbia afferma che Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio per l'umanità. Non ha chiesto niente in cambio se non di essere riconosciuto per quello che Egli è: il nostro Dio. Questo è amore e Dio è amore. Lasciamo che il suo amore riempia il nostro cuore e solo allora saremo in grado non solo di amare Lui ma anche il prossimo. Ci aiuti il Signore ad "allenare" il nostro cuore all'amore compiendo ogni giorno un passo verso di Lui e verso il suo volere; per allontanarci dal male e da tutto ciò che disonora il suo nome. Chiediamogli aiuto in questo ed egli opererà nella nostra vita.
Meditazione del 02 luglio 2018
"Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni reputano che faccia; ma Egli è paziente verso voi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi." (2° Pietro 3:9)
HAI MAI PENSATO AD UN VERO PENTIMENTO?
È buona cosa considerare che la pazienza del nostro Padre Celeste, per noi, deve rimanere uno dei motivi principali del nostro ringraziamento quotidiano. Creatore per tutte le creature, Padre per chi accetta Suo Figlio come personale Salvatore. Diventare figli di Dio è risultato di un Ravvedimento per l'azione dello Spirito Santo e di un vero Pentimento. Il Pentimento risulta essere un passo necessario per chi è nato di nuovo, l'azione di chi non nasconde il peccato per confessarlo davanti a Dio, di chi considera in modo diverso i suoi obblighi per il Signore. Un vero pentimento coinvolge prima le emozioni e poi anche le azioni: produce dolore per il peccato commesso. E poi impegnare la propria volontà per agire da "nato di nuovo" , perdonato e piacere a chi ci perdona. Solo chi continua a confessare può continuare a gioire della Grazia del Padre Celeste, una confessione non generica ma chiamando le cose con il proprio nome. Questo piacerà a Dio!
Meditazione del 01 luglio 2018
"Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà." (Galati 6:7)
NON POSSIAMO BEFFARE DIO
La Parola di Dio ci dice chiaramente che potremmo beffare il mondo intero, ma non potremo mai beffare Dio. A volte all'uomo sembra che Dio non veda e non conosca la sua reale condizione, siamo portati a pensare che Egli lasci correre davanti al peccato, ma verrà un giorno in cui ci chiederà conto delle nostre azioni e dei nostri pensieri. Dio è paziente con noi, perchè non vuole che nessuno perisca, ma bisogna che ci allontaniamo dal male e facciamo il bene che Dio ha stabilito per ciascuno di noi. Con le nostre forze è difficile riuscire a superare gli scogli che la vita ci mette davanti, ma se chiediamo l'aiuto a Dio, Egli ce ne darà la capacità. Come un padre amoroso verso il proprio figlio, così Dio lo è verso la sua creatura, è pronto ad ascoltarci e a darci quell'aiuto di cui abbiamo bisogno. Dio vuole che ci sottomettiamo alla Sua volontà, vuole che lo riconosciamo come nostro personale Salvatore e ci rivolgiamo a Lui nel momento della prova e del bisogno e di certo Lui ce ne trarrà fuori.