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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Venerdì, 03 Dicembre 2021 00:00

Meditazione del 03 dicembre 2021

Nel pregare non usate troppe parole... (Matteo 6:7)

UNA PREGHIERA SINCERA

Dio si aspetta da ciascuno di noi che Lo preghiamo sinceramente e in modo leale, vuole che la preghiera non sia formale, ipocrita, priva di sentimento. Quindi a volte bastano anche solo poche parole, ma dette con tutto il cuore; anzi, spesso sono proprio le "brevi" preghiere quelle più sincere, in quanto sono dettate dalla fede, dal reale bisogno che ci spinge ai piedi del Signore. Il verso di oggi recita: "Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, ì quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole". Inoltre, Gesù ci ha insegnato a pregare nel segreto, di avere un rapporto intimo e personale con Lui, non sono solo le preghiere pubbliche ad essere ascoltate da Dio, piuttosto quanto quelle intime. Quando preghi, ha detto Gesù; "Entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto, e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa". Dio conosce le cose di cui abbiamo bisogno, ma desidera che glie le esprimiamo in preghiera per insegnarci a confidare in Lui e affinché impariamo a dipendere da Lui per ogni cosa.

Giovedì, 02 Dicembre 2021 00:00

Meditazione del 02 dicembre 2021

Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. (1° Giovanni 4:19)

AMA DIO PIÙ DI TUTTO

La Bibbia dice: "Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui" (1 Giovanni 2:15). Amare Il Signore più di ogni altra cosa, metterlo al primo posto nella propria vita, non significa amare meno gli altri, escludere alcuni. Avere quale scopo di vita quello di servire Il Signore, non vuol dire rifiutare ogni altra cosa e privarsi di tutto. Mettere Dio al primo posto e al centro della propria vita vuol dire riconoscere Gesù quale personale Salvatore, accettare il sacrificio che Egli ha compiuto sulla croce per liberarci dalla schiavitù del peccato, realizzare il suo perdono e quella pace che solo Lui può donarci; e quindi rinunciare a tutto ciò che rende schiava la nostra vita e il nostro cuore. Non amare il mondo significa non amare il sistema peccaminoso del mondo, non farci trascinare nel modello materiale che rifiuta Dio e la sua grazia. Quando l'amore di Dio sarà sparso nei nostri cuori, noi Lo ameremo più di ogni altra cosa e con gioia lo metteremo al primo posto, ameremo anche gli altri, senza pregiudizi.

Mercoledì, 01 Dicembre 2021 00:00

Meditazione del 01 dicembre 2021

La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. (Matteo 7:25)

COSTRUISCI DELLE FONDAMENTA SOLIDE

Gesù disse "Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia" (vv. 24-25). Quando le tempeste della vita arrivano, e ne arriveranno, è troppo tardi per posare delle fondamenta solide. È in quel momento che scopri su che tipo di fondamenta è costruita la tua vita, quindi non ingannare te stesso costruendo su ciò che risulterà a tuo danno. Occorre costruire la nostra vita su un solido fondamento, fatto di una relazione profonda e duratura con Cristo Gesù, basato sulla fede e sull'ubbidienza alla Sua Parola. Disponiamoci quest'oggi a costruire tutto ciò. Può al contempo sembrare inutile, superfluo, ma verrà il momento in cui, quando sulla nostra vita si abbatterà la tempesta, che non vacilleremo, non soccomberemo davanti alla durezza della prova, ma piuttosto, pur avendo subito uno scossone, resteremo in piedi perché Gesù, il fondamento sicuro della nostra vita, ci avrà sorretti.

Martedì, 30 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 30 novembre 2021

...udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesù, che tu perseguiti». (Atti 9:4-5)

DIO DALLA TUA PARTE

Prima di fare un'esperienza personale di salvezza con Cristo, Saulo era un religioso molto zelante, egli si adoperava per ostacolare quanti seguivano il Signore e che per fede avevano realizzato nella propria vita la Sua opera di grazia. Il suo scopo, il suo obiettivo era arrestare i credenti e fare loro del male. Un giorno il Signore Gesù gli si presentò davanti in una luce sfolgorante, dicendogli: "Perché mi perseguiti". In altre parole gli fu detto che il suo ostacolare i credenti, perseguitarli, in realtà era un perseguitare il Signore stesso. Questo è di grande incoraggiamento perché vuol dire che l'amato Salvatore Cristo Gesù si prende cura di coloro che gli appartengono, li preserva e li conduce in vittoria. Toccare la vita di quelli che hanno fatto di Lui il Signore e il Salvatore, è come toccare Lui, come toccare la pupilla dell'occhio Suo. Quindi, caro lettore, non è vero che non ce la farai, che le cose non possono cambiare; Dio è dalla tua parte se soltanto ti affidi a Lui con tutto il cuore, così come era avvenuto per tutti quei credenti che subivano gli attacchi di colui che sarebbe in seguito divenuto un servo del Signore.

Lunedì, 29 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 29 novembre 2021

«Nudo sono uscito dal grembo di mia madre, e nudo tornerò in grembo alla terra... (Giobbe 1:21)

VIVI PER CIÒ CHE CONTA DI PIÙ

La vita sulla terra è breve, e spesso dura e dolorosa. Molte sono le vicissitudini che appesantiscono il cammino di ognuno di noi. Poi giunge la morte, per ognuno, indipendentemente se egli è ricco o povero, colto o meno, sia essa persona celebre o anonima. Ed è proprio la morte a mostrarci la brevità della vita e cambiare la nostra prospettiva. Giobbe espresse le parole che abbiamo preso oggi come testo, in un momento molto duro della sua vita; persone a lui care erano venute a mancare, e fu in quel frangente che egli realizzò che la vita è fragile e temporanea. Occorre allora fermarsi e considerare alla luce della Parola di Dio ciò che Il Signore vuole insegnarci quest'oggi. Essa ci ricorda e ci esorta a vivere non solo per ciò che è terreno, ma in vista dell'eternità. Salomone scrisse: "Chi ama l'argento non è saziato con l'argento; e chi ama le ricchezze non ne trae profitto di sorta" (Ecclesiaste 5:10). La vera vita è quando la viviamo per Cristo su questa terra e nella certezza che saremo ancora con Lui per l'eternità. Gesù stesso ha detto: "Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più" (Matteo 6:33).

Domenica, 28 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 28 novembre 2021

Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la volontà del Signore. (Efesini 5:17)

CAPIRE LA VOLONTÀ DI DIO

Quando sai di essere al centro della volontà di Dio nella la tua vita, hai pace nonostante le circostanze avverse; sei appagato anche se manchi di qualcosa; hai la sicurezza di andare a Dio in qualsiasi momento, sapendo che Egli provvederà ciò di cui hai bisogno. Spesso però ci si chiede: "Ma come faccio a sapere se sono nella volontà di Dio?" Essenzialmente almeno due cose ci aiutano a comprendere la volontà del Signore. Innanzitutto occorre essere "nati di nuovo", cioè aver fatto l'esperienza di salvezza in Cristo Gesù, avendoLo accettato nel nostro cuore. È scritto a tal proposito: "Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio" (Romani 8:14). In secondo luogo; dobbiamo essere saggi, chiedendo al Signore di aiutarci in ciò: "Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; ricuperando il tempo perché i giorni sono malvagi" (Efesini 5:15-16). Fare la volontà di Dio vuol dire essere sensibile allo Spirito Santo e alla guida della Sua Parola, conservando un'attitudine di continuo desiderio e prontezza nel voler compiere la volontà del Signore.

Sabato, 27 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 27 novembre 2021

Ho pazientemente aspettato il Signore, ed egli si è chinato su di me e ha ascoltato il mio grido. (Salmo 40:1)

COSA FARE DURANTE L'ATTESA

Qualsiasi cosa che sia ben costruita è assemblata lentamente e attentamente. L'impazienza è un segno d'immaturità; i bambini non sanno aspettare. Se siamo impazienti e non sappiamo aspettare, di certo non affrettiamo l'adempiersi delle cose. Chi crede in Dio e ha fatto di Lui il Suo Salvatore e Signore, impara ad aspettare i tempi che Egli ha stabilito per ogni cosa, e anche quando sembra che tutto si muova in senso contrario, ha la certezza che Dio continua ad avere il pieno controllo della nostra vita e di quanto ci sta capitando. L'apostolo Paolo scrisse: "Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che sono chiamati secondo il suo disegno" (Romani 8:28). Solo perché una porta non si è ancora aperta non significa che Dio abbia cambiato idea, o che sia nell'impossibilità di farlo. Cosa fare allora durante l'attesa? Continuare a sperare e confidare nella bontà del Signore perché Egli ci ama, anche quando non ci esaudisce secondo i nostri desideri. Continuare a pregare con fede sapendo che il modo e il momento che Egli sceglierà per risponderci, sarà e resta sempre il migliore per la nostra vita.

Venerdì, 26 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 26 novembre 2021

Una Samaritana venne ad attingere l'acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». (Giovanni 4:7)

BEVI ALLA FONTE DIVINA

Un giorno Gesù incontrò una donna che era andata ad attingere l'acqua. La donna si era recata al pozzo in un orario insolito, in quanto aveva vergogna di farsi notare, infatti aveva una reputazione fallimentare a motivo di cinque matrimoni finiti. Non è difficile immaginare il suo disagio, la sua delusione, lo sconforto nel cuore per una vita che certamente non la appagava nel profondo. Era inoltre una Samaritana, popolazione mal vista dai Giudei i quali nutrivano non pochi pregiudizi verso gli abitanti di tale regione. Gesù però, si fece trovare in quel luogo e a quell'ora precisa quando ella vi giunse, le parlò, le disse che conosceva la sua vita, il suo passato, ogni cosa di lei. Gesù fa il primo passo chiedendole da bere, ben consapevole però di quello che Egli era pronto ad offrirle: l'acqua della vita, quell'acqua che non viene da un pozzo, ma che sgorga direttamente dal suo trono di grazia e che è in grado di soddisfare una volta e per sempre l'anima assetata. Oggi, quell'acqua sgorga ancora dalla stessa fonte: La Sua Parola, La Bibbia. Leggila, fa che sia scritta nel profondo del tuo cuore, e da esso sgorgherà gioia, pace e salvezza.

Giovedì, 25 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 25 novembre 2021

Così parla il Signore: «Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime; ... c'è speranza per il tuo avvenire»... (Geremia 31:16-17)

GESÙ IL CONSOLATORE

Quante volte abbiamo cercato di consolare qualcuno, o altri hanno fatto lo stesso con noi? Quante volte le parole di una persona a noi cara ci hanno fatto del bene in un momento di dolore? Per quanto utili, preziose e care sono le parole di un amico, sono sempre limitate; mentre Dio ha sempre una parola di conforto, Egli da sempre una speranza perché non soltanto può dire, ma può fare. Il Signore ti dice in questo nuovo giorno di trattenere il tuo pianto e gli occhi tuoi dal versare lacrime; innanzitutto perché Egli vede e conosce il tuo dolore e sa più di ogni altro come consolare il tuo cuore abbattuto. Inoltre, rivolgersi a Cristo come personale Salvatore, confidare a Lui il peso che ci attanaglia e che ci appesantisce, ci fa trovare speranza per oggi e per il nostro domani. Siamo cari al Signore e pertanto, ogni nostra lacrima non gli è nascosta, e quando una sola di essa scenderà dal nostro viso, Lui sarà lì pronto a consolare e a dare al cuore triste speranza e certezza. Se oggi il pianto vuole uscire dalla tua bocca, trattienilo e rivolgiti in preghiera a Gesù e trova in Lui consolazione vera e pace profonda.

Mercoledì, 24 Novembre 2021 00:00

Meditazione del 24 novembre 2021

Ma di lì a qualche tempo il torrente rimase asciutto, perché non pioveva sul paese. (1° Re 17:7)

DIO È LA TUA RISORSA INESAURIBILE

Il salmista scrisse: "Beato colui, la cui speranza è nel Signore, suo Dio" (Salmi 146:5). Può capitare di vivere situazioni in cui siamo sprovvisti di ogni risorsa, morale e materiale; ci troviamo spesso a guardare le nostre difficoltà, quanto grandi esse siano mentre valutiamo le insufficienti forze e possibilità per far fronte ad esse. Il testo di oggi narra di quando il profeta Elia era presso il torrente a Kerit, per diverso tempo egli si abbeverò delle acque che vi scorrevano, ma a motivo della pesante siccità che gravava sul paese, giunse il momento in cui il torrente si prosciugò, e con esso la possibilità di sopravvivenza del profeta. Dio però intervenne, chiamò Elia e gli disse di spostarsi altrove, dove avrebbe trovato cibo e sostentamento che Dio stesso provvede. La fonte di ogni bene spirituale, morale e materiale è Dio, e chi confida in Lui non mancherà delle risorse di cui necessita. Non guardare quest'oggi la "siccità" nella quale vivi, affida la tua vita al Signore e scoprirai la Sua fedeltà, e come Egli sa provvedere affinché la nostra vita non manchi di alcun bene.

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