
Parole di Vita
Meditazione del 02 gennaio 2022
Ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso. (Filippesi 2:3)
STIMARE GLI ALTRI
Il testo della meditazione di oggi esprime il concetto della stima che dobbiamo avere degli altri. Il versetto si colloca in un contesto ricco di insegnamenti per la nostra vita: "Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse ma anche quello degli altri. Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù" (Filippesi 2:3-5). L'apostolo Paolo esorta i destinatari della sua epistola, e di conseguenza tutti noi che leggiamo, a prendere Gesù come Modello di sentimenti che devono animare il nostro cuore. L'umiltà è un atteggiamento che ci fa agire secondo l'esempio che ci ha lasciato Gesù. La stima degli altri è sempre proporzionata a come Cristo vive nella nostra vita e da come manifestiamo le Sue qualità attraverso la Sua grazia. Certamente anche oggi il Signore ci concederà tante opportunità per onorare il Suo Nome. Questo significa che la stima che manifesteremo nei confronti degli altri sarà proporzionata all'amore di Cristo Gesù nel nostro cuore. Questo ci porterà ad agire per il bene del prossimo, senza cedere all'egoismo.
Meditazione del 01 gennaio 2022
Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13:8)
TUTTO CAMBIA!
Tutto cambia nella vita. Una volta giravo in bici perché ben pochi possedevano una macchina; visitavo i miei familiari almeno settimanalmente servendomi del mio ciclo. Ora però quasi tutti usano la macchina e ci sentiamo sempre al telefono. Non c’incontriamo fisicamente quasi più perché i telefonini azzerando le distanze, ci permettono di restare sempre in contatto. Perdere la fisicità di un incontro è un vero peccato ed io mi ritrovo sovente a chiedermi come trovavamo il tempo di frequentarci, di parlare, di giocare e magari indulgere a mangiare quelle squisitezze semplici che sapevamo preparare anche se i quattrini e gli agi non abbondavano di certo. Una volta si giocava con una bambola di pezza, con "Monopoli" o a "Risiko". Era bello stare in gruppo ridendo e divertendosi. Una volta c’era tempo per Dio, per incontrarlo in preghiera, per la lettura della Parola. Non è che propriamente non vogliamo pregare, andare in chiesa o leggere la Bibbia, è che pensiamo di non averne il tempo. Questa è la vita d’oggi! Ci sono però delle cose che non cambiano né mai cambieranno: - Dio ci ama, - Dio ha sempre tempo per noi, - Dio ama stare con i Suoi "familiari" specie i suoi figli. Dio è vicino a noi e parla nella speranza di stabilire un dialogo non affrettato bensì profondo ed all’insegna dell’amore. Ritrova le cose antiche con Dio!
Meditazione del 31 dicembre 2021
...io l'ho chiamato ... e la sua impresa riuscirà. (Isaia 48:15)
QUANDO DIO TI CHIAMA
Dio disse a Geremia: "Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho consacrato e costituito" (Geremia 1:5). Quando Dio decide di usarsi di te, accadono cinque cose. Prima di tutto Egli ti chiama. Dio chiede a persone comuni di fare cose inconsuete, come Pietro quando uscì dalla barca e camminò sulle acque. In secondo luogo tu manifesterai insicurezza. Quando Dio chiamò Mosè per presentarsi davanti a faraone, lui disse: "Non sono un parlatore, usati di qualcun altro". La terza cosa che accade Dio ti rassicura. L'idea di mettersi nei panni di Mosè deve aver scosso Giosuè, perché Dio gli disse: "Come sono stato con Mosè, così sarò con te" (Giosuè 1:5). Quarto, c'è una decisione. Dal momento che diciamo di si a Dio viviamo la nostra vita con gioia. C'è sempre una decisione da prendere. Infine, c'è un cambiamento di vita. Coloro che dicono di si alla chiamata di Dio non camminano perfettamente, niente affatto. Ma siccome dicono di si, imparano e crescono anche dai loro fallimenti. Dio ti sta chiamando? Dire si a Dio è la scelta migliore che potresti mai fare.
Meditazione del 30 dicembre 2021
Allora Gionatan ... andò da Davide nella foresta. Egli fortificò la sua fiducia in Dio. (1° Samuele 23:16)
AMICI "NELLA FORESTA"
Gesù sapeva che Pietro lo avrebbe rinnegato, ma lo aveva perdonato con la Sua grazia ancor prima che accadesse. Gli disse: "Quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli" (Luca 22:32). Quando Dio ti ristabilirà, vorrai raggiungere gli altri con il Suo amore. Per te sarà naturale come respirare. Vivrai secondo la Scrittura: "Fortificate le mani infiacchite, rafforzate le ginocchia vacillanti. Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: 'siate forti... ecco il vostro Dio... verrà Egli stesso a salvarvi'" (Isaia 35:3, 4). Nella Bibbia leggiamo: "Gionatan ... andò da Davide nella foresta. Egli fortificò la sua fiducia in Dio". Quando sei smarrito, hai bisogno di un Gionatan. Come dice un vecchio proverbio: "Nella prosperità gli amici ci conoscono; ma nell'avversità siamo noi a riconoscere gli amici". Sono le persone a cui ci rivolgiamo nei momenti difficili. Se pensi di aver bisogno di un simile amico, diventalo tu stesso! In questo giorno ci saranno per certo tanti amici che si trovano "nella foresta". Raggiungili, stagli vicino, aiutali e realizzerai la gioia delle parole di Gesù che disse: "Più felice cosa è il dare che il ricevere".
Meditazione del 29 dicembre 2021
La follia è legata al cuore del bambino, ma la verga della correzione l'allontanerà da lui. (Proverbi 22:15)
CORRETTI E DI CORREZIONE
I genitori devono essere delle guide per i propri figli. La Bibbia afferma: "La follia è legata al cuore del bambino, ma la verga della correzione l'allontanerà da lui". Ora, qui non si parla di non divertirsi o di non fare errori, che fanno parte del normale percorso dell'infanzia e della crescita. La Bibbia parla di "follia". Questa parola ha diversi significati come mancanza di maturità e saggezza o la tendenza a ribellarsi alle regole. Se ami tuo figlio, gli insegnerai che la vita è costruita su regole che vanno osservate e chi non le rispetta ne avrà le conseguenze. Salomone dice: "Il ragazzo lasciato a sé stesso, fa vergogna a sua madre" (Proverbi 29:15). Perché? Perché un bambino abbandonato a se stesso è lasciato nella condizione in cui è nato. E i figli nascono in una condizione chiamata "follia". Perciò ai fanciulli si deve insegnare a rispettare gli altri, le autorità e a obbedire alle regole. Devono imparare che a ogni azione corrisponde una reazione. Caro lettore, se sei genitore "correggi" tuo figlio con la Parola di Dio, ma prima lascia che la Scrittura corregga te!
Meditazione del 28 dicembre 2021
Queste sono le ultime parole di Davide... (2° Samuele 23:1)
LE ULTIME PAROLE
La Bibbia dice: "Queste sono le ultime parole di Davide". Che cosa vuole dirci? La sua storia è stata una scacchiera di bene e male, profitti e perdite, vittorie e sconfitte. Durante la vita di Davide uno dei suoi figli violentò una delle sue figlie, uno dei suoi figli ne uccise un altro, sua moglie gli voltò le spalle, i suoi amici lo tradirono e presero il suo regno, il suo benefattore tentò di ucciderlo, la sua famiglia lo rifiutò e lui spese parecchio tempo a nascondersi dentro le caverne. Ed ora Davide parla per l'ultima volta: "Lo Spirito del Signore ha parlato per mio mezzo e la sua parola è stata sulle mie labbra. Il Dio d'Israele ha parlato, la Rocca d'Israele mi ha detto: Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timore di Dio, è come la luce mattutina, quando il sole si alza in un mattino senza nuvole e con il suo splendore, dopo la pioggia, fa spuntare l'erbetta dalla terra. Non è così della mia casa davanti a Dio? Poiché egli ha stabilito con me un patto eterno, ben regolato in ogni punto e perfettamente sicuro. Non farà germogliare la mia completa salvezza e tutto ciò che io bramo?'" (II Samuele 23:2-5).
Meditazione del 27 dicembre 2021
Giacobbe ... lottò con lui fino all'apparire dell'alba. (Genesi 32:24)
PERDERE PER VINCERE
Alcune delle battaglie più impegnative nella tua vita saranno "con Dio". Questo perché in ognuno di noi c'è la "natura di Giacobbe", che resiste alla volontà di Dio, e bisogna affrontarla. Lo stesso Dio che chiese a Giacobbe: "Come ti chiami?", chiederà anche a te di identificarti. E fino a che di tua spontanea volontà non farai una valutazione onesta e dirai la verità, la tua vita non può cambiare per il meglio. Dio dovette piegare Giacobbe lussandogli l'anca sulla quale dipendeva, Giacobbe ottenne la sua benedizione nello stesso momento in cui rimase zoppo. Chiediti: "Davvero voglio la benedizione di Do nella mia vita?" Se la tua risposta è positiva sappi che devi essere pronto a fare quello che ti chiede Gesù: "Diceva poi a tutti: 'Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a sé stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua'" (Luca 9:23). Dal momento che "perdiamo con Dio" riportiamo la vittoria di Dio. Soltanto chi rinuncia a sé stesso affinché Cristo Gesù abbia il pieno controllo della propria vita, realizza la vera vittoria nel Signore: perde per vincere!
Meditazione del 26 dicembre 2021
I tre prodi si aprirono un varco attraverso... (2° Samuele 23:16)
SEGUACI DI CRISTO
Davide riconosceva il talento degli altri e dava loro delle opportunità, poi le premiava e le onorava. E il risultato è che avrebbero dato la loro vita per lui. In 2 Samuele 23 leggiamo: "Davide ebbe un desiderio e disse: 'Oh se qualcuno mi desse da bere dell'acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!' i tre prodi si aprirono un varco attraverso il campo filisteo, attinsero dell'acqua dal pozzo vicino Betlemme, vicino alla porta della città e, presala con sé, la portarono a Davide (vv. 15, 16). È impossibile imparare e portare avanti le proprie responsabilità senza un modello, un esempio da seguire. Gesù è il Signore di ogni credente. Egli è per i cristiani il Modello da seguire ed essi in ogni circostanza nella quale si verranno a trovare, cercheranno sempre di seguire il Suo esempio. Caro lettore, non prendere a modello per la tua vita un uomo, ma fai di Cristo il tuo punto di riferimento. Segui sempre e soltanto le Sue orme. Fallo secondo le indicazioni che ha dato Gesù: "Diceva poi a tutti: 'Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua" (Luca 9:23).
Meditazione del 25 dicembre 2021
Il quale ci consola in ogni nostra afflizione... (2° Corinzi 1:4)
GUIDATI DA DIO
Dio può farti sentire a proprio agio anche nei luoghi più disagiati della vita. Ti può condurre attraverso situazioni dove pensi di non sopravvivere o di sentirti intrappolato per sempre. Ti può dare pace quando sei sotto pressione. Prima che la tua vita finisca, sperimenterai una perdita. In effetti perdere qualcosa ti può aiutare ad apprezzare le cose che hai. Vivrai senza sapere che cosa ti riserva il domani, ma sapendo che Dio ha tutti i tuoi domani pianificati. Dio ha promesso: "Farò camminare i ciechi per una via che ignorano, li guiderò per sentieri che non conoscono; cambierò davanti a loro le tenebre in luce, renderò pianeggianti i luoghi impervi. Sono queste le cose che io farò e non li abbandonerò" (Isaia 42:16). Quindi apprestati a conoscere Dio perché hai bisogno di Lui. Il salmista scrive: "La sera ci accompagna il pianto; ma la mattina viene la gioia" (Salmo 30:5). Per quanto lunga possa essere la notte, la mattina arriverà e con essa la Sua gioia. Guardandoti indietro ti accorgerai che la Sua grazia ti ha protetto, ha provveduto per te, ti ha tranquillizzato e guidato. Il tempo e le stagioni cambiano, ma non il Signore.
Meditazione del 24 dicembre 2021
...salirono tutti a cercarlo... (2° Samuele 5:17)
LEZIONI DALLA VITA DI DAVIDE
L'apostolo Paolo scrive: "Combatti il buon combattimento della fede" (I Timoteo 6:12). Ci sono promesse di Dio per le quali occorre combattere. I Gebusei che controllavano Gerusalemme dissero a Davide: "Tu non entrerai qua" (II Samuele 5:6). A peggiorare le cose c'era che Gerusalemme si trovava più in alto dell'esercito di Davide, di una trentina di metri, e l'unico modo per salirci era attraversare un canale di acqua e fango: "Ma Davide prese la fortezza di Sion" (II Samuele 5:7). Cerca di comprendere questo: se è necessario, Dio vi porterà fino al trono facendovi attraversare il fango. Dio può mostrarti come sfruttare le circostanze per il tuo bene e per la Sua gloria, ma non aspettarti l'aiuto dagli uomini: "Quando i Filistei udirono che Davide era stato unto re d'Israele, salirono tutti a cerarlo. Davide lo seppe e scese alla fortezza". In ogni nuova battaglia devi rivolgerti a Dio per avere nuove istruzioni: "Allora Davide consultò il Signore, e disse: 'Devo salire contro i Filistei? Me li darai nelle mani?' Il Signore rispose a Davide: 'Sali, perché certamente ti darò i Filistei nelle mani'" (II Samuele 5:19).