Giovedì
10 Ottobre 2013
"Figlio mio, non disprezzare la correzione del SIGNORE, non ti ripugni la sua riprensione; perché il SIGNORE riprende colui che egli ama, come un padre il figlio che gradisce" (Proverbi 3:11-12)
L’UNÌTA’ DELLA FAMIGLIA (2)
Possono esserci delle piccole disubbidienze, degli errori che devono essere chiariti, ma quando un bambino deliberatamente disubbidisce ad alcune regole fissate, una punizione è necessaria. Se il padre è spesso assente, tocca alla madre correggere certe situazioni col timore di Dio. Evita di promettere punizioni che poi non darai. Indebolirebbero la tua autorità ed anche il rispetto per te. Quando hai fatto una promessa mantienila nei limiti del possibile, se la cosa desiderata dal figlio non puoi dargliela in quel momento, dagli qualcosa in cambio che gli faccia piacere. Una cosa importante è non punire i figli quando si è irritati. Ci sono modi diversi per insegnare al figlio come comportarsi. Alcune madri cristiane che sanno come usare la "verga" quando è necessario concludono sempre con un’affettuosa esortazione. Disse un neurologo che alcuni casi di bambini ribelli erano dovuti alla mancanza di disciplina. Quando i nostri figli si comportano bene puoi chiedere agli altri bambini di fare altrettanto. Se c’è mancanza di rispetto in casa ci sarà anche nella chiesa. "È meglio un tozzo di pane secco con la pace, che una casa piena di carni con la discordia" (Proverbi 17:1).