
Parole di Vita
Meditazione del 07 febbraio 2023
E dicevano tra di loro: "Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?" (Marco 16:3)
CHI CI ROTOLERÀ LA PIETRA?
Dopo la crocifissione, Gesù è ormai morto e sepolto. I nemici soddisfatti. I discepoli dispersi e tristi. Le donne la domenica presto, con gli aromi, vanno ad imbalsamare il corpo di Gesù, domandandosi: "Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?" Una domanda legittima. La pietra è una specie di macina enorme. Per spostarla, occorrono quindici o venti uomini. Le donne sono avvilite, senza la fede e la speranza che finora le ha nutrite. Nel cuore, però, sono ancora legate al Signore. Hanno tanto amore per Lui! La domanda, perciò, è vitale e senza soluzione!... "Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto grande"! Nel sepolcro vuoto, un angelo dice: Gesù è risorto! Egli ordina d'andarlo a dire agli altri! Gesù stesso poi appare loro e ad altri… Ecco la risposta ad ogni domanda, bisogno ed incapacità: Cristo è risorto! La pietra che grava sulla fede, sulla speranza e sull'umanità intera è stata già rotolata. Il riscatto, la salvezza e tutte le benedizioni di Dio mediante Cristo sono abbondantemente possibili ed accessibili.
Meditazione del 06 febbraio 2023
Dov'è il re dei Giudei che è nato? (Matteo 2:2)
DOV'È?
È la prima domanda del Nuovo Testamento. Dovrebbe essere la domanda d'ogni uomo in merito a Cristo. Posso trovarlo anch'io? Esiste veramente? Geremia 29:12, 13, insegna che, se lo cerchiamo con tutto il cuore, Lo troviamo. I magi Lo trovano in quanto non sono venuti per sfida o per curiosità, ma per adorarLo. Lo trovano, anche se passano in mezzo ai turbamenti. Erode fu turbato dalla domanda e anche la popolazione di Gerusalemme. Essi trovano Gesù poiché fu loro indicato il luogo con le profezie bibliche. Lo trovano però non facendosi ingannare dal re malvagio. Lo trovano, quando la stella, già apparsa loro in oriente, si ferma esattamente sul posto. Lo trovano quando gli offrirono sé stessi ed i loro doni fatti d'oro, come per un re, d'incenso, come al Dio da adorare, e di mirra, come per una persona che sarebbe morta. Lo trovano e, tornando al loro paese, la loro via cambia. Erode voleva ingannarli e fare il male, ma essi, avvisati da Dio, cambiano strada. Anche tu e io, se lo vogliamo, troveremo il Signore e Redentore Gesù Cristo e la nostra vita sarà trasformata e pienamente appagata.
Meditazione del 05 febbraio 2023
Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? (Salmo 139:7)
SCAPPARE O ARRENDERSI A DIO?
Davide pone a sé stesso la domanda, non perché volesse sfuggire a Dio. Piuttosto perché desidera una più profonda comunione con Lui! Leggendo attentamente, egli parla dell'onniscienza di Dio. Dio conosce tutti e bene, nei pensieri, nelle parole e nelle azioni. Dove potrei andarmene? Poi parla dell'onnipresenza di Dio, che si trova in cielo, nel soggiorno dei morti, agli estremi confini del mare, fra le tenebre e nella luce. Davide considera poi l'opera armoniosa di Dio, che ci ha creati. Egli ci conosce molto bene. Poi, il salmista parla anche della preconoscenza di Dio, che sa dei nostri giorni e del nostro futuro. Insomma, Dio sa tutto ed è dappertutto! Dove potrei andarmene? Non soltanto non posso, ma neppure voglio andarmene altrove. Dio non è un nemico astioso da cui fuggire, bensì l'amorevole Signore presso cui rifugiarsi. Davide, in definitiva, si getta nelle braccia di Dio per essere esaminato, corretto e guidato per la vita eterna. Così, quando Cristo domanda ai dodici discepoli: "Non volete andarvene anche voi?" Simon Pietro, come il salmista, gli risponde: "Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna" (Giovanni 6:67, 68).
Meditazione del 04 febbraio 2023
Come può dunque l'uomo essere giusto davanti a Dio? (Giobbe 25:4)
LA GIUSTIFICAZIONE
È una delle varie argomentazioni degli amici di Giobbe contro di lui, per metterlo con le spalle al muro e convincerlo che, se soffriva tanto, aveva di sicuro peccato. Non ne avevano, però, il diritto. Chi legge attentamente questa storia biblica sa che sbagliavano. E poi, ciascuno dovrebbe esaminare sé stesso! Com'è facile trovare i difetti altrui! La domanda dell'"amico" Bildad incombe nei secoli sulle facoltà degli uomini e speriamo anche nelle loro coscienze, affinché trovino la risposta che Dio stesso ha già provveduto secondo le Scritture che, così, c'interrogano, ma altresì c'istruiscono. L'uomo può essere giustificato, davanti a Dio, intanto facendosi illuminare dalla rivelazione biblica, che ci dice dove sbagliamo e come possiamo andare a Dio e chiederGli perdono. Poi, soprattutto, possiamo essere giustificati, andando pentiti a Cristo e chiedendoGli di lavarci con il Suo prezioso sangue. E, infine, possiamo essere giustificati davanti a Dio, permettendo allo Spirito Santo di santificare le nostre anime. Si, l'uomo può essere giustificato davanti a Dio.
Meditazione del 03 febbraio 2023
Il Signore disse a Caino: "Perché sei irritato? e perché hai il volto abbattuto?" (Genesi 4:6)
PERCHÈ SEI IRRITATO?
La domanda di oggi è molto importante e attuale. Dio interpella ed avvisa Caino per fermarlo in tempo. Sa della sua gelosia e rabbia contro Abele e, infondo, contro Dio stesso! Vorrebbe fermarlo. Egli arriva in tempo. È l'uomo che resiste nel capire e ricredersi. Caino neanche risponde e non cede all'avvertimento che arriva alla sua coscienza. Testardo ed insensibile, egli commette il delitto così noto nella storia. Se avesse ben elaborato le parole del Signore, se si fosse gettato ai Suoi piedi, per chiederGli liberazione, e poi fosse andato ad abbracciare suo fratello, la storia umana sarebbe stata del tutto diversa! E tu, perché sei irritato? Forse ti sei convinto e pretendi di convincere altri che la tua è addirittura una questione di giustizia. Invece sbagli. Hai torto. Fermati! La Bibbia insegna: "Ogni uomo sia pronto ad ascoltare … lento all'ira; perché l'ira dell'uomo non compie la giustizia di Dio. Perciò, deposta ogni impurità e residuo di malizia, ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre" (Giacomo 1:19-21).
Meditazione del 02 febbraio 2023
Dio il Signore chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?" (Genesi 3:9)
DOVE SEI?
Questa è la domanda di Dio all'uomo d'ogni tempo. Sedotto insieme alla donna, l'uomo pecca e, per il senso di colpa e la vergogna che gravano su loro, si nascondono miseramente fra gli alberi del giardino, coperti con foglie di fico. Dio li cerca, non perché non sappia dove siano, ma per parlare personalmente al loro cuore "Dove sei?" Non li chiama per nome "Adamo" o "Eva", lì non c'è nessun altro e la coscienza non può confondersi con altri, sa che è Dio a parlare. Così l'uomo "deve" rispondere, anche se schermendosi con il solito metodo dello scaricabarili. Lo stesso fa la donna, senza assumersi responsabilità personali. Il Signore, perché li cerca, dunque? Perché li interroga? Per condannarli? Certamente, in quel caso, anche per questo. Essi, infatti, non si riconoscono colpevoli e non chiedono minimamente perdono. Dio, però, subito dopo promette l'arrivo di Colui che avrebbe schiacciato la testa al serpente antico. Dio, allora e oggi, interroga l'uomo: "Dove sei?" affinché questi sia consapevole della mortale solitudine in cui lo ha trascinato il peccato e, rispondendo al messaggio divino, trovi la via della salvezza.
Meditazione del 01 febbraio 2023
Sarai una splendida corona in mano al Signore, un turbante regale nel palmo del tuo Dio (Isaia 62:3)
L'OPERA DI DIO PER TE
È illustrata la consolante verità che Dio realizzerà "una splendida corona" dalla vita dell'uomo. Ciò è straordinario se consideriamo il materiale su cui Egli lavora, sicuramente non il migliore. Quando il profeta Isaia rivolgeva questa promessa a Israele, esso aveva dimostrato di essere stato infedele al patto, un popolo quindi paragonabile al materiale difettoso. In verità non siamo migliori di quella nazione, fragili come siamo nella fiducia al Signore e nell'ubbidienza alla Sua Parola. Per di più siamo ostinati ai consigli di Dio ed abili a dissentire con i Suoi piani perfetti. Insomma siamo un materiale per nulla facile da lavorare! Il Signore, però, nutre un amore infinito per ciascuno di noi e non si è mai rassegnato all'idea di abbandonare l'opera Sua. Egli ha un buon progetto per te, che adempirà fedelmente. Tanti uomini sono stati esclusi dalle loro promesse dalle loro opere, che hanno dimostrato la loro incoerenza. Dio non parla a sproposito, né esagera con le Sue affermazioni. "I tuoi disegni, concepiti da tempo, sono fedeli e stabili" (Isaia 25:1).
Meditazione del 31 gennaio 2023
Io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore: pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza (Geremia 29:11)
I PENSIERI DI DIO PER TE
I pensieri sono molto importanti, perché rivelano l'indole e il carattere di una persona, i suoi obiettivi, quello che è realmente. Talvolta i pensieri dell'uomo non sono conformi alle parole e alle azioni, quando dichiariamo un complimento che in realtà non condividiamo, ovvero sono mutevoli, quando abbiamo palesato i nostri sentimenti non più nutriti. La Bibbia rivela i pensieri di Dio. Mentre la leggiamo, lo Spirito Santo ci dona il privilegio di conoscere il Suo carattere e la Sua natura. Il Signore è come un padre premuroso e si preoccupa di noi fondamentalmente per la vita eterna, anche se non tralascia la vita attuale. Ecco perché prima di tutto ha pensato a mandare il Suo Unigenito Figlio a morire sulla croce, perché il Suo sacrificio potesse garantire il perdono dei peccati ed offrire al peccatore la grazia di vivere in perpetuo nella gloria dei cieli. Poi il Signore pensa alla nostra esistenza sulla Terra, perché sia gioiosa e serena (cfr. Matteo 6:33). Dio è Santo e i Suoi pensieri non sono "di male", ma di santità e benevolenza, "per darvi un avvenire e una speranza". Fidiamoci del Signore, di quello che Egli pensa di noi e per noi!
Meditazione del 30 gennaio 2023
Parlate al cuore di Gerusalemme e proclamatele che il tempo della sua schiavitù è compiuto (Isaia 40:2)
UNA PAROLA PER IL CUORE
L'uomo è una creatura comunicativa, riesce a recepire un messaggio non soltanto dalle parole, ma dal tono con cui sono pronunciate e dalla espressività dei gesti. Solitamente parliamo molto e di conseguenza ascoltiamo di tutto. D'altra parte, possiamo considerare inutile una parola e non vi poniamo attenzione. I profeti sono chiamati a parlare al cuore, perché hanno un messaggio da Dio, ed il popolo è invitato ad ascoltare. Quella di Dio è Parola di qualità, perché ispirata, vivente e permanente, vera e degna di fiducia, risolutiva. La Bibbia ha questa caratteristica per natura e chiede all'uomo di riporla nel cuore per consolarlo e guidarlo nel bene. Gesù non si è risparmiato per portare l'Evangelo, la Parola di Dio, al cuore. Molti hanno considerato scadente la Sua voce, hanno indurito il loro cuore e l'hanno rifiutata. I Vangeli evidenziano da un lato l'incredulità dell'uomo, conseguenza del suo peccato, e dall'altro la disponibilità di taluni che hanno ricevuto la Parola di Dio nel proprio cuore. Oggi tu hai il privilegio di ascoltare la voce del Signore Dio per il tuo cuore. Se la riterrai, ne vedrai i benefici.
Meditazione del 29 gennaio 2023
Tu sei mio servo; io ti ho formato, tu sei il mio servo, Israele, tu non sarai da me dimenticato (Isaia 44:21)
LA CURA DI DIO
In questo capitolo della Scrittura, il Signore rivela la Sua natura ed il Suo carattere. Dopo tanti inviti al ravvedimento, per il Suo popolo è necessario il giudizio. Come farebbe un educatore, Dio spiega le ragioni della stoltezza d'Israele, ma, con la lezione, gli conferma il Suo amore e le Sue attenzioni. Quanto è diverso da noi! Talvolta è bastata una delusione, una discordia per dimenticare il passato ed infrangere una relazione stabile. Coniugi si sono separati per un dissidio; amici si sono odiati per un sopruso; fratelli non si sono più parlati per un diverbio. Il Signore avrebbe dovuto già da tempo disconoscerci ed invece per il Suo amore eterno ed immenso "tu non sarai da me dimenticato". Se Dio ci avesse dimenticato a motivo della nostra infedeltà e disubbidienza, Egli sarebbe rimasto ancora giusto e fedele, ma, se lo avesse fatto, per noi non ci sarebbe stata alcuna speranza di vita. Dio sa che dipendiamo dalla Sua misericordia, perciò non smetterà mai di sostenerci, "le sue compassioni infatti non sono esaurite si rinnovano ogni mattina" (Lamentazioni 3:22). Dio non si dimentica di te, ma tu non dimenticarti del Signore!