
Parole di Vita
Meditazione del 22 marzo 2018
"Per tutto v'è il suo tempo, v'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e uno per raccogliere." (Ecclesiaste 3:1, 2)
NÉ PRIMA, NÉ DOPO
Una caratteristica invisibile e visibile di Dio è la Sua amministrazione degli eventi del mondo. Egli è l'economista Supremo! Che non ignora neanche un atomo della Sua creazione; niente per piccolo che sia dell'intero Universo. Non ci sono posti ed eventi, fisici e spirituali, che siano nascosti ai Suoi occhi e alla Sua diligenza. Il nostro pianeta Terra sta vivendo cambiamenti climatici che sfidano i meteorologi e scienziati di tutto il mondo, non dimentichiamolo mai: "Siamo sotto il cielo!". Ci sono nel mare elementi e materiali tratti fuori per essere studiati, alberi, ed altro, di milioni di anni fa per scoprire i segreti dei passato nei suoi numerosi anelli. Sì, dobbiamo riconoscerlo che gli uomini di scienza rivelano alcuni misteri di Dio in maniera che possiamo vedere quante meraviglie Dio abbia fatto e come le ha messe al posto giusto e nel tempo giusto. Dio ha piani e propositi per ogni cosa che Lui ha creato! Questo non potrebbe significare che ha avuto, ed ha, anche per la tua vita il tempo giusto di nascita e per darti la vita eterna?
Meditazione del 21 marzo 2018
"Gesù gli rispose dicendo: in verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio." (Giovanni 3:3)
NUOVA NASCITA
Quando noi udiamo parlare della nuova nascita ci facciamo sempre le stesse domande di Nicodemo: "Come può avvenire questo? (v. 9). La domanda, infatti, potrebbe essere: "Perché dovrebbe questo avvenire?". La nuova nascita è una necessità rivelata da Dio: a) Perché senza di essa noi "non possiamo vedere il regno di Dio (v. 3); né entrare " (v.5). Nel regno di Dio si entra quando noi siamo nati di nuovo, spiritualmente. b) Per questo motivo noi abbiamo la necessità di imparare a ragionare e camminare spiritualmente (v. 2). c) Per questo noi abbiamo la necessità di una fresca e nuova partenza con Dio con l'aiuto dello Spirito Santo. Così solo non saremo fuori "ora", e saremo fuori, anche, dei "perché". Se tu apri la porta del tuo cuore, sarà anche aperto il Regno perché sarai una nuova creatura in Cristo.
Meditazione del 20 marzo 2018
"Gesù disse: Io son venuto perché abbiano la vita e l'abbiano ad esuberanza." (Giovanni 10:10)
VITA ETERNA
La Bibbia ci dice che per un uomo il peccato è entrato nel mondo. Dalla disubbidienza d'Adamo il peccato come un germe ha infettato fino ad oggi tutta l'umanità. I problemi morali e sociali di ogni generazione, inclusa quella in cui viviamo, non potranno mai essere risolti da professori d'università, dottori in medicina o psichiatri; nemmeno da capi di governo o da istituti di correzione, perché il male è nel cuore di ogni individuo. Il mondo è malato di una malattia spirituale e nessuna cura umana può guarirlo. La stessa Parola di Dio che ci dichiara il nostro stato attuale "Che siamo tutti morti nei falli e nei peccati", ci offre anche il rimedio. Dio che vede le condizioni del genere umano ci rivolge il suo invito dicendo: "Riguardate a me e sarete salvati". Perché ci vuole salvare? Egli ci vuole salvare perché ci ama di un amore eterno. Chi desidera la vita, deve credere e accettare Gesù il Salvatore perché soltanto in Lui è la vita.
Meditazione del 19 marzo 2018
"Se siamo stati totalmente uniti a Lui con una morte simile alla Sua, saremo uniti a Lui anche con una risurrezione simile alla Sua." (Romani 6:3)
MORIRE PER VIVERE
Tutte le persone che nascono sono destinate a morire! Qualcuno potrebbe dire: "Bella scoperta!" Ma vedete, anche se è la logica della vita umana, resta sempre una riflessione poiché noi non siamo soltanto formati di un corpo, ma anche di un'anima e d'uno spirito. L'apostolo Paolo infatti dirà ai Tessalonicesi: "Dio, che dona la pace, vi faccia essere completamente degni di Lui e custodisca tutta la vostra persona: spirito, anima e corpo, senza macchia fino al giorno in cui verrà il Signor nostro Gesù Cristo" (1° Tessalonicesi 5:23). Gesù Cristo prima di morire affidò il Suo spirito a Dio Padre, così, noi pure, essendo uniti a Cristo, quando moriremo possiamo contare su Gesù Cristo, il Giusto. Se crediamo in Lui possiamo essere certi che il nostro spirito non morirà, ma passerà da questa vita terrena alla vita celeste, in attesa della risurrezione del corpo. La morte è già stata vinta da Dio in Gesù Cristo che lo ha fatto risorgere, liberandolo così dal suo potere (Atti 2:24).
Meditazione del 18 marzo 2018
"E licenziata la folla si ritirò in disparte sul monte per pregare. E fattosi sera, era quivi tutto solo." (Matteo 14:23)
UN MODELLO
In questo passo della Sacra Scrittura Gesù ci appare come un Modello di vita. In effetti lo vediamo, dopo aver licenziato la folla che aveva nutrito col pane, ritirarsi in disparte sul monte per pregare: "Fattosi sera, era quivi tutto solo". Il Signore dunque, prima di mettersi in cammino sul mare alla volta dei discepoli, cerca la presenza del Padre. Sul mare, la tempesta si era scatenata; ma contemporaneamente, durante le veglie della notte, Egli era solo col Padre Suo. Non voglio dire sia proprio questo che lo renderà capace di camminare sui flutti, perché era in grado di farlo comunque; ma col suo esempio ci mostra ciò che può rendere capaci anche noi di camminare attraverso le tempeste: è la preghiera, la comunione col Padre. Dobbiamo realizzare che cosa significa pregare, a tu per tu, da soli "sul monte", da soli nei luoghi elevati dove possiamo entrare alla presenza di Dio, affinché, quando le prove sopraggiungono, noi siamo portati al di sopra delle difficoltà, come lo era il Signore.
Meditazione del 17 marzo 2018
"Prostratosi, lo adorarono; ed aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: Oro, incenso e mirra." (Matteo 2:11)
DARSI AL SIGNORE
I magi, venuti da tanto lontano, dall'estremo Oriente, si dimostrarono veramente saggi. Concentriamoci un po' sulla loro visita: erano venuti per adorare il Signore, ma non erano venuti a mani vuote. Anzi, erano pienamente convinti che la vera adorazione comprende anche offrire dei doni. Infatti, allo stesso tempo che si prostrarono per adorare Gesù, presentarono dei doni. Dai Magi possiamo anche noi imparare ad essere saggi nella nostra adorazione al Signore. Essi ci hanno dimostrato che l'adorazione e il dare vanno insieme. Da quest'esempio biblico dei magi traiamo un grande insegnamento che è importante aggiungere alla nostra adorazione il "dare", anche se questo richiede sacrificio. Sapendo che Gesù essendo ricco si è fatto povero per noi, affinché noi fossimo arricchiti della Sua grazia e della vita eterna. Date e vi sarà dato buona misura, scossa, premuta e traboccante (Luca 6:38).
Meditazione del 16 marzo 2018
"Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce." (Giacomo 1:13, 14)
LO SPECCHIO
Quando siamo tentati, non dobbiamo mai dire: "Io sono tentato da Dio!". Infatti, come Egli non può essere tentato dal male così non tenta alcuno; ma quando siamo tentati lo siamo a causa della nostra concupiscenza che ci attrae e ci adesca. (Quindi trascinati e sedotti dai nostri stessi desideri). Quando il desiderio scatta dentro di noi, da vita al peccato ed il peccato, una volta generato, causa la morte. Per questo motivo non dobbiamo errare ed essere ingannati da un falso concetto. Il Signore ci guida verso la luce, mediante la Sua Parola, che illumina il nostro sentiero ed inoltre è una verità. Dio può provare la nostra fede per fortificarla, ma mai, con l'intenzione, per condurci a peccare. Dio ci avvisa, come a figli di non peccare, per non essere esposti e così diventare vittime, agli attacchi del maligno. Impariamo a conoscere e ascoltare la Parola di Dio, la quale, come uno specchio, ci fa scorgere i nostri difetti e non attribuire a Dio le colpe che sono soltanto nostre.
Meditazione del 15 marzo 2018
"... Tra i canti di giubilo e di lode d'una moltitudine in festa." (Salmo 42:4)
LODE A DIO
Dio, nella Sua Parola (la Bibbia), ci parla che l'unzione dello Spirito Santo ci dona il manto della lode al posto di uno spirito abbattuto. Lo Spirito Santo è colui che ci porta a lodare, cantare e gioire. Dio, poi, quando siamo nella Sua pienezza di benedizione ci riempie il cuore di gratitudine, mostrandoci ciò che Dio realmente è, le Sue opere, la Sua grandezza fanno scaturire in noi la lode con manifestazioni visibili. Il salmista Davide sapeva lodare veramente e sostanzialmente, egli conosceva l'autore della sua serenità. Loderemo il Signore quando riconosceremo ciò che Lui ha fatto per noi. Nel nostro cammino lo vedremo agire verso di noi, tempestivamente, quando ci troveremo in difficoltà, tristezza e pericoli. Nella "battaglia" di questa vita ci fortificherà e nella malattia ci guarirà. Tutto questo ci porterà a lodare Dio in ogni tempo, a proclamare i Suoi prodigi, il Suo soccorso. Il nostro cuore, allora, non potrà contenersi, qualcosa proromperà in noi, e la lode uscirà dalle nostre labbra spontanea, dando lode, onore e gloria all'Autore della nostra felicità.
Meditazione del 14 marzo 2018
"Gesù disse: tutto ciò che domanderete nel mio nome, io la farò, affinché il Padre sia glorificato." (Giovanni 14:13)
LODARE E RINGRAZIARE DIO
La Bibbia dice che Gesù è venuto sulla terra per insegnarci a conoscere e a lodare Dio. Il profeta Isaia ha detto di Gesù, che Egli è venuto "ad annunziare la Buona Novella... a curare e guarire i cuori rotti, a proclamare la libertà ai prigionieri (libertà spirituale) a proclamare l'anno di grazia del Signore a portare la consolazione e la gioia a coloro che piangono e un manto di lode invece di uno spirito affranto e abbattuto" (Isaia 61:1-3). Può darsi che ti riconosci in quest'elenco. Hai il cuore spezzato? Sei legato da un impedimento fisico, da una malattia o da problemi spirituali? Sei nel pianto, incapace di rallegrarti, d'essere riconoscente e di lodare Dio? Il tuo spirito è aggravato e abbattuto? È perché non hai compreso la grande e Buona Novella che Gesù è venuto a portare a tutti gli uomini. Essa è giunta anche a te che leggi questo piccolo trattato, Afferrala! E la gioia vera riempirà la tua vita e potrai cosi lodare Dio anche tu.
Meditazione del 13 marzo 2018
"Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." (Romani 10:13)
GESÙ IL SALVATORE
La bibbia dichiara che: "Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". Ma salvato da cosa? Avete mai pensato come avviene il salvataggio di una persona che sta annegando? Quella persona è consapevole del pericolo, e che la sua vita sta andando velocemente verso una drastica fine, il suo desiderio di continuare a vivere è interrotto dalla paura di dover morire. Nella disperazione di quei momenti le mani cercano un appiglio e la bocca si apre per invocare aiuto. Qualcuno sente il grido o vede la persona nel bisogno, velocemente studia un piano per recuperare la persona in pericolo, forse gli lancia una corda e gli grida di afferrarla. La persona l'afferra con tutte le sue forze, in pochi secondi è tirato fuori della zona pericolosa, viene adagiata su un posto sicuro. Con questo esempio ricordiamo quanto avvenne a Pietro quando stava annegando... "Vedendo il vento, ebbe paura; e cominciando a sommergersi, gridò: Signore, salvami! E Gesù, stese subito la mano, lo afferrò e gli disse: o uomo di poca fede, perché hai dubitato?" (Matteo 14:30).