
Parole di Vita
Meditazione del 31 maggio 2018
"Ma subito Gesù parlò loro e disse: 'Coraggio, sono io; non abbiate paura!'" (Matteo 14:27)
LA PRESENZA CHE RASSICURA
"Non temete!", è la voce dolce di Gesù (Dio) a chiunque si è accostato sinceramente a Lui e lo riconosce come proprio Signore. È esattamente il contrario di quello che ci offre la realtà: soltanto preoccupazione, ansietà, stress, timore e paura. Invece è molto semplice riconoscere la presenza di Dio, dove Egli è presente, anche nel mare in tempesta. La paura scompare. Il Signore ci viene in incontro e ci dice: "Non temere!". La presenza di Dio vuol dire sicurezza, pace e vittoria sul tutto ciò che potrebbe "sommergerci"! Noi possiamo avere in Gesù un amico che ci comprende e ci rassicura, non temiamo dunque le difficoltà, affidiamoci a Lui con quella certezza, ed Egli renderà le situazioni più tetre, risplendenti come la luce. La Sua venuta verso di noi è sempre gioiosa e risplendente ed il timore è bandito per sempre dalla vita di colui che si riposa e rifugia in Lui: "Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura" (1° Giovanni 4:18).
Meditazione del 30 maggio 2018
"E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita?" (Matteo 6:27)
SOLLECITUDINE
Le sollecitudini della vita portano l'uomo a preoccuparsi di tutto. Di solito ci imbattiamo in queste persone che si preoccupano di ogni cosa. La vita del cristiano dovrebbe essere differente. La fiducia del credente deve essere riposta in Dio e soltanto in Lui. Non possiamo preoccuparci del domani perché esso non ci appartiene. Tutto è nelle mani del Signore. Questo non vuol dire che non ci dobbiamo preoccupare e dobbiamo vivere una vita irresponsabile. Tutt'altro. Vivere con Cristo significa lasciare tutte le ansie e tutte le preoccupazioni sapendo che Dio per certo provvederà alle nostre necessità. L'importante è comportarsi in maniera retta e sapere che il Signore non ci può abbandonare perché Lui lo ha promesso nella Sua Parola. Dio ha detto che non ci lascerà e non ci abbandonerà (Matteo 28:20).
Meditazione del 29 maggio 2018
"È anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto." (2° Timoteo 1:12)
SOFFRIRE PER LA FEDE IN CRISTO
Seguendo gli scritti dell'apostolo Paolo ci meravigliamo come sia stato possibile essere cosi duramente provato per professare la sua fede in Cristo. Noi, diciamo spesso, meno male che in questo nostro tempo le cose sono cambiate noi ci rallegriamo che nel 21° secolo, questo non avviene più, di dover soffrire per motivi religiosi o di fede. Ma purtroppo non è così. Di tanto in tanto dalle notizie che ci giungono udiamo che in varie parti del mondo ci sono persecuzioni religiose, così dette delle minoranze. Qualcuno ha detto che l'odio religioso è il più forte e spesso scatena odio a livello mondiale, nazionali e individuali. Ma i credenti anche se sono in situazioni particolarmente dolorose e difficili esclamano le stesse parole dell'apostolo Paolo: "Io so in chi ho creduto" si perché abbiamo incontrato lo stesso Signore che ha sostenuto Paolo (cfr. Giovanni 16:33).
Meditazione del 28 maggio 2018
"O Dio, tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in Tua presenza con tutto il cuore." (1° Re 8:23)
ESSERE SERVI DI DIO
"Dio, dammi!". "Signore, aiutami!". "Dio, perché non intervieni?". "Dicono che tu sia un Dio misericordioso; perché non mi dai quello che ti chiedo?". Avete mai rivolto a Dio questo genere di preghiere? O avete sentito farle? E cosa succede? Di solito nulla: Dio non è al nostro servizio. Il versetto di oggi non parla della misericordia del Dio Creatore che si rivolge a tutte le creature. La Bibbia ci dice che Dio fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. In questo versetto si parla di qualcosa di molto più grande. Salomone prega ricordando al Signore e al popolo che c'è un patto fra di loro. Prima di chiedere a Dio di intervenire nella nostra vita in modo specifico, dobbiamo chiederci qual è il nostro rapporto con Lui. A quale titolo gli facciamo le nostre domande. Perché Dio dovrebbe darci più di quello che dà a ogni altro uomo? Ma quando siamo suoi servi e si è instaurato un rapporto di ubbidienza e sottomissione, di fiducia e di amore, allora possiamo davvero rivolgerci a Dio confidando nella Sua misericordia. Una misericordia duratura e non soggetta alle circostanze.
Meditazione del 27 maggio 2018
"Misericordia e pace e carità vi sian moltiplicate." (Giuda 1:2)
SERENITÀ DI CUORE
Quando un cristiano è preoccupato dipende certamente da qualcosa che lo separa da Dio. La mancanza della comunione con il Signore è qualcosa che lo rende triste. Può essere una tristezza inconscia, ma è pur sempre una tristezza che invade il cuore e gli fa dire: "Cosa c'è oggi che non va?" Quando manca la serenità e la pace nel cuore, quando manca Dio nella nostra vita tutto diventa inutile e tutte le comodità perdono di significato perché manca il bene maggiore. Il salmista Davide dice: "Che beni e benignità m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita" (Salmo 23:6). Tutto ciò può avvenire se diamo a Dio il primo posto nella nostra vita: "Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti" (Giovanni 14:27).
Meditazione del 26 maggio 2018
"Dovresti dire: 'Se Dio vuole, faremo questo o quest'altro." (Giacomo 4:15)
SE DIO VUOLE
La Bibbia è un libro molto pratico e si occupa di ogni aspetto della vita umana. La Bibbia, ad esempio, evidenzia che noi siamo abituati a fare in continuazione dei progetti che poi, però, spesso le diverse circostanze della vita mandano in fumo. Il nostro futuro è ignoto a tutti noi, credenti in Dio o non credenti. La differenza fra gli uni e gli altri sta nel fatto che chi crede in Dio è sempre consapevole che i suoi piani possono essere diversi da quelli del Signore; per questo il credente prende ogni decisione in piena dipendenza da Dio. La frase "se Dio vuole" non deve essere usata per scaramanzia o come un rituale efficace per far andare bene le nostre cose, ma deve significare, invece, piena sottomissione al Signore. Nella formulazione dei nostri piani per il futuro, dovremmo imparare a vivere un giorno alla volta, godendo ogni giorno come un dono di Dio e sottoponendolo all'esame della Sua volontà.
Meditazione del 25 maggio 2018
"Io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, onde tu viva." (Deuteronomio 30:19)
LA SCELTA DECISIVA
Ogni giorno nella nostra vita dobbiamo prendere delle decisioni, alcune hanno un piccolo impatto sulla nostra vita altre invece possono rivelarsi decisive per il nostro futuro, c'è una scelta in particolare che non soltanto condiziona la vita futura ma addirittura la nostra eternità, questa scelta è di accettare Cristo Gesù nella nostra vita come personale Salvatore. Nel testo di oggi Dio poneva il popolo davanti ad una scelta, la vita o la morte, la benedizione e la maledizione, possiamo constatare che Dio non forza nessuno ma invita la Sua creatura a prendere una decisione, illustrando però quali sono le conseguenze della sua scelta. La Bibbia ancora oggi rinnova l'invito a fare la nostra scelta e ci illustra ampiamente anche le conseguenze di una scelta sbagliata e i benefici della scelta giusta. Forse pensiamo di poter evitare di fare una scelta e lasciare che le cose si evolvono da sole, in questo modo noi abbiamo già fatto la scelta, cioè di non voler dare ascolto alla voce di Dio e quindi di essere separati da Lui per tutta l'eternità.
Meditazione del 24 maggio 2018
"E non fate posto al diavolo." (Efesini 4:27)
VIETA L'INGRESSO AL NEMICO
Quando ti senti scoraggiato, e hai nella mente soltanto pensieri negativi, puoi star certo che il diavolo ti sta circondando per sferrare il suo attacco. Il suo calendario, non conosce riposo e i nostri anni di fede non gli sono di ostacolo. La Bibbia, parlando di lui, usa l'immagine di un leone ruggente, alla ricerca di una preda indebolita da atterrare. Perché finire in pasto a questo leone se Dio ci ha donato le ali della fede con le quali spiccare alti voli? Un giorno, esausto di fatica e di preoccupazioni un credente era caduto nello scoraggiamento. La moglie, vedendolo così, andò ad indossare degli abiti da lutto. Stupefatto il marito le domandò che cosa fosse successo ed ella le rispose con un tono piuttosto lugubre: "Dio è morto". Tu sei folle! Replicò l'uomo. Io credo invece, che Dio sia morto, rispose la moglie, perché tu non confidi più nella sua grazia! l'uomo capì la lezione e scrollò il suo scoraggiamento. Apri il tuo cuore soltanto al Signore Gesù e il diavolo non troverà posto nella tua vita!
Meditazione del 23 maggio 2018
"Ma queste cose sono scritte, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figliolo di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome." (Giovanni 20:31)
VALE LA PENA!
Vale la pena credere in Cristo! Forse sorridi, credi che questa sia una cosa antiquata, per vecchi, poveri, persone impopolari o in difficoltà. Tu invece vuoi dare un senso alla tua vita! Noi tutti desideriamo la felicità, la libertà, ma sappi che queste cose possiamo trovarle soltanto in Gesù! Ti domanderai: "Perché?" Perché Cristo perdona e dimentica tutte le tue colpe e i tuoi peccati dandoti la pace, perché Egli solo è il Principe di pace. Gesù libera dal peccato e dal vizio e vuole liberarti anche da tante cose che ti rendono infelice. Egli dona abbondanza di gioia a coloro che sono sulla via che porta al cielo. Anche tu puoi ricevere questo dono, se accetti Cristo. Queste sono delle buone ragioni per cui vale la pena credere in Gesù! La Bibbia esorta: "Eccolo ora il tempo accettevole, eccolo ora il giorno della salvezza" (2° Corinzi 6:2). Questo tempo di grazia dura ancora perché tu possa ricevere Gesù e la "salvezza" offerta da Dio.
Meditazione del 22 maggio 2018
"Preparati ad incontrare il tuo Dio." (Amos 4:12)
IL VIAGGIO DELLA VITA
Ogni estate migliaia di famiglie si mettono in moto per andare in qualche luogo a passare le vacanze. Molti non possono permettersi un viaggio all'estero, ma con tutto ciò nessuno rinunzia ad una vacanza. Chi vive nell'entroterra desidera andare al mare; chi vive vicino al mare desidera andare in montagna, in ogni modo, o in un luogo o nell'altro un piccolo viaggio d'estate ci vuole. Si deve cambiare ambiente, spezzare un po' quella vita monotona di tutto l'anno. Il luogo di villeggiatura e le spese per il viaggio diventano questioni di massima importanza. Solo un'incosciente si metterebbe in viaggio senza sapere dove andare, senza essersi informato sulla via e senza domandarsi se abbia la possibilità di compiere il viaggio felicemente. Se per le vacanze..., che possono durare due settimane, un mese o poco più, richiedono dei piani, dei conti ben precisi, quanto più si dovrebbe con sincerità esaminare se nel viaggio verso l'eternità ci si trovi sulla via giusta o no. Il nostro unico consigliere e la sola guida infallibile è la Bibbia, la Parola di Dio.