
Parole di Vita
Meditazione del 25 agosto 2020
Quando le fondamenta sono rovinate, che cosa può fare il giusto? (Salmo 11:3)
FONDAMENTA ROVINATE
Una buona costruzione nasce da buone fondamenta, se sono solide e ben fatte, allora tutto l’edificio sopra esso costruito sarà resistente e solido; mentre fondamenta fragili non riusciranno a sostenere a lungo un edificio, soprattutto di fronte ad eventi che ne scuotono la resistenza. Se tutto ciò è valido in campo edilizio, quanto più lo è per ciò che riguarda la nostra vita. Si assiste sempre più spesso a veri crolli improvvisi e rovinosi, la stabilità del cuore e dell’anima si rivelano incapaci di reggere davanti ai più deboli soffi di vento, questo quando un’intera vita, l’esistenza di una persona si basa su fondamenta costruite male e in fretta. Qual è allora il fondamento che può sostenere la nostra vita e rivelarsi solido anche di fronte al terremoto più duro? Esso è Cristo Gesù: “Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire” (Isaia 28:16).
Meditazione del 24 agosto 2020
Ma se hai paura di farlo, scendi con Pura, tuo servo (Giudici 7:10)
VINCERE LA PAURA
Il Signore aveva chiamato Gedeone e lo aveva scelto come strumento per liberare il popolo dagli assedi dei Madianiti. Gli aveva garantito che non lo avrebbe lasciato mai e lo avrebbe aiutato in ogni circostanza. Tutto ciò sarebbe quindi dovuto bastargli e dargli forza per il futuro, ma Dio, che conosce il cuore dell’uomo, si accorse che c’era in lui paura, d’altronde ciò che gli stava davanti era una situazione difficile. Ci sono delle paure insite nel cuore dell’uomo, che Dio vuole togliere e dare la vittoria. Una di esse è la paura del giudizio Divino a causa del peccato; quando infatti Adamo peccò, si nascose dal Signore perché aveva paura. Chi si accosta a Cristo ottiene salvezza e completa libertà da questa paura. Un ulteriore paura è quella di essere soli, senza nessuno a prendersi cura di noi; Gesù non abbandona mai coloro che confidano in Lui. In Cristo vi è vittoria sulla paura della morte, Egli dona la vita eterna, vi è vittoria sulle paure terrene, Egli ci aiuta in ogni difficoltà.
Meditazione del 23 agosto 2020
Ricordati di queste cose perché tu sei mio servo; io ti ho formato, tu non sarai da me dimenticato (Isaia 44:21)
DIO NON TI HA DIMENTICATO
Si dimentica ciò o chi non ci interessa; e con facilità l’uomo dimentica molte cose. Può accadere che qualcuno si dimentichi di noi, ed è a motivo di questa realtà, che qualcuno pensa che anche Dio si sia dimenticato della Sua creatura. A Lui viene pertanto attribuita la colpa del male che c’è intorno a noi, la verità invece è che tutto questo accade non perché Dio ci abbia dimenticati, ma perché l’uomo si è dimenticato di Lui. Se in cuor tuo stai affermando che Dio ti ha dimenticato, Lui dice a te: “Ricordati di queste cose”. Ricordati che il Signore ha pagato il tuo debito, quando per espiare il tuo peccato, denso come una fitta nube che ti impediva di scorgere l’amore di Dio, ha donato Cristo Gesù a morire sulla croce. Ricordati che Egli è pronto a donarti una nuova vita, Egli dimentica il tuo triste passato, e ti offre in dono la salvezza eterna. Ricordati che il Signore può ricostruire la tua vita, non ti ha scordato ed è pronto a rimettere ogni cosa a posto.
Meditazione del 22 agosto 2020
Io ti dico disse al paralitico alzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua (Marco 2:11)
GESÙ TRASFORMA LE SITUAZIONI
Vi era un uomo paralitico, incapace di camminare il quale venne portato a Gesù perché vi era la certezza che Egli potesse compiere un miracolo. Molti dei presenti invece erano critici, increduli, pieni di pregiudizi verso Gesù. Ma, nonostante la vita del paralitico fosse segnata per sempre, Gesù trasformò quella situazione. Ancora oggi Gesù è Colui che può dare una svolta alla tua vita, trasformare quelle situazioni che nessuno ha potuto fino ad ora. Soltanto Gesù può operare! Quando con fede e coraggio vai a Lui, come fece quell’uomo; costretto a farsi largo tra la folla che attorniava il luogo dove era il Signore e calarsi dal tetto pur di raggiungerlo. Gesù operò innanzitutto nel suo cuore, lavando i suoi peccati e trasformando così la sua condizione di peccatore; dopodiché, la mano potente di Cristo fu stesa verso il suo bisogno fisico e la sua vita fu cambiata. Se prima il lettuccio lo portava, ora è lui a portarlo.
Meditazione del 21 agosto 2020
Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme (Salmo 23:2)
LA CALMA DI DIO
Il cuore dell’uomo è spesso sottoposto a stati di agitazione che giungono da circostanze esterne come prove, difficoltà, paura e incertezza del futuro. Vi sono inoltre ansie e agitazioni che nascono interiormente, la causa di esse è innanzitutto la mancanza della pace di Dio prodotta dal peccato. Questo Salmo ci mostra la mano del Signore che desidera tirarci fuori da quello stato di agitazione e condurci verso un luogo di pace, di riposo, di calma interiore. Gli sforzi umani volti al raggiungimento di questo beato stato interiore, sono momentanei, parziali, se non inutili. Il Salmo 23 afferma che è possibile vivere una vita gustando la pace di Dio e la calma che Egli sa dare. Vivendo accanto a Lui ogni giorno, riponendo nel proprio cuore la Sua Parola e afferrando per fede le promesse in Essa contenute, farà trovare ristoro all’anima stanca e la certezza che anche attraversando la valle dell’ombra della morte, la calma di Dio sarà tangibile perché Egli è accanto a noi.
Meditazione del 20 agosto 2020
Cristo Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l'immortalità mediante il vangelo (2° Timoteo 1:10)
DALLA MORTE ALLA VITA
La più triste realtà della vita è la morte: la cessazione di tutte le funzioni vitali. Essa è l’evidente conseguenza del peccato, racchiude in sé ciò che è nel senso più esteso, come dice la Scrittura: la morte spirituale e la morte eterna, vale a dire la separazione da Dio, oggi è per sempre. C’è chi guarda ad essa con paura e trema al pensiero che un giorno gli toccherà; chi invece cerca di non pensarci e godersi al massimo la vita per non cedere anch'egli a questo pensiero. Ma colui che accetta Gesù nel proprio cuore quale personale Salvatore “è passato dalla morte alla vita” (I Giovanni 3:14.) Per il credente la morte è una condizione passata perché Gesù ne ha distrutto il potere. La morte spirituale, la separazione da Dio, è stata sconfitta da Cristo sulla croce ed è stata sostituita dalla vita. Le cose vecchie sono passate, sono diventate nuove; la gioia, la pace, la presenza di Dio, occupano il cuore di coloro che un giorno erano morti e lontani da Dio.
Meditazione del 19 agosto 2020
Alzo gli occhi verso i monti... Da dove mi verrà l'aiuto? (Salmo 121:1)
L'AIUTO DA DIO
Il salmista esprime il suo stato d’animo con franchezza, si trova in un momento di grande bisogno e sconforto, ma egli trova la soluzione alle sue difficoltà. Egli vede delle montagne davanti a sé, lo sguardo che non può non soffermarsi e non guardare alla difficoltà che gli stanno dinanzi. Quante volte i tuoi problemi sono proprio davanti a te, come non vederli? Una montagna che non puoi scalare, è troppo alta; ci vorrebbe un aiuto, ma esso non giunge. Se inizialmente lo sguardo è rivolto alle prove e alle difficoltà, deve poi però emergere la fede di guardare a Dio: “Il mio aiuto vien dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra” (v. 2). Colui che ha creato ogni cosa si prenderà cura di coloro che si rivolgono a Lui rendendo saldo il piede che vacilla, proteggendolo dal male. Diverse possono essere oggi le tue difficoltà, forse grandi quanto i monti, se non sai dove cercare aiuto, guarda al Signore, prega con fede, otterrai per certo il Suo aiuto.
Meditazione del 18 agosto 2020
Ed Eliseo pregò e disse: «SIGNORE, ti prego, aprigli gli occhi, perché veda!» E il SIGNORE aprì gli occhi del servo, che vide a un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo (2° Re 6:17)
LA VISTA DELLA FEDE
Si parla nel testo di vista, non quella fisica, ma la vista della fede. Il servo di Eliseo mostra inizialmente di avere una vista spirituale debole, fu pertanto necessario l’intervento del Signore affinché egli potesse vedere ciò che occhio umano non vede. Come la cecità fisica fa vivere nel buio, così è per quella spirituale, essa ti impedisce di vedere le cose dalla prospettiva di Dio. In Ebrei 11:1 è scritto che “la fede è dimostrazione di realtà che non si vedono”. Siano allora i nostri occhi aperti per vedere quelle realtà che se trascurate ci portano a vivere lontano da Dio e nella insoddisfazione. La vista della fede non soltanto ti farà vedere tutto ciò, ma ti mostrerà l'amore di Dio, l’opera che Cristo ha compiuto sulla croce per te; vedrai come il Signore si prende cura della tua vita ogni giorno se ti affidi a Lui. Eleva oggi una preghiera: “Signore, fa che io veda quanto è grande l’amore tuo per me, e come senza di esso io sono nel buio più totale”.
Meditazione del 17 agosto 2020
Non c'è infatti albero buono che faccia frutto cattivo, né vi è albero cattivo che faccia frutto buono (Luca 4:43)
GESÙ VUOLE RAGGIUNGERTI
Il testo racconta che tutti quelli che ne sentivano il bisogno o avevano delle difficoltà, andavano con fede a Gesù, con umiltà, riconoscendo la loro debolezza, ed Egli operava compiendo meraviglie nella loro vita. Si nota, però, che ad un certo punto, Gesù si allontana da quella folla, la quale fa di tutto per trattenerlo, per non permettergli di andare via; ma Egli dice loro che vi erano ancora molte persone che non avevano ancora realizzato quanto desiderava fare. Caro lettore, tanti sono coloro che hanno conosciuto Cristo come personale Salvatore e hanno realizzato per la fede l’opera Sua nella propria vita, ma sappi che ancora oggi Gesù desidera raggiungere anche te, Egli non cessa di operare e vuole portare benedizione ancora al tuo cuore. Vuole raggiungerti per annunciarti la buona notizia, in altre parole Egli stesso è venuto per salvarti dalla schiavitù del peccato. Vuole raggiungerti per avere comunione personale con te e per farti conoscere la Sua volontà per la tua vita.
Meditazione del 16 agosto 2020
Fuggite di mezzo a Babilonia, salvi ognuno la sua vita (Geremia 51:6)
SALVATI LA VITA
Di fronte a una qualsiasi imminente calamità o pericolo, si udrebbe un forte grido: “Fuggite, scappate, mettetevi al sicuro”. Fuggire significa: "Allontanarsi rapidamente, tenersi lontano, evitare, eludere, schivare". Nella Scrittura vi è lo stesso urgente appello: “Fuggite, salvatevi la vita” (Atti 2:40); non riferito però ad eventi naturali, ma ad un pericolo ben più serio, la perdizione eterna per coloro rifiutano la grazia che Dio vuole donare per la fede nel Suo Figliolo Gesù Cristo. Senza Dio la vita è in pericolo ed è pertanto necessario fuggire per non perire insieme a coloro che vivono nel peccato, allontanarsi rapidamente da tutto ciò che è peccato. Chi fugge sa che ogni attimo è prezioso e quindi ogni distrazione potrebbe essere fatale; l’unico suo scopo è quello di raggiungere il luogo sicuro, esso è e rimane ai piedi del Signore. Oggi puoi scegliere di essere salvato. Salvati la vita, oggi vai a Cristo.