
Parole di Vita
Meditazione del 29 dicembre 2022
Dio non ha riguardo alla qualità delle persone (Atti 10:34)
SEI SPECIALE PER IL SIGNORE
Davanti a Dio ogni individuo ha un valore speciale ed Egli ama indistintamente tutti. La Scrittura afferma che il desiderio di Dio è che tutti siano salvati. L’opera di redenzione di Cristo è stata compiuta per l’intera umanità, nessuno escluso. Il fatto che ci sono persone che hanno fede e vivono secondo gli insegnamenti e le promesse della Parola di Dio, non significa che siano dei “fortunati” scelti da Dio, ma semplicemente che hanno aperto il cuore al messaggio di salvezza. Coloro che hanno ricevuto il messaggio del Vangelo e l’hanno accettato credendovi, Dio li ha accolti perdonando i loro peccati e rendendoli figli Suoi amatissimi. Anche tu sei nei pensieri amorevoli di Dio e rientri nel Suo meraviglioso piano di salvezza. Vai al Signore, in modo che Egli operi potentemente nella tua vita. Non devi presentarti a Lui sulla base dei tuoi meriti o della tua giustizia, ma unicamente confidando nel sacrificio di Cristo Gesù per realizzarne la profonda efficacia. Entra senz’indugio per la porta della grazia, così come sei, ed il Signore ti accoglierà secondo la Sua promessa: “colui che viene a me, io non lo caccerò fuori”.
Meditazione del 28 dicembre 2022
Ma tu, o Signore, sei un Dio pietoso e misericordioso, lento all’ira e grande in benignità e in verità (Salmo 86:15)
DIO E' PAZIENTE
Davanti all’indifferenza o alla ribellione ostinata dell’uomo, il Signore non agisce dando immediato sfogo alla Sua ira. Diversamente dagli uomini, Egli manifesta una pazienza mirabile nei confronti del peccatore. Egli interviene secondo i Suoi criteri di giustizia e di santità. Dio, nella Sua pazienza, non si limita ad un’attesa passiva; è benigno e continua ad agire, per mezzo del Suo Spirito, della Parola e delle circostanze affinché il peccatore si ravveda. In tal modo, il Signore misericordioso, con tanto amore continua a chiamare il peccatore a Sé, concedendogli ulteriori possibilità di ravvedimento, desiderando perdonarlo e ristorarlo nella comunione con Lui. Tutti gli uomini hanno l’immeritato privilegio di andare a Dio per mezzo di Cristo Gesù il Salvatore, l’unico Mediatore. Forse pensi che per te non ci sia più speranza e che oramai, a causa dei tuoi troppi e gravi errori, sia tardi per rivolgerti a Dio ed essere accolto da Lui. La verità dell’amore divino è più grande delle tue colpe. Dio è paziente e ti sta aspettando per accoglierti a Sé, perché ti ama. Vai a Gesù in questo momento, invocaLo, ed Egli ti manifesterà le virtù della Sua pazienza.
Meditazione del 27 dicembre 2022
Ricordati di Gesù Cristo, risorto dai morti… (2° Timoteo 2:8)
GESU' NON CI LASCIA
Sono le parole dell’anziano apostolo Paolo consapevole del poco tempo da vivere reimastogli. In maniera particolare avrebbero potuto sentire la sua mancanza, proprio quei giovani servitori di Dio che tanto avevano imparato da lui. Ecco il senso dell’esortazione: “Timoteo, tra un po’ non ci sarò più"; ma Gesù è sempre con te e ti darà intelligenza per sapere come ti devi comportare, perciò ricordati di Lui. È Cristo il sommo Pastore, è Lui il Consigliere ammirabile. È Lui l’Uomo santo da invocare e nessun altra figura religiosa, è Lui il Signore della Chiesa”. Anche per noi è una necessità ricordarsi di chi è Gesù, è una gioia sapere che è risorto e vivente. Egli è una risorsa vitale per noi. Possiamo parlarGli, ascoltarLo. Le sollecitudini della vita vorrebbero oscurare il fatto più importante della storia ed è per questo che è importante ricordarsi di Cristo, non per celebrare una data o un evento, ma per vivere ogni giorno in comunione con Lui. Signore, grazie che mi fai realizzare quanto hai promesso: “…Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente”.
Meditazione del 26 dicembre 2022
Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui, ed egli agirà (Salmo 37:5)
UNA SORTE SICURA
Riporre la sorte nel Signore significa anzitutto affidare a Cristo il destino eterno della nostra anima. In altre parole, significa scegliere di credere in quel che Dio ha fatto per noi, invece di confidare nelle opere dell’uomo. Riporre la nostra sorte nel Signore significa riposare serenamente nella Sua sovranità sulle circostanze, anche quando subiamo eventi che sembrano danneggiarci. Riporre la nostra vita in Cristo vuol dire continuare a fare la Sua volontà, lasciando che sia Lui a prendersi cura di noi, anche quando potremmo risolvere dei problemi trascurando la Sua Parola. Se ti sei affidato a Dio per qualcosa, continua fino alla fine: non andare nella direzione opposta alla preghiera, non aprire tu le porte e non chiuderle, ma lascia Dio operare. Mettere la propria vita nelle mani del Signore non significa perderla, ma vederla, giorno per giorno, arricchita dalle Sue grandi benedizioni. In chi, o in che cosa stai rimettendo la tua sorte stamattina? Rimetti sia il tuo destino eterno sia la tua sorte terrena nelle mani del Signore, “confida”, pienamente e profondamente, “in lui, ed egli agirà”.
Meditazione del 25 dicembre 2022
Voi investigate le Scritture ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me (Giovanni 5:39)
IL GESÙ DELLE SCRITTURE
L'Antico Testamento è pieno di riferimenti che portano a Gesù. Dio aveva affermato ad Abramo: "Tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza" (Genesi 28:14). Si parla chiaramente della tribù nella quale il Messia sarebbe nato: "Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, né sarà allontanato il bastone del comando dai suoi piedi, finché venga colui al quale esso appartiene e a cui ubbidiranno i popoli" (Genesi 49:10). L'Antico Testamento, inoltre, descrive la sua famiglia d'origine: "Poi un ramo uscirà dal tronco d'Isai, e un rampollo spunterà dalle sue radici. Lo Spirito del Signore riposerà su di lui" (Isaia 11:1, 2). È il Signore stesso a confermare la Sua nascita da una vergine: "Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio e lo chiamerà Emmanuele" (Isaia 7:14). Il profeta Daniele ha persino scritto, con esattezza, il tempo della nascita del Messia (Daniele 9:25). È un Dio dl precisione e profezia, che ha un progetto anche per la tue vita; l'unico piano che potrà davvero realizzarti e darti quella gioie che tanto brami. Caro lettore, hai accolto nel tuo cuore Gesù quale tuo personale Salvatore e Signore?
Meditazione del 24 dicembre 2022
...durante il combattimento essi gridarono a Dio, che li esaudì, perché s'eran confidati in lui (1° Cronache 5:20)
COMBATTI CON IL SIGNORE
Le tribù d’Israele avevano ricevuto l’eredità promessa della quale, però, dovevano prendere possesso. Posti di fronte alle nuove terre, ancora abitate, essi avrebbero dovuto conquistarle, combattendo. È una gran benedizione essere soccorsi da Dio! Tutte le prove della vita risultano più leggere, avendo una tale grazia. Anche tu puoi essere soccorso come quegli Israeliti. In che modo? Considera il loro agire: essi confidarono in Dio, non in armamenti né in strategie. Quanti fallimenti hanno origine nella troppa sicurezza in noi stessi. Inoltre, pressati dal bisogno, essi gridarono a Dio, che li esaudì. Quale miglior preghiera di un grido sincero nel momento del bisogno? Infine, tutto ciò da dove lo fecero? Dal sicuro delle loro tende o al riparo del Tabernacolo? No! Essi furono soccorsi combattendo! Caro amico, non puoi pensare di avere vittoria sul peccato e sul vizio continuando a convivere con essi. Né puoi aspettarti di superare la prova e le difficoltà precipitando nella depressione. Esci a combattere, non confidando sulla tua potenza ma su quella del sacrificio di Cristo. Egli, con la Sua Grazia, soccorre tutti quelli che gridano a Lui con fede.
Meditazione del 23 dicembre 2022
E in lui voi avete tutto pienamente… (Colossesi 2:10)
PIENEZZA DI GRAZIA
Una famiglia povera, in viaggio su una nave, razionava attentamente il formaggio ed il pane che avevano portato per il viaggio. Dopo tre giorni, uno dei figli si lamentò con il padre non sopportando più tale restrizione. Il padre gli diede allora gli ultimi spiccioli, dicendogli di andare in coperta e comprarsi un dolce. Il ragazzo tornò dopo qualche ora e con un gran sorriso. Il padre gli chiese dove fosse stato. “In coperta" disse, "a mangiare tre ciambelle e una bella bistecca!”. Attonito, il padre disse: “Tutto questo per pochi spiccioli?” “O no”, replicò il giovane “il cibo è gratis, è compreso nel prezzo del biglietto!”. L’apostolo Paolo avvertiva i credenti di Colosse dei falsi insegnanti che davano briciole di un’apparente religiosità, invece che l’abbondante mensa di una vita esuberante offerta da Gesù, obliando la pienezza della grazia in Cristo per contare soltanto su ciò che potevano procurarsi da soli. Chi ha creduto in Gesù non si è assicurato appena un passaggio per il Cielo ma anche tutto ciò che serve per gustare il Suo ristoro qui ed ora: in Cristo abbiamo tutto pienamente, perché Egli ha già pagato per ogni benedizione.
Meditazione del 22 dicembre 2022
La riflessione veglierà su te, e l’intelligenza ti proteggerà (Proverbi 2:11)
INTELLIGENZA SPIRITUALE
Dio ci ha ci ha dato un cuore per amare ed uno spirito attraverso il quale possiamo realizzare la presenza del Signore. Siamo stati fatti a Sua immagine, per manifestare le Sue virtù, come l’amore, la bontà, la santità. Tra noi e Dio, però, si è posto un ostacolo insuperabile, che guasta il nostro essere e ci allontana da Lui: il peccato, che si manifesta con un forte desiderio di indipendenza da Dio. È una forza interiore che ci domina, privandoci degli alti fini per cui siamo stati creati. La drammaticità di questa condizione è che ci si abitua a vivere come se Dio non esistesse. È insensato escludere Dio dalla nostra vita. ChiediamoGli di farci capire. Leggiamo il Vangelo e ci sarà rivelato che Gesù ha distrutto l’ostacolo del peccato e vuole avere cura di noi. Rifletti! La tua vita può cambiare, non per le tue capacità, ma per la potenza e l’amore di Dio. Quando con tutto il cuore accetterai Gesù come Signore e Gli chiederai perdono, Egli ti darà con la Sua pace e la Sua gioia, anche un nuovo modo di pensare, un discernimento per vedere le cose come sono nella realtà spirituale. L’intelligenza ti proteggerà, la guida dello Spirito Santo veglierà su te.
Meditazione del 21 dicembre 2022
…il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri (Isaia 61:1)
VERA GRAZIA
Secondo l’ordinamento giuridico italiano, il Presidente della Repubblica ha facoltà di conferire la “grazia” ad un condannato che possiede i requisiti necessari. Tale atto di clemenza non equivale ad un’assoluzione, quindi non implica la cancellazione del reato e la fedina penale rimane macchiata. Ben altra cosa è la grazia di Dio in Cristo Gesù. In Lui siamo giustificati, cioè “come se non avessimo commesso il fatto”, il peccato che Egli cancella con il Suo prezioso sangue espiatorio. Dio ci accorda grazia, non premiando le buone opere, ma benedicendo l’umile fede di chi, riconoscendosi peccatore bisognoso di perdono, confida nel sacrificio di Cristo come sufficiente a ciò. Nel Signore riceviamo grazia su grazia. Egli può liberare chiunque e all’istante dalle catene del male e del vizio. Poiché Dio non si ricorderà più dei nostri peccati, possiamo ricevere ogni benedizione celeste e godere la libertà di dimorare alla Sua santa presenza. Non cercare qualche favore da Dio, ma accogli la Sua grazia. Se sei ancora schiavo del peccato, imprigionato dalle sue conseguenze, volgiti con fede a Cristo ed Egli fascerà il tuo cuore spezzato.
Meditazione del 20 dicembre 2022
Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa (Giovanni 15:11)
LA VERA GIOIA
La Parola di Dio insegna chiaramente che l’appagamento fornito dalle soddisfazioni materiali è provvisorio e superficiale, mai profondo né duraturo. La vera gioia non è procurata dalle cose che sono fuori di noi. Essa è qualcosa di profondamente spirituale, proveniente dalla comunione con Dio. La gioia completa è l’inappagabile allegrezza della presenza costante di Cristo e dell’approvazione divina nel nostro cuore. Questo è il ristoro che il salmista vuole esprimere, quando afferma: “Tu m'hai messo più gioia nel cuore che non provino essi quando il loro grano e il loro mosto abbondano”. Pertanto, possiamo gioire anche quando le cose nella nostra vita sono spiacevoli, quando gli affetti umani ed i beni materiali sono carenti, e perfino quando le sofferenze fisiche persistono. La soddisfazione che il mondo ti offre è, invece, temporanea ed incompleta. La gioia di questo mondo è incapace di sussistere ai rovesci della vita: non barattarla mai con la gioia di Cristo che può dimorare in te attraverso la Sua Parola, neanche, quando il cammino cristiano dovesse passare per le più dure tribolazioni.