
Parole di Vita
Meditazione del 05 novembre 2023
Io ti preserverò dall'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra (Apocalisse 3:10)
MOMENTI DIFFICILI
Come ci si prepara ai momenti difficili della vita, come si affrontano? Non esiste alcun manuale che possa aiutarci. Il Signore loda la chiesa di Filadelfia, perché ha saputo mettere in pratica i consigli e le esortazioni della Parola di Dio. Questi cristiani, malgrado non avevano molta forza, serbarono la Parola di Dio quando erano stati perseguitati. In conseguenza di tale loro scelta, Cristo gli promette che li avrebbe preservato dall'ora difficile. Come a dire: tu hai fatto il tuo dovere nel custodire la mia Parola, anch'io farò la mia parte, nel custodire te nel momento della difficoltà. Il dovere di ogni cristiano consiste nel fare ciò che gli viene comandato attraverso la Parola di Dio. Nell'adempiere il proprio dovere, si incontra sempre il favore insostituibile di Dio che ci guarda dall'ora della prova, del pericolo. In tali momenti importanti dell'esistenza, bisogna essere sicuri di avere l'aiuto e il favore di Dio. Essere preservati nelle difficoltà è un grande privilegio. Stai serbando la Parola di Dio nella tua vita? Allora non ti spaventare nei tempi avversi di tentazione e minaccia: il Signore è con te!
Meditazione del 04 novembre 2023
Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il Signore, spererò nel Dio della mia salvezza (Michea 7:7)
UNA DECISIONE SAGGIA
Il profeta ha descritto uno scenario disastroso, tremendamente attuale. Gli uomini si affrettano a fare il male, nelle famiglie c'è "guerra", quanti dovrebbero amministrare la giustizia si corrompono, il peccato è dilagante. L'apostolo Paolo dirà: "Negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, amanti del piacere anziché di Dio" (II Timoteo 3:1-4). Che fare? Possiamo osservare passivamente tutto ciò, lasciandoci prendere dallo sconforto, o reagire come Michea. Egli sta parlando a nome del residuo fedele di Israele. Sì, i veri credenti non devono disperare o rassegnarsi al peggio, ma alzare lo sguardo verso il cielo sapendo che Dio non ha perso il controllo della situazione. Quanti hanno conosciuto personalmente il Signore possono dire con certezza di fede: "Il mio Dio mi ascolterà. Egli mi condurrà fuori alla luce". Spetta a te decidere: puoi farti trascinare nel vortice del male, dichiarando che non c'è nulla da fare, o rivolgerti a Dio che può cambiare le situazione e intervenire in tuo favore per farti del bene.
Meditazione del 03 novembre 2023
Signore, perché hai fatto del male a questo popolo? Perché dunque mi hai mandato? (Esodo 5:22)
DIO NON DELUDE MAI
Sappiamo che talvolta gli uomini ci deludono. Alcuni portano delle profonde ferite pensando che perfino Dio sia venuto meno nei loro confronti. Egli aveva detto a Mosè: "Or dunque va io ti mando dal faraone perché tu faccia uscire dall'Egitto il mio popolo, i figli di Israele". Mosè era andato, aveva seguito le indicazioni di Dio, ma la situazione era peggiorata. Perché? Il Signore non voleva prendersi gioco del Suo servo, ma stava attuando il Suo piano. Le cause della delusione possono essere tante. Molte volte non comprendiamo i metodi di Dio, ma, quando pare che tutto va male, Dio è all'opera. Altre volte non comprendiamo i tempi di Dio o forse quello che Dio vuole dirci mediante il Suo "silenzio" o "ritardo". Egli agisce nel tempo più opportuno per prendersi maggiore gloria. La resistenza del faraone permise a Dio di manifestare la Sua maestà ed infine ci fu una potente liberazione. Non dubitiamo di Dio, ma di noi stessi e del nostro discernimento. Seguiamo l'esempio di Mosè che "tornò al Signore". Qualunque cosa accada e qualsiasi sentimento ci pervada, torniamo al Signore in preghiera, parliamone con Lui, che saprà confortarci e indicarci la via della soluzione.
Meditazione del 02 novembre 2023
"Vuoi guarire?" (Giovanni 5:6)
UNA STRANA DOMANDA
Presso una vasca in Gerusalemme, insieme a molti ammalati, v'è un uomo infermo da trentotto anni. Egli spera, ogni giorno, di trovare soluzione al suo problema, perché in questo luogo, chiamato "casa di misericordia", avvengono dei miracoli. Gesù, che si trova lì volutamente e che conosce esattamente la condizione di quest'uomo, gli rivolge questa domanda. Non è una presa in giro. Ancora oggi sono molte le persone ammalate nello spirito che confidano nell'uomo, nel caso o in qualche evento straordinario per trovare un po' di sollievo. In realtà, non sono pronte a guarire. Abituate ormai al peccato, alla schiavitù, al vizio, pensano che questo sia il loro "destino". Restano perplesse e incredule dinanzi ad una proposta di guarigione e si adagiano nella sofferenza. Cristo si rivolge ora a te e ti fa la stessa domanda: "Vuoi guarire?". Non dilungarti in lamentele o giustificazioni vane, ma rispondi prontamente e con fede semplice: "Sì Signore, lo voglio" e vedrai che un miracolo avverrà nella tua vita. Sì, ciò che non è stato possibile nel corso degli anni è possibile in un istante, alla parola potente di Gesù che disse: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina".
Meditazione del 01 novembre 2023
Davide disse: "C'è ancora qualcuno della casa di Saul, al quale possa fare del bene per amore di Gionatan?" (2° Samuele 9:1)
UNA BENEVOLENZA INCREDIBILE
Il re Davide dimostra ancora una volta di essere "l'uomo secondo il cuore di Dio". Nonostante le sue molteplici occupazioni, si preoccupa di potere ancora fare del bene a qualche altro parente del suo predecessore Saul, che aveva più volte tentato di ucciderlo. Ora Davide avrebbe potuto vendicarsi, ma al contrario, per amore di Gionatan, figlio di Saul, vuole agire con benignità. Qualcuno … al quale far del bene, senza chiedere referenze particolari, senza distinzione di sorta. È incredibile come questo sia il sentimento e l'occupazione principale di Dio. Egli cerca qualcuno, chiunque sia, per benedirlo. Nessun uomo può presentare meriti; apparteniamo alla famiglia "umana" dove "tutti hanno peccato" e sono "nemici" e privi della gloria di Dio (Romani 3:23; 5:10). Nonostante ciò, Dio ci cerca, non per vendicarsi ma per aiutarci. Perché? Davide era mosso dall'amore per Gionatan, Dio è mosso dall'amore che ha per il Suo Figliolo Gesù, l'unico che ha soddisfatto pienamente la Sua giustizia, pagando il prezzo per la liberazione degli uomini dal peccato. Sappi che Dio ti cerca per farti del bene, accostati a Lui e lo scoprirai!
Meditazione del 31 ottobre 2023
A un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si aprirono, e le catene di tutti si spezzarono (Atti 16:26)
UN TERREMOTO BENEFICO
Paolo e Sila si trovano in carcere per aver liberato da possessione demoniaca una giovane. I due servi di Dio non si abbattono, ma pregano e cantano inni al Signore. Ecco che avviene questo "strano terremoto" che libera i carcerati e apre le porte della prigione. Il termine terremoto evoca subito pensieri di distruzione, sofferenze e morte. Non ci sono terremoti benefici. Tuttavia, in questo caso si tratta della manifestazione della potenza di Dio a favore dei Suoi figli. Nella vita degli uomini ci sono dei legami che nessuno può spezzare e delle situazioni che nessuno può risolvere. Ciò che è impossibile all'uomo è però possibile a Dio. L'apostolo chiedeva a Dio di illuminare gli occhi del cuore dei credenti di Efeso affinché considerassero l'immensità della Sua potenza per tutti coloro che credono (cfr. Efesini 1:18, 19). Dio è potente, ma pure saggio e pieno di amore. La Sua grande forza non ci schiaccia, bensì ci libera e ci sgombra il sentiero per proseguire il cammino. Seguiamo l'esempio di Paolo e Sila. Non disperiamo, ma affidiamoci con tutto il cuore a Colui che può intervenire provocando un terremoto benefico che spezza le catene del male nella nostra vita e nella nostra casa.
Meditazione del 30 ottobre 2023
Perché il Signore lo voleva risparmiare (Genesi 19:16)
L'AMORE DI DIO
Lot visse per un tempo a Sodoma, nella pianura del Giordano. Gli abitanti di questa città "erano perversi e grandi peccatori verso il Signore". A motivo del peccato persistente e dilagante, essi si attirarono il giudizio di Dio. Lot però era rattristato della condotta dissoluta di quegli uomini scellerati e si tormentava, nella sua anima giusta per quello che vedeva e udiva. Dio mandò degli angeli a trarlo fuori dalla città prima di consumarla nel fuoco. Anche oggi, il peccato degli uomini è giunto al culmine. C'è però una via di uscita. Dio ha mandato Suo Figlio affinché: "Chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna" (Giovanni 3:16). Il Signore intende risparmiare gli uomini dal giudizio e dalla perdizione eterna. Molti resistono all'invito amorevole del Signore, ma tutti coloro che lo accettano, hanno la promessa di essere liberati dal giudizio e portati in gloria. Dio ti vuole risparmiare e ti vuole portare in salvo perché ti ama. Ti farai condurre dalla Sua paterna mano?
Meditazione del 29 ottobre 2023
Ho aperto all'amico mio, ma l'amico mio si era ritirato (Cantico dei cantici 5:6)
NON AGIRE IN RITARDO!
La frase è tratta dal più bel poema di amore scritto da Salomone, nel quale lo sposo che corteggia la sposa può anche rappresentare il grande amore di Cristo per la Chiesa. La sposa ha trovato delle scuse alla richiesta dello sposo di voler entrare in casa. Ora, finalmente, si decide ad aprire la porta, ma ormai lo sposo è partito. Gesù dice: "Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Apocalisse 3:20). Per certo il Signore è paziente e continua ad insistere con mirabile perseveranza. Fino a quando? Non è profittevole temporeggiare in quanto il futuro è ignoto per tutti. La Scrittura ci ricorda che "oggi" è il giorno della grazia e della salvezza. Questo è il tempo propizio che non dobbiamo farci sfuggire. Le decisioni importanti non possono essere rimandate; non possiamo continuare ad ignorare Cristo che ha dato la Sua vita per la nostra redenzione, che desidera farci del bene e che aspetta la nostra decisione. Egli non forza la porta, ma continua a bussare ed a parlare ai nostri cuori. Aprirci a Cristo è urgente, è necessario farlo ora, per gustare i benefici della Sua presenza e della Sua opera amorevole.
Meditazione del 28 ottobre 2023
Oh, sapessi dove trovarlo! Potessi arrivare fino al suo trono! Esporrei la mia causa davanti a lui (Giobbe Giobbe 23:3,4)
DOV'È DIO?
Quest'uomo, che si trova in momenti di grande sofferenza, vorrebbe discutere con Dio del suo problema, lo sta cercando in preghiera, ma sembra che Egli si nasconda. L'uomo, anche quando non lo ammette o non lo comprende pienamente, è alla ricerca di Dio. Anche ciò rivela la grande verità che Dio esiste e l'uomo ha costante bisogno di Lui. "Oh sapessi dove trovarlo" esclamava Giobbe. Dio non si nasconde e non è lontano da ciascuno di noi. Egli dice: "Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore degli oppressi" (Isaia 57:15). La Bibbia afferma che Dio si è rivelato all'umanità avendo parlato molte volte e in molti modi e "in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio" (Ebrei 1:1, 2). Chiunque tu sia, sappi che non sei solo nel tuo problema, ma puoi avere fiducia nel Signore che ha promesso di aiutarti. Egli vuole soprattutto risolvere il problema più grande, che è quello del peccato, cancellandolo, per darti una vita nuova in Cristo. Dove trovare Dio? Egli è proprio ora vicino a tutti coloro che Lo invocano sinceramente e con tutto il cuore. È accanto a te.
Meditazione del 27 ottobre 2023
Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? (Luca 15:4)
CERCATI DAL BUON PASTORE
La parabola della pecora smarrita narra di un pastore che, avendo smarrito una pecora, lascia le altre novantanove in un luogo sicuro, per cercare una smarrita. Questa, incapace di ritrovare la strada, rappresenta l'uomo che si è allontanato da Dio e non è in grado da solo di riavvicinarsi a Lui. La Bibbia insegna: "Poiché eravate erranti come pecore; ma ora siete tornati al Pastore e Vescovo delle anime vostre" (I Pietro 2:25). Il pastore che cerca la pecora smarrita è Gesù, il quale afferma: "Il Figliolo dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perito" (Luca 19:10). Egli per riavvicinare l'uomo a Dio ha dato la Sua vita sulla croce quale prezzo per il perdono dei peccati di tutta l'umanità, subendo su di Sé il giudizio che spettava ad ogni peccatore. La ricerca paziente del pastore esprime l'amore che il Signore manifesta in favore dell'uomo e il Suo proposito di stapparlo al peccato, alle conseguenze eterne della ribellione alla Sua volontà. Caro lettore, Gesù il buon Pastore ti sta cercando e vuole preservarti da grandi sofferenze. Con pazienza, ti rinnova il Suo invito ad andare a Lui. Non indurire ulteriormente il tuo cuore. Arrenditi a Lui e troverai salvezza e ristoro.