
Parole di Vita
Meditazione del 17 settembre 2015
Ecco, io, sto alla porta e picchio; se uno ode la mia voce ed apre la porta, Io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco. (Apocalisse 3:20)
IL SIGNORE È ALLA PORTA
Per chi non conosce ancora il Salvatore questo messaggio di Cristo alla Sua Chiesa, rappresenta uno stimolo anche per quelli che non hanno accettato il Vangelo. Ma esso è indirizzato soprattutto ai credenti che vivono l'ultima fase della storia della Sua Chiesa. Dio nel Suo amore mette ciascuno in guardia contro la propria autosufficienza e la propria giustizia, che addormentano la coscienza e chiudono il cuore agli avvertimenti della Sua Parola. Gesù dice: "Tutti quelli che Io amo li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti." Lasciamoci riprendere e convincere di tiepidezza, di cecità, di povertà e questo permetterà al Signore di arricchirci della Sua grazia. Apriamo la porta del nostro cuore al Figliolo di Dio, Egli desidera cenare con noi per farci partecipi d'una allegrezza perenne; ci rivelerà i suoi pensieri, ci comunicherà le Sue ricchezze, trasformerà la nostra vita come ci ha promesso. Abbiamo dunque zelo e ravvediamoci! (Apocalisse 3:19).
Meditazione del 16 settembre 2015
Essendo radicati e fondati nell'amore, siete resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'Amore di Cristo. (Efesini 3:18)
AMORE IMMENSO
Molti credono di conoscere l'amore di Dio, ma senza averne mai com.preso molto. Cristoforo Colombo scoprì l'America, ma conosceva egli i suoi grandi laghi, fiumi e foreste? No, anzi morì senza conoscere molto delle caratteristiche della terra da lui scoperta. Ebbene, molti hanno scoperto solo qualcosa di Dio, ma vi sono altezze, lunghezze e profondità che non conoscono ancora. Quell'amore è un grande oceano, ed è necessario che noi c'immergiamo dentro. Si racconta che un servo del Signore, gettato in prigione per la sua fede e condannato alla fucilazione, pochi minuti prima di essere condotto a morte vide nella sua cella una finestra avente forma di croce. Sulla parte superiore della croce egli scrisse «Altezza», alla sua base «profondità» ed agli estremi di ciascun braccio «lunghezza». Egli aveva sperimentato in quel verso il grande amore di Gesù morente per noi sulla croce.
Meditazione del 15 settembre 2015
"Chi tiene conto della riprensione è accorto". (Proverbi 15:5) "Chi odia la riprensione morrà". (Prov. 15:10)
ESSERI AMATI DA DIO (II)
Quante volte Dio fa lo stesso con noi? Abbiamo bisogno di sentirci amati, rassicurati, entriamo in competizione e in gelosia come bambini. Quando viviamo le conseguenze dei nostri errori, ci sentiamo abbandonati dal Suo sguardo d'amore. Eppure la Bibbia ci assicura che Egli punisce il figlio che ama. Quando preghiamo e promettiamo e siamo pieni di buone intenzioni, forse anche Dio, sorride di noi, perché sa, che da li a poco, sbaglieremo di nuovo. Eppure ci ama e il Suo amore è più grande di quello che noi proviamo per i nostri figli. "Se voi che siete malvagi, sapete dare dei buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre Celeste...". L'essere diventati padri e madri è certamente una grazia di Dio perché, in questa condizione, si comprende meglio il sacrificio, la rinuncia, il perdono, l'amore, la pazienza, la fedeltà che occorre avere per i figli. Dono che Egli usa abbondantemente e giornalmente verso noi.
Meditazione del 14 settembre 2015
Perché mi chiamate "Signore, Signore", e non fate quel.lo che dico? (Luca 6:46)
ESSERI AMATI DA DIO (I)
"Mamma, mi vuoi bene?" Ogni giorno e più volte al giorno mio figlio mi pone questa domanda. Da quando è nata sua sorella, sembra sia diventato più sensibile non solo alle mie parole, ma anche al tono che uso nel pronunciarle. "Certo che ti voglio bene", è sempre la mia risposta e lo rassicuro con un abbraccio. "Mamma ma se mi vuoi bene, perchè mi rimproveri sempre?". "Perché voglio che tu impari ad ubbidire a ciò che ti dico e le cose che io dico sono sempre per il tuo bene". Anche se cerchiamo di parlare in maniera semplice è difficile a volte per un bambi.no capire che le punizioni sono necessarie per la sua buona educazione. Spesso, come genitori, abbiamo l'impressione di mancare l'obiettivo, quando dopo una marachella perdonata ne segue subito una più grande. I bambini, dimenticano facilmente i divieti, sembrano spinti da una follia più grande di loro e di noi. Eppure li amiamo! Li perdoniamo e fingiamo di credere alle loro promesse e buone intenzioni ma, nondimeno, li riprendiamo. "Tutti quelli che io amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti" (Apocalisse 3:19).
Meditazione del 13 settembre 2015
A Te, o Dio, nel raccoglimento, salga la lode in Sion, aTe l'omaggio dei voti che si compiono. (Salmo 65:1)
ADORAZIONE E LODE
"O Eterno, Signor nostro, quant'è magnifico il Tuo nome in tutta la terra! O Tu che hai posto la Tua maestà nei cieli. Dalla bocca dei fanciulli e dei lattanti Tu hai tratto una forza; quand'io considero i tuoi cieli, opera delle Tue dita, la luna e le stelle che hai disposte - che cos'è l'uomo che Tu n'abbia memoria? E il Figliol dell'uomo che Tu ne prenda cura?" (Salmo 8:1-4). "Tu, tu solo sei l'Eterno! Tu hai fatti i cieli, i cieli dei cieli e tutto il loro esercito, la terra e tutto ciò che sta sopr'essa, i mari e tutto ciò che è in essi, e Tu fai vivere tutte queste cose, e l'esercito dei cieli Ti adora" (Neemia 9:6). Riconoscendo chiaramente che Dio ha fatto ogni cosa, compre.so noi umani, quale deve essere il nostro atteggiamento nei Suoi confronti? Un verso, tanto meraviglioso, in Apocalisse 4:11, ce lo indica. "Degno sei, o Signore e Iddio nostro, di ricevere la gloria e l'onore e la potenza: poiché Tu creasti tutte le cose, e per la Tua volontà esistettero e furono Create". Quindi non ci resta che adoraLo come gli angeli nel cielo.
Meditazione del 12 settembre 2015
Io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. (Filippesi 4:11)
ACCONTENTARSI
Una delle cose che più lede la testimonianza cristiana è vedere un anziano credente brontolone, musone, litigioso e, generalmente, misera.bile. Magari ha passato una vita in chiesa, ha letto la Bibbia più volte dal-l'inizio alla fine, ha discusso all'infinito centinaia di temi biblici; eppure, nell'affrontare gli ultimi giorni della sua vita, c'è amarezza e scontentezza. Che contrasto con una santa donna che morì e i suoi ultimi giorni erano ricchi di momenti di gioia, di sorrisi, di preghiera e di testimonianza. La faccia irradiava la gioia del Signore. Eppure questa sorella era quasi analfabeta; non litigava mai sull'interpretazioni della Bibbia, non giudicava altri fratelli e sorelle, ma li incoraggiava e pregava per loro. Lei non era sempre stata così: era criticona, ambiziosa, cattiva come molti altri. Gesù l'ha colpita nel cuore e lei è cambiata. Ma questo cambiamento non si è fermato il giorno della conversione. E' continuato fino al giorno della sua morte. Paolo ha imparato tante cose nel corso della sua vita. La sua grande erudizione è manifesta nella sua vasta letteratura. La sua conoscenza linguistica si vede in ogni lettera. Paolo, però, afferma di avere imparato ad accontentarsi dello stato in cui si trova. E' povero? Sorride. E' ricco? Sorride. I credenti lo criticano e vogliono fargli del male? Che importa (Filippesi 1:16-18)! Il vero cambiamento cristiano non è nella conoscenza biblica (per quanto impor.tante), ma è nel carattere, nell'essere. E' l'essere pieno del frutto dello Spirito. E' imparare ad essere sempre contento in ogni stato. Questo è possibile solo se c'è un rapporto intimo e personale con Gesù.
Meditazione del 11 settembre 2015
Ed ecco Gli portarono un paralitico steso sopra un letto. E Gesù, veduta la fede loro, disse al paralitico:ÓFigliolo, sta di buon animo, i tuoi peccati ti sono rimessiÓ. (Matteo 9:2)
ACCOSTARSI CON FIDUCIA
Con la parola fede si deve intendere, come in altri passi del Vangelo, non solo il credere in Cristo come figliolo di Dio, ma l'aver fiducia incondizionata nella Sua autorità di rimettere i peccati: "Ti sono rimessi i peccati!". Gesù, in questo passo della scrittura insegna ad avvicinarci a Lui per essere guariti dei nostri mali, ma principalmente ad essere perdonati dai nostri peccati. Da questo comprendiamo, come i mali del corpo sono frequenti effetto e pena del peccato. Riassumendo, Gesù, diede prima al paralitico il perdono e la grazia dell'anima e poi, lo sanò anche della sua infermità. Per di più, la questione non è di sapere solo se la fede cristiana è più o meno efficace, ma se è vera fede. Noi confidiamo in Gesù Cristo non solo perché allevia la nostra angoscia, ma perché siamo persuasi che Gesù è la verità, la sola via di libertà per ogni uomo.
Meditazione del 10 settembre 2015
L'Eterno non guarda a quello a cui guarda l'uomo: l'uomo guarda all'apparenza ma l'Eterno guarda al cuore. (1° Sam. 16:7)
ACCETTATI DA DIO
Dio disse a Samuele: "Non giudicare dalla sua apparenza o altezza, perché Io l'ho scartato". Dio non prende decisioni sbagliate, come fa l'uomo! Le persone giudicano da quel che vedono, ma Egli scruta i pensieri d'ogni individuo e le sue intenzioni. Dio s'interessa delle condizioni dell'anima e non della nostra apparenza fisica. L'uomo guarda quello che esprime l'esterno. Quello che è accettato dalla società è quel che è considerato bello e intelligente. Ma questo è lo standard del mondo e non di Dio. Samuele fu tentato di usare l'approccio "umano", come propria misura di giudizio, ma Dio l'avvertì di non cadere in quella trappola. Dio fa in modo che l'accettazione o il rigetto non sia sulla base dell'esteriorità, ma secondo le condizioni del cuore di una persona. Perciò ti chiedo di focalizzare, immediatamente, la condizione del tuo cuore e vedere se v'è qualche impedimento per esse.re accettato! Dio usa una base e misura divina, "una Sua misura" per accettarti o respingerti". La luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre perché le loro opere erano malvagie" (Giovanni 3: 19).
Meditazione del 09 settembre 2015
Simon Pietro Gli rispose: Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; e noi abbiamo creduto ed abbiamo conosciuto che sei il Santo di Dio. (Giovanni 6:68-69)
VIVERE PER CRISTO
ßLa Bibbia dice che la nostra possibilità di vivere una vita cristiana risie.de nel nostro rapporto con Cristo. Egli ci darà modo di comprendere quanto sia importante e prezioso seguire Lui in ogni circostanza. Questo è un impegno giornaliero, come poterlo realizzare? Il testo citato ci mostra come i discepoli avevano ben compreso che senza di Gesù non vi era possibilità di avere la speranza di "Vita Eterna". Molte volte il parlare di Gesù sembrò duro per i discepoli e quindi difficile non solo comprenderlo, ma anche metterlo in pratica. Gesù disse loro: "Questo vi scandalizza? È lo Spirito quello che vivifica!" "Le mie parole sono Spirito e Vita" (Giovanni 6:63). Facciamo una breve preghiera di fede: "Gesù, guida la mia vita oggi ed aiutami a vivere per Te". Egli sta aspettando per fare della tua vita una meravigliosa avventura positiva, se gliene ne darai la possibilità. E se non hai ancora fatto il primo passo per accettarLo come Signore e Salvatore, puoi farlo adesso.
Meditazione del 08 settembre 2015
Poiché così parla l'Eterno alla casa d'Israele: Cercatemi e vivrete! (Amos 5:4)
VIVERE!
Leggendo la Parola di Dio ci rendiamo conto che spesso si parla di morte e di vita, di quella fisica, morale e spirituale. Nella Genesi leggiamo a riguardo di Adamo ed Eva, che se avessero mangiato il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male sarebbero morti. La Parola di Dio si interpreta da se stessa e non vi sono né contrasto né incoerenze. Dio, nella Sua Parola afferma: "Cercatemi e vivrete!" Chi cerca Dio, Lo trova, perché Dio è pronto a farsi trovare da chi Lo cerca con tutto il cuore. Chi trova Dio vive perché in Lui c'è vita. Chi non Lo cerca continua a vivere, ma è morto! È morto spiritualmente perché non c'è in lui quella comunione che è vera vita interiore... Dio è tutto nella nostra vita. Mettendo Dio fuori dalla nostra esistenza, a motivo della disubbidienza e del peccato, siamo morti. Ma Dio, che è misericordioso con l'essere umano, lo vuole salva.re e farne una "nuova creatura" in Cristo Gesù. Nel Vangelo di Giovanni leggiamo: "Gesù disse: "Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio... Io ti dico che se uno non è nato d'acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio".