
Parole di Vita
Meditazione del 01 marzo 2019
"Ogni creatura che respira, lodi il Signore. Alleluia." (Salmo 150:6)
ALLELUIA
Il versetto di oggi è l'ultimo versetto dell'ultimo salmo che troviamo nel libro dei salmi. L'ultima parola che troviamo è alleluia. Il significato di questo termine è "lodate il Signore" ed è usata principalmente dagli scrittori dei vari salmi per invitare tutti i credenti a lodare il Signore. Anche l'apostolo Giovanni usa spesso questo termine appreso proprio dai salmi. Così anch'egli si unisce all'invito dei salmisti. Dovremmo anche noi imparare ad usare maggiormente questa parola. Lodare il Signore dovrebbe essere un dovere e un piacere di tutti i redenti. La lode accompagna spontaneamente tutti coloro che sinceramente rivolgono lo sguardo a Dio. L'invito è pertanto a far della lode una consuetudine nella nostra esistenza. La lode è segno di gratitudine, di riconoscenza, di amore. Impariamo a lodare Dio con la nostra bocca e con il nostro cuore per quello che Lui è e per quello che il Signore fa. Dio è l'unico che merita la lode, l'onore e la gloria. Alleluia!
Meditazione del 28 febbraio 2019
"Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora" (Matteo 25:13)
AVVEDUTEZZA
Due credenti si recarono, una sera d'inverno, a far visita ad una coppia di fedeli. Seduti intorno ad un tavolo discutevano dei problemi che si incontrano nel cammino spirituale ed ognuno di loro narrava delle esperienze vissute. Tra una parola e l'altra mangiavano della frutta secca: datteri e noci. Fuori si stava scatenando un terribile temporale con lampi e tuoni. Dentro regnava la calma. Ad un certo punto la padrona di casa si alzò ritornando dopo un po' con una grossa lampada a pile. Prima di poter fare alcuna domanda, la luce andò via. I presenti si guardarono in faccia e tutti stavano pensando alla stessa cosa: alla parabola delle dieci vergini (Matteo 25:1-13). Nell'attesa del ritorno di Gesù, la nostra prima occupazione sia quella di vegliare per non essere colti impreparati. Teniamo sempre a portata di mano la lampada spirituale, perché non sappiamo né il giorno né l'ora in cui Gesù ritornerà! Gesù ritorna, sei pronto?
Meditazione del 27 febbraio 2019
"Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me,
perché io ti ho riscattato" (Isaia 44:22)
I NOSTRI PECCATI SONO COME UNA NUVOLA Possiamo immaginare i nostri peccati come una nuvola. Proprio come le nuvole che hanno forme e sfumature diverse, così sono le nostre trasgressioni. Le nuvole ci nascondono la luce del Sole, così i nostri peccati oscurano la luce del volto del nostro Signore e ci fanno sedere all'ombra della morte. Dio stesso appare sulla scena e nella Sua grande bontà, anziché manifestare il volto della Sua ira contro di noi, ci mostra la Sua grazia. Egli rimuove il male, subito e per sempre. Chi ha ottenuto grazia non deve più temere le conseguenze del peccato: "Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1). Dio dice anche: "Torna a me...". Perché i peccatori perdonati dovrebbero vivere lontani dal loro Dio? Avendo chiesto perdono ed essendo stati perdonati di tutti i nostri peccati, non lasciamo che alcun timore ci trattenga dallo stabilire la comunione con il nostro Padre celeste, ma viviamo sempre vicino al nostro Salvatore Cristo Gesù!
Meditazione del 26 febbraio 2019
"Egli disse loro: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?"" (Marco 4:40)
FEDE IN GESU'
Gesù ha insegnato ai discepoli come credere, come portare frutto, come testimoniare di Lui. Spesse volte, però, essi stessi sono presi da paure e timori e allora si rivolgono al loro Maestro. Gesù non li manda mai via, ma chiarisce le loro perplessità, acquieta le loro paure. Nella nostra vita arrivano dei momenti in cui dobbiamo attraversare delle difficoltà e, forse, pensiamo di essere soli, ma non è così. Gesù ci accompagna dovunque andiamo e qualsiasi momento stiamo attraversando. Appena il vento comincia a soffiare ed il mare ad agitarsi i discepoli ricorrono alla preghiera chiamando Gesù: "Maestro non t'importa che noi periamo?" Quante volte rimproveriamo Gesù di non far nulla per i nostri problemi, invece Egli vuole soltanto che impariamo ad avere fede e ci dice: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?" In un attimo Gesù si sveglia, parla al vento e sgrida il mare e tutto torna tranquillo. Se ci troviamo in difficoltà, preghiamo e Gesù interverrà potentemente per il nostro bene.
Meditazione del 25 febbraio 2019
"Affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà" (Romani 12:2)
L'ESPERIENZA
Il Signore desidera che Lo conosciamo per esperienza: "Affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio" (Romani 12:2). Egli non vuole che la tua conoscenza di Lui passi semplicemente attraverso il racconto di qualcuno. Certamente, udire del Signore è il primo passo per iniziare ad avere un contatto con Lui, ma non è sufficiente. Non basta fermarsi a questo stato. Ascoltare le Sue parabole, i Suoi insegnamenti, la testimonianza personale di qualcuno non basta. Dio vuole che tu lo conosca personalmente, che parli con Lui, come ad un amico, che gli apri sinceramente e totalmente il tuo cuore. Non vuole una conoscenza per sentito dire, ma una conoscenza che si è maturata con l'esperienza. Le benedizioni, le prove, le gioie sono elementi di esperienza. Accostati con fiducia al Signore, senza paura. Egli ti sta già aspettando. E' alla porta del tuo cuore, aspetta soltanto che tu lo faccia entrare! ApriGli e non te ne pentirai!
Meditazione del 24 febbraio 2019
"Ai figli d'Israele la gloria del Signore appariva come un fuoco divorante sulla cima del monte" (Esodo 24:17)
IL FUOCO
Il fuoco è indispensabile nel vivere dell'uomo. Esso riveste importanza anche nella Bibbia. Gli olocausti offerti al Signore dovevano essere interamente consumati sul fuoco. Colui che offriva un sacrificio accendeva egli stesso il fuoco. Il fuoco dell'altare non doveva spegnersi mai. Il fuoco simboleggia spesso la presenza liberatrice di Dio, che illumina, purifica o consuma. Leggendo il versetto d'oggi ci accorgiamo che Dio si manifestava al Suo popolo attraverso il fuoco. Quando i discepoli furono battezzati nello Spirito Santo, la potenza di Dio si manifestò su di loro attraverso "delle lingue di fuoco" che si posarono su ciascuno. Anche noi dobbiamo ricercare ardentemente quel fuoco divorante, che infiamma i nostri cuori dell'amore del Signore, che produce una passione per le anime perdute, che consuma tutto ciò che ci allontana dalla presenza del nostro Dio. Preghiamo affinché il fuoco dello Spirito divampi in tutto il nostro essere e ci purifichi da ogni malvagità.
Meditazione del 23 febbraio 2019
"Quando diranno: "Pace e sicurezza", allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno" (1° Tessalonicesi 5:3)
PACE E SICUREZZA
Il versetto che leggiamo oggi sembra essere molto attuale. Da tempo sentiamo ripetere che molti sono impegnati per assicurare pace e sicurezza nel mondo. Si tenta di porre fine ora ad una guerra, ora ad un'altra, di arginare ora questo, ora quell'altro episodio di violenza, ma conosciamo fin troppo bene i risultati ottenuti. Apprendiamo, però, dal versetto di oggi, che la pace e la sicurezza sono prerogative esclusive di Dio. Più gli uomini crederanno di essere vicini alla meta, più un'improvvisa rovina li colpirà. I credenti che hanno riposto la propria vita nelle mani del Signore, sono al sicuro in Lui, possono stare tranquilli. Se ancora non hai affidato la tua vita al Signore sei ancora in tempo. In questo momento invoca la Sua grazia e il Suo perdono affidandoti a Lui perché Egli ancora ti rivolge un invito amorevole: "Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione" (Ebrei 3:15).
Meditazione del 22 febbraio 2019
"Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re" (Daniele 3:17)
AFFIDIAMOCI AL SIGNORE
Non temiamo per la nostra vita, per il nostro futuro se apparteniamo a Dio. Non abbiamo paura di quello che l'uomo potrà farci. Dio liberò i tre giovani ebrei che erano stati condannati alla fornace di fuoco ardente per aver rifiutato di adorare altri dei. Non ebbero paura di essere gettati in quella fornace perché speravano in Dio e nella Sua liberazione. Egli, infatti, non permise che il fuoco facesse loro del male, anzi scese con loro nella fornace per testimoniare della Potenza di Dio e della loro sincera fede. Allo stesso modo noi possiamo avere la certezza della liberazione e del Suo intervento. Certo, incontreremo delle difficoltà, ma possiamo essere certi dell'aiuto di Colui che è il nostro Maestro e Signore. Egli ci aprirà una nuova via e ci incoraggerà sempre e comunque. Non preoccupiamoci delle avversità, rimaniamo saldi e fiduciosi nel Signore ed Egli ci sosterrà, ci consolerà, ci conforterà e ci porterà avanti! Non dubitiamone mai di Dio, Egli è fedele!
Meditazione del 21 febbraio 2019
"Volgiti a me, e abbi pietà di me, perché io sono solo e afflitto" (Salmo 25:16)
SOLO E AFFLITTO
La solitudine è fonte tanti problemi! Una persona può essere circondata da tanti amici, da compagni di scuola, da colleghi ... eppure sentirsi terribilmente sola. Per molti la solitudine è una compagna di vita: una vedova, un detenuto, un malato, un singol ... Quanta gente nel mondo è sola e abbandonata! Se anche tu lo sei, sappi che Dio non è insensibile alla tua solitudine: il Signore Gesù durante il sacrificio della croce ha provato personalmente cos'è la solitudine e l'abbandono. Era sospeso tra il cielo e la terra, mentre riceveva il castigo per i nostri peccati. E nell'angoscia di quel momento Egli gridò: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (Matteo 27:46). Dal cielo non ci fu risposta: in quel momento il Padre non lo poteva ascoltare, perché Gesù si era caricato del mio e del tuo peccato, "si era fatto maledizione" (cfr. Galati 3:13). Lui era stato abbandonato perché tu ed io non fossimo mai più soli! Gesù è vivente! Ti conosce, ti ama e desidera esserti sempre vicino!
Meditazione del 20 febbraio 2019
"Io sono il Signore, il tuo Dio" (Esodo 20:2)
IL SIGNORE E' IL TUO DIO?
Gesù non ha bisogno di sacrifici, fioretti e ritualità simili. Egli non vuole queste cose! Il vero e grande Sacrificio lo ha fatto Lui sulla croce donandoci il Suo prezioso sangue, affinché tutti noi potessimo ottenere salvezza ed avere la certezza della vita eterna. Gesù è l'unica Via che conduce al cielo. Egli è sempre accanto a noi e ci chiede obbedienza totale ai Suoi comandamenti, senza ipocrisia. Il primo comandamento dice: "Io sono il Signore, il tuo Dio ... Non avere altri dèi oltre a me" (Esodo 20:3) e i versetti che lo seguono continuano così: "Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra ... Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore" (Esodo 20:4, 5). Caro lettore, hai riconosciuto Dio per quello che Egli è e per l'Opera compiuta da Cristo Gesù il Signore? Accetta Gesù nel tuo cuore quale tuo Salvatore e Signore agendo in ogni cosa secondo la Sua Parola, la Bibbia, con lo scopo di onorare e adorare Cristo con tutto il tuo cuore e sarai salvato.