
Parole di Vita
Meditazione del 20 aprile 2019
"Gesú diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno»" (Luca 23:34)
PADRE, PERDONA LORO
I vangeli ci riportano sette frasi pronunciate dal Signore Gesù mentre bera sulla croce. Brevi frasi che dobbiamo meditare per capire chi era Gesù e qual è il significato della sua morte. La prima frase è una preghiera: "Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno". Anche se i chiodi trafiggono le sue mani e i suoi piedi, Egli interviene in favore degli altri. Ma c'è di più: solo Gesù può pronunciare quella preghiera così elevata, perché il perdono che Lui chiede riguarda il più orribile dei peccati: quello di averLo crocifisso. L'apostolo Pietro proclamò con potenza la buona notizia della salvezza per mezzo di Gesù Cristo. Migliaia di persone accettarono il messaggio del Vangelo e ricettero il perdono di Dio. La crocifissione di Gesù ha dimostrato tutta la malvagità umana, ma soprattutto ha messo in evidenza l'immensità dell'amore divino: l'amore del Padre che dà il Figlio per la salvezza di tutti coloro che credono in Lui, Gesù che si offre volontariamente per dei colpevoli.
Meditazione del 19 aprile 2019
"Ma voi avete l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?» Allora gridarono di nuovo: «Non costui, ma *Barabba!» Ora, Barabba era un ladrone" (Giovanni 18:39-40)
GESU' BARABBA
Quale scelta perversa pongono in essere coloro che vogliono condannare Gesù! Lo hanno conosciuto e osannato, (siamo a pochi giorni dall’ingresso trionfale in Gerusalemme, nel giorno che conosciamo come domenica delle palme), hanno visto i Suoi miracoli di cui molti hanno personalmente beneficiato, hanno conosciuto la potenza della guarigione e della liberazione. Tutti hanno notato che le Sue azioni non hanno per scopo l’acquisizione di fama o potere ma, perché mosso a compassione per la gente, Egli operava del bene in chi si accostava a lui. Nonostante questo però, preferiscono un ladrone, qualcuno che, al contrario di Gesù, si è appropriato dei loro beni per arricchirsi ingiustamente. La logica della loro preferenza non sarebbe sostenibile se non perché, ancor oggi purtroppo, scegliamo ciò che sappiamo essere sbagliato, e rifiutiamo ciò che non lo è. Ponderiamo sulle nostre scelte e orientiamoci al bene, chiedendo la grazia della sua forza per attuarlo, scegliamo Criso e "non Barabba".
Meditazione del 18 aprile 2019
"Signore tu sai ogni cosa" (Giovanni 21:17)
DIO CI CONOSCE
Quante volte abbiamo pronunciato le parole di Pietro: "Signore tu sai ogni cosa!" Quanti sospiri abbiamo emesso pensando al Signore quale unico difensore della nostra causa. Ed è vero, il Signore sa ogni cosa! Egli ci conosce meglio di chiunque altro. A volte noi stessi ci inganniamo, facendo emergere ora un lato, ora un altro del nostro carattere, tanto da creare confusione in noi stessi e non capire realmente chi siamo. Spesso ci sorprendiamo, in bene o in male, di alcuni aspetti del nostro agire e ciò conferma quanto appena detto. Il Signore, però, sa ogni cosa: "Signore, tu mi hai esaminato e mi conosci. Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero. Tu mi scruti quando cammino e quando riposo, e conosci a fondo tutte le mie vie" (Salmo 139:1-3). Preghiamo il Signore con tutto il cuore di migliorare noi stessi ed agire per compiere la Sua volontà e onorare Cristo in ogni cosa.
Meditazione del 17 aprile 2019
"Gesù stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati" (Ebrei 2:18)
ANCHE GESU' FU TENTATO
Gesù è stato tentato come lo sono io. Ti hanno detto questa verità molte volte, ma l'hai mai veramente compresa? Egli fu tentato dagli stessi peccati nei quali noi cadiamo. Gesù non ha mai peccato! Non devi dissociare Gesù dalla nostra natura umana, vedendolo soltanto come Dio: è vero che Gesù è Dio, ma quando era sulla terra era un uomo come me e te! Se stai attraversando un periodo buio della tua vita, sappi che Gesù lo ha sperimentato prima di te. Stai lottando con fatica e il combattimento ti stanca, ma Gesù ha lottato faccia a faccia con lo stesso nemico. Allora prendi coraggio, perché Cristo ha portato il peso prima di noi e le orme insanguinate del Re di gloria si possono vedere lungo la strada che attraversiamo in questo momento. C'è una cosa ancora più bella: Gesù fu tentato, ma senza peccare. Ci deve incoraggiare il fatto che Gesù, anche se tentato, trionfò gloriosamente, e come Egli vinse, possono vincere anche tutti quelli che confidano in Lui con tutto il cuore.
Meditazione del 16 aprile 2019
"Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla" (Ebrei 12:25)
ASCOLTARE
Ascoltare vuol dire prestare orecchio, stare a sentire, udire con attenzione. Tante volte, però, abbiamo ascoltato senza impegnarci nel capire. Quando le parole diventano troppe e il discorso tende ad annoiare è soltanto il nostro orecchio a recepire un'infinità di suoni, senza che questi si soffermino nella nostra mente, senza che lascino traccia nella nostra memoria. Lo sguardo può sembrare attento, ma la mente sta già vagando altrove, altri pensieri, altri progetti, altre memorie prendono il posto delle parole che qualcuno ci sta rivolgendo. E come ci comportiamo nei confronti del nostro Signore? Ascoltiamo soltanto con il nostro orecchio le Sue Parole o le imprimiamo a fondo nel nostro cuore? Dio parla attraverso molti modi e attraverso molte persone. Anche oggi sta parlando a te in questo modo. Sei disposto ad ascoltare? Sei disposto a porre attenzione al Suo dire? Egli ti sta indicando la strada per la quale devi camminare, il sentiero che devi intraprendere, gli atteggiamenti che devi adottare: "Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla!".
Meditazione del 15 aprile 2019
"Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annuncio" (Atti 17:23)
ALL'IDDIO SCONOSCIUTO
Leggendo il contesto del versetto sopracitato possiamo avere una conoscenza dell'onore e dell'adorazione che si deve a Dio sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento. Il sermone predicato da Paolo agli atei e filosofi di Atene (contro l'adorazione dei falsi dèi), era diretto contro di loro che non servivano e adoravano rettamente ed, anche, a quelli che facevano discorsi totalmente diversi, da quella che, invece, è la vera e sana dottrina del Vangelo. Lo scopo di Paolo è di portar loro la conoscenza l'unico degno dell'adorazione dell'uomo è il Signore, il Creatore di tutte le cose. Egli pone una pietra miliare come base del vero Culto: c'è un Dio conosciuto, e quel Dio è unico! Quando egli ha predicato contro l'adorazione ai falsi dei, voleva solo istruirli, per un sevizio alla vera deità. Non vuole parlare di un nuovo Dio, ma condurre loro alla conoscenza di un Dio unico, come negli antichi giorni: "Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti al Signore, che ci ha fatti (Salmo 95:6).
Meditazione del 14 aprile 2019
"Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti" (Atti 2:2)
IL RUMORE DEL VENTO
Il vento non è visibile agli occhi degli uomini. Tuttavia esso mostra i segni della sua esistenza. Esistono diversi tipi di vento, di differente intensità e temperatura. Il piegarsi degli alberi, il fruscio delle foglie, lo sbattere delle porte indica che sta soffiando il vento. Nel linguaggio della Bibbia il vento è spesso associato allo Spirito Santo: non è visibile agli occhi umani, ma se ne avverte la presenza. Quando lo Spirito Santo soffia nei nostri cuori avvertiamo gioia e pace. Una dolce calma ci avvolge e il nostro cuore riposa tranquillo. Se soffia con impeto, come avvenne agli apostoli quando furono battezzati di Spirito Santo, una forza e una gioia incontenibile ci assale. Egli ci spinge ad agire, ad annunciare la salvezza, a portare conforto e a dispensare amore. Non possiamo trattenerlo e non possiamo non essere travolti da Lui. Se ti lasci guidare dallo Spirito e ti abbandoni al Suo soffio, la tua vita riceverà grandi benedizioni e non potrai più farne a meno.
Meditazione del 13 aprile 2019
"Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato" (Colossesi 1:18)
IL PRIMOGENITO DAI MORTI
Gesù Cristo è stato il primo a risorgere dalla morte con un corpo glorificato e immortale: "Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono" (1° Corinzi 15:20). La resurrezione di Cristo ha fatto discutere e lo fa tuttora. Molti scrittori e teologi, scrivendo o discutendo, hanno immerso, così, nel caos tutte le generazioni: uomini d'ogni età e ceto sociale. Le Sacre Scritture affermano: "Se Cristo non è resuscitato, vana è la nostra fede!" (1° Corinzi 15:14). Il fatto che Gesù Cristo è il primogenito dai morti implica la resurrezione di tutti quelli per i quali Egli morì. Infatti è scritto che "il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 6:23). Questo significa che Gesù Cristo è senza peccato, ha vinto perciò la morte aprendo per noi la via del dono di Dio: la vita eterna. Noi non siamo come quelli che non hanno speranza!
Meditazione del 12 aprile 2019
"Vi metterete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole" (Deuteronomio 11:18)
IL GIUSTO POSTO DELLA PAROLA
Attraverso questi versetti Dio invita il Suo popolo ad essere attento all'osservanza della Sua parola affinché possa godere di grandi benedizioni. Purtroppo, però, nel corso del tempo, il popolo, molte volte si è mostrato disubbidiente sostituendo la Parola di Dio con altro, seguendo ben volentieri le parole degli uomini. Ancora oggi Dio desidera che la Sua Parola sia osservata, ubbidita, scritta nei cuori ed amata. Essa è la Parola vivente che in tutti i tempi ha rivoluzionato il cuore dell'uomo che si è rivolto ad Essa, ha dato nuovo senso ai principi e ai valori umani, ha trasformato ambienti ed ha dato forza e speranza. Quanti anche oggi, sostituiscono la Parola di Dio con altri libri. Quanti la trascurano! Quanti ancora la predicano a modo proprio! Quanti la interpretano a propria perdizione! Tu quale valore hai dato alla Parola di Dio? Essa è preziosa, ed ha attraversato i secoli per giungere fino a te. Leggila, meditala, e conoscerai Gesù!
Meditazione del 11 aprile 2019
"Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro" (Matteo 7:12)
FARE E NON PRETENDERE
Molto spesso puntiamo il dito contro gli altri accusandoli di non fare il loro dovere e ancor più spesso si sente dire: "Non c'è, davvero, più amore!" Se ognuno di noi facesse del versetto di oggi la propria regola di vita, cambierebbero tante cose. Dato che non possiamo cambiare gli altri, iniziamo a cambiare noi stessi, impegniamoci per migliorarci. Quello che pretendiamo ricevere dagli altri, è esattamente quello che noi dovremmo fare agli altri. Quello che non vogliamo ricevere dagli altri è ciò che noi stessi per primi dobbiamo evitare di fare. In poche parole, sappiamo benissimo ciò che è giusto e ciò che non lo è; è ben chiara dentro di noi la voce che ci guida, Dio l'ha posta in ciascuno di noi, ma ognuno decide o meno di ascoltarla. Non aspettiamo che siano gli altri ad iniziare, ma attiviamoci per primi. L'insegnamento di Gesù è chiaro, Egli per primo l'ha messo in atto senza aspettarlo dal prossimo. Impariamo da Lui e saremo nel giusto!