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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Giovedì, 19 Dicembre 2024 00:00

Meditazione del 19 dicembre 2024

Mi ha nascosto nell’ombra della sua mano (Isaia 49:2)

NASCOSTO PER UN DISEGNO

Quando sei chiamato a servire Dio in una competenza particolare, non è inusuale attraversare un periodo di anonimato dove ti senti invisibile. Isaia è stato chiamato da Dio “dal grembo” (v 1). Eppure ha sperimentato un periodo durante il quale è stato nascosto “nell’ombra” mentre Dio perfezionava il suo ministerio. Quando una visione richiede molto tempo per adempiersi e tu ti sei sacrificato e hai lavorato senza riconoscimento o senza vedere risultati, è facile sentirsi come se stessi sprecando la tua vita. Anche Isaia era umano. Si era scoraggiato e disse “Invano ho faticato... inutilmente... ho consumato la mia forza” (v.4). Ma solo perché ti senti così non significa che sia vero. “Dio... ricompensa tutti quelli che lo cercano” (Ebrei 11:6), e tu non sei l’eccezione. Ci vollero trent’anni prima che Gesù cominciasse il suo ministerio pubblico. Mosè, Davide, Giovanni il Battista e Paolo sopportarono anni di oscurità prima di essere portati in prima linea. Nel regno di Dio non ci sono sensazioni di una sola notte o successi di fuochi di paglia. Uno scrittore cristiano dice: “Chiunque voglia essere usato da Dio sperimenterà anni nascosti in fondo al deserto. Durante questo tempo il Signore pulisce, affila e ci prepara per adattarci al suo arco, così al momento giusto come “un dardo lucidato” potrà lanciarci in un servizio fruttuoso. Gli anni invisibili sono anni di servizio, di studio e di fedeltà al ministerio di un’altra persona facendo il lavoro dietro le quinte”. La Bibbia dice “Dio infatti non è ingiusto da dimenticare l’opera vostra” (Ebrei 6:10). Sii paziente; quando sarà il momento giusto Lui porterà alla luce il frutto che ha messo in te.

Mercoledì, 18 Dicembre 2024 00:00

Meditazione del 18 dicembre 2024

Dammi di quest'acqua, affinché io non abbia più sete (Giovanni 4:15)

IRREQUIETO, IRRITABILE E SCONTENTO

Agli alcolisti anonimi il programma dodici-passi per chi cerca il recupero, insegna che quando diventi “irrequieto, irritabile e scontento” rischi di tornare alla tua dipendenza. E ciò non funziona! Perché? Perché in ognuno di noi c’è un vuoto a forma di Dio che solo Lui può riempire. Alcuni di noi cercano di riempire il vuoto con i rapporti umani. Gesù incontrò una donna che aveva divorziato cinque volte e che non viveva con il suo compagno. La conversazione andò in questo modo: “Gesù rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo, ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna>. La donna gli disse: «Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete» (versi 13- 15). Il tuo corpo ti dice quando ha fame e sete. Così fa la tua anima, e se sei saggio l’ascolti. L'unica dipendenza “sicura” è la resa totale a Dio e la dipendenza da Lui! Tutti abbiamo la tendenza a rispondere a ciò che la nostra carne brama, invece di rispondere a ciò di cui il nostro spirito ha bisogno. Ci rivolgiamo quindi a cose come il lavoro, il sesso e l’intrattenimento. Ora ne abbiamo aggiunto uno nuovo, ovvero, internet. Gli psicologi hanno realmente in terapia persone con “dipendenza da Internet”. Davvero! Il re Davide ebbe tutto: il potere, la popolarità, il piacere e i possedimenti. Ma ciò lo lasciò vuoto, così scrisse: “Come la cerva desidera i corsi d’acqua, così l’anima anela te, o Dio” (Salmo 42: 1). Impara a riconoscere quando sei "irrequieto, irritabile e scontento” e raggiungi Dio.

Martedì, 17 Dicembre 2024 00:00

Meditazione del 17 dicembre 2024

Vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il figlio Suo (1° Tessalonicesi 1:9)

CONVERTIRSI... SERVIRE... ASPETTARE

Leggiamo insieme le parole di Paolo ai credenti di Tessalonica: “Voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la Parola in mezzo a molte sofferenze, con la gioia che da lo spirito Santo, tanto da diventare un esempio per tutti i credenti della Macedonia e dell’Acacla. Infatti da voi la Parola del Signore ha echeggiato...in ogni luogo, la fama della fede che avete in Dio si è sparsa...in modo che non abbiamo bisogno di parlarne. Perché essi stessi raccontano... come vi siete convertiti dagli idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il figlio suo” (vv.6-10). Potremmo riassumere la vita di quei credenti in tre parole: conversione, servizio, attesa. Consideriamole una per una per imparare da esse. 1) Conversione. Pentirsi significa fare un’inversione di rotta. Sei chiamato ad abbandonare i tuoi pensieri carnali e alcune tue abitudini e rinunciare ad essere troppo indulgente con te stesso. 2) Servizio. Cerca di servire gli altri per primo, invece di aspettarti il loro servizio. Al termine di ogni giorno prega in questo modo: “Signore, come Ti ho servito oggi?”. Perché è servendo gli altri che serviamo Lui. 3) Attesa. Se tu fossi certo che domani il Signore tornerà, che cosa faresti in maniera diversa, oggi? Questa certezza cambierebbe le tue abitudini, le tue parole, il tuo atteggiamento? Alcuni di noi vivono la loro vita come se Cristo avesse cambiato idea e avesse deciso di non ritornare più. Non ingannarti, Egli tornerà! Non farti cogliere di sorpresa e impreparato. Impegnati a vivere ogni giorno nella luce del Suo imminente ritorno. Così facendo, le tue priorità si riorganizzeranno!

Lunedì, 16 Dicembre 2024 00:00

Meditazione del 16 dicembre 2024

Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi sono tenuto sulla via senza deviare (Giobbe 23:11)

RIMANI CONCENTRATO SULLA TUA MISSIONE

Molti dei nostri sforzi nella vita falliscono per una ragione: mancanza di concentrazione. Permettiamo a noi stessi di distrarci. Ralph Waldo Emerson disse "La concentrazione è il segreto nella strategia politica, nella guerra, nel commercio; in breve, in tutta la gestione degli affari umani”.Dove dovresti mettere a fuoco la tua concentrazione? Sulla tua missione! E quando commetti un errore non andargli dietro. Non cercare di proteggerlo. Non buttare soldi.... Quando commetti un errore, riconoscilo. Se è necessario, cerca il perdono di Dio e della persona che hai ferito. E quando è possibile cerca di riparare. Una volta fatte queste cose, riconcentra la tua attenzione sulla tua missione e vai avanti. Tieni il tuo sguardo su quello che desideri fare. Tu non incontrerai mai una persona concentrata su ieri che ha avuto un domani migliore. John Foster Dulles, segretario di stato sotto il presidente Eisenhower, osservò: “La misura del successo non è se hai un problema difficile da affrontare, ma se è ancora lo stesso problema che avevi l’anno scorso”. Un problema risolto è un trampolino di lancio per un futuro di successo, per cose grandi e migliori. La chiave è concentrarsi su ciò che stai imparando, non perdendo. Quando fai questo tu apri la porta a possibilità future. Dr. Norman Vincent Peale disse “Pensare positivo è come pensi in merito a un problema. L’entusiasmo è come ti senti in merito a un problema. I due insieme determinano ciò che fai del problema”. E alla fine, questo è ciò' che conta.

Domenica, 15 Dicembre 2024 00:00

Meditazione del 15 dicembre 2024

Facciamo del bene (Galati 6:10)

BENEDICILI

Quando qualcuno ti ferisce, hai 3 opzioni: 1) Ferirli anche tu; 2) Evitarli del tutto; 3) Pregare per loro e cercare di essere di benedizione (vedi Matteo 5:44-45). Paolo dice: "Così dunque, finche' ne abbiamo l’opportunità'... facciamo del bene [moralmente] a tutti [non solo per essere utile o redditizio per loro, ma...facendo ciò che è per il loro bene spirituale e vantaggio]. Facciamo del bene”.Siamo così presi dal come gli altri ci trattano che abbiamo poco interesse o addirittura nessuno su come noi trattiamo loro. Abbiamo paura di essere sopraffatti, specialmente se le nostre esperienze passate sono state dolorose. Non solo la paura e il timore ci rendono ipersensibili ad ogni cosa loro dicano e facciano, ma possiamo interpretare male le loro motivazioni e vederli in maniera sbagliata. Senza dubbio, è difficile non essere preoccupati che altri ti tratteranno male se lo hanno già fatto in passato. Per questo è importante non pensarci (vedi Filippesi 3:13 e Isaia 43:18). Questo significa che la persona non renderà conto di come ti ha trattato? No. La Bibbia dice “Quindi ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio. Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri” (Romani 14:12-13). Lascia la situazione a Dio e rifiuta di prendertene carico. Quindi, "Sii di benedizione”. In altre parole, impegna i tuoi pensieri sui modi in cui tu puoi essere di aiuto. Quando fai questo tu non avrai il tempo di rimuginare lamentele personali, in più questo dà a Dio l’opportunità di operare su loro e su te.

Sabato, 14 Dicembre 2024 00:00

Meditazione del 14 dicembre 2024

Se uno aspira all’incarico di vescovo... (1° Timoteo 3:1)

ASPIRARE AD INCARICHI DI GUIDA NELLA CHIESA

La Bibbia evidenzia delle condizioni necessarie per poter diventare un anziano della comunità, per assumere incarichi di guida e responsabilità. “Bisogna che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi (perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà avere cura della chiesa di Dio?), che non sia convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al diavolo. Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito... Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; uomini che custodiscano il mistero della fede in una coscienza pura. Anche questi siano prima provati; poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili. Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. I diaconi siano mariti di una sola moglie e governino bene i loro figli e le loro famiglie. Perché quelli che hanno svolto bene il compito di diaconi si acquistano un grado onorabile e una grande franchezza nella fede che è in Cristo Gesù” (1 Timoteo 3:1-13).

Venerdì, 13 Dicembre 2024 00:00

Meditazione del 13 dicembre 2024

Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscienze (Romani 6:12)

DONA TE STESSO A DIO

Quando qualcuno dice "Non posso farci niente; sono fatto così", ha ragione, ma solo una ragione parziale! I ricercatori hanno identificato più di un centinaio di gemelli monozigoti che erano stati separati alla nascita. Questi sono stati cresciuti in culture, religioni e località diverse. Confrontando le loro somiglianze e le loro differenze divenne chiaro che il 70% della loro personalità è stata ereditata. Il loro DNA aveva determinato delle qualità come creatività, saggezza, gentilezza amorevole, vigore, longevità, intelligenza e perfino la gioia di vivere. Considera la storia dei “gemelli Jim”, separati fino all’età di 39 anni. Entrambi sposarono donne di nome Linda, avevano cani chiamati Toy, soffrivano di emicrania, erano fumatori accaniti, amanti di birra, hanno guidato la stessa auto e hanno lavorato come vice sceriffo. La loro personalità e attitudine era una fotocopia virtuale. Cosa significa questo? Siamo dei burattini su dei fili, la riproduzione di un corso predeterminato, senza libero arbitrio o scelte personali? No, per niente. A differenza degli animali noi siamo in possesso di un pensiero razionale e di un agire indipendente. Noi non dobbiamo agire ad ogni impulso sessuale, per esempio, nonostante le nostre basi genetiche. L’ereditarietà può spingerci in una particolare direzione, ma i nostri impulsi possono essere controllati. Questa è la nuova nascita. Dio ci dà una nuova natura e la potenza di prevalere su quella vecchia. Paolo scrive: “Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d’iniquità; ma prestate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi” (versi 12-13).

Giovedì, 12 Dicembre 2024 00:00

Meditazione del 12 dicembre 2024

Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri (Romani 14:13)

INVECE DI GIUDICARE LE PERSONE, AMALE

Si può lavorare con qualcuno che ha una relazione extraconiugale, pregare per lui, senza che ne abbia una anche tu. Ricordati, eri un peccatore prima di essere stato salvato per mezzo della grazia di Dio, quindi agisci con umiltà senza cadere nella trappola dell’auto giustizia. Come Merv Roseli dice “Quando Dio perdona, Lui consegna il reato nell'oblìo eterno”, perciò mostra grazia quando incontri qualcuno il cui stile di vita non ti mette a tuo agio. Impara il più possibile su di loro e il tuo relazionarti dissolva qualsiasi preconcetto e pregiudizio. Guardali come individui feriti, ma amati da Dio, persone bisognose della stessa grazia che tu hai ricevuto. Quando ami una persona non amabile, tu stai facendo quello che Dio ha fatto per te. Solo perché qualcuno è “diverso” non significa che lo dovresti respingere o considerare inferiore. Tu non vuoi essere giudicato o abbassato a motivo del tuo colore, cultura o fisionomia, quindi non farlo con gli altri! Perché la Bibbia è chiara riguardo al non emulare gli altri nella loro pratica peccaminosa, noi potremmo essere tentati di pensare che siamo migliori di quello che sono loro. Questo è peccare di orgoglio! A volte pensiamo che se amiamo e accettiamo certe persone, noi stiamo condonando il loro peccato. No, la verità risiede nell’essere rispettosi e accettare gli altri come fece Gesù. Anche se fosse differenza razziale (Samaritani), stile di vita diversa, (la donna del pozzo divorziata cinque volte), o una classe diversa (Nicodemo), Gesù ha amato e accettato le persone così come erano, mentre li guidava verso qualcosa di più alto.

Mercoledì, 11 Dicembre 2024 00:00

Meditazione del 11 dicembre 2024

...li ha predestinati ad essere conformi all'immagine del figlio Suo (Romani 8:29)

IL VERO SIGNIFICATO DELLA PREGHIERA

La Bibbia dice: “...perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo...”. Leggendo i versi precedenti nello stesso capitolo, scoprirai che Dio lo fa attraverso la preghiera. Questo dovrebbe incoraggiarti a pregare. Molte volte non preghiamo perché pensiamo che niente stia accadendo, ma con Dio qualcosa accade sempre! Ci chiediamo: “Quando comincerà a fare qualcosa?” Ciò che non riusciamo a capire è che Egli sta sempre facendo qualcosa. Quando si prega, Egli sta rispondendo nel modo in cui speravi, oppure sta cambiando il tuo cuore, attraverso l’intercessione dello Spirito, per portare la tua preghiera in armonia con la Sua volontà. Forse starai dicendo: “Ma non vedo accadere niente”. Quando pianti un seme, non torni il giorno dopo aspettandoti di vedere dei germogli e delle foglie verdi, eppure non significa che non stia succedendo niente. Un sacco di passaggi obbligati stanno avvenendo sotto terra, dove tu non puoi vederli. Non fare l’errore di pensare che se non ne vedi le prove, non sta succedendo niente, solamente non è ancora il tempo del raccolto. Un modo in cui Dio ci aiuta ad assomigliare di più a Gesù è aiutandoci a pregare nel modo in cui Gesù pregava: “...non la mia volontà, ma la Tua sia fatta” (Luca 22:42). Ciò significa che quando la tua preghiera sarà allineata alla Sua volontà, Egli lavorerà su di essa, anche se ancora non lo vedi. Se invece la tua preghiera non è secondo la Sua volontà, Egli sta lavorando per cambiare ciò che chiedi, cambiando prima ciò che hai dentro. Una preghiera non esaudita può essere una benedizione enorme, al pari di una preghiera ascoltata, se ci impedisce di andare contro la volontà di Dio. Qual è la volontà di Dio? Renderci più simili a Gesù.

Martedì, 10 Dicembre 2024 00:00

Meditazione del 10 dicembre 2024

...l’amore di ciascuno di voi tutti per gli altri abbondi sempre di più (2° Tessalonicesi 1:3)

CRESCERE NELL’AMORE

Quando Paolo dice:” L’amore di voi tutti per gli altri abbondi sempre di più” non parla di un amore dove la vita è perfetta e puoi fare ciò che vuoi. L’intenzione di Dio è di farti crescere in quel tipo di amore che non è definito dai tuoi sentimenti, ma in un amore di sacrificio che dice: "Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più lo che vivo, ma è Cristo che vive in me!” (Galati 2:20). È possibile innamorarsi dell’idea di un matrimonio perfetto oppure del sogno di ciò che i tuoi figli potranno diventare, se seguiranno i tuoi consigli. Quando però si tratta di amare un adolescente ribelle che si comporta come se non facesse parte della tua famiglia il tuo amore viene messo alla prova. Gesù disse: “...come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri”(Giovanni 13:34). Egli non ci chiede mai di fare qualcosa senza darci anche la capacità di farla.L’autrice Kristin Armstrong dice: “Quando siamo feriti, è facile arrendersi. Ma la cosa peggiore che un genitore può fare è trattenere il proprio affetto in risposta al comportamento del figlio. Il cuore di un figlio cresce se viene nutrito con amore incondizionato. L’affetto non dipende dal comportamento, dall’umore o dalle circostanze.Immagina se Gesù ci amasse solamente quando ci comportiamo in modo perfetto. Non potremmo mai sperimentare il suo amore e, di conseguenza, la nostra vita appassirebbe. Dato che Gesù è il nostro esempio, dobbiamo amare gli altri con la stessa grazia che avrebbe Lui. Egli ci ama in base alla Sua capacità, non in base ai nostri meriti. Dobbiamo amare gli altri, non secondo i nostri standard, ma secondo i Suoi”.

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