Lunedì
11 Aprile 2016
"Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono." (Matteo 27:51)
LA CORTINA DI SEPARAZIONE (II)
La morte di Gesù segna una svolta drastica tra tutto ciò che era stato e quello che doveva essere in futuro. Fino ad allora gli uomini non potevano presentarsi direttamente a Dio, ma solo attraverso il Sommo Sacerdote, quale unico mediatore. Nel momento in cui Gesù, in croce, emette il suo ultimo respiro la cortina, il velo che separa Dio e gli uomini, si squarcia dall'alto in basso: era l'immagine del corpo dilaniato di Cristo, attraverso il quale noi abbiamo libero accesso nel luogo santissimo, alla pre.senza immediata di Dio (Ebrei 10:19-20). Gesù ha rotto anche quest'ultimo impedimento. Non c'è più bisogno del Sommo Sacerdote per espiare i peccati, Gesù è divenuto peccato per ciascuno di noi, espiandoli definitivamente. Non vi è più nessuna cortina di separazione: Gesù è divenuto il nostro grande e santo mediatore. Possiamo presentarci così come siamo davanti a Dio, con le nostre mancanze e i nostri difetti, ma con un cuore sinceramente teso a fare la volontà del Padre. Gesù, entrato al di là del velo, nel cielo stesso, col Suo sangue intercede ora in nostro favore davanti al Padre. Di là tornerà ben presto per portarci la benedizione eterna.

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